Oggetto del Consiglio n. 4208 del 18 dicembre 2024 - Verbale

Oggetto n. 4208/XVI del 18/12/2024

APPROVAZIONE DI MOZIONE: "IMPEGNO AFFINCHÉ VENGA ESAMINATA E APPROVATA DAL PARLAMENTO UNA RIFORMA DI LEGGE SULLA CITTADINANZA CHE INCLUDA IL PRINCIPIO DELLO "IUS SCHOLAE"".

Il Presidente BERTIN, in relazione al dibattito avvenuto (oggetto n. 4207/XVI), invita il Consiglio a continuare la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dalle Consigliere Erika GUICHARDAZ e MINELLI e iscritta al punto 4.02 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Ricorda che è stato presentato un emendamento al dispositivo della mozione sottoscritto dalle Consigliere proponenti e dal Presidente della Regione.

Intervengono il Consigliere DISTORT (secondo intervento), il Presidente BERTIN e il Consigliere AGGRAVI (secondo intervento).

Prende la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere DI MARCO.

Intervengono i Consiglieri MANFRIN (secondo intervento) e RESTANO.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri MINELLI (favorevole) e LUCIANAZ.

Interviene il Consigliere MANFRIN che chiede il voto segreto a nome del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

IL CONSIGLIO

- con l'emendamento presentato dalle Consigliere Erika GUICHARDAZ e MINELLI e dal Presidente della Regione TESTOLIN;

- procedutosi a votazione segreta mediante procedimento elettronico;

- con voti favorevoli ventuno e voti contrari sei (presenti: trenta; votanti: ventisette; astenuti: tre);

APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

PREMESSO che:

in Italia, la legge sulla cittadinanza per i minori si basa principalmente sul principio dello "Ius Sanguinis", che conferisce la cittadinanza per discendenza diretta da genitori italiani. Questo significa che un bambino nato in Italia da genitori stranieri non acquisisce automaticamente la cittadinanza italiana, ma può richiederla solo al compimento dei 18 anni, a condizione che abbia risieduto legalmente e ininterrottamente in Italia fino a quel momento e presenti la domanda entro un anno dal raggiungimento della maggiore età. Questo principio esclude molti minori, nati e cresciuti in Italia, dai diritti e dai benefici connessi alla cittadinanza italiana, creando una situazione di incertezza e disuguaglianza;

la proposta di legge sullo "Ius Scholae" prevede di concedere la cittadinanza italiana ai minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni di età, che abbiano completato almeno cinque anni di scuola in Italia, rappresentando un passo avanti verso una maggiore inclusione e riconoscimento dei diritti dei giovani che crescono e studiano nel nostro Paese.

RILEVATO che i minori che non hanno la cittadinanza italiana affrontano numerose complicazioni, tra cui difficoltà nell'accesso a borse di studio, limitazioni nel partecipare a concorsi pubblici, e incertezza riguardo al loro status legale una volta raggiunta la maggiore età. Queste difficoltà possono limitare significativamente le opportunità educative e lavorative di questi giovani, nonostante la loro formazione e integrazione nella società italiana;

CONSTATATO che non sussistono attualmente le condizioni per un ampio sostegno allo Ius soli;

SI IMPEGNA

ad attivarsi, anche attraverso i Parlamentari valdostani, presso il Governo nazionale e il Parlamento per sostenere una riforma della legge sulla cittadinanza, che includa il principio dello "Ius Scholae", riconoscendo il diritto alla cittadinanza ai minori stranieri nati o arrivati in Italia in giovane età, che abbiano completato un ciclo scolastico di cinque anni nel nostro Paese.

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