Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4177 del 21 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4177/XVI - Interpellanza: "Esiti della valutazione degli effetti prodotti dalla DGR 825/2023 in ordine alla presa in carico delle famiglie di soggetti che necessitano di assistenza sanitaria fuori valle".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto 47 all'ordine del giorno.

Espone il consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Questa interpellanza che abbiamo presentato è consequenziale all'approvazione della mozione del 25 luglio 2024 con la quale abbiamo sottoposto il tema della presa in carico di coloro che, per particolare difficoltà, devono rivolgersi a delle cure improvvisamente fuori Valle. Quindi avevamo posto tutta una serie di quesiti e di problematiche che vanno dalla presa in carico a livello di sostegno relazionale e informativo a quella di sostegno economico.

L'impegnativa approvata della mozione prevedeva che, entro 90 giorni, il Governo regionale verificasse, insieme alla direzione medica di presidio dell'Azienda USL, gli effetti prodotti dalla delibera di Giunta regionale 825/2023, che era stata istituita per prendere in carico delle situazioni, tra cui anche questa; e quindi a un anno dal suo varo, dalla sua adozione, di fare il punto della situazione per capire qual era lo stato di soddisfazione da parte dell'utenza e, eventualmente, su quali misure ci sarebbero state consequenzialmente da intraprendere per dare una copertura alle esigenze dei cittadini che, loro malgrado, si trovano a vivere questa situazione di difficoltà.

Presidente - Per il Governo, risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Venendo alle domande n. 1 e n. 2, come previsto dalla mozione approvata dal Consiglio regionale in data 28 giugno 2024 da lei richiamata, la competente struttura dell'Assessorato ha provveduto a verificare, congiuntamente all'Azienda USL, gli effetti prodotti dalla deliberazione della Giunta regionale 825/2023 a un anno dalla sua adozione al fine di valutare l'efficacia e approfondire le ulteriori necessità di presa in carico e di accompagnamento organizzativo delle famiglie che si trovano costrette a rivolgersi fuori Valle per la tutela della salute dei propri cari.

Per la maggior parte, si tratta delle spese sostenute che sono, a seguito delle verifiche compiute, pari a un ammontare di circa 3.500 euro nel 2023 e di circa 17.000 euro nel 2024. Quindi, dopo i controlli dell'Azienda e dell'Assessorato, dalle verifiche compiute risulta che sono stati effettuati rimborsi per un ammontare di circa 3.500 euro nel 2023 e di circa 17.000 euro nel 2024.

Per la maggior parte, si tratta di rimborsi per spese di viaggio, mentre risulta minima la spesa complessiva per il rimborso delle spese di soggiorno.

Le strutture proponenti risultano essere per lo più la struttura di pediatria e neonatologia e la struttura di neuropsichiatria infantile; altre strutture coinvolte sono la dermatologia, la medicina interna e l'oculistica.

Le strutture fuori Valle a cui si sono rivolti i pazienti sono dislocate prevalentemente in Piemonte e in Lombardia.

Dall'analisi effettuata sui dati, e dalle prime valutazioni effettuate, risulta che sono implementabili diverse azioni organizzative per una più efficace attuazione delle disposizioni contenute nella deliberazione di cui trattasi.

Tra queste, rientra sicuramente il potenziamento della comunicazione interna aziendale anche al fine di:

1) dare maggiore risalto alle possibilità offerte dalle vigenti disposizioni regionali;

2) di rendere più efficace e più efficiente la presa in carico delle differenti esigenze di cura.

Lo sviluppo e il potenziamento della comunicazione interna costituisce, tra l'altro, uno degli obiettivi operativi gestionali dell'Azienda USL per l'anno 2025 nell'ambito dell'area strategica programmazione e gestione delle risorse economiche strumentali e umane; quindi, già dato in tal senso.

Le azioni che potrebbero migliorare l'accompagnamento organizzativo delle famiglie saranno oggetto, inoltre, di ulteriori valutazioni che saranno portate avanti con il nuovo direttore della struttura complessa, direzione medica di presidio (o DMP), per la quale struttura a novembre si è concluso l'iter di espletamento della selezione per l'attribuzione dell'incarico, al fine naturalmente - questo nuovo incarico - di rafforzare l'attuale attività svolta proprio dalla direzione medica di presidio - e ne approfittiamo anche per ringraziare la dottoressa che prima svolgeva questo ruolo - come punto informativo o di primo contatto in tale ambito.

A livello organizzativo interno all'Azienda USL, al fine di agevolare gli utenti, l'Azienda ha individuato la segreteria della direzione medica di presidio come punto informativo e/o di primo contatto per una valutazione di merito circa l'ammissibilità e i rimborsi spese di cui trattasi.

Più precisamente, la segreteria della direzione medica di presidio funge attualmente da sportello per l'assistito che ha necessità di avere conferma che la prestazione di cui necessita sia qualificata come eleggibile, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale 825/2023.

L'attuale procedura prevede che, nel caso l'assistito sia già in carico al servizio sanitario regionale e sia già inserito in percorsi di cura fuori Valle, la direzione medica di presidio si faccia carico di contattare lo specialista competente dell'Azienda USL per l'eventuale rilascio della prescrizione necessaria, validata dal direttore delle strutture sanitarie competenti.

Nel caso invece nel quale l'assistito si rivolga per la prima volta presso l'Azienda USL ai fini di avere accesso alle prestazioni che dovranno qualificarsi come non erogabili presso il servizio sanitario regionale valdostano, la DMP (o direzione medica di presidio) si fa carico di favorire il contatto con lo specialista competente dell'Azienda USL valdostana perché l'assistito possa avere un consulto e, nel caso possa procedere con la presa in cura fuori Valle, ottenere il rilascio della certificazione richiesta ai fini della presentazione della domanda di rimborso spese di cui alla deliberazione della Giunta regionale 825/2023.

Leggo la parte finale che spero soddisferà la giusta richiesta: al fine di rafforzare l'accompagnamento organizzativo delle famiglie sarà quindi vagliato un possibile potenziamento dell'attività sinora svolta dalla direzione medica di presidio e saranno inoltre valutati, pertanto, gli interventi da porre in essere e le eventuali modifiche da apportare alla DGR 825/2023.

Dalle ore 19:06 assume la presidenza il Presidente Alberto Bertin.

Bertin (Presidente) - Consigliere Marquis per la replica.

Marquis (FI) - Devo dire che oggi mi trovo soddisfatto dalla risposta, Assessore, che ha dato a quest'interpellanza, perché riconosce sostanzialmente che questo è un problema da affrontare, che è un problema sentito dalle persone, dai cittadini valdostani, ma che probabilmente non ha ancora una presa in carico così come dovrebbe essere.

Sicuramente, già solo il dato dei rimborsi sul 2023, che dice che ci sono stati rimborsati 3500 euro, la dice di gran lunga di quanto la popolazione valdostana non sia nemmeno a conoscenza di questa possibilità; e soprattutto non lo è chi si trova da un giorno all'altro in una situazione di oggettiva difficoltà, quando magari gli viene preannunciata una brutta diagnosi e che deve organizzarsi immediatamente per gestire un'operazione di trasferimento fuori Valle e, come ha avuto modo di dire lei, e come avevamo già avuto modo di evidenziare nella presentazione della mozione, si tratta soprattutto di casistiche dove ci sono di mezzo dei bambini in tenera età, quindi delle famiglie giovani che non possono far riferimento, il più delle volte, a una rete di protezione sociale o familiare quando si trovano magari in situazioni già di fragilità o di difficoltà economica.

Le posso garantire che ho avuto modo di parlare con delle famiglie il cui genitore, uno dei due genitori, ha detto: "Ho dovuto dormire in macchina io giù a Torino per diverse sere perché non c'era alternativa, non avevamo delle possibilità".

Così come riteniamo che sia da metter mano al discorso del contributo: non si può dare un contributo dopo 3-4 mesi a una situazione dove c'è una necessità di cassa immediata, perché il problema poi concreto è questo, perché laddove ci sono dei rimborsi poi a seguire, vuol dire che il soldo c'era, e che tutto sommato la difficoltà si è stati in grado di gestirla e di superarla.

Questo è uno dei problemi, ma, spesso e volentieri, abbiamo avuto modo di cogliere nella trattazione delle nostre iniziative la lettura di una grande distanza tra chi eroga il servizio e tra chi invece dovrebbe essere il beneficiario.

Pertanto, alla luce del fatto che lei ha detto che c'è la necessità di prendere in carico questa situazione per implementare le azioni che, a nostro avviso, non permangono solo esclusivamente legate alla sfera economica, ma anche alla sfera di presa in carico del problema e dell'accompagnamento alla gestione delle difficoltà che la famiglia da un giorno all'altro si deve trovare ad affrontare, secondo noi è importante, in questa fase qui, avere anche un rapporto con le associazioni su quelli che sono i beneficiari. Bisognerebbe cominciare a sentire queste famiglie e chieder loro quali sono i problemi che hanno riscontrato, perché queste iniziative che abbiamo fatto nascono da queste esperienze che abbiamo potuto ascoltare.

È questo il lavoro che bisogna fare, perché diversamente si disegnano delle soluzioni che poi non assolvono a quelle che dovrebbero essere le necessità.

Pertanto, per quello che possiamo fare noi come Consiglieri regionali, le chiederemmo che questo argomento, a cui teniamo molto, a un certo punto venga portato in Commissione per poter valutare quelle che sono le proposte che vengono avanzate e eventualmente poter audire i soggetti che sono i beneficiari dell'iniziativa per cercare di dare una soluzione concreta, che possa migliorare quelle che sono le esperienze che sino ad oggi sono state fatte; esperienze che non si può, nell'ente pubblico, lasciare in mano alla sensibilità del singolo operatore.

Queste riteniamo che vadano proceduralizzate, perché diversamente, il più delle volte, non c'è neanche la consapevolezza dell'offerta di un servizio; se magari quel giorno lì o quella settimana l'operatore è in ferie, è in ferie quello che si occupava e che conosceva bene questa procedura, chi lo sostituisce non è in grado neanche di poter indicare quali sono le strade da percorrere.

Pertanto, prendiamo atto della risposta, abbiamo apprezzato la disponibilità e confidiamo sul fatto che ci sia un coinvolgimento anche del Consiglio regionale, tramite le sue articolazioni, per arrivare a definire l'aggiornamento di questa delibera di Giunta.