Oggetto del Consiglio n. 4174 del 21 novembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4174/XVI - Interpellanza: "Azioni messe in campo per risolvere le criticità relative al traffico sulla strada regionale 20 nel tratto compreso tra Gressan e Pont Suaz".
Bertin (Presidente) - Punto n. 44.
Consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (FI) - Torniamo a trattare un tema che non possiamo più permetterci di ignorare, un tema che riguarda la qualità della vita di tantissimi cittadini valdostani.
Sto parlando dei problemi legati al traffico sulla strada regionale n. 20, in particolare nel tratto compreso tra Gressan e Pont-Suaz.
Questo tratto di strada, ogni mattina e ogni sera, si trasforma in un lungo serpentone di veicoli bloccati, con automobilisti costretti a sopportare disagi che si ripetono.
La situazione è ben nota a tutti noi, tanto già che l'11 gennaio 2024 abbiamo discusso in quest'Aula una mozione, nella quale chiedevamo l'attivazione di un tavolo di lavoro con i Comuni della Plaine, la Giunta regionale e il Comune di Aosta, per trovare una soluzione condivisa.
Purtroppo, da allora poco o nulla è stato fatto, e questo non è solo un disagio: ogni giorno centinaia di famiglie vedono le loro vite condizionate da questo problema.
Ci sono lavoratori che arrivano in ritardo, genitori che faticano a portare i loro figli a scuola in orario, anziani che non riescono a raggiungere i servizi essenziali senza dover affrontare tempi di attesa interminabili.
La mattina, dopo le ore 07, e il pomeriggio al rientro, la strada regionale n. 20 diventa un imbuto dove il traffico si paralizza e tutto sembra fermarsi.
Vogliamo parlare poi dell'inquinamento che causano le auto ferme? E poi parliamo di sostenibilità e di svolta green.
Tra l'altro, non è accettabile che nel 2024 ci siano cittadini che devono sacrificare ore preziose della loro giornata a causa di una viabilità inefficiente e di interventi che, ad oggi, restano soltanto promesse non mantenute.
Le segnalazioni, da parte dei cittadini valdostani, sono state tantissime, ricordo anche le varie iniziative presentate dalle forze di opposizione. Queste non sono semplici lamentele, sono grida di aiuto, storie di vita che ogni giorno devono fare i conti con il disagio, lo stress.
Le lunghe code poi significano non solo perdita di tempo, ma anche un aumento drammatico dell'inquinamento atmosferico.
I veicoli fermi emettono costantemente gas nocivi, peggiorando appunto la qualità dell'aria. Non possiamo quindi ignorare il fatto che questo ha un impatto diretto sulla salute dei nostri concittadini, in particolare dei giovani, dei bambini, degli anziani.
Inoltre, l'inquinamento acustico, prodotto dai continui colpi di clacson e dal rumore dei motori, crea un ambiente insostenibile per chi vive e lavora lungo questo tratto di strada.
Non stiamo parlando solo di un problema di viabilità, ma di una vera e propria emergenza ambientale e di salute pubblica.
Il disagio si traduce in un aumento dello stress per chi è in coda, una riduzione del benessere per chi risiede nelle vicinanze e una percezione sempre più negativa di chi ci amministra.
Nel 2018, con la deliberazione n. 1680 del 28 dicembre, la Giunta regionale aveva approvato un piano d'azione per la gestione ambientale sulla strada regionale n. 20, definendola un asse stradale principale.
Questo riconoscimento faceva sperare in interventi rapidi, efficaci, ma purtroppo siamo ancora qui a parlare degli stessi problemi.
Più di 3 milioni di veicoli transitano ogni anno su quella strada, ma, nonostante questo dato allarmante, gli interventi concreti sono rimasti solo sulla carta.
Dove sono appunto le soluzioni che erano state promesse ai cittadini?
In base quindi a queste considerazioni... chiedo un po' di silenzio, Presidente, grazie, un po' di silenzio in Aula, grazie.
Interpelliamo quindi il Governo regionale per conoscere quali siano state ad oggi le azioni e gli interventi messi in campo per risolvere quest'importante quanto impattante criticità sulla strada regionale n. 20 e quale intende porre in essere per dare una soluzione definitiva al traffico del tratto sopra richiamato.
Dalle ore 18:12 assume la presidenza il Vicepresidente Paolo Sammaritani.
Sammaritani (Presidente) - Per il Governo, la parola all'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Le criticità relative alla circolazione lungo la strada regionale n. 20, che è oggetto di questa interpellanza, sono già state discusse in diverse occasioni in questo Consiglio, ma volentieri torniamo sul punto, proprio per cercare di dare risposte puntuali e rinnovare quelli che sono gli impegni anche concreti.
I maggiori rallentamenti si concentrano nell'area tra la rotonda e il ponte di località Pont-Suaz nel tratto di collegamento con la viabilità di ingresso alla città di Aosta e, come ricordato dal proponente, si determinano in particolare in alcune specifiche fasce orarie dei giorni lavorativi.
La risposta a tali criticità deve intervenire in diverse direzioni e coinvolgere più attori, a partire certamente dalle strutture dell'Amministrazione regionale, ma anche i Comuni coinvolti, in particolare anche il Comune di Aosta.
Per quanto riguarda le soluzioni di competenza della Regione, il tratto compreso tra Gressan e Pont-Suaz, della strada regionale n. 20, tenuto conto anche dell'importante traffico veicolare di oltre 3 milioni veicoli all'anno - ricordiamo: 3 milioni su questo tratto, mentre si arriva a 7 sul Pont-Suaz -, è stato interessato negli anni dalla realizzazione di diversi interventi finalizzati appunto al miglioramento della sicurezza stradale mediante la costruzione delle varie rotatorie, oltre che da diversi percorsi pedonali.
Questo, come già ricordato e come discusso nello scorso Consiglio, in occasione di un'interrogazione del collega Manfrin sulla sicurezza stradale lungo la strada regionale 20.
Proprio a questo proposito, intendo ribadire l'ulteriore possibile rotatoria su cui ci si sta confrontando in località La Borettaz, che potrà portare, oltre che un miglior accesso alle zone pubbliche e private di quella località, sicuramente un netto miglioramento della sicurezza di quel tratto.
La strada regionale 20, inoltre, è stata anche interessata, negli anni 2021-2022 e nel corso del corrente anno 2024, da interventi di adeguamento della pavimentazione stradale con conglomerato bituminoso fonoassorbente a bassa emissione acustica, in attuazione appunto del piano di azione per la gestione del rumore ambientale della strada regionale n. 20 di Gressan dove, come dicevamo, transitano ogni anno più di 3 milioni di veicoli, nel caso specifico 3.980.000, come rilevato nell'ambito della mappatura acustica della strada in argomento.
Tenuto conto dell'entità, quindi del traffico di questa strada, i Comuni di Gressan e Charvensod, anche su sollecitazione dell'Amministrazione regionale, hanno inoltre rimosso le piattaforme rialzate e posizionate negli anni precedenti, riducendo quindi i disagi agli utenti della strada e la rumorosità conseguente il transito veicolare.
A seguito dell'ultimazione dei lavori di realizzazione della linea principale del metanodotto in Comune di Gressan, nel mese di settembre del corrente anno sono stati eseguiti significativi interventi di adeguamento della pavimentazione stradale, anche qui con conglomerato bituminoso fonoassorbente a bassa emissione acustica, in attuazione sempre del piano di azione per la gestione del rumore ambientale che abbiamo ricordato poc'anzi, comprendendo inoltre il completo rifacimento della segnaletica orizzontale e degli attraversamenti pedonali.
Nel mese di ottobre, la Giunta regionale ha anche approvato l'aggiornamento del piano d'azione per la gestione del rumore ambientale della strada in oggetto di Gressan, definita quale asse stradale principale, quale strumento ricognitivo ed esplicativo degli ulteriori interventi da realizzare e programmare nel prossimo quinquennio dall'Amministrazione, nell'ambito appunto degli altri strumenti pianificatori e programmatici.
Tenuto conto anche dei positivi risultati ottenuti, è stato previsto di ripavimentare ulteriori tratti della strada, sempre con il medesimo conglomerato, per andare sempre a limitare quello che è l'impatto acustico.
Infine, nei prossimi mesi è programmato l'avvio delle procedure per l'affidamento di uno studio preliminare della viabilità complessiva nell'ambito territoriale della Plaine e dell'Envers, che individui quindi le possibili soluzioni per la risoluzione delle criticità che interessano la strada regionale 20 di Gressan, nonché le altre strade regionali che convergono al nodo cruciale del Pont-Suaz. Uno studio che sarà complesso e articolato, ma che potrà già consegnarci dei dati nella sua fase intermedia.
Sul fronte delle soluzioni concrete al problema del traffico lungo il tratto di strada Gressan/Pont-Suaz, l'Amministrazione regionale potrà effettuare le proprie valutazioni e avviare anche le conseguenti interlocuzioni con il Conseil de la Plaine e con i Comuni coinvolti a seguito dell'acquisizione dello studio sopracitato; il Conseil de la Plaine che avevamo già citato in occasione di una precedente iniziativa che è, di fatto, l'organo con il quale ci si confronta in modo costante.
Si ribadisce poi l'importanza di un'azione condivisa con la città di Aosta - e torniamo anche qui su un argomento già trattato - a partire dalle soluzioni del nodo del ricongiungimento delle Vie Paravera e Valli Valdostane, del collegamento tra il centro città e l'area F8: una grande sfida, un grande progetto che va portato avanti; questo potrebbe sgravare una parte del traffico che si incanala attualmente lungo Via I Maggio.
Allo stesso tempo, occorre anche approfondire i ragionamenti sull'opportunità e la collocazione di un eventuale nuovo ponte, che non è facile da immaginare, ma, a partire dal confronto delle soluzioni relative ai collegamenti interni della città di Aosta, cui facevo riferimento prima, e a partire dal coinvolgimento del Conseil de la Plaine parallelamente. Quindi, prima questi ragionamenti, l'esito dello studio, il confronto con il Conseil de la Plaine, l'azione sul Comune di Aosta, per poi fare i ragionamenti conseguenti.
Presidente - Per la replica, il consigliere Ganis.
Ganis (FI) - Ringrazio l'Assessore per la risposta e per il suo impegno.
Ovvio che le criticità sono state discusse già in vari Consigli ma, le ripeto, nessuna soluzione oggi è stata adottata.
Tra l'altro, il problema non è legato alla velocità in quel tratto, quindi non servono autovelox o poliziotti con la paletta, perché lì il flusso è sempre più abbondante, quindi è trascorso circa un anno dalla presentazione della mia iniziativa, ma nulla è cambiato, cioè sulla carta forse sì, ma io vedo sempre persone, valdostani, incolonnati dalle ore 07 in poi, dalle ore 17 alle ore 18. Quindi è passato un anno e le persone sono sempre lì incolonnate: nulla è cambiato.
30-40 minuti per fare 1 chilometro, mi sembra un po' eccessivo.
Che dire? Io le posso dare delle soluzioni che potrebbero risolvere questa problematica.
Una l'ha citata anche lei: creare un doppio senso di circolazione nel tratto di strada di Via Paravera; potrebbe essere una soluzione questa, anche in prossimità con l'intersezione di Via Giorgio Carrel, che attualmente è a senso unico.
Questa soluzione permetterebbe magari di decongestionare un po', in parte, il traffico.
L'altra invece istituire dei sensi unici alternati; questa potrebbe essere una soluzione temporale, per gestire il traffico in maniera più efficiente.
Quindi, faccia tesoro di queste soluzioni e ne prenda atto, perché chi ci rappresenta ha il dovere di fare tutto il possibile per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini.
Io vedo solo tante parole, ma i fatti sono veramente pochi.
Tra l'altro, lasciamo anche per il momento le grandi opere nel cassetto, o meglio, la costruzione di un nuovo ponte che forse sarebbe la soluzione migliore.
Quindi due proposte sono state fatte, le vorrei anche ricordare, e me l'ha ricordato il collega Baccega, bisogna tener conto che a breve partirà la stagione invernale e quindi anche in quella zona, ci sarà un aumento di turisti che andranno nella nota località sciistica.
Faccia lei, Assessore, noi gliel'abbiamo detto. Io, fossi in lei, mi preoccuperei un pochino.