Oggetto del Consiglio n. 4172 del 21 novembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4172/XVI - Interpellanza: "Avvio di un'interlocuzione con il Comune di Valtournenche in relazione al progetto The Stone".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Punto n. 42.
Per l'illustrazione, consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - L' interpellanza riprende una questione di cui il Consiglio si era occupato più volte lo scorso anno: il progetto dell'edificio The Stone al Breuil, che aveva suscitato molti rilievi critici e su cui ben 1.128 residenti o proprietari di case di Valtournenche avevano espresso la loro contrarietà con una petizione, che è stata depositata presso il Comune il 27 luglio del 2023.
L'edificio progettato - lo ricordo a beneficio di chi ci ascolta - aveva un'altezza di ben 30 metri con nove piani e sarebbe stato costruito al posto dell'ex hôtel Fosson, struttura di quattro piani, che sarebbe stata demolita.
Il progetto prevedeva il cambio di destinazione d'uso da albergo a edificio ad utilizzo abitativo, perseguendo quindi un obiettivo non coerente con un'ottica di sviluppo rispettosa delle esigenze ambientali, economiche e turistiche di una località già fortemente deturpata da un'urbanizzazione pesante realizzatasi nel corso del tempo.
Era un progetto con alcune caratteristiche fortemente negative, così come era stato rilevato dai firmatari della petizione, non soltanto di quella di residenti e proprietari, ma anche di quella online che aveva avuto molte più firme: un impatto ambientale davvero non facile da raggiungere in una realtà già fortemente compromessa come quella del Breuil, un'inopportunità economico-sociale con l'abbandono di un'attività alberghiera a conduzione locale per un investimento in seconde case, destinato ovviamente a un'utilizzazione temporalmente limitata, un'opacità procedurale, tanto che il progetto The Stone è anche oggetto di un'indagine, di un procedimento giudiziario emesso nel 2023 e ancora in corso.
L'anno scorso, nel mese di settembre, dopo varie vicissitudini, anche dopo aver commissionato ed esaminato dei pareri legali, alla fine il Comune di Valtournenche aveva negato il permesso di realizzare quest'opera.
Poco più di un mese fa, abbiamo poi appreso che il progetto è stato riproposto con la riduzione di un piano, ma rimanendo comunque caratterizzato da una volumetria enorme per un edificio che è totalmente fuori scala nel contesto in cui si intende realizzarlo, e quando parlo di contesto, parlo proprio di dove sta, al centro della località.
Abbiamo ricevuto e letto la lettera aperta di residenti e di proprietari di seconde case, datata 27 ottobre, che ricostruisce la vicenda del The Stone e invita tutte le autorità competenti a un'attenta valutazione dei vari aspetti critici.
In questa lettera si citano le perizie e le relazioni commissionate appunto da questi residenti e proprietari e redatte da due studi professionali qualificati, quelli degli architetti Mellano-Bruna e dell'ingegner Pozzi.
Si afferma, nella lettera, che entrambe queste perizie hanno rilevato che il progetto non calcola le volumetrie dell'interrato che, a rigore di legge, invece, deve essere conteggiato, come confermano varie sentenze della Corte di Cassazione e che portano quindi a superare abbondantemente i 3.000 metri cubi, ciò che è in contrasto con la normativa.
Lo scopo dell'interpellanza che abbiamo presentato è quello di sollecitare un'iniziativa della Regione per evitare che si arrivi a un risultato negativo.
L'assessore Sapinet in una lettera indirizzata qualche tempo fa, qualche giorno fa, al consigliere Distort che chiedeva un esame della problematica in Commissione - magari avendo delle idee che non collimano con le mie, ma comunque con richiesta di un approfondimento in Commissione -, ha affermato che la Regione non ha una competenza diretta nel rilascio del permesso di costruzione, però è anche indubbio che la Regione autonoma Valle d'Aosta ha invece competenza primaria in materia di urbanistica e di tutela del paesaggio e che non può ignorare, a nostro avviso, e nemmeno fare da silente spettatore, rispetto a quello che accade in una località importante come il Breuil.
Il problema, oltretutto, va ben al di là del caso specifico del progetto The Stone, riguarda il futuro di tutto il Breuil e la necessità di una rigenerazione.
Se si vuole fare qualcosa di serio per evitare l'aggravamento della situazione e programmare un recupero urbanistico della località, bisogna in qualche modo cominciare a pensarci e a esprimersi.
Aggiungo poi che, nei giorni scorsi, insieme al collega Distort, in qualità di membri della terza Commissione, in rappresentanza dei gruppi di opposizione, abbiamo firmato una lettera indirizzata al Presidente della terza Commissione proprio per richiedere un approfondimento normativo sugli atti relativi alla prosecuzione dell'iter autorizzativo di The Stone che tenga conto anche delle perizie citate.
La richiesta è stata messa all'ordine del giorno della prossima Commissione di martedì prossimo ma ovviamente, al di là di questo, il senso e l'importanza delle domande poste nell'interpellanza mantengono tutta la loro ragion d'essere.
Chiediamo quindi se la Regione, al di là della Soprintendenza, si è chinata sul complesso del dossier, se gli uffici regionali hanno acquisito, esaminato e valutato i pareri e le perizie elaborate dagli architetti Mellano-Bruno e dall'ingegner Pozzi, nonché i due pareri legali commissionati dal Comune di Valtournenche.
Chiediamo inoltre se la Regione ha avviato un'interlocuzione con il Comune di Valtournenche al fine di realizzare un esame congiunto di un progetto che ha una valenza regionale e la cui autorizzazione costituirebbe anche un precedente.
Che cosa si intende fare per intervenire rispetto al disordine urbanistico della conca del Breuil e nell'immediato e, anzitutto, per evitare un aggravamento della situazione con la realizzazione di edifici come questo.
Infine, se non si ritiene opportuno un intervento legislativo urgente per ovviare alle conseguenze negative determinate anche dalla normativa e rispetto all'esigenza di una parte del territorio in alcune realtà, è evidente, e mi riferisco a titolo esemplificativo, a situazioni come quelle di Valtournenche e di Courmayeur.
Presidente - Per la risposta, l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Nelle premesse dell'interpellanza viene ricostruita la storia recente dell'intervento sull'ex hôtel Fosson del Breuil, sottolineando la negatività del progetto proposto, che prevede la trasformazione di un'attività alberghiera in abitazione e l'incoerenza, con un'ottica di sviluppo rispettosa delle esigenze ambientali, economiche e turistiche della località.
Devo però evidenziare che il cambio di destinazione previsto è coerente con il piano regolatore comunale, pertanto rispettoso delle competenze e delle scelte di pianificazioni comunali.
Come abbiamo già affermato in altre occasioni, sempre su questa questione, in merito al progetto The Stone a Valtournenche, si ribadisce la non competenza degli uffici regionali che si occupano di pianificazione territoriale, una non competenza a esprimersi su procedimenti per il rilascio del permesso di costruire in corso.
La legge regionale 11/1998, ad oggi vigente, stabilisce che la Regione possa intervenire sugli atti comunali riguardanti la materia urbanistica ed edilizia ai sensi dell'articolo 89, ovvero annullamento di provvedimenti comunali, solo su deliberazione o altri provvedimenti comunali già rilasciati e passibili di annullamento per non conformità alle disposizioni di legge.
Il caso di specie non corrisponde per nulla a quanto previsto dalla legge, poiché non risulta esservi stato alcun rilascio di titolo abilitativo.
Devo ricordare nuovamente che la competenza al rilascio del permesso di costruire è in capo al Comune, secondo le procedure definite dalla legge regionale 11/1998.
La Regione non ha titolo per intervenire nell'ambito di una procedura di rilascio di permesso di costruire, fatta salva l'autorizzazione paesaggistica già rilasciata dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali.
Inoltre, la struttura regionale non ha avuto occasione di esaminare il progetto The Stone, non essendo stata coinvolta nel procedimento di rilascio del permesso di costruire; non è quindi possibile prefigurare la redazione di una relazione specifica sul progetto.
Venendo però ai quesiti, riguardo al primo, non è stato consegnato alcun parere o perizia agli uffici regionali, ma si ritiene anche, come detto, che non vi sia competenza a entrare nel merito di tali pareri che invece possono supportare l'azione comunale.
Sul secondo quesito, occorre precisare che tra le competenze delle strutture regionali non rientra specificatamente l'azione di supporto e consulenza, pur non essendosi mai sottratte, le strutture, a confronti e a interlocuzioni con gli Enti locali, se ovviamente interpellati da questi ultimi, fermo restando il rispetto della professionalità e delle competenze comunali.
Per quanto riguarda il progetto in questione, non si ravvisa, inoltre, la valenza regionale del progetto, che è un'iniziativa analoga ad altre realizzate o in corso in altri Comuni valdostani.
L'azione delle strutture in questo momento è incentrata proprio a ragionare sugli strumenti urbanistici generali che permettano alle Amministrazioni locali di gestire al meglio il loro territorio.
Col quesito n. 3, si richiede un intervento rispetto a un presunto disordine urbanistico, travalicando di fatto le competenze comunali in materia di pianificazione locale, come ho già diverse volte affermato in questa risposta. La Regione definisce le linee generali di gestione del territorio attraverso gli strumenti di pianificazione sovraordinata previsti dalla legge.
In tale senso, come Amministrazione regionale, si sta facendo quanto stabilito dalle norme, avendo ad esempio avviato la revisione del Piano territoriale paesaggistico regionale e della legge regionale in materia di urbanistica, in particolare, come già detto, ad una prima revisione essenziale della legge regionale 11 che sarà portata alla discussione del Consiglio regionale.
A tal proposito, vorrei ribadire che le strutture stanno lavorando proprio per ultimare un primo testo sul quale poi verrà avviato il confronto con i diversi portatori di interessi, un lavoro le cui tempistiche sono maggiori rispetto alle previsioni proprio per le varie interlocuzioni che ci sono e le correlazioni tra la revisione della legge 11 e poi anche, tra le altre cose, il tavolo di lavoro istituito proprio in occasione della revisione della delibera che andava a normare il Piano casa, il tavolo di lavoro istituito in particolare proprio per attenzionare e andare incontro a quelle che erano le esigenze espresse dai due Comuni, ovvero il Comune di Courmayeur e il Comune di Valtournenche.
Per quel che riguarda il quarto quesito, è stato appunto istituito, parallelamente alla delibera che ha, di fatto, portato avanti il discorso sul Piano casa, un tavolo di lavoro con le due Amministrazioni comunali di Courmayeur e di Valtournenche, proprio con l'obiettivo di esaminare e approfondire le questioni connesse all'applicazione di alcune norme urbanistiche rispetto alle esigenze turistiche dei due centri. Due realtà sicuramente diverse dalle altre, due Comuni che hanno fatto notare e portato all'attenzione quelle che sono le criticità che ben conosciamo, quindi un confronto che è stato avviato in tale sede ha già evidenziato alcuni nodi critici e anche ipotizzando alcune possibili azioni per mitigare gli effetti ritenuti maggiormente negativi di alcune norme urbanistiche.
Poi, a breve, potremo informare il Consiglio sulle possibili misure individuate o proposte di misure, proprio di concerto con i Comuni e non imposte ai Comuni.
Tutto ciò si ipotizza che possa andare a mitigare quelle che sono le criticità che risalgono, è bene ricordarlo, a scelte effettuate anni fa, quindi proposte di norme che potranno, se portate avanti, essere inserite all'interno di quella che è la manutenzione.
Questo per dire che non si è silenti, che non si è spettatori, ma si agisce nell'ambito delle proprie competenze, con tutta la volontà di mettere le strutture a disposizione di questi Comuni, e ringrazio anche i colleghi che parteciperanno a questo tavolo.
Abbiamo fatto un grande lavoro per quel che è la delibera relativa al Piano casa, convinti che se in due Comuni su 74 il Piano casa ha portato delle criticità (e quindi siamo pronti ad affrontarle e risolverle), negli altri 72 il Piano casa (e anche in questi due, con l'applicazione degli altri articoli) ha generato anche dei benefici per la comunità valdostana: ricordiamo un risparmio del consumo del suolo pari a 128 campi di calcio in 14 anni di applicazione o che la Regione Valle d'Aosta è l'unica Regione dove il Piano casa viene applicato nei centri storici, proprio con quell'obiettivo, che direi comune, di rilancio dei nostri borghi.
Si procede quindi con il tavolo di lavoro, con la modifica della legge 11, proprio per andare incontro a quello che è in parte anche quanto da lei sostenuto.
Presidente - Per la replica, consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Assessore, lei immaginerà che io non sono assolutamente soddisfatta dalla sua risposta.
Lei ha dato una risposta, come ha fatto peraltro già in altre occasioni, estremamente burocratica, in punta di normativa, diciamo così, citando quelle che sono le competenze, dal punto di vista della legge, dicendo che si è agito rimanendo strettamente all'interno dei paletti e del perimetro che certe norme impongono.
Io le dico però che è difficile non pensare che si è spettatori silenti di fronte a tutto questo, lo dimostra il fatto che non c'è stata nemmeno la volontà, da parte della Regione, di acquisire a livello anche di informazione, di possibilità di esaminare dei documenti, quelle perizie.
Io mi chiedo come è possibile che non ci sia, da parte della Regione, l'interesse anche a capire esattamente che cosa dicono perizie importanti su un progetto che lei mi ha detto non ha una valenza regionale.
Eh beh, che non sia una valenza regionale la presenza di una struttura così impattante, come potrebbe essere quella del Breuil in quel contesto...! A me sembra che abbia una valenza (valenza significa importanza) e un'importanza per tutta la nostra Regione, quello come altri che hanno impatti importanti e che generano problemi sul territorio. Lo dimostra il fatto che intorno a questo progetto c'è, c'è stato e credo ci sarà un grande dibattito.
Lei mi dice "nessuna perizia è stata consegnata": ho capito, io mi chiedo come mai non è stato chiesto al Comune di Valtournenche di trasmettere sia quelle perizie, sia i pareri legali, se non altro proprio per accompagnare, non per imporre qualche cosa al Comune, ma per accompagnare le azioni del Comune.
E poi lei dice "il risultato di certe situazioni, che possono essere di compromissione del territorio, sono frutto di scelte che sono state effettuate anni fa": non abbiamo dubbi, ma proprio perché c'è stato qualche cosa che non ha funzionato, dovrebbe essere interesse della Regione cercare di aiutare a fare una pianificazione ordinata e una urbanistica altrettanto ordinata.
Secondo me, quindi, è negativo che la Regione non si sia attivata nemmeno a scopo informativo, siamo convinti che dovrebbe invece prendere in mano questo dossier, dovrebbe occuparsi del disordine urbanistico.
A nostro avviso, le competenze per fare questo ci sono e non agire dal punto di vista politico per noi è grave.
Le dico di più, io credo che bisognerebbe avere il coraggio e la forza di chiedere anche al Comune di sospendere cautelativamente quella decisione; lei ha detto che al momento non è stato rilasciato alcun titolo, ma leggiamo dai giornali che questa cosa sarà a breve, perché c'è un parere favorevole della Commissione edilizia.
Un'ultima cosa sulla questione della Legge Casa, ne abbiamo parlato, abbiamo presentato delle mozioni, abbiamo discusso quando c'è stata la delibera sulla Legge Casa e tengo a precisare che non abbiamo mai detto che quella legge debba essere buttata alle ortiche. Abbiamo sostenuto che per quello che riguarda situazioni in tanti Comuni, e lo dico sapendo quello di cui parlo perché ho amministrato in un piccolo Comune, e c'è utilità per tutta una serie di questioni, per degli ampliamenti, per la possibilità di utilizzare degli edifici che altrimenti non avrebbero nemmeno i requisiti minimi per essere utilizzati, ma ci sono delle storture, ci sono state, non c'è stata un'azione di monitoraggio puntuale, come la legge aveva previsto, e come il legislatore si era preoccupato in quel momento di fare.
Ben venga il fatto che nella delibera sulla Legge Casa si siano fatti degli aggiustamenti, ben venga il tavolo con le Amministrazioni di Valtournenche e di Courmayeur che non a caso hanno sollevato il problema, non a caso; però, a nostro avviso, ci deve essere anche una riflessione più profonda su quella che è la legge e andare a capire se, dal punto di vista regionale, perché possiamo farlo, mantenendo alcuni punti fermi, andare ad incidere su altri, al di là della delibera, perché esistono le delibere ma poi esistono anche le leggi.
Presidente - Un minuto per una precisazione.
Sapinet (UV) - Solo per precisare perché la collega poi ha piacere di riprendere la parte di risposta che non le è gradita.
Qui, come detto, non siamo né silenti, né spettatori, tant'è vero che c'è un tavolo di lavoro che sta lavorando sul caso Valtournenche, in particolar modo Breuil-Cervinia, e sul caso Courmayeur, che a breve proprio porterà una proposta di modifica e integrazione nell'ambito della revisione della 11.
Per quel che riguarda il monitoraggio, è stato effettuato e anche bene dalla quasi totalità dei Comuni.
Presidente - Consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - No, guardi, sul monitoraggio possiamo metterci a discutere in un altro momento, ma il monitoraggio che era previsto dalla legge, con tutti i crismi che erano stati fissati, non è stato effettuato nel tempo, e questo lo dicono gli atti, non lo dico io.
Sulla questione di quello che può non piacere a me della risposta, rilevo che non piace a lei, perché nel momento in cui lei mi dice "non siamo stati silenti" e io le dico di sì, a lei non piace che glielo si dica, ma se voi mi dite che non avete manco acquisito delle perizie, almeno per visionarle, cosa che noi abbiamo chiesto di fare anche poi con un approfondimento in Commissione, è un problema vostro, però a mio avviso questo è essere silenti!