Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4170 del 21 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4170/XVI - Interpellanza: "Valutazione della possibilità di dotare la Chambre Valdôtaine dell'applicativo 'Regional Explorer - REX'".

Bertin (Presidente) - Punto n. 40.

Per l'illustrazione, la consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - L'iniziativa in questione nasce dopo aver letto la relazione sull'attività dell'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata di tipo mafioso che è pervenuta a tutti i Consiglieri regionali con una nota trasmessa il 28 ottobre scorso.

All'interno della relazione si suggerisce ai decisori politici di valutare la possibilità di dotare la Chambre Valdôtaine dell'applicativo Regionale Explorer (REX), peraltro già in uso a numerose Camere di commercio; diverse sono le Regioni che hanno adottato questo applicativo, l'Umbria, il Lazio, la Campania, la Lombardia, il Veneto, solo per citarne alcune. Uno strumento utile per conoscere meglio le dinamiche interne alla vita delle imprese che operano sul territorio, prevedendo quindi altresì la possibilità di accesso alla piattaforma informatica da parte delle Forze di Polizia, perché tutto questo permetterebbe di incrociare le banche dati delle Camere di commercio, arrivando al registro delle imprese dell'Unione europea. Un applicativo che contiene nomi e numeri che l'ente camerale mette a disposizione delle Forze dell'ordine per stroncare usura, estorsione, commistioni con organizzazioni mafiose, al fine di promuovere azioni di prevenzione e contrasto alla diffusione di fenomeni criminosi nelle attività economiche. Perché emerge comunque da questa relazione che, fin dalle origini, le organizzazioni mafiose hanno perseguito due obiettivi: gestire denaro e potere. Infiltrarsi, radicarsi in territori lontani da quelli di origine, economicamente più floridi, è quindi stata una conseguenza.

Non hanno certo usato armi o esplosivi, si sono inseriti nella società portando le famiglie, piantando radici, ottenendo residenza e iniziando a votare.

Le mafie, in particolar modo la 'ndrangheta, hanno prediletto le piccole realtà con poche migliaia di abitanti. Questo proprio perché il controllo del territorio va reso quindi visibile e il mafioso, per essere tale, deve essere riconosciuto.

Sempre dalla relazione, si evince che comunque la Valle d'Aosta è una regione geograficamente dispersiva, in cui risulta quindi più semplice isolare i soggetti; quindi si ribadisce la necessità di fare rete anche e soprattutto a livello dei singoli Comuni, che sono ovviamente le antenne del territorio, anche attraverso campagne di sensibilizzazione.

Si riferisce che un altro aspetto fondamentale è appunto quello di investire sulla cultura e sull'informazione, sfruttando il volano formidabile che è rappresentato dall'Università.

Si afferma inoltre che si deve riuscire a capire che, in determinati contesti, possono esserci delle situazioni poco chiare, che quindi devono essere segnalate per essere esaminate da professionisti, come ad esempio la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, e queste segnalazioni andranno sviluppate e approfondite.

Sempre nella relazione si afferma che oggi si assiste a un avvicinamento cerimonioso da parte della criminalità organizzata, quindi cogliendone magari le difficoltà economiche di un determinato momento e fornendo quindi un supporto all'imprenditore, che accetta, purtroppo, senza essere consapevole di chi è il soggetto con cui sta entrando in relazione.

Il territorio quindi deve diventare impermeabile a questi tentativi di infiltrazione.

Perché tutto questo? Perché comunque, sempre leggendo la relazione, emerge inoltre che la Divisione investigativa antimafia, nell'ultima relazione semestrale sulle attività svolte che ha pubblicato nel mese di giugno, abbia comunque certificato, una volta di più, come da tempo ormai la Valle d'Aosta sia terreno di caccia per le mafie.

Siccome appunto nella relazione viene suggerito di dotare la Chambre Valdôtaine di questo applicativo Regional Explorer, si chiede all'Assessore competente se sia intenzione andare nella direzione suggerita dalla relazione che ho appena citato ed eventualmente con quale tempistica.

Presidente - Per la risposta, assessore Bertschy.

Bertschy (UV) - È un tema che è molto importante, io credo che qualsiasi investimento teso a migliorare le azioni di contrasto alla criminalità e a garantire la legalità e anche la competitività dei territori vada sostenuto. Quindi la sua iniziativa - non dirò come ogni tanto si dice: "Lo stavamo facendo" - sicuramente sarà da stimolo per farlo, e lo dico perché ho sentito il Presidente della Chambre, che mi ha detto che è un tema che stanno affrontando.

Dico solo che oggi esiste una piattaforma che si chiama "Telemaco" e che garantisce l'accesso a tutti i dati della Chambre a tutte le Forze dell'ordine e una modalità e un'organizzazione che permettono a diverse Istituzioni di lavorare già in maniera costante ed efficace e c'è una buona collaborazione per lavorare in questa direzione. Però i sistemi evolvono, migliorano, ci sono sicuramente nuove modalità che possono essere oggetto di ulteriori investimenti. Da quello che abbiamo capito, sono investimenti abbastanza importanti, che vanno messi nella programmazione del lavoro della Chambre.

Noi abbiamo garantito con i progetti di bilancio di questi anni anche una crescita dei finanziamenti alla Chambre, anche quest'anno abbiamo proposto un aumento del contributo di 200 mila euro, quindi sono anche risorse che mettiamo a disposizione di progetti come questi.

Ripeto, l'iniziativa sarà da stimolo per andare in questa direzione e migliorare ancora l'organizzazione che si può dare per garantire al nostro territorio tutte le azioni necessarie perché siano ben affrontate con efficacia le azioni di contrasto alla criminalità e, ripeto, per la competitività anche necessaria per il nostro territorio.

Presidente - Per la replica, consigliera Foudraz, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - Ringrazio l'assessore Bertschy, direi che non ho nulla da aggiungere perché la sua risposta mi ha soddisfatta in pieno, quindi veramente chapeau.

Andiamo in quella direzione perché è la direzione corretta per aiutare gli imprenditori e per far sì che il nostro tessuto imprenditoriale, ma non solo imprenditoriale, non sia contaminato.