Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4169 del 21 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4169/XVI - Interpellanza: "Ulteriore valutazione circa l'opportunità della costituzione di una Comunità di energia rinnovabile multicabina regionale".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 39. Per illustrare l'interpellanza, si è presentata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Torniamo con questa interpellanza sul tema delle Comunità di energia rinnovabile, su cui abbiamo presentato nel corso degli ultimi due anni parecchie iniziative, perché pensiamo che possano essere uno strumento di notevole importanza per accrescere la produzione di energia rinnovabile e pulita nella nostra regione, per sviluppare una produzione di energia diffusa sul territorio e per creare partecipazione, spirito comunitario e poi anche per cercare di superare delle situazioni di povertà energetica.

Come tutti sappiamo, il Consiglio regionale lo scorso 23 luglio ha approvato la legge regionale n. 15 ("Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell'autoconsumo diffuso") che, all'articolo 4, comma 5, afferma che la Giunta regionale stabilisce, con propria deliberazione, i criteri e le modalità di concessione e rendicontazione di contributi previsti a favore di appartenenti a configurazioni di autoconsumo per realizzazione di impianti ubicati in Comuni con più di 5 mila abitanti.

Questa è una norma importante, che abbiamo appoggiato per far sì che anche i residenti nel Comune di Aosta possano usufruire di un contributo del 40% sulle spese per l'installazione degli impianti fotovoltaici, così come avviene, grazie anche a fondi PNRR, per coloro che sono residenti in tutti gli altri Comuni valdostani, che sono quelli sotto i 5 mila abitanti.

Già a settembre avevamo chiesto notizie sulla deliberazione di Giunta regionale che deve definire le modalità di attuazione del dispositivo di legge: ci era stato detto che era in itinere, quindi dopo ulteriori due mesi torniamo sull'argomento, anche sollecitati da vari cittadini di Aosta che sarebbero interessati a entrare a far parte di una CER e a utilizzare il contributo che è previsto dalla nostra legge.

Questo è il primo punto dell'interpellanza.

Il secondo è invece una richiesta di informazione sulle domande presentate all'ufficio competente da parte dei Comuni, o in forma singola o in forma associata, per usufruire del contributo sugli studi di fattibilità per costituire una CER, e parlo sempre del contributo regionale.

Siamo ancora in una fase iniziale, c'è ancora un po' di tempo per costituire le CER, per chiedere il contributo previsto dal PNRR, però non è che poi ci sia così tanto tempo, quindi vorremmo capire che cosa sta succedendo e che dinamiche ci sono.

C'è poi una terza questione che affronta l'interpellanza e riguarda il dibattito che c'è stato nei mesi scorsi sull'opportunità o meno di realizzare una CER regionale multicabina, che facesse in qualche modo da ombrello ad alcune decine di configurazioni di autoconsumo a carattere comunale o sovra-comunale.

Nelle premesse abbiamo ricordato che lo studio Sani-Zangrando, commissionato dalla Regione, aveva evidenziato la fattibilità della CER regionale multicabina e anche aveva indicato quelli che potevano essere i vantaggi.

Inoltre, sempre nelle premesse, segnaliamo che la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia si è orientata proprio nella direzione di costituire una CER regionale.

Abbiamo preso contatto con la direzione della Difesa dell'ambiente e lo sviluppo delle energie e dello sviluppo sostenibile, avevamo poi visto la legge ma abbiamo chiesto informazioni su quanto è contenuto nella legge regionale 7 agosto 2024, n. 7, che all'articolo 4, comma 19, afferma testualmente: "L'Amministrazione regionale è autorizzata a sostenere gli oneri derivanti dall'affidamento, mediante le procedure previste dalla normativa di settore, di un servizio finalizzato alla progettazione e alla costituzione di una comunità energetica rinnovabile, CER regionale, denominata 'Io sono Friuli Venezia Giulia'".

Il fatto che una Regione autonoma come noi, ma con un milione, anzi, con più di un milione di abitanti, abbia scelto la strada della CER regionale, crediamo che ci debba far riflettere.

Tutti lo sapete, è da un anno che noi sosteniamo che l'opzione della CER multicabina regionale è quella necessaria per far decollare il movimento delle CER in Valle d'Aosta e, come dicevo, quest'impostazione trova conforto anche nella fattibilità documentata dallo studio Sani-Zangrando; è stata caldeggiata, lo abbiamo sentito, dai Presidenti delle Unité des Communes e ora trova un'attuazione non qui, ma un'attuazione precisa in una Regione autonoma.

Siamo ancora in tempo e, a nostro avviso, è necessario fare un'ulteriore riflessione sull'architettura delle CER in Valle d'Aosta e la Regione, ovviamente attraverso l'Assessorato che è l'Assessorato di riferimento, che a nostro avviso dovrebbe assumere la responsabilità di sostenere attivamente questo movimento.

La terza domanda che abbiamo posto è se non si ritiene opportuno, visti gli elementi che sono stati indicati e anche gli sviluppi che ci sono stati non qui, ma altrove, avviare un'ulteriore riflessione circa l'opportunità della costituzione di una CER regionale multicabina.

Presidente - Per la risposta, assessore Bertschy.

Bertschy (UV) - Con questa iniziativa torniamo sul tema delle CER e lo dico senza polemica, almeno in premessa, nel senso che ne parliamo molte volte e ovviamente con ruoli differenti le opposizioni stimolano il Governo a cercare di raggiungere gli obiettivi e dall'altra parte il Governo propone, attraverso le sue risposte, sia il lavoro che sta facendo ma anche gli ostacoli e gli obiettivi che sta definendo, con i tempi che si possono realizzare nell'ambito dell'Amministrazione pubblica su un provvedimento così complesso.

Dico complesso perché credo, soprattutto lei, stia leggendo molto di quello che avviene in questo mondo, anche in questo settore sono tanti gli articoli che comunque evidenziano l'importanza delle CER, allo stesso tempo la complessità di attivarle, di realizzarle: ancora oggi vengono definite, anche dal Politecnico di Milano piuttosto che da altri, realizzazioni di investimenti di progettazioni ancora di nicchia, proprio per la loro complessità.

Al di là di questo, però, l'obiettivo l'abbiamo definito con legge e nel PEAR e nelle strategie si continua a lavorare.

Per quanto riguarda la prima domanda, visto che comunque riguardo all'avviso che dovrà dare anche una risposta all'autoconsumo ubicato nel territorio Aosta, soprattutto nei territori sopra i 5 mila abitanti, ci sono due ordini di problemi che sono in fase di valutazione dalla nostra struttura, insieme alle strutture competenti: l'uno è l'utilizzo dei fondi strutturali e l'altro è il tema degli aiuti di Stato, visto che in questo caso il progetto di investimento, l'aiuto, andrà anche a imprese, a cittadini, ad associazioni, non solo agli Enti locali.

Sotto questo profilo quindi c'è un lavoro in corso con queste strutture, l'avviso è in fase avanzata, non è pronto ancora per una delibera di Giunta; ovviamente l'obiettivo è di portarlo al più presto in approvazione, ma quando avrà tutti gli elementi per essere deliberato, visto, ripeto, i due temi che vanno affrontati insieme alle strutture che lavorano con noi per portare avanti questo progetto.

Colgo l'occasione per dire che, invece, a breve delibereremo un'ulteriore misura, che è quella dell'aiuto ai Comuni per la predisposizione dei PAESC; quindi nei prossimi 15 giorni andremo in questa direzione, ad assumere questa deliberazione.

Per quanto riguarda il punto 2 (quante domande sono sinora pervenute all'ufficio competente da parte dei Comuni valdostani per usufruire del contributo regionale sugli studi di fattibilità per costruire una CER), al momento non sono ancora state presentate domande, ma sono state numerose le richieste di informazioni e le riunioni fatte sul territorio: il 2 ottobre 2024 Unité des Communes Mont-Émilius, 17 ottobre 2024 Unité des Communes Grand-Combin, 22 ottobre 2024 Comune di Fontainemore, 28 ottobre 2024 Unité des Communes Mont-Rose, con i Comuni delle Unité, il 31 ottobre il Comune di Saint-Marcel, domani c'è una riunione nel Comune di Aosta con più Comuni, e quando dico riunioni, riunioni con le strutture del COA Energia e dell'Assessorato.

Sono tante le richieste di informazioni e c'è stata necessità di fare un ulteriore incontro tecnico, il 30 ottobre, con tutti i Comuni che hanno aderito e che hanno avuto modo di fare ulteriori domande sul tema. Quindi ci aspettiamo, a partire dal mese di dicembre, le prime richieste di finanziamento.

Per quanto riguarda il punto 3 (se non ritiene opportuno, visto il caso del Friuli Venezia Giulia, avviare un'ulteriore riflessione circa l'opportunità della costituzione di una CER regionale multicabina valdostana), su questo tema - magari poi non ci si è capiti - noi non abbiamo mai escluso la possibilità di arrivare anche alla costituzione di una CER multicabina valdostana.

Lei cita il Friuli, anche le strutture del COA e dell'Assessorato sono in contatto con il Friuli, come con quelle delle altre Regioni; il 4 novembre l'Assessore dichiarava: "Entro la fine dell'anno la Regione avvierà uno studio finalizzato a esplorare la possibilità di costituire una CER regionale denominata 'Io sono Friuli Venezia Giulia'". Quindi stanno parlando di avviare uno studio che è quello che stiamo facendo noi.

In questo momento - l'avevo già detto nella scorsa risposta - le strutture delle finanze, del patrimonio, le strutture del mio Assessorato, dell'Assessorato dell'energia e il COA stanno lavorando sul tema anche della CER multicabina, mettendo insieme tutti quegli elementi che sono da studiare prima di avviare un progetto di tale natura.

Come giustamente riporta lei nell'interpellanza, lo studio Sani-Zangrando ha evidenziato la possibilità di costituire una CER regionale multicabina, elencando i vantaggi e gli svantaggi di tale architettura.

Infatti, se da un lato la creazione di una CER multicabina permette di sfruttare economie di scala, di dividere i costi di costituzione, dall'altro una CER a guida regionale deve costituirsi come un soggetto giuridico più complesso rispetto alle CER, anche a scala multicabina regionale, che si stanno sviluppando dal basso.

Ciò comporta dei costi di gestione più elevati e dovuti alla natura pubblica del soggetto promotore e alla governance particolarmente complessa.

Quindi stiamo lavorando, credo con i tempi del Friuli Venezia Giulia, per capire entro le prossime settimane se può avere un senso lavorare a un progetto di CER multicabina; ce lo diranno le strutture conclusi gli studi e ci diranno anche quanto costerà avviarlo, così da poter ragionare, nel caso che gli studi si completino con una valutazione positiva, su un opportuno disegno di legge, una modifica del disegno di legge che già abbiamo sulle Comunità Energetiche.

Come sempre, ripeto, noi dobbiamo lavorare facendo bene attenzione a sviluppare una programmazione della crescita delle CER in Valle d'Aosta che sia compatibile con i tempi di costituzione che ha l'Amministrazione pubblica, con le complessità che tutto questo comporta e senza farci per forza attirare dalle risorse del PNRR che, per quello che è a nostra conoscenza, sono al momento ancora ampiamente a disposizione di tutte le comunità che si vorranno costituire, perché evidentemente anche in altri territori, soprattutto rispetto alla natura pubblica di queste CER, i problemi sono simili a quelli che stiamo affrontando noi.

Avanti, quindi, però con la giusta attenzione, cercando di sostenere, soprattutto in questa fase, gli Enti locali che avvieranno i progetti e soprattutto gli studi che sono necessari.

Presidente - Per la replica, ne ha facoltà la consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Dico subito in premessa che, essendo questo un tema importante, almeno noi lo riteniamo tale, è logico che ci si torni e che ci si torni anche con una certa insistenza, anche perché due mesi fa lei ci aveva detto, Assessore, che la delibera era in itinere, adesso ci dice che la situazione è in fase avanzata, che ci sono due ordini di problemi (la questione degli aiuti di Stato, l'uso dei fondi), però io ricordo che noi di questa questione abbiamo parlato per tanto tempo ed è un po' sorprendente che adesso si dica che si sta ancora studiando.

Ci sono varie persone ad Aosta che hanno programmato degli investimenti pensando di utilizzare quel contributo del 40% per l'installazione di impianti fotovoltaici previsti dalla legge, che giustamente colma una lacuna nella normativa europea e italiana, però non è, secondo me, accettabile che si affermi un principio in legge e poi non gli venga data una tempestiva e coerente applicazione.

Le difficoltà giuridiche che non è vero che non esistono, ci sono, lo condivido, dovevano essere affrontate precedentemente e il tempo c'era, considerato tutto il tempo che questa legge è rimasta in lista d'attesa, per più di un anno.

È una questione che abbiamo posto per tanto tempo e lo abbiamo detto più volte.

Quello che è preoccupante però è il secondo punto, cioè la risposta che lei ha dato: non ci sono domande.

La legge è di luglio, l'avviso l'abbiamo visto a settembre, non ci sono domande e siamo praticamente a fine novembre.

Sì, ci sono riunioni in corso, meno male, lo sapevamo che ci sono state delle riunioni lungo il mese di ottobre e che ce ne sono anche altre, sappiamo anche che ci sono dei Comuni che stanno cercando di concertare un percorso unitario, ma che è l'unica cosa sensata che si possa fare, anche dei Comuni che sono appartenenti a più cabine primarie, però questo percorso sarebbe stato molto agevolato se si fosse scelto tempestivamente il modello di CER per la nostra Regione.

Ora i Comuni, chiaramente, ma lo comprendiamo, sono in difficoltà, il tempo passa, ci sono delle scadenze da rispettare e sono questioni che avevamo già segnalato tempo fa.

Per fortuna c'è in Valle d'Aosta anche un'iniziativa, per quello che riguarda la costituzione di CER, un'iniziativa privata: ci sono già cinque CER costituite, se non sbaglio, se non me ne sono persa qualcuna per la strada, però da parte del pubblico l'impegno non è conseguente.

Lei ha anche detto che ci sono tante richieste di informazioni, ma certo, è sicuro, perché il percorso doveva essere soprattutto a livello informativo, ma non informativo in senso generale, in senso più pragmatico doveva essere portato avanti precedentemente.

Sul terzo e ultimo punto, lei dice che non c'è una contrarietà, questo mi fa piacere. Però, al di là della contrarietà, bisogna però poi anche definire quello che si vuole fare e io credo che se una realtà grande come quella del Friuli Venezia Giulia attiva una legge regionale, perché la attiva, io le ho detto che c'è proprio un articolo di legge che stabilisce fondi per sostenere un servizio finalizzato alla progettazione e alla costituzione di una CER multicabina, c'è un motivo.

Abbiamo parlato con i dirigenti di quell'Assessorato, di quella Regione, e quello che ci è stato confermato è che c'è una precisa volontà di andare in quella direzione.

I piccoli Comuni hanno la possibilità di avere il finanziamento PNRR, però hanno oggettive difficoltà ad andare avanti da soli.

Il Comune di Aosta ad oggi non ha ancora la delibera attuativa, io credo che siamo un po' malmessi. Mettendo in piedi, come avevamo chiesto tanto tempo fa, una CER regionale, si sarebbero potuti aiutare, a nostro avviso, meglio i Comuni.

Io quello che mi auguro, visto ciò che lei ha detto, è che ci sia l'intenzione di andare in quella direzione e magari anche di arrivare a una modifica della legge approvata a luglio.