Oggetto del Consiglio n. 4166 del 21 novembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4166/XVI - Interpellanza: "Azioni messe in campo per evitare condizionamenti politici e discriminazioni nelle iniziative e negli eventi organizzati presso la Cittadella dei giovani".
Bertin (Presidente) - Punto n. 36. Consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Con questa iniziativa ritorniamo su quello che è il tema che abbiamo trattato più volte all'interno di quest'Aula, l'ultima volta anche con il Presidente della Regione, che ringrazio per aver espresso solidarietà alle persone aggredite presso la Cittadella.
Ci torniamo perché ovviamente quell'aggressione ha sostanzialmente sollevato tutta un'altra serie di criticità. Abbiamo sempre denunciato che la Cittadella purtroppo stava progressivamente avendo una politicizzazione ed era diventata terreno di cacce e di conquista di persone che si sentivano legittimate politicamente a poter fare della propaganda all'interno di quella struttura e ci era stato sempre risposto un po' con sufficienza, con superficialità, in realtà poi gli effetti abbiamo visto quali sono stati.
A fronte di questo, c'è da dire che abbiamo un po' preso atto di alcune recenti iniziative, potremmo fare un po' un manuale di quelle che sono le iniziative evidentemente politicizzate all'interno della Cittadella, nella quale, peraltro, ricordo ancora con sgomento che l'allora Sindaco di Aosta, Centoz, mi impedì di presentare un libro, che peraltro era un romanzo, perché non si poteva: guai a presentare un libro in Cittadella! Per tutta un'altra serie di iniziative, invece, quello si può.
Non era un romanzo politico, non riguardava niente di politico, ma non si poteva, ai tempi.
Ricordo anche che d'imperio mi tolse proprio... avevo prenotato la sala per tempo, con tutti i crismi, mi tolse la sala, proprio lui, come Sindaco, di imperio. Così ricordiamo un po' l'epoca democratica del governo "piddino" del Comune di Aosta.
A fronte di questo però, quello che abbiamo rilevato è un elenco di iniziative... sappiamo benissimo, lo sa lei, Assessore, quanto lo so io, che c'è una cogestione, anzi no, c'è un finanziamento da parte della Regione e una gestione da parte del Comune, che ne ha fatto una propria piccola riserva di caccia di consenso (chiamiamola così), facendo un po' vivere le cooperative, un po' di incarichini di qua, un po' di soldini di là e lo sappiamo.
Quello che però poi abbiamo rilevato è che anche da parte regionale, purtroppo, si va nella direzione di finanziare e sostenere progetti che vanno sempre nella solita direzione e ne abbiamo preso atto anche recentemente, con quella che è stata un po' l'iniziativa e con quella che è stata un po' la notizia che ha reso noto l'Assessorato sul finanziamento di alcuni bandi regionali per quello che io non mi ridurrò mai a chiamare con il nome che gli hanno dato, che fa parte della sigla arcobaleno, ma che in realtà chiamerò sempre Cittadella dei giovani.
Le iniziative di Cittadella hanno un tratto distintivo.
A un osservatore poco attento, potrebbero effettivamente sembrare iniziative culturali fine a se stesse, però quello che vorrei far comprendere è che purtroppo abbiamo sempre a che fare con la solita matrice politica e soprattutto con progetti che hanno dei confini che non sono ben definiti, ci sono altre iniziative - le porterò ovviamente nelle prossime sedute di Consiglio - che lasciano margini molto ampi, purtroppo, a un'evidente strumentalizzazione politica.
Ora, qual è la questione? Che mi si può dire eventualmente che quello o quell'altro partito non fanno iniziative nella Cittadella, e questo ovviamente ci sta, e lo sappiamo, ma non è solo il problema partitico, è proprio il problema che, sotto forma di iniziative culturali, vengono sponsorizzate una serie di iniziative riconducibili, in una maniera o in un'altra, sia a temi molto cari a una certa parte politica ben definita, sia a soggetti che fanno del proprio attivismo politico la propria bandiera.
Le farò un piccolo riassunto: ho letto il comunicato stampa che ha fatto, abbiamo per esempio nei due bandi rivolti alle iniziative culturali per i più giovani (130 mila euro), in cui troviamo il "Black History Month Valle d'Aosta", quindi il Festival multidisciplinare sulla storia delle persone di colore, peraltro organizzato da un'associazione della quale fa parte qualche soggetto che si è premurato di essere nel gruppo quando si è scatenata l'aggressione, diciamo così; quindi abbiamo già un qualcosa che, obiettivamente, con le finalità e con lo Statuto della Cittadella non c'entrano nulla e che, peraltro, fa parte di un'associazione che si trovava nella bagarre scoppiata in Cittadella.
Poi abbiamo "Voci dell'altro mondo", un laboratorio di direzione artistica partecipata, con una compagnia teatrale: anche qui un programma molto ampio, ma soprattutto il soggetto è lo stesso che ha presentato per esempio i progetti antiviolenza che, in realtà, si dedicavano alle politiche di genere (ne abbiamo parlato oggi); quindi abbiamo sempre confini molto labili e politicizzabili, scopi poco definiti, ma matrice ben chiara.
Ancora, il progetto "Contaminazioni urbane" (peraltro ne abbiamo parlato anche questa mattina), che vede la partecipazione della stessa professoressa che all'Università della Valle d'Aosta propone corsi di genere, vorrebbe proporre corsi di genere, spero che il CDA blocchi questa cosa; quindi abbiamo questa questione delle contaminazioni urbane.
Tra l'altro, se andiamo a vedere i soggetti organizzatori sul profilo social, troviamo il solito profluvio di asterischi, "Rispet, buongiorn, graz, preg" e cose che diceva solitamente Cattivik quando leggevo i fumetti di Cattivik quando ero più ragazzino.
Ancora il progetto "Crescere + ", lo dico in italiano, così non diciamo il nome osceno che è stato dato alla Cittadella, con più vision, incontri partecipati, interattivi, aperti al pubblico, con discussioni tematiche, mi immagino su cosa potranno vertere queste discussioni tematiche, peraltro presentato da una simpatica cooperativa rossa.
A tutto questo, se non fosse sufficiente, aggiungiamo le iniziative su immigrazione e similari, che ben abbiamo ricordato all'interno di quest'Aula. La Cittadella è utilizzata come base di partenza, arrivo per varie manifestazioni tra cui Gay Pride e robe similari.
E ancora, infine, ultimo ma non ultimo, avrei partecipato volentieri per vedere se mi sarebbe stato riservato lo stesso trattamento riservato ad altre due persone, ma eravamo qui in Consiglio e non ho potuto partecipare, l'iniziativa, peraltro patrocinata dall'USL, denominata "Onstage +", anche qui metto + perché così almeno evitiamo di citare, uno spettacolo teatrale per la promozione di modelli di maschile plurali e positivi sul contrasto alle discriminazioni Lgbt+, qui non si è messo Qayzw.
Tutto questo, vede Assessore, non è che mi infastidisca perché ha una matrice politica ben precisa che è opposta alla mia, personalmente in uno spazio pubblico mi infastidirebbe anche se ci fossero iniziative che avessero il mio stesso orientamento, il mio stesso identico pensiero; mi infastidirebbero parecchio, perché purtroppo quella è una struttura finanziata con soldi pubblici, con soldi anche regionali, e questi sono bandi che vengono finanziati con soldi esclusivamente regionali.
Allora ecco perché, con quest'interpellanza, Assessore, io le chiedo e spero di poter avere delle risposte relative appunto a quali siano le valutazioni adottate per promuovere bandi, e se l'intenzione fosse quella di evitare condizionamenti politici o iniziative politicamente orientate a spese da collettività, quali siano le motivazioni a supporto della concessione del patrocinio all'evento "Onstage +" (lo spettacolo che appunto le ho citato prima) e quali azioni la Regione intende mettere in campo affinché la Cittadella dei giovani sia scevra da ogni condizionamento politico e che nella stessa non vengano perpetrate violenze o discriminazioni ad idee diverse da quelle della sinistra.
Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Mi era sfuggita "Le idee diverse da quelle della sinistra": devo dire che ho letto con molta attenzione la sua interpellanza, ma questa ultima mi era proprio sfuggita; alle volte mi sfuggono perché non penso che sia possibile scrivere e fare delle categorie così nette come lei ha abitudine di fare, quindi certe sue ossessioni non corrispondono evidentemente alle mie, proprio perché sono anche ingenuo e alle volte le leggo diversamente.
In ogni caso, rispondo alle sue domande, evito ovviamente di entrare nel merito di tutte le sue valutazioni, che ovviamente sono legittime per quanto la riguarda ma che sono sue valutazioni, peraltro, e che sono a contorno rispetto alle richieste che mi fa.
"Quali siano le valutazioni adottate per promuovere i bandi e se l'intenzione fosse quella di evitare condizionamenti politici o iniziative politicamente orientate a spese della collettività": l'Amministrazione regionale, con la deliberazione della Giunta regionale n. 788 in data 8 luglio 2024, ha approvato, ai sensi dell'articolo 17, comma 5 della legge regionale 13/2014, l'accordo di collaborazione tra il Comune di Aosta e la Regione autonoma Valle d'Aosta, disciplinante i rapporti riguardanti la gestione della Cittadella dei giovani di Aosta; ho richiamato la legge regionale apposta, perché è la legge regionale che regolamenta i rapporti con la Cittadella dei giovani di Aosta.
Si è rilevata inoltre la necessità per la Regione, pur non partecipando, questo vorrei che fosse chiaro, al procedimento di coprogettazione (abbiamo proprio evitato di entrare all'interno del procedimento di coprogettazione), di prevedere, al di là delle risorse destinate alla compartecipazione della Regione alle spese di funzionamento, come definito con la suddetta DGR (deliberazione della Giunta regionale), l'indizione di specifici bandi a favore di enti no profit, associazioni culturali e soggetti privati, anche non necessariamente i medesimi facenti parte della partnership di coprogettazione, da destinarsi all'organizzazione di iniziative e attività rivolte ai giovani da realizzarsi in ambito urbano, con attenzione anche agli spazi collegati alla Cittadella dei giovani in prossimità di essa, cioè a chiunque, chiunque possa partecipare e chiunque voglia partecipare era legittimato a farlo.
Si chiarisce che i bandi in questione sono stati emessi dalle strutture organizzative competenti in materia di politiche giovanili e di cultura, nel rispetto delle specifiche citate leggi regionali 69/1993 e 12/2013.
Nello specifico, per quanto di competenza, sull'atto prettamente culturale, il bando, avviato ai sensi della legge regionale 69/1993 (Contributi per attività e iniziative a carattere culturale e scientifico), era rivolta ad iniziative culturali, artistiche e scientifiche realizzate interamente nella città di Aosta, con particolare attenzione all'area della Cittadella dei giovani e alle aree urbane considerate più fragili, capaci di proporre animazione territoriale e ricadute anche in termini di sviluppo sociale ed economico, ma in cui resta prioritaria la finalità della produzione e promozione culturale, artistica e scientifica, in particolare quella rivolta alle giovani generazioni, che è poi la mission della Cittadella.
Quali progetti finanziabili si intendono rassegne, concerti, festival, mostre, cicli di laboratorio, attività ludiche ed altri piccoli e grandi eventi, finalizzati a sensibilizzare le giovani generazioni alle svariate forme d'arte, a sostenere e incentivare le arti visive, la musica, lo spettacolo, la scrittura, la cultura letteraria e il cinema, le tradizioni culturali della Valle d'Aosta e in generale ogni espressione artistica, nonché a incrementare l'offerta e arricchire il calendario delle iniziative presenti sul territorio rivolto alla fascia giovanile under 30.
Le manifestazioni oggetto di contributo, oltre ad essere di qualità, puntano a favorire la partecipazione giovanile, rafforzare il legame valoriale tra giovani e territorio e promuovere occasioni e opportunità di natura culturale.
Con questo primo bando hanno ottenuto il finanziamento sei progetti. Come dico sempre, vorrei specificare che io non entro in alcun modo all'interno di questo tipo di valutazioni, le vengo a sapere quando faccio le conferenze stampa, quindi esiste una Commissione tecnica di valutazione.
Se questi suoi dubbi riferiti ad altri soggetti possono essere più o meno accreditati, per quanto mi riguarda, come ho sempre detto, non ci metto becco rispetto a questi, anzi, il fatto di non aver partecipato alla coprogettazione andava proprio nella direzione di evitare qualunque tipo di dubbio o qualunque tipo di sospetto.
Relativamente al settore politiche giovanili, dal quale dipendono i finanziamenti dei progetti che hanno presentato domanda, ai sensi dell'avviso pubblico 1/2024 "Giovani in città", sono state otto le domande avanzate da enti no profit e aventi ad oggetto iniziative culturali, artistiche e ludico-ricreative, volte ad esaltare il protagonismo giovanile.
Sono stati finanziati i primi cinque individuati da apposita Commissione di valutazione, di cui io non faccio parte, ovviamente.
I progetti, già in corso di svolgimento, si concluderanno entro il 31 marzo 2025.
L'attenzione in questo settore era rivolta a iniziative finalizzate alla promozione di stili di vita sani, allo sviluppo della personalità e dell'autonomia, basata sull'assunzione di responsabilità personali e collettive, alla valorizzazione delle competenze, della creatività e delle esperienze aggregative di socializzazione e di cooperazione, attraverso il diretto coinvolgimento degli adolescenti e dei giovani.
La domanda due: "quali siano le motivazioni a supporto della concessione del patrocinio all'evento "Onstage +" (c'è un +, piccolino), uno spettacolo teatrale per la promozione di modelli maschili plurali e positivi sul contrasto delle discriminazioni LGBTQ +, che abbiano beneficiato del patrocinio della USL e se si considera lo stesso scevro da ogni condizionamento politico". Lo chiede a me e io posso dirle che l'iniziativa citata esula dalle attività sovvenzionate con bandi regionali. Non vi è stata richiesta di patrocinio a quest'Assessorato ed è stata organizzata direttamente dalla USL della Valle d'Aosta; almeno, questo è ciò che mi scrivono gli uffici.
La Cittadella, infatti, nei locali di cui si compone la struttura, quindi Arena, spazio dance, caffetteria e sale conferenze, mette a disposizione, secondo un tariffario preciso, che ovviamente potrà essere richiesto al capofila della coprogettazione, al quale peraltro siamo soggetti pure noi, lo devo dire, le scuole o gli altri soggetti che chiedono di poterli utilizzare, gli spazi che possono essere prenotati e utilizzati anche da soggetti pubblici e privati esterni alla coprogettazione, qual è la USL della Valle d'Aosta. Quindi immagino che dovrebbe porre la domanda, più che a me, a chi rappresenta la USL.
"Quali siano le azioni che la Regione intende mettere in campo affinché la Cittadella dei giovani sia scevra da ogni condizionamento politico e che nella stessa non vengano perpetrate violenze o discriminazioni a idee diverse da quelle di sinistra" (fa un po' sorridere questa cosa): il controllo da parte delle strutture dell'Assessorato è sulle iniziative che ottengono contributo regionale, per le quali l'essere apolitiche, inclusive, laiche nei contenuti proposti è conditio sine qua non per l'ammissibilità.
I progetti che su questi primi bandi beneficiano di sovvenzione, oltre che di interesse culturale, destinati a incrementare l'offerta destinata ai giovani, presentano questi puntuali requisiti.
Poi, se secondo lei, non presentano questi puntuali requisiti, è legittimato a rilevarlo, ma, per quanto mi riguarda, io mi fido anche degli uffici e di chi fa le valutazioni, quindi della Commissione, quindi posso dire che sulla base di ciò che loro mi trasmettono e mi dicono, i requisiti sono comunque dei requisiti che vanno al di là della collocazione di sinistra dei soggetti che vincono questi bandi.
Presidente - Consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Giustamente ha iniziato, e anche concluso, il suo intervento con un po' un'appendice umoristica, definiamolo così, rispetto alla questione che ho posto di sinistra, ma appunto la questione sull'orientamento di sinistra, in realtà, non è una provocazione, è purtroppo un dato di fatto, e le spiego perché.
Lei ha detto che è un ingenuo, io sono certo che lei non sia un ingenuo, e sono certo che non erano ingenui neanche quelli che - mi scuserà Presidente se cito, ma io cito il titolo di un giornale, di diversi giornali - alla Cittadella dei giovani hanno accolto persone che non avevano idee di sinistra dicendo loro: "Fascisti di merda andatevene".
Purtroppo questo è agli atti, con tanto ovviamente di intervento della Polizia, verbalizzazioni, fermi di persone e quant'altro, quindi è evidente che se qualcuno si è sentito libero di poter affermare una cosa di questo tipo... oppure un'altra delle dichiarazioni che è venuta fuori è: "Questo è un festival antifascista o antifascisto (perché erano uomini, così almeno le colleghe sono contente)" e parliamo di Frontdoc, non parliamo di cose che sono così marcate politicamente, se qualcuno si è sentito in diritto di poter dire una cosa di questo tipo, evidentemente un fondo di verità c'è. Qualcuno considera suo, e solo suo, quello spazio, e nessuno glielo può toccare, immagino che sia questo il modo di sentire.
Io la ringrazio, e non ho minimamente messo in dubbio che lei abbia orientato le scelte o il finanziamento di questi progetti del bando verso qualcuno, assolutamente nella maniera più assoluta, ma mi permetto e mi sono permesso di chiedere, siccome è vero che lei non decide chi vince, però le linee guida e il risultato che si vuole ottenere invece lo scrive lei, se il risultato è quello che scrive lei, e quindi ovviamente bisogna avere delle attività che siano apolitiche e che abbiano un interesse culturale; una serie di cose che le ho elencato, per esempio, non rientrano in quello che è lo spirito originario.
Lei avrà letto lo statuto della Cittadella, così come la legge giustamente di riferimento, e sa benissimo che la Cittadella nasca in primis per dare dei servizi di supporto ai giovani, quindi, per esempio, aule studio, aule ricreative, spazi come il teatro dove ci si può spaziare e quant'altro, ma sa che tutto questo viene fatto mettendo al primo posto la francofonia e la collaborazione con Albertville, questo è scritto nella legge, nei regolamenti, questo è evidenziato da tutte le parti.
Allora, vede, prendo solo il primo di quelli che le ho citato, ma il Festival multidisciplinare sul tema della storia delle persone di colore, lo guardo e mi chiedo esattamente quale attinenza abbia con la francofonia e con Albertville: non ha alcuna attinenza, è di tutta evidenza, così come non ce l'ha il Gay Pride, così come non ce l'ha l'"Onstage". Peraltro, io non è che chieda conto, Assessore, al suo Assessorato: so come funziona la suddivisione delle iniziative che fate, perché ho partecipato, anche se per sei mesi in maggioranza, a quello che avviene e so benissimo che quando arriva un'interpellanza o un'interrogazione si dice: "Questa è mia, questa è tua, questa è sua, questa al cane, questa al gatto, questa al sorcio", quindi il fatto che sia stata assegnata a lei e che lei debba rispondere, non è che io chiedo a lei perché la USL ha messo il proprio patrocinio su una roba di quel tipo, però io lo chiedo alla Giunta e poi mi risponde lei, quindi non è che abbia sbagliato interlocutore, io avevo chiesto alla Giunta, mi risponde lei per tutti, altrimenti l'assessore Marzi avrebbe preso la parola e mi avrebbe spiegato esattamente qual è la finalità ultima di questo patrocinio.
Detto questo, io voglio cogliere lo spirito positivo che ha detto, e ho apprezzato molto il fatto che la Regione e l'Assessorato che lei guida non abbiano partecipato alla coprogettazione, che altro non è se non un "A fra', che te serve? Vediamo quanti soldi ti posso dare", però è chiaro che il dubbio che purtroppo una politicizzazione di fondo rimanga non viene fugato.
Noi quindi continueremo a pungolare su quest'argomento qualora si verificheranno altre iniziative di questo tipo. Per adesso, sui progetti che sono stati elencati, vigileremo e sono certo che avremo delle brutte sorprese per noi, ma delle belle sorprese da offrire per lei e smentire magari quello che ha immaginato, cioè la politicità di queste iniziative.