Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4092 del 7 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4092/XVI - Interrogazione: "Informazioni in merito alle nuove assunzioni e alla cessazione dal lavoro riferite alla dirigenza sanitaria non medica e alle professioni sanitarie".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 57. Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Con la legge regionale 27/2023 è stata prevista, per il triennio 2023-2025, un'indennità sanitaria temporanea per tutta la dirigenza sanitaria non medica veterinaria e delle professioni sanitarie, per il personale delle professioni sanitarie del comparto sanità, a esclusione del personale infermieristico, già beneficiario dell'indennità di cui alla legge regionale 22/2022. Tale legge ha inoltre ampliato l'indennità a tutto il personale sanitario, ivi compreso quello della legge regionale 22/2022, anche con rapporto di lavoro a tempo parziale.

L'onere finanziario complessivo per il triennio 2023-2025 è stato determinato in euro 2,7 milioni, secondo i conteggi forniti dall'azienda Usl.

L'azienda USL ha quindi avviato la contrattazione integrativa aziendale, stabilendo, in accordo con le organizzazioni sindacali, di erogare al personale beneficiario i medesimi importi mensili di cui alla legge regionale 22/2022, invece che, naturalmente, gli importi proposti proprio dalla sua proposta di legge, la n. 65, che di fatto invece prevedeva che venissero erogati degli importi più bassi rispetto alla 22/2022.

Gli importi della proposta di legge n. 65 quindi - in una contrattazione politica che ha visto lei, collega Restano, e il governo, arrivare per questi dipendenti a trovare una soluzione assolutamente proficua - erano stati naturalmente tarati rispetto agli importi di cui sopra.

Le organizzazioni sindacali di fatto hanno concordato l'eventualità di procedere, però, a un conguaglio entro la fine dell'anno, qualora fosse necessario rispettare l'importo totale del finanziamento approvato in legge, che era appunto di 2,7 milioni di euro.

In questi mesi l'azienda sta quindi procedendo con i conguagli previsti. Non si tratta pertanto di una riduzione dell'indennità sanitaria temporanea per mancanza di fondi, ma di un'ordinaria operazione contabile prevista nell'ambito degli accordi sindacali che sono stati sottoscritti in ambito aziendale, collegata a un procedimento di conguaglio. In poche parole, quando tra le rappresentanze sindacali e l'azienda si è trattato poi di dare applicazione, in una sede prevista, all'applicazione secondo gli importi della 27/2023, di fatto si era previsto che ci sarebbero stati eventualmente dei conguagli se entro la fine dell'anno i soldi sarebbero stati di più o di meno; sempre nel limite massimo dei 2,7 milioni.

Prima di procedere con le risposte ai singoli punti dell'interrogazione, è bene precisare che i dati forniti riguardano le categorie di lavoratori contemplati dalla legge 27/2023, che pertanto escludono il personale assunto a tempo determinato, i medici e gli infermieri a tempo pieno.

Veniamo alla domanda n. 1, "Quante siano le nuove assunzioni effettuate dall'azienda Usl della Valle d'Aosta nel corso del 2024, riferite alla dirigenza sanitaria non medica e alle professioni sanitarie escluse quelle infermieristiche". Le nuove assunzioni effettuate dall'azienda Usl nel corso del 2024, sino al mese di ottobre, riferite alla dirigenza sanitaria non medica, sono state pari a 3, mentre quelle riferite alle professioni sanitarie, esclusa quella infermieristica, sono state pari a 2.

Le cessazioni registrate dall'azienda Usl nel corso del 2024, fino al mese di ottobre, riferite alla dirigenza sanitaria non medica, sono state pari a 2, mentre quelle riferite alle professioni sanitarie, esclusa quella infermieristica, sono state pari a 13.

"Se prima di procedere al conguaglio vi siano state interlocuzioni con l'azienda". Il conguaglio è stato effettuato senza prevedere le interlocuzioni tra la Regione e l'azienda Usl, in quanto queste non sono previste, ma stabilite esclusivamente nell'ambito della contrattazione integrativa aziendale con le organizzazioni sindacali, per cui anche quanto da lei riportato durante la discussione del DEFR aveva assoluta pertinenza rispetto a quanto avvenuto, ma naturalmente tutto ciò non faceva riferimento rispetto a quanto era stato stabilito nel momento in cui si è applicata la 27/2023, dove ci si era già messi d'accordo rispetto al fatto che si sarebbe intervenuti a conguaglio entro la fine dell'anno.

Tale importo è stato a suo tempo definito sulla base, infatti, dei dati forniti dalle competenti strutture dell'azienda Usl, precisamente nell'ambito degli accordi integrativi aziendali stipulati con le organizzazioni sindacali, sia del comparto sanità sia della dirigenza dell'area sanità. È stato concordato che l'erogazione dell'indennità avvenisse attraverso il riconoscimento degli importi stabiliti in via provvisoria, quindi rispettivamente in euro 350 e in euro 800; questo, fatta salva, appunto, la rideterminazione degli stessi entro il mese di dicembre di ogni anno, per garantire il rispetto del vincolo di spesa.

A tutela di tutti, rispetto al giusto nervosismo che può esserci da parte dei colleghi, l'impegno che il governo si prende già nel 2025 è quello di andare ad aumentare lo stanziamento sul 2025 della 27/2023, anche grazie alle segnalazioni che sono arrivate.

Presidente - Consigliere Restano, per la replica, a lei la parola.

Restano (RV) - Ringrazio l'Assessore per la risposta, alla quale poteva dedicare un solo minuto, come poi è risultato. Tutto il resto l'ha utilizzato per spiegarci con dovizia di dettagli e per riassumerci la situazione.

Questa interrogazione è propedeutica alla discussione della mozione - che spero si discuta oggi - alla quale lei ha già dato in parte la risposta, dicendo che l'impegno della Giunta è di finanziare quanto manca per il 2025. Penso quindi che avremo modo di apprezzare il voto a favore di questa mozione.

Detto questo, mi permetta un solo appunto: la proposta di legge sulle indennità era del 2022, le dico io la data, primavera 2022. Abbiamo aspettato un annetto perché la maggioranza definisse tutte le procedure per arrivare a riconoscere questa indennità, doverosa per il personale sanitario.

I calcoli che erano stati fatti all'epoca, nel maggio, erano del tutto diversi.

Detto questo, abbiamo apprezzato che in contrattazione i sindacati siano arrivati a definire una cifra diversa. Questa è stata la contrattazione, evidentemente qualcosa non ha funzionato, oppure si prevedeva già la riduzione.

Avremo comunque modo di confrontarci all'atto della discussione della mozione. Per ora la ringrazio di tutti questi dati, prendiamo atto del numero delle cessazioni e del numero delle assunzioni, che saranno molto utili per (incomprensibile).