Oggetto del Consiglio n. 4090 del 7 novembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4090/XVI - Interrogazioni: "Valutazioni tecniche svolte in fase preventiva rispetto alla modifica della dotazione organica dell'Azienda J.B. Festaz di cui alla DGR 1188/2024" e "Notizie relative alla procedura di conciliazione promossa dalle organizzazioni sindacali presso la casa di riposo J.B. Festaz".
Bertin (Presidente) - I punti 54 e 55 sono trattati congiuntamente. Risponde sempre l'assessore Marzi, a cui passo la parola.
Marzi (SA) - Riguardo all'esito del confronto con la parte politica, è da chiarire che la rimodulazione della pianta organica è stata naturalmente adottata in autonomia dal Jean Boniface Festaz, con deliberazione del Consiglio di amministrazione in data 13 agosto, ed è stata poi approvata dal governo regionale, con deliberazione n. 1188 del 30 settembre scorso.
La rideterminazione della dotazione della pianta organica è parte del doveroso processo di gestione delle spese, processo chiesto dalla Regione, che l'azienda sta perseguendo.
Rispetto alle valutazioni tecniche che hanno portato alla determinazione e alla riduzione del personale, riportiamo quanto riferito dal Jean Boniface Festaz.
L'azienda ricorda che nella dotazione precedente non vi era presenza di servizi sanitari (che sono stati introdotti con la modifica apportata dalla legge regionale n. 12 del 29 luglio scorso) e che nei servizi socio-sanitari erano assegnati in modalità cumulativa i dipendenti riferiti alle professioni e agli operatori d'interesse sanitario assegnati ai servizi più di natura socio-sanitaria.
Il numero di OSS, che costituisce oltre il 60% del totale dei dipendenti, è stato, nella sua complessità, ridotto da 75 a 78 unità, identificando il numero di operatori assegnati a ciascuna delle tre tipologie di servizi: di casa di riposo con servizio di tipo protetto e protetto plus, socio-sanitari con il numero residenziale temporaneo demenze e sanitario con l'ospedale di comunità di prossima apertura, la cui dotazione è indicata nel progetto d'interesse specifico fra la Regione, l'Usl e il Jean Boniface Festaz, condivisa con le organizzazioni sindacali e approvata con delibera n. 824/2023.
Qui è utile precisare che il numero di OSS è stato ridotto rispetto a quello precedente operante nel servizio RSA-UAP, nel rispetto di quanto definito nel 2023 anche con le organizzazioni sindacali, rispetto al rientro del personale temporaneamente collocato in servizio presso l'azienda Usl, in attesa del completamento dell'ospedale di comunità.
Il J.B. Festaz conferma di aver salvaguardato il personale con la dotazione indicata in pianta organica oltre agli standard minimi previsti a livello nazionale e regionale, con tutto il personale dipendente a tempo indeterminato già impiegato nell'ex RSA-UAP.
È in questo caso assolutamente utile informare che, per quanto riguarda i minutaggi a persona che vengono esplicitati in 120 minuti, il J.B. Festaz è intorno ai 170 minuti a paziente, quindi molto sopra i minutaggi previsti dalla normativa attuale, e che anche in termini di servizio reso, in termini di costo o investimento sulle persone che sono presso il Jean Boniface Festaz, siamo molto al di sopra degli standard delle protette e delle protette plus regionali.
Per quanto attiene al nucleo demenze, nel servizio OSS socio-sanitario, la dotazione OSS indicata è quella attualmente operante. Rispetto alle OSS operanti nel servizio socio-assistenziale della casa di riposo - il più grande dal punto di vista occupazionale è di 69 posti letto - il J.B. Festaz esplicita di aver prodotto e utilizzato il modello scientifico che si definisce modello assistenziale professionalizzante.
L'azienda pone poi l'accento sull'applicazione del modello che evita le sostituzioni di personale per le assenze sotto i 60 giorni, misura volta al contenimento della spesa (per la quale si era preso impegno con la nostra missiva del 20 febbraio 2024, a chiarimento del bilancio di previsione 2024) che, dopo essere stata introdotta quale sperimentazione, è entrata a regime in forma definitiva.
La modifica, peraltro minimale - una risorsa nel numero di OSS complessivamente assegnate ai sotto-reparti della casa di riposo - è indispensabile e funzionale per garantire la sostituibilità interna senza ricorrere a contratti aggiuntivi per sostituzioni. Questo genera quindi non aumenti, bensì riduzioni dei costi del personale e dei minutaggi erogati, garantendo comunque un'assistenza ben superiore a quella minima prescritta, motivo per il quale poc'anzi ho rappresentato questo grande respond dei minutaggi nei confronti del Jean Boniface Festaz, senza una significativa incidenza sulla qualità del servizio reso, grazie al processo di ottimizzazione in corso.
Circa la riduzione di unità nell'area dei servizi ausiliari, la stessa riguarda il servizio di portineria che, con l'avvenuto ammodernamento tecnologico della telefonia aziendale, non ha più la funzione di fulcro di tutte le chiamate in entrata, che ora sono dirette, e potrà quindi vedere un orario di attività più limitato rispetto all'attuale, con le conseguenti economie.
In ordine a considerare la possibilità di ricollocare il personale OSS con limitazioni nel ruolo di addetto alla portineria, la casa di riposo riferisce che attualmente non vi sono posizioni vacanti nel servizio di portineria e che l'assunzione citata nell'iniziativa è relativa alla copertura temporanea resasi necessaria in relazione a un'assenza, non breve, di persona in servizio a tempo indeterminato.
Rispondo ora ai quesiti inerenti alle iniziative del collega Aggravi. Rispetto al tentativo di conciliazione instaurato dai sindacati nei confronti del Jean Boniface Festaz, gli uffici regionali dei servizi di prefettura competenti in merito hanno comunicato che lo stesso, a seguito degli incontri svolti, ha avuto esito negativo. Come lei saprà, gli Assessori non possono partecipare a queste conciliazioni presso gli uffici di prefettura. Tuttavia, è utile precisare che nell'ambito del confronto la direzione dell'azienda J.B. Festaz ha espresso la volontà di procedere con una procedura concorsuale per l'assunzione d'infermieri e che, a partire dall'anno 2025, sarà possibile allocare risorse aggiuntive per le sostituzioni del personale.
L'azienda ha inoltre segnalato che saranno stabilizzate a breve due delle sei posizioni OSS vacanti sulla parte dei servizi socio-assistenziali, mentre altre quattro posizioni sono coperte da personale assunto a tempo indeterminato, assegnato temporaneamente alla casa di riposo e che transiterà al futuro ospedale di comunità.
Rispondendo in merito a eventuali incontri tra le organizzazioni sindacali, la casa di riposo e le controparti regionali, come sopra precisato le parti sociali e la governance della casa di riposo si sono incontrate nell'ambito della procedura di tentativo di conciliazione di cui sopra. Pur non essendo parte diretta in causa in tale procedura formale - come è stato peraltro chiarito ulteriormente a tutti i presenti nel tavolo di conciliazione - abbiamo comunque incontrato le parti sociali lo scorso 29 ottobre, come da loro richiesto, ritenendo utile chiarire loro il percorso che ha portato negli ultimi sei anni a riconoscere risorse straordinarie alla casa di riposo.
Ritengo, come anche attestato dalle stesse organizzazioni sindacali, che l'incontro sia stato proficuo anche per chiarire l'importante impegno regionale profuso per sostenere l'attività assistenziale del Jean Boniface Festaz. Si è infatti passati da circa 2,7 milioni di euro concessi nell'anno 2018, sei anni fa, a 5,2 milioni di euro stanziati per il corrente anno, solo per la parte socio-assistenziale.
Per quanto riguarda i servizi socio-sanitari, sino a fine agosto 2023 l'azienda Usl aveva in essere due convenzioni con l'azienda J.B. Festaz: una relativa al servizio RSA UAP e una per il nucleo Alzheimer e demenze. La prima è cessata a fine 2023, quando sono stati avviati i lavori per la realizzazione dell'ospedale di comunità, mentre la seconda è tutt'ora efficace.
Per il servizio RSA UAP l'azienda Usl erogava all'azienda J.B. Festaz circa 1,5 milioni all'anno, per il nucleo Alzheimer e demenze la spesa impegnata dall'azienda Usl è pari a circa 300.000 euro annui.
Alla luce delle difficoltà finanziarie comunicate dal J.B. Festaz nell'anno del procedimento di revisione della legge regionale 34/2004, già avviato dai due dipartimenti dell'Assessorato, si è reso necessario intervenire in via urgente e prioritaria sull'articolo 12, concernente il patrimonio delle fonti di finanziamento. La necessità di aggiornare la norma di finanziamento del J.B. Festaz è stata esplicitata nella delibera di Giunta regionale 346/2024 di approvazione del bilancio triennale 2024-2026 del Festaz e nella deliberazione della Giunta regionale n. 624 del 3 giugno 2024 di approvazione del bilancio 2023 dell'azienda J.B. Festaz.
In tali atti si rendeva noto che era in corso la revisione della 34/2004 e che, nell'ambito di tale revisione, si prevedeva di modificare il meccanismo di finanziamento, per poter assicurare adeguate risorse finanziarie aggiuntive anche ai servizi socio-sanitari erogati dall'azienda. Pertanto, si sono apportate tali modifiche nella prima variazione del bilancio di previsione 2024-2026 approvata da questo Consiglio.
Più precisamente, in analogia agli interventi già efficaci per i servizi socio-assistenziali, si è introdotta una compartecipazione ai costi di esercizio relativi ai servizi sanitari (futuro ospedale di comunità) e socio-sanitari (nucleo demenze), nella misura massima annua del 35% del loro ammontare.
Tale contributo, finanziato con risorse regionali, sarà erogato dall'azienda Usl nell'ambito degli accordi contrattuali in essere con la struttura J.B. Festaz.
Le misure approvate prevedono un impegno finanziario massimo in bilancio regionale pari a euro 400.000 per l'anno 2024 e a euro 1.300.000 per il 2025 e per il 2026.
Sempre riguardo ai servizi socio-sanitari, è importante aggiungere che, in parallelo agli interventi di contribuzione sui costi di esercizio - dapprima con l'articolo 5 della legge regionale 27/2023 e successivamente con l'articolo 22, comma 3, lettera i) della legge regionale 25/2024 - sono state previste specifiche straordinarie misure di ristoro in favore dei soggetti erogatori dei servizi socio-sanitari privati accreditati.
Tali misure, finanziate con fondi regionali ed erogate ai soggetti gestori dei servizi da parte dell'azienda Usl nell'ambito delle convenzioni in essere, hanno lo scopo di contribuire ai maggiori oneri determinati dall'incremento generale dei costi di funzionamento, ivi compresi i costi per le prossime tornate di rinnovo contrattuale.
In tal senso, al J.B. Festaz è stato liquidato dall'azienda Usl un importo pari a euro 79.354. Allo stesso modo saranno approvate le disposizioni generali per procedere alla liquidazione del ristoro anche per l'esercizio 2024. Come reso evidente dai numeri, l'intervento è stato enorme e senza precedenti.
Collega Aggravi, lei è una persona che non soltanto fa attenzione ai numeri, ma ha anche memoria dei numeri. Dopo una risposta così articolata, sicuramente c'è necessità di una piccola sintesi.
Da un punto di vista politico, questo Consiglio e il governo negli ultimi 18 mesi hanno fatto per il Jean Boniface Festaz un intervento che, da un punto di vista socio-assistenziale, ha visto, sia per il 2022 che per il 2023, il massimo della spesa messa in disponibilità; con l'intervento fatto poi con la legge 12/2024, però, per la prima volta si è intervenuti in una classificazione del personale, in maniera chiara e distinta, rispetto a funzioni sanitarie e socio-sanitarie. Questo, come appena evidenziato, andrà a interventi finanziari sul 2024 da 400.000 euro e sul 2025 e sul 2026 da 1.300.000 euro.
A quei 5,2 milioni di euro di cui abbiamo parlato, che erano soltanto 2,7 milioni nel 2018, andranno ad aggiungersi anche queste spese.
Da questo togliamo gli interventi che sono stati fatti in maniera straordinaria per i rinnovi contrattuali e gli interventi che voi avete chiesto in termini d'investimento, ad esempio per quanto riguarda i 500.000 euro stanziati per le famose condotte dell'acqua.
In questo momento, quindi, cosa resa evidente anche dalle giuste domande che sono arrivate dalle parti sindacali, questo Consiglio e susseguentemente anche il governo, sia nell'azione posta in essere dal mio predecessore, collega Barmasse, poi proseguita dal sottoscritto, si è arrivati, in termini socio-assistenziali, a stanziare il massimo possibile, con un contributo straordinario nella misura di 1.600.000 euro. Le quote capitarie sono passate da 115-125 euro a testa agli attuali 130-140, quindi anche la somma di queste quote capitarie è risultata essere, in questo momento, la più alta possibile; tutto ciò senza prevedere i trasferimenti per la parte socio-sanitaria.
Avendo cambiato anche la 34/2004 e avendo istituzionalizzato il fatto che in quella struttura, che ha i minutaggi tra i più alti della Valle d'Aosta, per ogni persona che vi viene assistita c'è anche una copertura sanitaria che da altre parti non c'è e avendo anche previsto uno stanziamento finanziario, che è quello che ho appena richiamato, credo che tutti quanti noi possiamo dire che sicuramente lo sforzo fatto per il Festaz è uno sforzo concreto e che è già avvenuto.
Presidente - Consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Quasi mi spiace interrompere questo idillio comunicativo che si è creato fra l'Assessore e il collega Aggravi. Purtroppo, essendo due iniziative ispettive da discutere insieme, tocca interromperlo.
Io ovviamente la ringrazio per la sua risposta, al netto di un errore che lei ha fatto quando ha parlato di una riduzione che va da 75 a 78 unità, forse era al contrario, da 78 a 75. Lei ha detto questo, prima, vorrei solo chiedere conferma che è stato solo un errore.
La ringrazio ovviamente per la risposta, che sostanzialmente scarica le criticità sulla riduzione del personale sulla scelta del J.B. Festaz, per cui ci dice che voi avete semplicemente preso atto della richiesta arrivata dalla struttura.
È evidente che nell'interrogazione che avevamo presentato chiedevamo anche dell'esito del confronto con la parte politica; lei dice che il confronto con la parte politica non è previsto, però in realtà c'è stato, perché lo sappiamo, e sappiamo anche dell'irritazione dei sindacati che c'è stata nello scoprire di questo taglio.
Se dovessimo riassumere un po' il senso della risposta che lei ha fornito, potremmo dire che è stato fatto tutto a regola d'arte, che i minutaggi sono ovviamente addirittura superiori, che abbiamo un trattamento eccezionale e che quindi quasi quel personale era in sovrappiù. Poi lei ha motivato questo taglio con una necessità economica, a causa delle criticità che la struttura riporta da questo punto di vista.
Io mi limito a osservare il fatto che, secondo noi, le soluzioni da adottare potevano essere diverse, con tutto che penso che l'avranno debitamente informata - se non l'hanno informata, la informo io - che una persona che lavorava nella struttura dal 2012 ieri ha dato le dimissioni. Questo non può che evidenziare che dei problemi nella struttura ci sono, che delle criticità tra chi lavora purtroppo vengono avvertite e che un clima di questo tipo non aiuta sicuramente a svolgere il proprio compito, che richiede purtroppo molta attenzione, con la necessaria serenità.
Rispetto alla suggestione di collocare del personale OSS nelle funzioni di portineria, ci dice anche che quello è un contratto a tempo determinato, per un'assenza che sarà piuttosto lunga. Io credo che, piuttosto che privarsi di personale, forse la scelta di collocare le persone ad altra funzione... perché non si capisce: lei ha detto che adesso abbiamo tutto informatizzato, quindi non si passa più dalla portineria, però poi la necessità di avere una persona in portineria c'è di nuovo, quindi non si capisce quale delle due effettivamente sia la cosa che va per la maggiore.
Noi prendiamo atto con rammarico della situazione che si è venuta a creare, soprattutto perché, se persone che lavorano in quella struttura da decine di anni arrivano a fare delle azioni come quelle delle dimissioni, probabilmente dei problemi ci sono. La nostra preoccupazione è che in realtà queste criticità e queste tensioni non si scarichino sugli utenti, purtroppo, che, alla fine, di tutto questo sono assolutamente incolpevoli.
La esortiamo quindi a mettere una maggiore attenzione nelle scelte che verranno poi portate avanti rispetto alla struttura, quindi prendiamo atto della sua risposta e attendiamo l'evolversi degli eventi. Soprattutto ci confronteremo con il personale per valutare quali saranno i passi successivi da fare.
Presidente - Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Più che idillio comunicativo, come lo sa il collega Marzi, lo sanno anche il collega Barmasse e il collega Baccega, non è la prima iniziativa che presento per il Festaz; come la collega Guichardaz: anche lei forse ha non un idillio comunicativo, perché con il collega non è proprio un idillio comunicativo. Siamo contenti che anche lei, collega Manfrin, quando sente le sirene dei sindacati appaia. Benvenuto nel club.
Detto questo, a fronte della situazione contingente - e non voglio sicuramente criticare la dimensione dell'impegno che l'amministrazione sta mettendo nei confronti della casa di riposo - io vorrei tornare invece un po' indietro. Ho citato anche gli altri Assessori precedenti, se ho dimenticato qualcuno me ne scuso, ho escluso gli interim perché oggettivamente ogni tanto è complesso.
Detto questo, ci sono due grossi problemi relativi a quella realtà, che cercavo già di spiegare in maniera molto modesta prima ancora che nascesse il tema dell'ospedale di comunità. C'è un problema di struttura finanziaria - infatti gli interventi di cui ha parlato l'Assessore sono oggi un tentativo di risolvere un problema che in realtà non nasce oggi, ma che nasceva in precedenza - e dall'altro lato una problematica di livello organizzativo.
Mi consenta una considerazione fatta dall'uomo della strada: sicuramente il minutaggio elevato rispetto alle altre realtà è cosa buona e giusta, o potrebbe esserlo, perché l'uomo della strada potrebbe dire che c'è un minutaggio più elevato perché c'è una necessità organizzativa più elevata di altre realtà, quindi persiste il problema organizzativo.
La procedura di raffreddamento e conciliazione è una rappresentazione plastica del problema di natura organizzativa, come penso ci possa essere anche un'ulteriore problematica - e in parte era già emersa in tutte le iniziative che i vari colleghi hanno fatto - nel senso che chi oggi non è più al Festaz, ed è stato spostato, non vuole tornare al Festaz, quindi abbiamo un'ulteriore problematica e sappiamo benissimo qual è stato l'ambito complicato per spostare, non ho altro termine, trasferire o comunque destinare quelle risorse umane da un'altra parte. Abbiamo quindi un'ulteriore problematica e il peso delle sostituzioni c'è.
Il fatto che con nuovi fondi si possa poi espletare una procedura per aumentare la pianta organica, tra l'altro approvata dall'azienda Usl, è un ulteriore correre ai ripari. I due problemi, quindi, in realtà persistono.
Sulla parte della struttura finanziaria sicuramente la sintesi - e la ringrazio della sintesi che ha fatto - permette di capire qual è la magnitudo finanziaria impegnata, che carica la governance della casa di riposo di una responsabilità ulteriore e maggiore e forse, come si direbbe nell'economia industriale, è meglio concentrarsi sulla linea, piuttosto che sugli amministrativi o sulle amministrative, ed è necessario ovviamente diminuire anche lo stress che c'è nell'ambito organizzativo, che poi si scarica o si può scaricare su una miglior qualità del servizio, servizio che comunque è stato, come spesso giustamente ricordiamo, sempre di qualità.
Ora abbiamo anche appreso che ci sarà un'ulteriore assemblea sindacale. Quello che noi ci auguriamo è che ci possa essere, da un lato, una risoluzione di questa alta temperatura, visto che la procedura è di raffreddamento, ma che, al di là delle singole procedure previste dalle leggi che disciplinano i rapporti sindacali, ci possa essere un raffreddamento interno, organizzativo, soprattutto utile a poter avere una risoluzione, magari non definitiva, ma che consenta a tutti di lavorare in maniera più fattiva e più coesa.
Speriamo poi che effettivamente ci possa essere anche una definizione della procedura relativa all'organo esecutivo, quindi anche alla Direzione generale, in maniera tale da comprendere meglio come verrà gestita la gestione. Sicuramente, purtroppo, non sarà l'ultima iniziativa, ma è un insieme d'iniziative, di cui penso possa anche lei apprezzare la coerenza e il tentativo di risolvere i problemi. Non è un'iniziativa sporadica.