Oggetto del Consiglio n. 4089 del 7 novembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4089/XVI - Interrogazione: "Misure adottate al fine di tutelare gli operatori sanitari dagli episodi di violenza da parte degli utenti".
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 30 Consiglieri, riprendiamo con l'ordine del giorno. Siamo al punto n. 53.
La risposta all'interrogazione è dell'assessore Marzi, a cui passo la parola.
Marzi (SA) - Prima di rispondere ai quesiti oggetto delle interrogazioni sul tema portato all'attenzione, riteniamo doveroso fare brevemente richiamo alle recenti disposizioni adottate con il decreto-legge n. 137 del 1° ottobre 2024, recante "Misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari e ausiliari di assistenza e cura nell'esercizio delle loro funzioni, nonché di danneggiamento dei beni destinati all'assistenza sanitaria".
Come è noto, con tale decreto-legge sono state apportate alcune modifiche, addirittura al codice penale e a quello di procedura penale, e sono state inserite pene severe in caso di danneggiamento alle strutture sanitarie e socio-sanitarie e in caso di aggressioni a danno del personale sanitario.
Questo per dire che l'argomento della violenza e dell'aggressione, visto il personale sanitario, è - ahimè - di grande attualità e ha una portata tale da procedere con disposizioni per arginare, per quanto possibile, il fenomeno. Il problema, quindi, è di natura comunitaria.
Venendo ai quesiti dell'interrogazione: n. 1"Il numero di episodi di violenza contro gli operatori sanitari presso le nostre strutture sanitarie nell'ultimo anno e i luoghi più soggetti a tali episodi". Il numero di aggressioni verbali e fisiche registrate nell'anno 2023 presso le strutture sanitarie dell'azienda Usl risulta in incremento rispetto al dato annuo rilevato nel triennio 2020-2022. In base al monitoraggio effettuato, gli episodi di violenza commessi presso le strutture dell'azienda Usl ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni nel 2023 risultano infatti 32, rispetto alle 18-20 segnalazioni annue riferite al triennio sopra citato.
Le strutture maggiormente coinvolte sono la psichiatria, con il 25%, il pronto soccorso, con il 13%, e l'area territoriale, con il 15%.
In relazione all'anno in corso, considerando il periodo di elaborazione dei dati compresi tra il 1° gennaio 2024 e il 30 settembre 2024, sono state segnalate n. 28 aggressioni, 14 delle quali hanno coinvolto il reparto di psichiatria. Nella valutazione del dato sono da tenere in considerazione le peculiarità, naturalmente, dell'utenza che accede al dipartimento di salute mentale.
Per quanto riguarda, invece, gli altri reparti ospedalieri, si evidenzia un calo del numero di segnalazioni degli episodi di cui trattasi che si aggirano generalmente su uno o due casi per struttura.
Venendo alla domanda n. 2, "Le misure adottate presso l'ospedale regionale e le strutture del territorio", l'azienda Usl, a partire dal mese di dicembre 2022, ha adottato un nuovo software aziendale, denominato "Talete", per la gestione del rischio clinico. Con l'avvio del nuovo programma informatico e con la campagna di sensibilizzazione e di formazione del personale sanitario si riscontra una maggiore attenzione da parte del personale stesso a procedere con le segnalazioni.
Presso l'azienda Usl è inoltre operativa una specifica procedura che fornisce indicazioni per la prevenzione degli atti di violenza nei confronti degli operatori dell'azienda Usl della Valle d'Aosta. L'obiettivo è quello di fornire a tutti gli operatori le necessarie indicazioni per riconoscere comportamenti verbali e non verbali di tipo aggressivo, al fine di prevenire che le situazioni di tensione vadano a degenerare in episodi di violenza e, in tal senso, sono suggerite agli operatori delle misure per ridurre il rischio di aggressione da parte degli utenti e per diffondere la prassi dell'immediato utilizzo degli strumenti di segnalazione degli eventuali episodi di violenza.
Il personale della struttura medica preventiva e risk management dell'azienda Usl ha collaborato con la direzione strategica nella revisione dell'informativa aziendale contenuta in una locandina posizionata nelle aree comuni dell'azienda medesima, al fine d'informare e di sensibilizzare l'utenza sulle possibili conseguenze relative ai gesti di aggressione.
È stata altresì pubblicata sul sito aziendale e diffusa presso gli operatori sanitari la raccomandazione ministeriale n. 8, cioè la raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, finalizzata a prevenire gli atti di violenza attraverso la messa a punto di misure che consentano l'eliminazione o la riduzione delle condizioni di rischio presenti nel contesto sanitario, oltre all'acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e nel gestire tali eventi.
La struttura medicina preventiva e il risk management dell'azienda Usl segnalano infine che i dati sopra citati sono relativi alle segnalazioni pervenute tramite software aziendale. Non si può avere contezza di quante siano esitate in denunce alle forze di polizia.
Presso il dipartimento di Salute mentale è stato attivato, dall'azienda Usl, un servizio di vigilanza privata con funzione deterrente, trattandosi di strutture maggiormente a rischio per le caratteristiche legate alle problematiche di utenza.
Presso il pronto soccorso dell'ospedale Parini, sono presenti le forze di polizia dal lunedì al sabato, dalle ore 7 alle ore 13. Nei giorni festivi e la notte il servizio è coperto dalla vigilanza in loco.
Informiamo, infine, che la competente struttura dell'Assessorato sta lavorando con l'azienda Usl per istituire a livello regionale, ai sensi delle norme vigenti in materia, il Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente. In questo modo saranno formalizzate e rese strutturali quelle attività che già attualmente la Regione svolge nell'ambito della ricognizione e comunicazione dei rischi e degli eventi avversi.
Presidente - Per la replica, la consigliera Erika Guichardaz, a lei la parola.
Guichardaz E. (PCP) - Dati sicuramente preoccupanti ma, come ha detto lei, molto probabilmente in aumento, anche dovuti a una maggiore informazione e quindi anche a una segnalazione, forse, fatta dagli operatori, rispetto agli anni passati in cui non veniva fatta.
Dai dati che ci ha fornito, sicuramente molte di queste sono legate all'utenza, perché, se parliamo del reparto di psichiatria e del pronto soccorso, molto probabilmente ci troviamo in casi di questo tipo. Sarebbe forse interessante anche comprendere quanti di quei casi segnalati erano in struttura magari per fenomeni di alcolismo o di tossicodipendenza, perché forse, anche sotto questo punto di vista, sarebbe interessante comprendere le motivazioni delle aggressioni: se legate a patologie e a un'utenza specifica o se invece legate a tensioni che possono crearsi, magari per delle lunghe attese o per altre ragioni.
Visto che ci è stata rappresentata la presenza di un software - e immagino che in quel software si mettano anche dati di questo tipo - magari faremo un accesso agli atti per comprendere meglio quali sono le motivazioni di queste aggressioni.