Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4087 del 6 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4087/XVI - Interrogazione: Informazioni relative alle procedure di acquisto e di verifica della qualità di dispositivi medici presso l'Azienda USL della Valle d'Aosta.

Bertin (Presidente) - Punto n. 51.

Per la risposta, assessore Marzi.

Marzi (SA) - Domanda n. 1: quale sia stata la spesa media degli ultimi cinque anni per l'acquisto del materiale sanitario di consumo da parte dell'USL Valle d'Aosta.

L'Azienda USL ha comunicato che, relativamente agli ultimi cinque anni, quindi periodo 2019-2023 compresi, la spesa media per l'acquisto di materiale sanitario di consumo è stato pari a euro 8.935.133. Più in dettaglio, la spesa media è stata pari a euro 8.269.216 per il 2019; euro 8.934.097 per il 2020; euro 8.459.369 per il 2021; euro 8.717.358 nel 2022; euro 10.295.623 nel 2023, seguendo quindi anche quelli che sono gli stanziamenti sempre in crescita dati al nostro servizio sanitario regionale.

Venendo alla domanda n. 2 (quale sia il procedimento e quali siano gli organi coinvolti nel procedimento di scelte di acquisto del materiale in questione), le procedure inerenti all'acquisto del materiale sanitario, in particolare dei dispositivi medici, sono disciplinate, come lei può immaginare, dal codice dei contratti pubblici che, nell'arco temporale 2019-2023, ha subìto periodici correttivi, sino all'adozione dell'attuale nuovo codice di appalti di cui al decreto legislativo 36/2023, dai Dpcm 24 dicembre 2015 e 11 luglio 2018. Tali Dpcm, rispettivamente, individuano e integrano le categorie merceologiche di beni e di servizi per le quali, ai sensi del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66, gli enti del servizio sanitario nazionale sono tenuti a ricorrere a Consip Spa o ad altri soggetti aggregatori, quindi Centrali uniche di committenza, nello svolgimento delle relative procedure di acquisto.

Pertanto, l'Azienda USL utilizza procedure codificate nelle attività di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti di acquisto di dispositivi medici, procedure che interessano trasversalmente tutte le strutture amministrative e sanitarie di riferimento.

In tale procedura, l'Azienda USL è strettamente coadiuvata dalle centrali di committenza, ovverosia da Inva Spa in primis, quale centrale regionale di riferimento e soggetto aggregatore per le categorie merceologiche di cui ai Dpcm sopra citati, e da altre centrali di committenza nazionali tramite l'adesione ad accordi quadro, ossia modalità contrattuali codificate per l'ottimizzazione degli acquisti.

Venendo alla domanda n. 3 (quali siano le procedure di verifica della qualità post acquisto del materiale in questione), le strutture titolari delle procedure di acquisto si interfacciano regolarmente con le strutture sanitarie che utilizzano i dispositivi medici acquistati.

Il perseguimento del risultato negli acquisti in ambito sanitario non può prescindere da un continuo confronto tra la parte utilizzatrice del bene e la parte che cura l'acquisto. Tale confronto è finalizzato a ottimizzare lo scambio di informazioni relative sia al fabbisogno, sia al tipo di utilizzo dei beni di cui trattasi.

Ogni situazione di discrepanza tra la qualità del bene acquistato e il bene ricevuto viene segnalata alla struttura acquirente da parte della struttura utilizzatrice.

Questo determina l'attivazione di un confronto tra la struttura acquirente e la ditta fornitrice, confronto finalizzato alla risoluzione dell'eventuale non conformità del prodotto.

Questa fase può determinare, in alcuni casi, anche una sostituzione del prodotto non rispondente alle aspettative con un altro prodotto e, ove necessario e concesso dalla normativa contrattuale, anche la sostituzione con un prodotto di un altro fornitore.

Evidenziamo, inoltre, che le strutture utilizzatrici dei dispositivi medici intrattengono un costante dialogo con i pazienti e le associazioni dei pazienti, e in tal senso è importante sottolineare che anche il loro parere, poiché diretti utilizzatori dei dispositivi, per quanto possibile, viene tenuto in considerazione.

Ciò naturalmente vale per tutte le associazioni, diabetici compresi.

A quanto illustrato, per completezza informativa sul tema, aggiungiamo infine che l'attenzione sulla qualità, funzionalità e soprattutto sulla sicurezza dei dispositivi medici è altresì garantita dall'attività della rete per la dispositivo-vigilanza che vede impegnati l'Assessorato, l'Azienda USL e i referenti competenti del Ministero della salute in continue interlocuzioni, confronti e scambi di informazioni, sempre a tutela dei pazienti e a garanzia delle cure.

Presidente - Per la replica, consigliere Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Naturalmente è un tema articolato, anche delicato per certi versi, che ho avuto anche modo di affrontare a livello professionale.

Intanto è importante sottolineare quanto sia rilevante la spesa, perché lei ci ha riferito - adesso io ho preso degli appunti molto rapidamente - una spesa media di quasi 9 milioni all'anno, con oltre 10 milioni superati nel 2023, quindi si parla di spese davvero rilevanti per la comunità.

Per quanto riguarda le procedure di acquisto, è evidente che ci sono delle procedure vincolate che hanno dei procedimenti amministrativi che devono essere osservati, quindi sappiamo della Consap, sappiamo di questi organi che procedono a volte a fare degli acquisti, attraverso delle gare magari in modo autonomo, altre volte associandosi ad altri organismi.

Il problema sostanziale è poi proprio quello del controllo post acquisto, cioè una volta che il materiale e i dispositivi arrivano a essere applicati e utilizzati dagli operatori sanitari, ecco che lì probabilmente c'è qualche criticità, perché è vero che ci sarà una rete dispositivo-vigilanza, il fatto che lei ci dica che i vari soggetti interessati si interfacciano regolarmente, non credo che poi sia sempre così facile interfacciarsi con le ditte fornitrici quando magari queste sono di Taiwan o chissà dove, perché questo è anche già accaduto, quindi credo che sia un problema abbastanza rilevante, questo.

Quello che ci è stato segnalato naturalmente dagli operatori medici, e non solo, è che a volte questi materiali sono abbastanza scadenti, e capisco che non sia sempre una responsabilità diretta degli organi facenti parte dell'Azienda sanitaria, perché appunto, come dicevamo prima, ci sono delle procedure da osservare, qualche volta ti aggreghi a qualcun altro, che ne so, che compra cerotti o siringhe, e poi ti arriva il tuo pacco e prendi atto di quello che è arrivato, ci mancherebbe.

Forse però, da quello che mi è stato segnalato, che non c'è questa reazione così immediata, quindi questi procedimenti di verifica e di continuo interfacciarsi di cui lei ci ha ci ha parlato... secondo me, ma lo dico in modo molto prudente, ci mancherebbe, perché giudicare il lavoro degli altri è sempre facile, ma a volte ci si sbaglia, però credo che si potrebbe migliorare sotto questo aspetto questa procedura.

Mi riservo comunque di tornare di nuovo su questo punto dopo aver fatto degli approfondimenti e avere letto attentamente quella che è stata la sua risposta.