Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4075 del 6 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4075/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito ai componenti del tavolo tecnico di coordinamento per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto 39 all'ordine del giorno. Per il governo, la parola all'assessore Bertschy.

Bertschy (UV) - La Consigliera interroga il Governo per avere notizie in merito ai componenti del tavolo tecnico di coordinamento per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili.

Il tavolo tecnico è composto dai seguenti soggetti: Struttura sviluppo energetico sostenibile, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Consorzio degli Enti Locali della Valle d'Aosta, Servizio Coa Energia di Finaosta, di seguito Coa Energia.

Ognuno di questi componenti individua un proprio rappresentante o il suo delegato competente in materia.

I compiti del tavolo sono identificati nei 5 commi previsti sull'articolo e danno al tavolo tutta una serie di attività che vanno dalla promozione per favorire la creazione di configurazioni di autoconsumo sul territorio regionale, ad analizzare i dati di monitoraggio delle configurazioni autoconsumo diffuso, ove disponibili, a confrontarsi proattivamente sull'evoluzione delle configurazioni di autoconsumo diffuse sul territorio regionale, a proporre eventuali azioni migliorative di indirizzo per l'attuazione della presente legge, a predisporre una relazione annuale per l'Assessore regionale competente in materia di energia ai fini della successiva illustrazione alla Commissione consiliare di riferimento.

Per il primo quesito ("se i rappresentanti del Celva e della Chambre nel tavolo tecnico saranno scelti come qualificati esperti"), come evidenziato nelle premesse, la scelta dei rappresentanti incaricati è demandata alla libera scelta di soggetti partecipanti al tavolo tecnico.

Tralasciando la definizione "perimetro delle caratteristiche, deve avere un funzionario o un esperto per poter essere dichiarato qualificato esperto", risulta difficile, in questa prima fase di attuazione della normativa in ambito di autoconsumo diffuso, poter individuare personale qualificato esperto sia per la quasi assenza di percorsi formativi in tale ambito, sia per il breve periodo di tempo che è trascorso dalla completa definizione del quadro normativo in materia. Pertanto, come specificato dalla delibera d'istituzione del tavolo, i soggetti partecipanti individuano il proprio rappresentante sulle tematiche attinenti alle Cer, che ricordiamo essere varie e diversificate in quanto implicano conoscenze non solo energetiche, ma anche giuridiche e sociali, nonché la verifica delle modalità di applicazione e dell'impatto della normativa e delle connesse misure attuative rispetto alla Pubblica amministrazione e alle imprese.

Si specifica inoltre che la presenza del Celva e della Chambre al tavolo tecnico non è finalizzata al solo apporto di conoscenze tecniche sulla materia in questione, ma è soprattutto utile anche ai fini dell'interlocuzione con il territorio, in quanto stakeholder di riferimento per enti locali e imprese, soggetti potenzialmente interessati allo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili.

Nell'attesa della formalizzazione della designazione dei membri del tavolo tecnico, si è tenuta una prima riunione lo scorso lunedì 28 ottobre; durante la stessa è stato evidenziato come ciascun soggetto potrà avvalersi di consulenze e collaborazioni specifiche, che potranno essere coinvolte nei lavori del tavolo.

In particolare, per quanto riguarda la Regione e il Coa Energia si evidenzia la collaborazione già in essere con il GSE, l'avvio di contatti con RSE per la definizione di un accordo di collaborazione, oltre alla consulenza attivata con lo studio Sani Zangrando per gli aspetti giuridico-amministrativi.

Si segnala inoltre che, qualora il tavolo tecnico evidenziasse l'esigenza di reperire professionalità altamente specializzata su specifici temi da approfondire, potranno essere coinvolti esperti esterni e le eventuali spese derivanti potranno trovare copertura nei piani operativi annuali del Coa Energia.

"Quali sono i nominativi e le qualifiche dei componenti, il tavolo tecnico Cer e con quale provvedimento sono stati individuati?": analogamente a quanto fatto su altri tavoli tecnici, non è prevista l'adozione di un provvedimento specifico per l'individuazione di componenti, ma ovviamente ogni ente li nomina con i provvedimenti che ritiene opportuni.

I nominativi sono stati individuati dai soggetti partecipanti e saranno trasmessi formalmente. Per quanto riguarda il Coa Energia di Finaosta per la riunione del tavolo del 28 ottobre è stata trasmessa una nota con la designazione di Genny Brunet in sostituzione di Andrea Comé. La designazione formale è stata fatta il 31 ottobre in Consiglio di amministrazione. Attendiamo che venga formalizzata e protocollata la nomina.

Per quanto riguarda la Chambre, ha partecipato Federico Molino. Anche qui, la Chambre sta predisponendo l'atto di nomina e per quanto riguarda il Celva è stato rappresentato da Mattia Calliano e supplente è stata nominata Sara Pinet.

Per quanto Riguarda lo sviluppo energetico sostenibile, hanno preso parte al tavolo Tamara Cappellari, Simone Gamba e Ingrid Bal.

"In che data si è svolta o si svolgerà la riunione di inserimento del tavolo tecnico?": si è svolto questo primo tavolo il 28 ottobre e ci sarà a breve, una volta formalizzato da parte di tutti gli enti, un secondo incontro nelle prossime settimane.

Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Io, quando ho letto la delibera 1166 del 23 settembre scorso, devo dire che ho provato un certo sconcerto, Assessore, perché si tratta di una delibera che riprende, ma solo in parte, quanto è previsto da quella legge che abbiamo discusso e votato qui a luglio: la delibera infatti nulla dice sulla effettiva composizione del tavolo tecnico; cioè, ricalca semplicemente la parte dell'articolo che c'è in legge, ed è questo il motivo per cui ho depositato l'interrogazione, perché - lei lo ricorderà sicuramente - nell'elaborazione della legge numero 15 - lo ricorderanno anche i colleghi - era stata posta una particolare attenzione all'individuazione dei compiti e alla composizione di quel tavolo.

Noi avevamo insistito affinché i soggetti componenti e le caratteristiche di questi soggetti che ritenevamo fossero importanti, dovessero essere indicati in legge. Voi avevate preferito che si indicassero soltanto nella relazione, non nell'articolato.

In quella delibera non si evidenzia però la necessità che i rappresentanti della Chambre e del Celva siano dei tecnici qualificati, come era stato concordato, perché avevamo fatto una mediazione per arrivare all'approvazione di quella legge e nella delibera che abbiamo visto noi ci aspettavamo i nominativi, anche perché erano ormai passati due mesi. Ci aspettavamo tutti che ci fosse qualche informazione in più, perché la costituzione e l'operatività del tavolo è una cosa assolutamente urgente.

Ora lei ci dice che c'è stata una prima riunione che, se ho capito bene, non è quella che ha già formalizzato la composizione completa del tavolo, ma è propedeutica alla stessa. Ci ha detto che hanno partecipato per la Chambre il dottor Molino, per il Celva Calliano, però questa classificazione, diciamo così, questa caratteristica della esperienza non c'è. Lei mi dice "non devono essere soltanto dei tecnici con delle conoscenze in campo energetico, ma deve esserci anche qualcuno che conosce bene la realtà economica e quella dei Comuni"; nessuno dice di no, però quello che si era concordato era una cosa assolutamente diversa. Questa risposta non mi soddisfa perché non è stata rispettata la mediazione a cui si era si era giunti.

L'altra questione è che abbiamo approvato una legge, se non ricordo male, il 27-28 di luglio; il 28 di ottobre (quindi sono passati tre mesi), questo tavolo ancora formalmente non esiste, perché qualcuno ha nominato, qualcuno deve nominare, è arrivata la designazione formale del Coa, ma le altre si stanno aspettando.

Io credo che si debba ingranare una marcia diversa perché c'è una urgenza che abbiamo segnalato più e più volte e che riguarda l'iter che sottintende alla creazione, alla costituzione e alla diffusione delle Cer, perché per quello che riguarda le Cer pubbliche siamo assolutamente in alto mare e - come ho già detto più di una volta - siamo preoccupati perché l'impressione è che non ci sia una concreta e una efficace volontà di operare. Non solo. Il movimento delle Cer in Valle d'Aosta potrebbe essere robusto e dovrebbe essere capillare; abbiamo visto il bando che è stato emanato, ma ci pare, perché abbiamo parlato anche con qualcuno, che Sindaci e Amministratori siano in difficoltà e siamo sempre e più convinti, anche rispetto a prima, che senza una regia regionale il rischio è che si realizzerà alla fine qualcosa di estremamente minimale, limitato e poco incisivo.

Secondo noi, è un peccato, perché si rischia di non cogliere appieno una opportunità che è importante e che nella nostra regione potrebbe avere uno sviluppo notevole.