Oggetto del Consiglio n. 4069 del 6 novembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 4069/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Avvio di un confronto politico in Consiglio regionale prima della discussione del Bilancio di previsione 2025-27" e Interrogazione: "Ripercussioni sul Governo regionale a seguito della costituzione del nuovo progetto politico autonomista di centro".
Sammaritani (Presidente) - Il punto 33 all'ordine del giorno viene trattato unitamente al punto 25.03, un question time. Per l'esposizione, la parola al consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Se è vero, come è sempre stato, che il centro della politica valdostana - e noi come Forza Italia riteniamo che debba essere così - si sviluppa in Consiglio regionale, ci è parso quasi surreale aver iniziato questo Consiglio regionale senza un approfondimento politico rispetto a quanto abbiamo letto e sentito nei giorni scorsi. E vi assicuro che anche la Valle d'Aosta si interroga parecchio su questo.
È stata annunciata la volontà di alcune forze politiche e associazioni presenti in Consiglio regionale, e anche di partiti politici che sono presenti nel Consiglio comunale di Aosta, di aprire un cantiere politico di centro autonomista.
Viste le dichiarazioni del Presidente della Regione sull'inopportunità di questa iniziativa che annovera forze presenti nell'attuale maggioranza (Stella Alpina e Pour l'Autonomie) e di forze di opposizione (Rassemblement Valdôtain), lette le dichiarazioni dell'Assessore agli affari europei ("è come avere un curioso amico-nemico in casa"); tenuto conto che anche il Partito Democratico, che è una forza di maggioranza, di questa vostra maggioranza, ha richiesto una verifica di maggioranza; preso atto dell'ennesima turbolenza politica che si sta delineando in questa travagliata Legislatura, di cui conosciamo tutti il percorso, riteniamo che il Consiglio debba essere il centro della politica valdostana e debba comunque interrogarsi su quanto sta avvenendo. Noi chiediamo al Governo regionale se sia disponibile ad avviare un confronto politico in Consiglio regionale prima della discussione del bilancio di previsione 2025-2027.
Presidente - Risponde per il Governo il presidente Testolin.
Testolin (UV) - Cercherò di fare una sintesi delle due iniziative. Inizio a pormi anche una domanda ulteriore, oltre a quelle che mi ha fatto il collega Baccega: se l'interesse sia un interesse del partito che rappresenta o se sia un interesse più generale, perché quando si chiede una verifica politica o una situazione che deve essere analizzata politicamente e preventivamente a un atto come quello del bilancio, che di suo è l'atto politico per eccellenza e quindi laddove una maggioranza trova comunione di intenti e trova una convergenza sul documento presentato, io penso che di grosse verifiche politiche o di grosse situazioni da analizzare preventivamente non ce ne siano.
Io poi non ho parlato di inopportunità: se mi permette, ho parlato di prematurità, se vogliamo, di un percorso che, a mio avviso, se mi chiedono un giudizio personale che io interpreto in quel modo, dico che i percorsi sono tutti possibili. Se mi chiedono un parere mi permetto di esprimerlo in senso temporale, in questo caso, perché poi capisco benissimo tutte le dinamiche che rimangono dinamiche, così come ho detto allora, da analizzare a livello di movimenti e di partiti per concepire quelli che possono essere i percorsi.
Ho anche detto che, se si dovessero verificare delle situazioni di imbarazzo amministrativo per la prosecuzione del normale svolgimento delle attività e del programma di governo che abbiamo sottoscritto in 19, allora a quel punto si faranno delle ulteriori valutazioni. Altrimenti, ho rimandato agli incontri tra i movimenti che fanno parte della nostra coalizione, del nostro Governo, della nostra maggioranza, a un'interlocuzione con il movimento che rappresenta la maggioranza relativa all'interno di questo Consiglio.
Quindi, per chiudere, io direi che, a mio avviso - poi il Consiglio è sovrano su queste iniziative -, il documento che andremo ad analizzare nella prima settimana di dicembre sarà un documento che darà il polso della situazione e su quelli che sono gli intendimenti da parte della maggioranza regionale e l'univocità di direzione che dovrà esserci per portare avanti quanto ci si è presi come onere nei confronti della popolazione.
Sulle due domande più puntuali esposte dal gruppo della Lega, dal collega Lavy, quando mi si chiede se sono stato informato preventivamente, probabilmente sarebbe un po' da rovesciare la richiesta, nel senso che sono situazioni che vivete voi nei corridoi giornalmente, nell'interlocuzione normale che può esserci per capire se ci sono delle riflessioni da fare in ambito politico. Per quanto mi concerne, io faccio parte di questo mondo tanto come voi, ci sono delle interlocuzioni che evidentemente fanno parte di un percorso, non sono state condivise con me perché, al di là di una mera messa a giorno qualche minuto prima che uscisse il comunicato... ma così come deve essere, voglio dire: sono delle scelte che competono a chi ce le porta in casa; per me, quello che è importante è avere un percorso molto chiaro e molto condiviso su quelle che sono le iniziative che il Governo e la maggioranza devono portare a casa per chiudere correttamente questa Legislatura.
Per il resto, mi ripeterei su quello che ho già detto al collega Baccega, quindi non starei a tediarvi ulteriormente.
Presidente -Per la replica, la parola al consigliere Baccega.
Baccega (FI) - Quindi, secondo lei, non c'è nessun problema politico? Noi possiamo affrontare il bilancio così com'è, con forze di maggioranza e di opposizione che in qualche modo stanno valutando un loro percorso per mettersi insieme.
Mi sembra piuttosto strano, ma è un accordo che noi potremmo chiamare tranquillamente l'accordo delle patate, saucisse e bodeun, visto che nasce in una cantina di Pollein, dove... quelle cantine talvolta hanno costruito delle cose che poi si sono demolite in modo molto facile. Parliamo di piede in due scarpe, perché questo stanno dicendo in giro e credo che, da questo punto di vista, chi è in opposizione trova spazio in quella maggioranza di centrosinistra, ho dei dubbi, almeno conoscendo i colleghi, oppure correttamente i due Assessori scrivono la loro lettera di dimissioni insieme al Consigliere che siede alla mia destra e lavorano per la costruzione di una nuova politica valdostana creativa.
Ci stupiscono alcune affermazioni del documento, certamente da attribuire probabilmente al Segretario della Stella Alpina, sicuramente stizzito dal comunicato stampa di Forza Italia...
Presidente - La prego di concludere.
Baccega (FI) - Ma il loro Assessore, a suo tempo, quando era Segretario di partito affermava di essere di centrosinistra, adesso di centrodestra autonomista, di centro autonomista eccetera. C'è ancora tempo, non c'è una norma che dice che io devo chiudere. Mi faccia finire, sia gentile, collega, mi faccia sentire...
Presidente - Il regolamento è ambiguo su questo aspetto, però...
Baccega (FI) - Tra le tante cose è necessario affrontare la sfida che si presenta per dare un rinnovato slancio alla nostra Regione e per costruire un'efficace e creativo... e attenzione alla creatività di questo gruppo: sappiamo chi la rappresenta.
Modello di autogoverno che sia autorevole interlocutore dello Stato italiano e dell'Europa. Ma abbiate pazienza...
Presidente - Consigliere per cortesia, chiudiamo.
Baccega (FI) - Volete andare a votare prima? Qui ci sono tutti i presupposti.
Presidente - Grazie consigliere Baccega. La parola al consigliere Lavy.
Lavy (LEGA VDA) - Presidente Testolin, sembrerà un controsenso, ma l'ho vista da un lato preoccupata, dall'altro sollevata e le dico perché: perché questa operazione politica sembra un po' la GPA, la gestazione per altri, che, sappiamo, è diventata reato universale e perché? Perché è un'operazione che ha essenzialmente due padri, questa. È un accordo, appunto, tra forze di maggioranza e forze di minoranza e vorrei vedere poi come, dal punto di vista pratico, mettere insieme le posizioni del collega Marzi e le posizioni del collega Lucianaz sull'ospedale. Sarà interessante vedere quali potrebbero essere le ripercussioni di questo accordo dal punto di vista pratico. Sempre che poi uno dei due rimanga ancora nel partito in cui è adesso e non migri magari verso altri lidi autonomisti.
È stato lei, presidente Testolin, a parlare di un parto affrettato. Un parto di sei mesi. Prendo in prestito la sua metafora: un accordo che ha due padri. Un accordo che da un lato politico fa acqua un po' da tutte le parti, un po' come la nuova università, e cosa accomuna questo accordo con la nuova università? Bruno Milanesio: ecco il primo padre di questa operazione politica.
L'altro padre però chi è? È lei stesso, presidente Testolin, l'altro padre di questa operazione politica, perché questa è una vera e propria mozione di sfiducia verso di lei da parte di due suoi Assessori in Giunta, che - lo abbiamo appreso prima - non glielo hanno neanche detto un po' prima di questa operazione, lei ha detto qualche minuto prima che venisse fuori sul giornale. Diciamo che un pochino di sgarbo c'è.
Questo è stato frutto magari anche di alcune sue attitudini, di suoi comportamenti. Lo vediamo all'interno del Consiglio: alcune volte ha spesso una tendenza accentratrice, per non dire arrogante, su alcuni temi, su alcuni modi da portare avanti.
Lo vediamo nel Consiglio, mi immagino in Giunta quale sia l'ambiente con cui anche gli Assessori magari devono lavorare, forse perché in alcuni ambiti manca anche un po' di confronto.
C'è però un dubbio che viene fuori, del tutto spontaneo: che questa operazione magari lei non l'abbia di certo ostacolata, anzi, in fondo le va addirittura bene, perché ora finalmente ha un pretesto per eventualmente tornare a elezioni anticipate. Un pretesto che ovviamente era difficile da creare in situazioni normali, che invece ora ce l'ha in mano e che può ovviamente tirare fuori quando lei preferisce, sapendo benissimo che se si andasse a elezioni anticipate, lei candidato, se prendesse tanti voti - cosa che sinceramente le auguro - potrebbe rifare di nuovo il Presidente; cosa che, se invece si andasse a settembre, probabilmente non potrebbe fare.
Alla faccia dei suoi colleghi, anche di partito, che invece spererebbero che lei possa fare un passo indietro, un passo di là, ma queste sono questioni interne vostre. Però qui sono delle riflessioni da fare, soprattutto lei, Presidente, in qualche maniera rifletta in maniera molto approfondita.
Perché questa operazione politica a me sembra addirittura peggiore dei due voti che le sono mancati alla prima votazione per diventare Presidente. Rifletta!