Oggetto del Consiglio n. 4055 del 6 novembre 2024 - Verbale

Oggetto n. 4055/XVI del 06/11/2024

REIEZIONE DI MOZIONE: "INTRODUZIONE DI UN METODO DI CALCOLO PER LIMITARE AUMENTI INDISCRIMINATI DEL CANONE DI LOCAZIONE DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA".

Il Presidente BERTIN dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri MANFRIN, DISTORT, GANIS e PERRON e iscritta al punto 21 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Illustra il Consigliere MANFRIN.

Intervengono l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, MARZI, e i Consiglieri MANFRIN, BACCEGA e DI MARCO.

Replicano l'Assessore MARZI e il Consigliere MANFRIN.

Prende la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere BACCEGA (favorevole).

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli sedici (presenti: trentacinque; votanti: sedici; astenuti: diciannove, i Consiglieri BARMASSE, BERTIN, BERTSCHY, CARREL, CAVERI, CHATRIAN, CRETIER, DI MARCO, GROSJACQUES, GUICHARDAZ Jean-Pierre, JORDAN, LAVEVAZ, MALACRINÒ, MARGUERETTAZ, MARZI, PADOVANI, ROSAIRE, SAPINET e TESTOLIN);

NON APPROVA

la sottoriportata

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE

PREMESSO che attualmente la disciplina dei canoni di affitto degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica è disciplinata dall'art. 37 della Legge Regionale 3/2013, avente per oggetto " Determinazione del canone di locazione" nel quale si prevede che:

1. La Giunta regionale determina, con propria deliberazione da adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, con riferimento ai valori definiti dall'osservatorio del mercato immobiliare dell'agenzia delle entrate:

a) i valori dei canoni di riferimento da applicare al metro quadrato e le modalità di aggiornamento dei canoni medesimi;

b) le modalità di determinazione della superficie dell'unità immobiliare e delle pertinenze;

c) le percentuali di riduzione o di maggiorazione del canone, tenuto conto delle caratteristiche, dell'ubicazione e dello stato manutentivo dell'alloggio e dell'immobile;

d) le fasce del valore dell'ISE o dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per la determinazione di ulteriori riduzioni o maggiorazioni del canone dovuto; (47)

e) la riduzione o la maggiorazione del canone mensile da applicare in particolari situazioni sopravvenute in corso d'anno.

2. Ai fini della determinazione del canone di locazione annuale, gli enti gestori richiedono annualmente l'attestazione dell'ISEE del nucleo familiare e comunque di tutti coloro che occupano stabilmente l'alloggio. L'eventuale mutamento della situazione economica determina l'applicazione del nuovo canone con decorrenza dalla data stabilita con deliberazione della Giunta regionale. (48)

3. Qualora l'interessato non produca, nei termini prefissati, la documentazione richiesta dall'ente gestore, il canone di locazione applicato è adeguato ai valori massimi definiti dalla deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 1.;

PRESO ATTO della DGR n. 1794/2016, che dispone la determinazione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica;

VISTA la DGR n. 932/2024 concernente disposizioni in merito all'adeguamento dei canoni di locazione di edilizia residenziale pubblica per il periodo 01/07/2024-30/06/2025 che, pur limitando gli adeguamenti dei canoni di locazione per effetto dei valori €/mq determinati dall'Osservatorio del mercato immobiliare, aumenta nella misura massima di 0,5 € al metro quadro i canoni degli alloggi ERP;

RICORDATO:

che il sistema di calcolo della Legge Regionale n. 39/1995 stabiliva un canone massimo percentuale in base al reddito del nucleo, permettendo così di evitare spiacevoli sorprese;

che il sistema di calcolo utilizzato in diverse Regioni, ad esempio in Piemonte, prevede una tabella con costi minimi e costi massimi del canone di affitto, non superiori al 20% del proprio reddito;

che è attualmente in atto una revisione della Legge Regionale n. 3/2013 e che una modifica del metodo di calcolo degli affitti, sulla scorta del modello piemontese, potrebbe porre un freno agli aumenti indiscriminati a carico di famiglie ed utenti in gravi difficoltà economiche;

CONSIDERATA la necessità di individuare un metodo per modificare il sistema di calcolo e modificare le disposizioni a beneficio degli assegnatari fragili;

IMPEGNA

il Governo regionale ad introdurre, in sede di revisione della Legge Regionale n. 3/2013, un metodo di calcolo che preveda un tetto massimo al canone, rapportato al reddito, al fine di limitare gli aumenti indiscriminati e favorire un contenimento dei costi per gli assegnatari fragili.

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