Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 4042 del 5 novembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 4042/XVI - D.L. n. 153: "Disposizioni in materia di contributi agli enti cooperativi. Modificazioni alla legge regionale 5 maggio 1998, n. 27 (Testo unico in materia di cooperazione)".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Punto n. 9. Il disegno di legge in questione è composto da dodici articoli, sono stati presentati: due emendamenti da parte della IV Commissione; due emendamenti, uno sostitutivo dell'articolo n. 12 e uno che introduce l'articolo n. 12bis, da parte dell'assessore Bertschy e un emendamento del gruppo di Rassemblement Valdôtain.

Relatore del disegno di legge è il consigliere Jordan a cui passo la parola per la relazione.

Jordan (UV) - Ce projet de loi prévoit des modifications à la loi régionale n° 25 du 1998 en matière de coopération, dans le but de promouvoir le renforcement de la coopération, de soutenir le développement des nouvelles coopératives et d'encourager l'investissement innovant, ainsi que le développement des niveaux d'emploi. La loi en question a pour objectif la croissance et la compétitivité de l'interprétariat qui favorise les impacts positifs en termes économiques et sociaux et constitue un modèle vertueux qui contribue au développement économique local.

Comparé à d'autres modèles d'entreprise, le secteur des coopératives, grâce à sa finalité mutualiste, fait preuve d'une plus grande résilience en temps de crise et en ce qui concerne le maintien de l'emploi et de l'inclusion sociale car le modèle de gestion participatif permet de prendre des décisions orientées vers la durabilité de long terme. En plus, il favorise aussi des projets innovants visant à résoudre des problèmes sociaux, capables de mieux répondre aux besoins des communautés locales dans le but d'améliorer la qualité de vie des personnes dans des domaines où l'entreprise privée ou l'État ne sont pas présents.

A livello regionale il numero di cooperative che risultano attualmente iscritte al registro regionale degli enti cooperativi è pari a 169, di cui 160 rientranti nella sezione a mutualità prevalente e vedono coinvolti più di 2.800 occupati, di cui 1.000 sono soci lavoratori. Il disegno di legge semplifica e armonizza le misure a favore degli enti cooperativi rispetto ad altre iniziative previste a livello regionale e statale, razionalizzando le tipologie, le percentuali e i massimali di agevolazioni concepibili.

Facendo riferimento alle cooperative di produzione lavoro sociale o con almeno il 40% di soci lavoratori con sede operativa nella nostra regione, l'intervento oggetto della presente proposta di legge si concretizza principalmente nella concessione di contributi agli investimenti a favore delle nuove cooperative al fine di favorirne lo sviluppo e il loro consolidamento. Un'ulteriore misura prevede il finanziamento a favore di investimenti innovativi sulle tematiche della sostenibilità ambientale ed energetica, nonché sulle opportunità di sviluppo dell'occupazione. È prevista altresì la capitalizzazione degli enti cooperativi mediante la concessione di un contributo aggiuntivo nel caso di sottoscrizione aggiuntiva del proprio capitale sociale.

Il presente disegno di legge si compone di 12 articoli. L'articolo n. 1 esplicita l'oggetto e le finalità del presente disegno di legge, che integrano, nelle more della revisione complessiva della norma regionale in materia di cooperazione, la semplificazione e la riorganizzazione delle misure di contributo previsto al fine di promuovere lo sviluppo e il consolidamento del movimento cooperativo mutualistico. L'articolo 2 sostituisce l'articolo 43 della legge 27 con lo scopo di rappresentare correttamente i requisiti dei potenziali beneficiari. L'articolo 3 sostituisce l'articolo 44 della medesima legge, descrivendo le modalità per l'ottenimento dei contributi e delle spese ammissibili. Così l'articolo 4, che sostituisce l'articolo 45, prevede contributi agli investimenti finalizzati a favorire uno sviluppo di nuovi enti cooperativi; in particolare, il nuovo comma 1 dispone la concessione del contributo per un importo massimo non superiore a 40 mila euro, nella misura massima del 40% delle spese ammissibili. L'articolo 5 sostituisce l'articolo 46, prevedendo contributi agli investimenti per programmi di sviluppo e di innovazione, volti a ammodernare o a espandere l'attività degli enti cooperativi con la concessione di contributi a fondo perduto per un importo massimo non superiore a 80 mila euro nella misura massima del 50% delle spese ammissibili. Infine al comma 3 è previsto un incremento pari al 20% del contributo a seguito di un aumento di capitale sociale pari almeno al 10% delle spese mensili. L'articolo 6 definisce il procedimento di concessione dei contributi e sancisce la possibilità di cumulo degli stessi con le altre agevolazioni pubbliche. L'articolo 7 concerne i vincoli, l'alienazione, il mutamento di destinazione e la sostituzione dei beni, prevedendo un vincolo di presentazione da parte di ciascun ente cooperativo di una sola domanda favorevolmente istruita nell'arco di tre anni. L'articolo 8 disciplina le modalità di controllo e ispezione. L'articolo 9 definisce la possibilità di concedere contributi anche attraverso procedimenti a bando. L'articolo 10 reca le disposizioni transitorie. Infine gli articoli 11 e 12 prevedono rispettivamente le necessarie abrogazioni e le disposizioni finanziarie.

Presidente - La discussione generale è aperta. Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - Volevo intervenire sul tema delle cooperative, in particolare quelle del mondo agricolo che meglio conosco.

La storia e la tradizione valdostana sono ricche di esperienze di cooperative, in particolare nel campo agricolo o, meglio, nel settore produttivo agricolo. Avere forme strutturate che forniscono beni, servizi e occasioni di lavoro è importante direttamente per i membri e/o soci che li hanno a condizioni più vantaggiose di quelle che potrebbero ottenere singolarmente dal mercato. Il potere di acquisto di un modello collettivo può mettere sul tavolo una forza maggiore per ottenere vantaggi economici, abbattendo i costi, le forniture e i trasporti, ad esempio, limando concretamente passaggi inutili e costi maggiori. Questi fattori si concretizzano nella reciproca mutualità, scambiando beni e servizi con i fabbisogni aziendali di materie e beni per la produzione primaria, nel caso di attività agricole, ma anche concretizzando marketing e vendita in forma associata, con un potere contrattuale maggiore con le parti e i consumatori.

Altri obiettivi del disegno di legge n. 153 sono di promuovere e rafforzare la cooperazione, elemento importante per il tessuto economico valdostano. I dati forniti dall'assessore Bertschy ci ricordano che ci sono 2.850 occupati, di cui 1.600 in cooperative sociali, circa 400 nella produzione del lavoro, circa 300 nel settore agricolo e altri 300 in altre tipologie di cooperativa.

Con la necessità di aggiornare le normative di riferimento, il sostegno e lo sviluppo di nuovi enti cooperativistici, pensando a un ammodernamento degli investimenti, in particolare quelli innovativi, legati all'efficientamento energetico e al suo utilizzo e un fattore importante è lo sviluppo dei livelli occupazionali. Viene anche premiata la capacità interna gestionale che produce bilanci approvati e una stabilità economica e patrimoniale. Il sostegno necessario per la situazione aziendale e di avere dei servizi, con molte opportunità di lavoro, per gli associati, vedasi elementi di tipo catastale, di tipo produttivo, molto frazionati per ovvi motivi... la necessità è quella di avere dei servizi, con disponibilità di molte opportunità di lavoro, forme da consolidare attraverso il movimento cooperativistico valdostano, che, come citato nell'articolo 1, impatta sui diversi settori del tessuto economico regionale.

Con l'emendamento che ci ha presentato si allunga il tempo per portare a termine le iniziative oggetto di contributo. Secondo me, ha un senso, in quanto anche sotto il profilo dei pagamenti, come sappiamo, nel caso dei prodotti agricoli a volte per questioni di liquidità è legato al mercato e alla vendita e i conferimenti non sono liquidati nello stesso anno, ma previo acconto, uno o due, e solo al termine della vendita viene liquidato il saldo. Credo che questa sia una formula per mantenere alto anche l'interesse della cooperativa rispetto ai soci e viceversa che la costituiscono, che devono pensare che non si tratta di una vendita di prodotto, ma di un conferimento di un bene che sarà trasformato e venduto. Si tratta quindi di un sostegno a cooperative che hanno un bilancio approvato e depositato, come previsto nella norma, premiando la stabilità economica e patrimoniale, programmando gli investimenti in termini di sostenibilità. Questo è uno degli esempi degli obiettivi del disegno di legge 153 e di questa maggioranza, quindi pieno sostegno al disegno di legge da parte del gruppo a cui appartengo.

Presidente - Siamo in discussione generale. Altri interventi? Non ci sono altri interventi. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, la parola per la replica all'assessore Bertschy.

Bertschy (UV) - Grazie innanzitutto al relatore della legge, al Presidente della Commissione e ai componenti della Commissione.

Abbiamo avuto modo di presentare il disegno di legge, di discuterlo e anche di fare alcune modifiche nel corso dell'iter di confronto, così da poterlo migliorare. È un disegno di legge che si propone per ora di intervenire in una parte della legge, in attesa di una revisione più ampia, di un adattamento generale sia alla normativa che un po' a una visione che pensiamo possa essere utile per lo sviluppo di progetti che riguardano la crescita sociale, culturale ed economica della nostra comunità.

Sicuramente la giornata di lavoro che abbiamo previsto per il 22 novembre ci metterà in condizioni di raccogliere da parte di tutte le cooperative, da parte di soggetti che porteranno le loro competenze in questa giornata di lavoro elementi ulteriori per andare a costruire una progettazione ancora più ampia al riguardo di questo settore. Quello che ci proponiamo di fare è di riattivare gli investimenti, ma anche di ritornare ad attualizzare la forma cooperativa come una forma importante al nostro modello di sviluppo legato a un'occupazione e a settori che possono essere di fondamentale importanza in questa fase anche di grandi cambiamenti.

Il settore cooperativistico - e questo disegno di legge si occupa di dare una risposta importante a una parte di questo settore - può essere nuovamente un settore sul quale dare e costruire delle attenzioni per allargare la sfera di azione delle cooperative valdostane anche con nuovi indirizzi. Ci siamo accorti, anche in questa fase di preparazione di questa giornata di lavoro, di come una buona parte delle cooperative si occupa di servizi legati al sociale, di servizi legati alle persone, ci sono bisogni emergenti che possono dare la possibilità di far nascere nuove cooperative e ci sono settori nuovi nei quali poter andare a sviluppare azioni di questo tipo. Se da un lato quindi iniziamo dalla parte più pratica, più importante anche per il sistema delle cooperative, che è quella degli investimenti, cercando di porre la giusta attenzione anche a elementi conosciuti dalle esperienze del passato; dall'altro, ci proponiamo per continuare ad approfondire e a costruire insieme proprio al sistema delle cooperative, un futuro che le veda al centro dell'attenzione da parte dell'Amministrazione regionale e del nostro Assessorato per conto del Governo, della maggioranza... e direi di tutte le attenzioni che sono state date da tutti i gruppi nella fase di discussione di questo provvedimento.

Il lavoro che è stato fatto è un lavoro che si propone di dare a tutte le cooperative le giuste opportunità, alcune osservazioni sono state raccolte, altre saranno oggetto di valutazione nell'attivazione della misura, in particolare la questione delle risorse. Come sappiamo, il disegno di legge conta su una parte di risorse regionali che verranno implementate da risorse che riteniamo di avere vincolate e utilizzabili, per esempio, rispetto ad altre risorse che vengono utilizzate nell'ambito dello sviluppo economico, in particolare quelle dei Fondi Stato. Capire quale sarà l'applicazione di questo disegno di legge e anche come verrà utilizzato e accolto da parte del sistema cooperativistico ci aiuterà anche ad organizzare bene la struttura finanziaria della legge nei prossimi anni.

Rispetto a questo, l'attenzione sarà quella di dare sia a coloro che già oggi hanno cooperative strutturate la possibilità di crescere ancora, sia alle nuove cooperative di essere oggetto di attenzioni, con una differenza rispetto al passato: quella di cercare di adeguare ai cambiamenti che sono in corso quello che sta avvenendo nel sistema lavoro sia per quello che riguarda tutte le modifiche, ma allo stesso tempo la necessità di implementare le azioni di sviluppo rispetto alle energie, allo sviluppo digitale e alla formazione delle nuove competenze... un'attenzione appunto data dal presentare progetti di sviluppo che possano essere oggetto di crescita per le cooperative, ma anche per il settore nel suo complesso e per l'importanza che riconosciamo a questo modello.

L'obiettivo della legge è quello di riattivare una parte che ormai non è finanziata da tempo e, allo stesso tempo, di costruire insieme un progetto per il futuro ed è proprio per questo che abbiamo immaginato appunto di avere una giornata di lavoro tutti insieme per raccogliere, come dicevo, il contributo delle cooperative e il contributo di tutti coloro che vorranno aiutarci a disegnare un progetto di legge ancora più organizzato per il futuro.

Ringrazio le strutture che hanno lavorato a questo disegno di legge e soprattutto le ringrazio per il lavoro che stanno facendo insieme agli enti ausiliari, a chi rappresenta il mondo delle cooperative... la giornata del 22, alla quale seguirà nei prossimi giorni tutta la comunicazione necessaria e l'invito a tutti di poter partecipare almeno ad un momento di questo lavoro proprio per raccogliere informazioni e poter completare le analisi di questa prima parte di lavoro che stiamo facendo.

Presidente - Ci sono dichiarazioni di voto? Se non vi sono altri interventi, passiamo all'articolato. Metto in votazione l'articolo n. 1. Vi sono interventi? Non vedo richieste. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 28

Votanti: 25

Favorevoli: 25

Astenuti: 3 (Baccega, Ganis e Marquis)

L'articolo n. 1 è approvato.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo n. 2? Stesso risultato. Articolo 3. Stesso risultato. Articolo 4. Stesso risultato. All'articolo n. 5 vi è l'emendamento n. 1 della IV Commissione. Metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 28

Votanti: 25

Favorevoli: 25

Astenuti: 3 (Baccega, Ganis e Marquis)

L'emendamento è approvato.

Posso dare lo stesso risultato anche sull'articolo n. 5? Stesso risultato. Articolo n. 6. Stesso risultato. Articolo n. 7. Stesso risultato. All'articolo n. 8 vi è l'emendamento n. 2 della IV Commissione. Metto in votazione l'emendamento n. 2. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 28

Votanti: 25

Favorevoli: 25

Astenuti: 3 (Baccega, Ganis e Marquis)

L'emendamento è approvato.

Posso dare lo stesso risultato all'articolo n. 8? Stesso risultato. Articolo n. 9. Stesso risultato. C'è l'emendamento n. 1 di Rassemblement Valdôtain (articolo 9bis). Si è prenotato il consigliere Aggravi per illustrare l'emendamento.

Aggravi (RV) - Avevo già preannunciato quest'emendamento, è un emendamento di natura similare del prossimo disegno di legge.

Questa mattina abbiamo iniziato il Consiglio parlando appunto delle clausole valutative e dell'attività del Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali e della qualità della normazione. Proponiamo, come già presente in alcune leggi, la clausola valutativa anche per questo disegno di legge 153, che, con cadenza annuale, la Giunta presenti al Comitato e alla Commissione una relazione in materia di erogazione di contributi in favore degli enti cooperativi che rappresenti le seguenti informazioni: i soggetti beneficiari per tipologia di forma cooperativa, nonché dimensione economica, perché sul tema anche della dimensione economica io penso che dopo la prima applicazione occorrerà fare delle valutazioni anche sulle tipologie e le grandezze, perché ci sono cooperative e cooperative, le tipologie di spesa oggetto di ammissibilità a contributo, il numero di nuovi enti cooperativi che hanno beneficiato del relativo contributo agli investimenti per lo sviluppo, le tipologie di spesa oggetto di ammissibilità a contributo in favore dei nuovi enti cooperativi dei programmi di sviluppo e innovazione, un resoconto dei controlli, delle ispezioni e delle eventuali revoche dei contributi erogati.

La volontà è proprio di mettere in pratica quello di cui si è parlato questa mattina: l'attività fatta dal Comitato, nonché consentire alle Commissioni di poter avere una panoramica complessiva dei dati dell'applicazione di questi interventi, in maniera tale, eventualmente, per poter apportare delle revisioni, delle migliorie o delle modifiche relativamente al quadro normativo.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - Come maggioranza, abbiamo analizzato quest'emendamento, ma sinceramente stamattina noi abbiamo anche dichiarato che, come Comitato paritetico, chiaramente è un argomento all'ordine del giorno, ma bisogna anche dire che con tale clausola in questo caso ci diventa complicato fare una valutazione anno per anno e confrontare l'impatto che può dare nel tempo. Abbiamo detto stamattina su norme che siano semplificate, su norme che comunque siano ricorrenti nel tempo quindi si può fare una valutazione. Poi abbiamo anche votato la risoluzione in cui si ritiene opportuno che venga istituito questo tavolo interistituzionale in cui poter valutare l'inserimento oppure altre valutazioni che può fare chi rappresenta anche il Comitato paritetico.

A noi sembra che questa richiesta di clausola valutativa, con una serie di importanti motivazioni che sono elencate in cinque passaggi, appesantisca enormemente le cooperative o le associazioni in quanto all'interno di esse spesso e volentieri ci sono delle persone che fanno volontariato e forniscono un servizio gratuito, quindi un impatto sull'argomento troppo pesante per essere accettato. Questa è un po' la motivazione che abbiamo valutato assieme, quindi non riteniamo accettabile quest'emendamento.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Per dichiarazione di voto sull'emendamento, noi lo voteremo e lo sosterremo. Collega Cretier, lei è una brava persona e io le voglio umanamente bene, mi faccia un favore: presenti una legge che abolisce il Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali. Proprio perché stamani mattina è stata votata una risoluzione che ha degli obiettivi chiari, proprio perché lei è quota parte della relazione che pone degli obiettivi, sentirmi rispondere: "Lo faremo domani", perché queste attività non le fanno le cooperative... quest'attività, se lei legge bene - e lo sa benissimo, perché mi sembra che il Comitato adesso lo presieda lei -, è un'attività che deve fare la Giunta regionale nell'interesse del Comitato e nell'interesse della Commissione, non lo stiamo chiedendo alle cooperative ed è l'ennesima volta che, per una clausola valutativa che viene presentata, si dice: "La faremo domani". Se non si crede nel Comitato, allora si agisca di conseguenza.

Qui sono delle informazioni che ci sono, perché saranno a disposizione dell'Assessorato e di chi promuoverà l'applicazione della legge, perché sennò che ci stiamo a fare e che ci stanno a fare le strutture? E soprattutto è utile, ai fini della Commissione, ma anche della stessa Giunta, di fare delle valutazioni in ottica sia di implementazione della legge, proprio della messa a terra della legge, se funziona o non funziona, sia dei soggetti beneficiari e ho citato prima, perché le cooperative non sono tutte uguali; ci sono delle cooperative che hanno dei bilanci e altre che ne hanno degli altri, quindi hanno una forza economica diversa. Noi vogliamo sostenere quelle che si avvicinano a delle piccole multinazionali o vogliamo sostenere le realtà più piccole che hanno difficoltà? Penso che, dopo la prima applicazione, questo ragionamento debba essere fatto, però la cosa allucinante e assurda, quindi capisco anche come vi comporterete su quello successivo delle pro loco, ma lo presenterò e dirò ancora quello che penso, quello che trovo assurdo... e poi in particolare mi spiace che lei abbia dovuto bere questo amaro calice, però come primo intervento da nuovo Presidente del Comitato si dice che quello che dovrebbe fare il Comitato non lo si fa perché è un appesantimento. Penso che sia un bell'inizio, possiamo cancellare la risoluzione di questa mattina e mi sento di dire: ma la faremo sempre domani la cosa? Quando la valuteremo? Quando applicheremo tutto quello che è stato detto? Boh? Si può sindacare sulle informazioni che si chiedono e la relazione, ma dire che non serve...

Benissimo, allora lei è Presidente di un Comitato che non serve e anche gli altri membri dovrebbero dire qualcosa. Chi fa parte quindi di quel Comitato dovrebbe agire di conseguenza o domani mattina io mi attendo le dimissioni.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Noi invece voteremo quest'emendamento che va nell'ottica che già in Commissione abbiamo sostenuto, anche alla luce delle audizioni delle cooperative, che, in qualche modo, hanno sollecitato questo tipo di controllo.

Io sinceramente non ho ben capito l'intervento del consigliere Cretier, poi magari prima della votazione finale mi piacerebbe capire dall'Assessore competente in qualche modo come si intende ovviare al problema che hanno posto queste cooperative, perché si va comunque a rivedere una legge del 1998, quindi sicuramente è un cambio direi non da poco. Si introducono comunque dei nuovi criteri e, sotto questo punto di vista, forse, proprio per l'entità di quello che andiamo a votare in questo momento, avrebbe un senso, un grande senso direi, avere una clausola valutativa o comunque la garanzia che quei contributi vadano in qualche modo anche suddivisi fra beneficiari che magari hanno dimensioni economiche, perché questa era la preoccupazione che lamentavano soprattutto coloro che rappresentavano le piccole cooperative, perché giustamente la preoccupazione è quella di non avere la forza e le risorse, perché sappiamo che va anche in ordine cronologico, quindi ci sono tutta una serie di criticità che le cooperative hanno posto e in qualche modo, forse, con questa clausola valutativa, magari anche alleggerendola, perché poteva benissimo essere emendata... però molto probabilmente forse si andava in quell'ottica.

Aspetto poi, magari prima della votazione finale, di sentire l'Assessore competente e poi fare la dichiarazione di voto sulla legge.

Presidente - La parola al consigliere Restano.

Restano (RV) - Intervengo con non poco stupore, perché il principio che volevamo introdurre proponendo questa clausola valutativa è quello che è seguito da tante aziende, che viene seguito in sanità, viene seguito in tanti settori, vale a dire l'opportunità che viene data nell'analizzare il caso, oppure in sede di audit, di valutare in questo caso se le procedure o se la norma in questo caso funziona o meno.

Non abbia paura, Presidente, non si vuole giudicare, serve per analizzare se ciò che si è fatto è stato fatto nella maniera corretta, se può produrre ulteriori effetti positivi o se si deve cambiare l'atteggiamento rispetto alla norma, quindi serve per migliorare, non è un'opportunità che si dà in questo caso alla minoranza per poter criticare la norma, è fatto in maniera propositiva, va visto in tal senso.

Ora l'esordio alla Presidenza della Commissione con la formazione quale quella che lei ha fatto lascia perplessi, ci dà da pensare, forse si vuole cambiare senso di marcia? Credo proprio di no, è grave non averlo pensato quando si è scritta la norma. Questo forse va detto, lo si poteva pensare prima, ma oggi quest'emendamento va inteso come un'opportunità che va guardata con interesse, non come un'opportunità da bocciare. Poi i contenuti dei punti possono cambiare, siamo disponibili a un emendamento come ha suggerito la collega Guichardaz, siamo disponibili a renderlo più leggero, non si vuole andare ad appesantire il lavoro degli uffici, ma va chiarito, come ha detto il proponente, che questa clausola valutativa non va ad appesantire invece il lavoro delle cooperative che sono all'esterno di tutto questo discorso.

Presidente - Consigliere Cretier, è già intervenuto... le do la parola per due minuti.

(brusìo in aula)

Cretier (FP-PD) - Chi ha parlato? Chi ha commentato? Per fatto personale perché mi sono state attribuite delle dichiarazioni... mi rivolgo allora al Presidente, quindi vorrei rispondere alle contestazioni che mi sono state attribuite.

Presidente - Ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - Semplicemente per riportare, per esempio, il punto n. 2, dove vengono richiamate le competenti strutture di Consiglio e Giunta per la valutazione della presente legge, che è quella che abbiamo votato stamattina nella risoluzione, quindi il passaggio in quel tavolo sarà fatto, quindi ci sembrava anche un doppione, faccio un altro esempio, quindi in quel caso io direi che abbiamo votato la risoluzione e quello è il passaggio. Nessuno nega il fatto di essere presenti nel Comitato paritetico, perché siamo rappresentati tutti nel Comitato paritetico, quindi la proposta si può fare anche lì, oltre che farla semplicemente con un emendamento.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Padovani, ne ha facoltà.

Padovani (FP-PD) - Presidente, io intervengo perché a microfono spento per l'ennesima volta dalla minoranza arrivano dei commenti che nulla c'entrano con la politica e sono offensivi di quest'Assise.

Collega Lucianaz, commentare così una persona, fa schifo qua dentro! Lei dovrebbe alzarsi e chiedere scusa se ha un po' di dignità, se non ce l'ha, stia pure seduto, ma quello che lei ha detto qua dentro, come fuori, fa schifo, perché il body shaming è vergognoso. Si vergogni!

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Lucianaz, ne ha facoltà.

Lucianaz (RV) - Non mi alzo neppure, che cosa avrei detto?

Presidente - No, si alzi.

(brusìo in aula)

Lucianaz (RV) - Che cosa ho detto?

(intervento di un Consigliere fuori microfono)

...che è ciccione?

Presidente - Invito i Consiglieri ad avere un comportamento degno di quest'aula sia quando i microfoni sono aperti che quando non lo sono. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Vorrei semplicemente dire che il comportamento che sia di minoranza o di maggioranza andrebbe sempre denunciato. Noi questa mattina di nuovo abbiamo chiesto delle spiegazioni rispetto addirittura a delle cose dette a microfono acceso e non ci viene nemmeno risposto. Allora io dico: Presidente, se lei vuole fare il Presidente e vuole in qualche modo far rispettare quello che viene detto in aula, lo faccia sempre, non solo quando vuole lei!

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UV) - Vorrei riportare solo un attimo la discussione sull'emendamento, chiarendo che, tra l'altro, ritengo che sia scritto bene e che ci siano tutte le cose che servono per poter fare una valutazione. Quello che intende proporre la maggioranza con la sua astensione è di andare a regolamentare l'inserimento delle clausole valutative all'interno delle leggi, disciplinandolo all'interno del tavolo interistituzionale per fare in modo di lavorarci, ho visto anche dei regolamenti del Consiglio regionale che voi che state studiando su questa materia sicuramente conoscete meglio di noi, ma, per esempio, quello della Lombardia lo disciplina bene l'articolo 110, se non mi ricordo male.

Quello quindi che vi chiediamo non è quello di omettere dei dati, anzi, i dati servono proprio per fare bene il nostro lavoro; in questo caso facciamo questo lavoro, concludiamo questo lavoro, vediamo dove va inserito e poi nulla vieta di inserirlo anche in una seconda fase. Noi diamo tutta la disponibilità, come abbiamo fatto nella discussione della legge, per già dare da adesso ulteriori informazioni e dati che servono, però per non arrivare e anche per dare la possibilità alle strutture che propongono le leggi di poterci lavorare nei momenti opportuni. Io, ripeto, da parte nostra la linea politica non è quella di non lavorare anche in questa direzione, ma è stato composto un tavolo, c'è un tavolo istituzionale che dovrà mettere in condizioni di lavorare in questa direzione, concludiamo il lavoro e poi inseriamo i dati. Non deve essere oggetto di polemica neanche nel merito. Questa era l'attenzione che la maggioranza voleva dare a quest'argomento.

Presidente - Intervengo anch'io su quest'emendamento proprio in relazione alla disponibilità che c'è sia del Presidente del Comitato paritetico, consigliere Cretier, che dell'assessore Bertschy, che da parte, credo, di tutto il Comitato: quella di prenderci l'impegno di accelerare i tempi e di portare questa valutazione al più presto al Consiglio per una clausola che risponda efficacemente agli obiettivi che hanno questo tipo di interventi. Se non ci sono altri interventi, metto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 28

Votanti: 7

Favorevoli: 7

Astenuti: 21 (Baccega, Barmasse, Bertin, Bertschy, Carrel, Caveri, Chatrian, Cretier, Di Marco, Ganis, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marquis, Marzi, Padovani, Rosaire, Sapinet e Testolin)

L'emendamento non è approvato.

Articolo n. 10. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 28

Votanti: 25

Favorevoli: 25

Astenuti: 3 (Baccega, Ganis e Marquis)

L'articolo n. 10 è approvato.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo n. 11? Stesso risultato. All'articolo n. 12 vi è un emendamento sostitutivo da parte dell'assessore Bertschy. Posso dare lo stesso risultato per l'emendamento sostitutivo? Stesso risultato. Vi è l'emendamento n. 1 dell'Assessore che inserisce l'articolo 12bis, posso dare lo stesso risultato? Stesso risultato.

C'è una dichiarazione di voto da parte della consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Per annunciare il nostro voto favorevole anche alla luce di quanto avvenuto in Commissione. Dobbiamo riconoscere all'assessore Bertschy di aver analizzato con estrema celerità i vari emendamenti e proposte presentate dalle diverse federazioni delle cooperative e di avere in qualche modo non solo accolto alcuni passaggi che noi ritenevamo importanti, ma anche dato delle spiegazioni credo tecniche di contenuto rispetto ad alcuni emendamenti che non sono stati accettati.

Accogliamo anche con favore quanto ha detto l'Assessore nella replica rispetto all'emendamento che comunque si è preso in qualche modo l'impegno di verificare rispetto ai contributi anche le perplessità che sono emerse all'interno della Commissione per evitare quello che è in qualche modo uscito sia che le piccole cooperative potevano o possono essere sfavorite, seguendo passo passo la legge e in qualche modo magari portando anche delle modifiche nel caso in cui ci si renda conto che effettivamente questo che loro hanno posto possa essere un problema.

Ci sarà quindi il nostro voto favorevole alla legge.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Aggravi (RV) - Per confermare, coerentemente con il voto sinora espresso, il voto favorevole sulla legge.

Sicuramente, come altri colleghi hanno sottolineato, ci sono e ci saranno delle valutazioni da fare, soprattutto sulla tipologia e anche la grandezza dei beneficiari, proprio per evitare anche di "favorire" delle realtà molto più strutturate rispetto a quelle che magari hanno delle necessità maggiori.

Sarà anche interessante vedere l'effetto che si potrà generare relativamente a quelli che sono i nuovi enti che si potranno creare, ci auguriamo che possano esserci delle iniziative nuove che possano anche portare forme di evoluzione o cooperazione sociale importante.

Restiamo convinti che la clausola valutativa non sia uno strumento di cattivo controllo, bensì uno strumento di valutazione, tra l'altro, non comprendo perché in alcune leggi la clausola valutativa c'è, in altre non c'è, in alcune si mette, in alcune non si mette. Sono convinto, ho ascoltato l'intervento dell'Assessore, per carità di Dio, nulla quaestio, però da qualche parte bisogna partire e il rischio è che aspettando o comunque facendo coincidere l'impegnativa della risoluzione di questa mattina dei membri del Comitato paritetico con il fatto di non inserire le clausole valutative ci farà dire in prossimità quando ci sarà - se ci sarà questo dialogo -: "Caspita, non abbiamo inserito le clausole valutative" con la perdita di tempo e soprattutto lì sì di dover recuperare un'attività che non è stata fatta in itinere e bisognerà fare ex post.

Mi spiego: se queste relazioni vengono già prodotte, quando io potrò fare una valutazione sul triennio, sul quinquennio o quant'altro, avrò un patrimonio informativo di un certo tipo, se devo ricominciare da capo, è ovvio che devo recuperare del tempo perso. Non è un controllo, ripeto, è utile a migliorare le norme, soprattutto ci ritorno perché è un tema dirimente quello della dimensione economica degli enti e anche, se vogliamo, magari delle tipologie oggetto di ammissibilità a contributo, perché sappiamo che il tempo passa e le evoluzioni sono dietro l'angolo.

Detto questo, comunque sia, al di là di tutto, noi l'abbiamo già detto: laddove riteniamo che degli interventi normativi siano importanti, anche se presentati dalla maggioranza o da colleghi di minoranza che non sono allineati dal punto di vista ideologico con noi li sosteniamo e in tal senso non ne facciamo delle questioni di bandiera, quindi voteremo questa legge.

Presidente - Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 28

Votanti: 25

Favorevoli: 25

Astenuti: 3 (Baccega, Ganis e Marquis)

Il disegno di legge è approvato.

Con questo punto terminiamo i lavori di questa mattina del Consiglio.

Ricordo che i lavori consiliari riprenderanno alle ore 14:30.

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La seduta termina alle ore 13:12.