Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3940 del 19 settembre 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3940/XVI - Interpellanza: "Previsione di un sistema di video sorveglianza nell'area circostante la Torre del Lebbroso ad Aosta con finalità di pubblica sicurezza".

Bertin (Presidente) - Punto n. 41. Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Quest'interpellanza riprende in parte quella presentata dal nostro gruppo e discussa in Consiglio regionale il 1° dicembre 2021. Ricordo anche l'iniziativa presentata dal collega Manfrin, sempre attinente al tema. Già allora l'interpellanza presentata dal sottoscritto aveva l'intenzione di valorizzare al meglio la Torre del Lebbroso, un monumento di importanza storica per la nostra Regione, edificato sulla cinta muraria romana della città di Aosta. In quell'occasione si era cercato di evidenziare, di mettere la luce sul fatto che un monumento così importante meritasse di essere accessibile ai turisti, in particolar modo per l'importanza strategica che riveste. Ricordiamo appunto che la Torre è ubicata all'ingresso della Porta Nord, all'inizio di via Festaz, in prossimità del Teatro regionale Splendor e della biblioteca comunale. Proprio per queste ragioni già l'allora Assessore al turismo rimarcava l'importanza di valorizzare al meglio questo monumento anche attraverso il progetto "Aosta est", che dovrebbe appunto realizzarsi nei prossimi anni.

Altro tema messo in luce nel dibattito in aula era quello di prendere in considerazione la possibilità di illuminare la Torre del Lebbroso così come accade per moltissimi altri monumenti valdostani.

Ricordo che, dopo aver presentato un'iniziativa in Consiglio regionale che riguardava la mancata illuminazione del Castello di Issogne, dopo alcuni giorni, come per magia, si illuminò. È evidente che in questo caso, come ha ben ricordato l'Assessore, la situazione è ben diversa visto che, per illuminare la Torre, occorrerebbe uno studio illuminotecnico correlato a una progettazione impiantistica, tutte cose fattibili peraltro. Ricordo ancora che, in merito all'illuminazione della Torre, l'Assessore alla cultura si era dimostrato collaborativo e interessato.

Accantonando per un momento questo punto, mi soffermerei sul fatto che in questi ultimi mesi nei pressi della Torre del Lebbroso si sono verificati episodi di degrado urbano segnalati dai commercianti della zona e dai residenti, tant'è che proprio nel mese di agosto sono state effettuate, a opera delle Forze dell'ordine, una serie di attività di controllo e di prevenzione, che hanno portato all'accertamento di una quindicina di persone che deturpavano l'area e consumavano bevande alcooliche.

Pertanto, tenendo conto dell'importanza storica e culturale che la Torre del Lebbroso rappresenta e riveste per la nostra Regione, si interpella l'Assessore competente per conoscere "se sia intenzione da parte dell'Assessore competente prevedere un sistema di videosorveglianza come possibile deterrente al fine di garantire un servizio di sicurezza efficiente al cittadino, al commerciante e ai turisti con la finalità di preservare il monumento denominato Torre del Lebbroso" e "se vi sia la volontà di illuminare finalmente la Torre del Lebbroso al fine di renderla visibile al meglio".

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie collega Ganis. La magia non c'entra nulla. Io ho fatto opposizione per alcuni anni e posso dire che, quando l'opposizione è fatta in maniera intelligente, rispettosa della controparte - per qualcuno gli avversari sono anche nemici... - ma rispettosa anche del proprio ruolo, questa è molto utile perché è di stimolo, di impulso, quindi diverse iniziative che sono state presentate in questo Consiglio, quanto meno per quanto riguarda le deleghe che ho ricoperto e che ricopro sono state accolte perché l'opposizione - anche se a me non piace la parola "opposizione", mi piace più parlare di minoranza in questo caso - ha messo l'accento su questioni sulle quali non sempre, tra le mille cose, le persone riescono ad avere attenzione e priorità. Io le riconosco anche il fatto di aver sollevato delle questioni sulle quali, come lei diceva, noi abbiamo garantito un nostro interesse e adesso le rispondo per entrambi.

La risposta è stata costruita anche con degli uffici della Presidenza, perché soprattutto la prima domanda tratta il tema dell'ordine pubblico, che è un tema che riguarda marginalmente il monumento - e adesso le spiego anche perché - e sulla questione dell'illuminazione poi le do i dati.

L'installazione dei sistemi di videosorveglianza deve avvenire nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali prevista dal regolamento dell'Unione europea 679/2016, nonché di tutta una serie di disposizioni che l'ordinamento civile e penale prevedono al fine di evitare interferenze illecite nella vita privata dei cittadini e il controllo a distanza dei lavoratori. In particolare, chi intende installare un sistema di videosorveglianza, deve preliminarmente determinare le precise finalità per le quali si intende procedere a tale installazione e verificarne la liceità rispetto alla citata normativa. Se la finalità è legata alla prevenzione di atti criminali o in generale di sicurezza dei cittadini, l'istallazione e l'acquisizione delle registrazioni può essere effettuata esclusivamente dall'Amministrazione, che ha tra le proprie finalità e funzioni la salvaguardia della pubblica sicurezza. Non rientra tra le finalità istituzionali dell'Amministrazione regionale, e in particolare del Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali, la tutela della sicurezza pubblica, nonché la prevenzione e l'accertamento di reati, ma esclusivamente la tutela dei beni culturali; di conseguenza, l'installazione di impianti di videosorveglianza è giustificata esclusivamente per tale finalità di tutela, limitando l'area di ripresa - questo è importante - della videocamera al sito culturale interessato, escludendo le aree circostanti, fatta eccezione per quelle strettamente di pertinenza del monumento. Alla luce quindi della normativa in materia di privacy, un eventuale impianto di videosorveglianza potrebbe acquisire esclusivamente immagini della Torre del Lebbroso e non le strade di accesso, le aree verdi e gli esercizi commerciali posti in prossimità della stessa. Inoltre, anche qualora la Regione intenda predisporre un sistema di videosorveglianza per la tutela del patrimonio culturale, prima di procedere deve sempre valutare criticamente se questa misura sia in primo luogo idonea a raggiungere l'obiettivo desiderato e in secondo luogo se sia adeguata e necessaria per i suoi scopi, verificando che la finalità non possa ragionevolmente essere raggiunta con altri mezzi alternativi e meno intrusivi per i diritti e le libertà fondamentali rispetto alla videosorveglianza. In tal senso, tenuto conto che negli anni non si sono verificati atti vandalici nei confronti del bene - questo è un dato, credo, positivo -, dell'assenza di beni custoditi all'interno della Torre, del presidio fornito dal personale regionale e dalle Forze dell'ordine, gli uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali negli anni hanno ritenuto che un impianto di videosorveglianza non rientrasse tra le proprie priorità anche per i motivi che le ho detto. Bisogna comunque continuare a vigilare... a vigilare sulle immagini, a cancellarle periodicamente, anche se non si esclude in futuro - e qua le rispondo -, in caso di necessità, che se ne possa valutare l'installazione, ma, ripeto, esclusivamente per quanto ci riguarda, per la tutela del bene culturale e non della sicurezza pubblica, con la conseguente limitazione degli angoli di ripresa e acquisizione di immagini al solo bene tutelato e non a quelle pertinenze che sono di libera frequentazione.

Per quanto concerne il secondo punto, segnalo che la Soprintendenza ha diciamo accettato, ma è stata anche lì un'interlocuzione, con il Comune di Aosta di realizzare l'illuminazione di alcuni tratti della cinta muraria grazie all'offerta migliorativa in sede di gara dell'impresa aggiudicataria dell'intervento di riqualificazione dell'intera illuminazione pubblica del territorio bandito dall'Amministrazione comunale. È stato fatto anche un lavoro di progettazione insieme accogliendo anche le giuste considerazioni che lei e altri suoi colleghi avevano fatto rispetto all'esigenza di un'illuminazione che valorizzasse anche il patrimonio culturale.

Tale intervento ha preso avvio nel 2024 secondo un cronoprogramma definito dal Comune con il suo contraente e vedrà, tra le altre cose, finalmente anche la realizzazione dell'illuminazione della Torre del Lebbroso, questo anche nell'ottica, per quanto ci riguarda, di valorizzare il monumento e anche poi indirettamente, questo sì, di aumentare i livelli di sicurezza dell'area circostante, perché, laddove ci sono dei luoghi bui, inaccessibili o poco visibili, effettivamente non è detto ma è più facile consumare eventuali non dico reati ma comportamenti non proprio civici o civili.

Le aggiungo un dato che mi è stato dato: l'Amministrazione regionale, proprietaria, monitora il monumento e ha incaricato, questo da tempo, un servizio periodico di pulizia delle aree archeologiche lungo le mura, compresa la pulizia delle aree attorno all'area del Lebbroso. Mi sono documentato e l'ultimo passaggio è stato fatto il 12 di settembre, quindi qualche giorno fa.

Le do ancora un altro dato che può essere utile, anche questo agisce indirettamente poi sulla sicurezza: abbiamo installato un cancello che non permette la sosta e lo stazionamento sulle scale della Torre proprio perché avevamo notato che le scale erano diventate un sedile poi per riunioni attorno alla Torre e proprio sulla Torre, quindi abbiamo messo un cancelletto e la cosa che è stata notata - mi riferiscono - è che effettivamente l'intensità di riunioni non così programmabili o programmate, comunque di aggregazioni lì intorno è diminuita. Spero di averle fornito le risposte utili.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta. La mia era una battuta, condivido con lei quello che ha detto: un'opposizione fatta a dovere, porta sempre a un risultato.

Come le ho detto, l'iniziativa presentata da noi era, da una parte, quella di cercare di valorizzare al meglio questo patrimonio culturale; dall'altra, era per segnalare che ci sono forse dei problemi di sicurezza proprio in quella zona.

La ringrazio per aver spiegato a dovere il funzionamento del sistema di videosorveglianza, ci sono sicuramente delle norme che lo organizzano; apprendiamo però con un certo dispiacere che al momento questo non si possa realizzare.

Per quanto invece riguarda l'illuminazione della Torre e della cinta muraria, non può che farci piacere. Questo sicuramente accade quando c'è, come ha detto lei e come noi spesso facciamo, una fattiva collaborazione tra le parti.

Mi permetta solo di chiudere con una piccola considerazione, ricordando che la sicurezza è un bene comune, intangibile, la cui assenza può mettere a rischio la nostra libertà, il commercio, la cultura e la partecipazione alla vita pubblica.

Per queste ragioni quindi noi crediamo che i cittadini meritino di vivere proprio in un luogo sicuro e tranquillo.