Oggetto del Consiglio n. 3936 del 19 settembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3936/XVI - Interpellanza: "Introduzione di verifiche volte ad evitare l'utilizzo della bacheca sindacale dei dipendenti regionali per propaganda politica".
Bertin (Presidente) - Con 33 Consiglieri presenti possiamo riprendere l'ordine del giorno. Punto n. 37. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Quest'interpellanza nasce dal fatto che diversi dipendenti hanno segnalato - e devo dire con parecchio fastidio anche - la presenza sulla bacheca sindacale di un volantino, che, come abbiamo anche avuto modo di esplicitare nelle passate settimane, con la materia sindacale direi che non ha nulla a che vedere. Questo volantino è quello contro l'autonomia differenziata che promuove un referendum abrogativo della legge contro l'autonomia differenziata. Fra le tante frasi che si potevano leggere su questo volantino, frasi oserei dire deliranti, se ne è distinta una in particolare ed è questa: "Dire no all'autonomia differenziata significa difendere la Costituzione, nata dall'antifascismo come lotta e come valore, che i fascisti di oggi al Governo vogliono smantellare". Sotto questo volantino seguono alcune firme che ritengo molto interessanti: in primis troviamo due sindacati: uno è la CGIL - ed è l'autore del caricamento, si vede nella schermata della bacheca sindacale -, poi numerosi partiti, che, mi duole dirlo, evidenziano l'inoppugnabile valore politico del volantino, perché fossero stati soltanto i sindacati ma c'era anche la firma dei partiti e ovviamente tra questi c'è anche il Partito Democratico, quello stesso PD che ha votato contro alla richiesta di referendum promossa dalle colleghe di PCP - questo va ricordato - in quest'aula e lo stesso che sostiene però il suo Governo, presidente Testolin, poi altre interessanti sigle che ci rivelano bene come - ma lo abbiamo detto più volte anche questo in quest'aula - certe associazioni si ammantino di una facciata in realtà per poter fare meglio politica: da Legambiente all'ANPI, dall'Associazione Attac, che non so cosa sia - ho cercato anche il sito ma non si trova niente, non credo sia la colla... - fino - udite udite - all'Arci VdA dal quale dipende, ma non ci stupisce, anche Arcigay, evidenziando che dire che alcune associazioni fanno politica - ne abbiamo parlato anche con l'assessore Guichardaz - è ormai un fatto acclarato.
Al netto di questo, come ben sappiamo, sugli organi di informazione è montata l'inevitabile polemica e protesta del mondo istituzionale, e qui arriva il bello, perché in effetti, a seguito di queste polemiche, diversi soggetti si sono affrettati a dire che non c'era assolutamente nulla di male in quanto sottoscritto e pubblicato... ma improvvisamente sono accadute due cose: il volantino in questione, che possiamo dire con coraggio e pervicacia questi novelli partigiani hanno pubblicato, con altrettanto coraggio e spirito indomito, che avrebbe fatto impallidire persino Pertini, l'hanno fatto sparire per essere sostituito con il volantino nazionale. Mi sono quindi chiesto come mai da una parte si è voluto fare un manifesto diverso e lo si è difeso pubblicamente a spada tratta e, dall'altra, quatti quatti, furtivamente, si è deciso poi di farlo sparire.
Un'altra domanda mi è sovvenuta ed è questa: se ci sono dei fascisti al Governo, come ci sono arrivati? Perché è importante capire anche i metodi, perché forse c'è stata una marcia su Roma e non ce ne siamo accorti o qualcuno si è impadronito del potere con le armi ma... come dire? non ce ne ha data informazione. A questa domanda, come abbiamo scritto nell'interpellanza, potrà rispondere purtroppo non lei, Presidente, ma potranno farlo i suoi prodi - e "prodi" non arriva a caso - alleati, indicandoci in maniera precisa, perché evidentemente le accuse sono molto precise: "Ci sono fascisti al Governo che vogliono smantellare la Costituzione", quindi vogliamo sapere quali siano questi fascisti al Governo che pongono in essere quest'azione sovversiva per segnalarli prontamente alle autorità competenti, come abbiamo appunto scritto nell'interpellanza, e farli perseguire per questi tentativi di attentato contro la Costituzione dello Stato. Presidente, però, più realisticamente, a fronte delle gravissime parole e dell'evidente politicizzazione di uno spazio, quello della bacheca sindacale, evidenziando la necessità di mantenere quello spazio scevro da condizionamenti politici, come abbiamo riportato, le chiedo: "se esista un vaglio di documenti che vengono inseriti nella summenzionata bacheca per selezionare solo i documenti che hanno rilevanza sindacale" e "in caso negativo, se sia intenzione di introdurre le opportune verifiche affinché, d'ora in avanti, le propagande politiche vengano escluse dalla bacheca".
Presidente - Per la risposta, la parola al Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Evidentemente si percepisce nella prima domanda una certa evidenza provocatoria, che è giustificata da un percorso che abbiamo anche letto sui giornali, che credo però faccia parte di un confronto politico decisamente più ampio e che non può trovare le sue risposte esaustive all'interno di un'interpellanza.
Confido pertanto che con toni appropriati le forze politiche che si sentono maggiormente coinvolte in questo dibattito possano esporre le proprie visioni in contesti che possano dar loro modo di esaurire pienamente, da entrambe le parti, le motivazioni a sostegno delle proprie tesi e giustifichino, laddove ce ne sia bisogno, certi comportamenti e certe situazioni.
Per quanto riguarda la seconda domanda, cioè "se esista un vaglio di documenti che vengono inseriti nella summenzionata bacheca per selezionare solo i documenti che hanno rilevanza sindacale", la bacheca sindacale consiste in spazi fisici o virtuali funzionali all'esercizio del diritto di affissione garantito dallo Statuto dei lavoratori e per quanto attiene alle disposizioni contrattuali dell'accordo quadro regionale di lavoro in materia di diritti sindacali del 2016. Il datore di lavoro non ha il potere di impedire o di rimuovere unilateralmente il materiale ivi pubblicato, né può essere ritenuto responsabile dei suoi contenuti, trattandosi di materiale formato e gestito da soggetti terzi ai quali il datore di lavoro, previa verifica della legittimazione a operare in nome e per conto dell'organizzazione sindacale, rilascia apposite credenziali di accesso per poter affiggere il materiale, caricandolo nella sezione dedicata della pagina Intranet, assumendo la responsabilità dei relativi contenuti.
Per quanto riguarda invece il terzo quesito, cioè "in caso negativo, se sia intenzione introdurre le opportune verifiche affinché, d'ora in avanti, le propagande politiche vengano escluse dalla bacheca", risulta difficilmente praticabile un vaglio preliminare sui contenuti di merito del materiale che le organizzazioni sindacali intendono affiggere in quanto ciò contrasterebbe con il diritto di libera affissione ed eventuali interventi unilaterali di controllo preventivo potrebbero configurare condotte antisindacali, censurabili ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori.
Alla luce del caso richiamato, il Dipartimento personale avrà comunque cura di sensibilizzare le organizzazioni sindacali sui contenuti pubblicati, ferma restando la loro esclusiva responsabilità in merito, cosa che peraltro è già stata fatta in seguito a quanto è successo.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Ovviamente sono soddisfatto per questo passaggio che lei ha fatto, io non so se la rimozione di quel volantino sia dovuta a questa sensibilizzazione, a un'improvvisa vergogna che si è provata rispetto a quello che si è scritto, ma sicuramente nessuno ascrive la responsabilità al datore di lavoro di quello che c'è scritto. Sicuramente va effettuato un controllo ex post dato che se vengono inseriti dei contenuti che possono essere potenzialmente, come questi, diffamatori o anche con contenuti penalmente rilevanti, è evidente che non si può dire: "Sì, però va tutto bene", è sempre il sito della Regione, per carità, per quanto sia chiaramente una bacheca dedicata ai suoi dipendenti. Secondo noi, è importante anche vigilare su quello che viene pubblicato e, se ci sono dei contenuti che sicuramente non vanno bene, è importante segnalarlo.
Detto questo, credo che questo però sia soltanto un sintomo di come - e lo abbiamo detto - certe forze politiche, così come certe finte associazioni tentino di provare a inquinare il dibattito. Credo sia utile, al netto del fatto che, per esempio, abbiamo visto schierarsi anche figure che non si dovrebbero schierare... ma penso che di questa figura ne potremo parlare diffusamente nella giornata di oggi... come il Consigliere di parità, che ha sottoscritto l'appello contro l'autonomia differenziata, quello della nostra Regione, con un ruolo che non è proprio... ecco perché è stato riportato trionfalmente sui giornali. Quello che però ci tengo a ribadire in quest'aula... e ci tengo a leggere un breve stralcio di un dibattito parlamentare, si tratta di quando - il collega Caveri era presente in aula e prese anche la parola - fu approvata la modifica della Costituzione che poi ha reso possibile l'applicazione dell'autonomia differenziata con la legge Calderoli. Vi leggerò solo un pezzo dell'intervento di Marco Boato, che di certo non è personaggio di Destra ma era personaggio organico alla maggioranza di Centro-Sinistra ed è di estrema Sinistra: "Presidente e colleghi, appare evidente a tutti l'importanza fondamentale di questa riforma costituzionale nella direzione del federalismo, vi è una profonda trasformazione dalla forma di Stato che valorizzi non solo le Regioni, ma l'intero sistema delle autonomie. Nei giorni scorsi, e ancora nelle ultime ore, si sono levate, per chi le ha volute ascoltare, ancora una volta le voci di auspicio e sollecitazione al voto favorevole da parte della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dell'ANCI, dell'UPI, dell'UNCEM e della lega delle autonomie. Da parte delle Regioni e dell'intero sistema delle autonomie vi è una piena trasversalità politica nel sollecitare il Parlamento ad approvare questa fondamentale riforma costituzionale che si apre con una sorta di rivoluzione copernicana... Sarebbe irresponsabile bloccare questo processo, irresponsabile rispetto ai cittadini in primo luogo e irresponsabile rispetto alle Regioni e a tutto il sistema delle autonomie.
Sarebbe irresponsabile per mere ragioni di scontro elettorale bloccare ancora una volta il processo riformatore. Noi Verdi, noi Girasole, noi Ulivo, noi Centro-Sinistra, noi minoranze linguistiche di lingua tedesca e ladina - ma mi auguro anche altri colleghi - non saremo irresponsabili, ci assumiamo con il voto favorevole le nostre responsabilità e affrontiamo con convinzione e serenità il giudizio dei cittadini", sottolineo "applausi dei Deputati dei gruppi Misto-Verdi-l'Ulivo, dei Democratici di Sinistra-l'Ulivo e dei Popolari, Democratici-l'Ulivo e del Misto-Socialisti Democratici Italiani".
Riporta poi il testo alla fine e all'esito della votazione: "La Camera approva. Vivi, prolungati applausi dei Deputati dei gruppi dei Democratici di Sinistra-l'Ulivo, dei Popolari e Democratici-l'Ulivo, dei Democratici-l'Ulivo, Comunista, dell'UDEUR, Misto-Socialisti Democratici Italiani, Misto-Verdi-l'Ulivo e Misto-Rinnovamento Italiano, cui si associano i membri del Governo. Dai banchi dei Deputati dei gruppi dei Democratici di Sinistra-l'Ulivo, dei Popolari e Democratici l'Ulivo, dei Democratici, Comunista, dell'UDEUR, Misto-Socialisti Democratici Italiani, Misto-Verdi-l'Ulivo e Misto-Rinnovamento italiano si scandisce reiteratamente la parola: "libertà"".
All'approvazione di questa modifica costituzionale l'entusiasmo è tale che il Presidente di turno deve riprendere i colleghi con queste parole: "Colleghi, spero che l'entusiasmo non vi porti fuori dall'aula perché dobbiamo ancora votare il disegno di legge di conversione del decreto-legge sugli Enti locali. Vi prego di rimanere seduti e di procedere nei lavori".