Oggetto del Consiglio n. 3927 del 18 settembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3927/XVI - Interrogazione: "Benefici attesi dall'acquisizione del servizio specialistico di analisi e valutazione della performance della Regione Valle d'Aosta nell'adempimento ai LEA".
Bertin (Presidente) - Punto n. 29. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Non lo dico mai, ma grazie, collega Manfrin, per quest'iniziativa. "Conoscere quali siano i benefici che il servizio specialistico di analisi e valutazione potrebbe portare": il testo della sua iniziativa pare interrogare sul perché si sia approvata l'acquisizione di un servizio specialistico di analisi e di valutazione della performance della Regione nell'adempimento ai Livelli Essenziali di Assistenza o LEA quando già esiste, il nuovo sistema di garanzia, a livello statale. Riteniamo quindi che sia innanzitutto necessario definire le due attività che lei cita, evidenziandone le finalità e le differenze.
Il nuovo sistema di garanzia è lo strumento attraverso cui il Ministero della salute valuta l'erogazione delle prestazioni sanitarie da parte delle Regioni con l'utilizzo di una serie di indicatori e di parametri standard uguali per tutte le Regioni. A tale valutazione consegue pertanto una fotografia che rappresenta una situazione in un dato momento storico. Una fotografia che, proprio in ragione della modalità con cui viene scattata, come già abbiamo avuto più volte modo di spiegare in aula, in determinati casi non rappresenta in modo completo ed esaustivo la realtà. Questo può accadere soprattutto in realtà territoriali di montagna come la nostra, caratterizzate da limiti dimensionali di popolazione e da una complessità morfologica che abbiamo già avuto modo di dire parlando prima con il collega Baccega rispetto al tema del costo sintetico.
Il servizio specialistico di analisi e di valutazione della performance della Regione e dell'adempimento ai livelli essenziali di assistenza reso da parte di un soggetto qualificato e indipendente ha invece un fine completamente diverso. Partendo infatti dai risultati del nuovo sistema di garanzia e da un'analisi precisa del contesto di riferimento, si pone l'obiettivo di definire le aree prioritarie di intervento, nonché azioni di miglioramento e di potenziamento da porre in essere, naturalmente rispetto alla gestione dei dati. Questo servizio specialistico fa parte delle iniziative che questo Assessorato ha avviato, ponendo grande attenzione appunto alla qualità dei nostri dati proprio al fine di monitorare e migliorare gli indicatori del nuovo sistema di garanzia. Si tratta infatti di un'attività nuova, in passato non svolta in maniera così approfondita, anche in considerazione della specificità della Valle d'Aosta che sovente non compariva neanche nelle analisi e nelle pubblicazioni dei dati sanitari in quanto non direttamente collegata ai finanziamenti statali. In poche parole, visto che ci finanziamo da soli, non ci chiedevano neanche i dati ed eravamo una Regione dipinta di grigio quando tutte quante le altre Regioni avevano colori a seconda della fotografia data in quel momento.
Oggi l'analisi dei dati e dei flussi è diventata un'attività importante e imprescindibile per ogni tipo di azione e per questo, presso la struttura competente dell'Assessorato, in particolar modo del Dipartimento sanità e salute, abbiamo costituito nel 2023 un ufficio, Flussi regionali, che collabora con l'Ufficio sistemi informativi dell'Azienda USL. In tale sinergia si sta analizzando ogni singolo flusso di dati nell'ambito del nuovo sistema informativo sanitario del Ministero della salute al fine di migliorare la qualità, la coerenza e la completezza dei dati stessi inviati al Ministero. Proprio a tal fine, nel primo semestre 2024, si è tenuto un corso di formazione sui flussi organizzato da Agenas, che abbiamo specificatamente chiesto, come Dipartimento, di dedicare a dipendenti regionali e aziendali che si occupano della materia proprio perché, di fatto, è risultata essere una novità. Ricordiamo infatti che i dati dell'ultimo report del nuovo sistema di garanzia si riferiscono al 2022. Pertanto, sebbene il lavoro che gli uffici stanno svolgendo abbia già fornito importanti risultati, ad esempio il raggiungimento nel 2023 del target PNRR per l'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) che ne è un esempio, ci attendiamo che significativi miglioramenti nella gestione e trasmissione dei nostri dati diano evidenze nei prossimi anni.
L'attenzione rimane quindi chiaramente alta, anche e soprattutto sulla qualità delle prestazioni sanitarie, perché è importante capire che un conto sono le prestazioni sanitarie, che rimangono la centralità della questione perché naturalmente è con la prestazione sanitaria che tu, di fatto, rendi un servizio adeguato o meno alla tua comunità, un altro conto sono i dati che rendono evidenti queste prestazioni sanitarie o meno e un'altra cosa ancora è la gestione dei flussi di questi dati.
Su questo fronte, a gennaio 2024, è stato infatti organizzato, sempre in collaborazione con Agenas, un corso di formazione per i referenti clinici aziendali sugli indicatori del Programma Nazionale Esiti, altra cosa e cioè il PNE, un altro strumento di valutazione della qualità dell'assistenza. A seguito del corso, sono stati poi avviati due audit clinici con Agenas proprio su due indicatori che intendiamo migliorare in diminuzione e che sono il numero di parti cesarei per i quali siamo sempre rossi, rispetto ovviamente al numero di abitanti, e i giorni di ricovero per gli interventi di colecistectomia laparoscopica.
Inoltre, in attuazione di una delle azioni previste per il 2024 dal piano operativo annuale del Piano per la Salute e il Benessere Sociale (PSBS), sarà costituito a breve un gruppo di lavoro per la valutazione e il miglioramento della performance rilevata sia attraverso gli indicatori del nuovo sistema di garanzia, che lei chiede, che del Programma Nazionale Esiti (PNE) composto da referenti regionali e aziendali con l'obiettivo di definire un protocollo condiviso di miglioramento in tal senso.
Queste sono le azioni per migliorare i dati e gli indicatori che, ribadiamo, della sanità valdostana fotografano soltanto alcuni aspetti e in modo necessariamente parziale e non esaustivo. Gli stessi quindi non sono sicuramente rappresentativi e non rendono merito di tutto l'impegno profuso dal personale sanitario in questi anni, né restituiscono la reale qualità delle prestazioni sanitarie, soprattutto se queste prestazioni non rientrano appunto tra gli indicatori di due sistemi nazionali diversi.
Aggiungiamo che è attualmente in corso lo studio conferito all'Università del Piemonte orientale per la fattibilità in tal senso, altro indicatore, della rete epidemiologica regionale, che si concluderà con una proposta di modello organizzativo dell'Osservatorio epidemiologico regionale.
A corollario di tutte queste attività, abbiamo pertanto ritenuto importante, per non cadere nell'autoreferenzialità, ricevere una valutazione esterna da parte di un soggetto qualificato e indipendente che ha già svolto analoghi incarichi per altre Regioni. Il rapporto che riceveremo ci permetterà inoltre di comprendere se abbiamo individuato tutte le aree su cui dobbiamo lavorare per migliorarci e se sarà bene prevedere azioni di miglioramento ulteriori rispetto a quelle da noi già individuate. Questo a ulteriore conferma che stiamo cercando in ogni modo di dare una fotografia più corretta degli aspetti in termini di gestione dei dati delle prestazioni sanitarie di riferimento.
È importante, collega Manfrin, prima della sua replica, che ovviamente non so quale sarà, avere - perché è già capitato in quest'aula di fare analisi di questo genere - un chiaro distinguo tra le prestazioni, i dati che si evidenziano rispetto alle prestazioni che, in alcuni casi, ripeto, sono eterodiretti, nel senso che i canali di analisi per la prossima analisi sia del PNE che del piano del sistema di garanzia vengono decisi ovviamente a livello centrale.
Terza cosa che, rispetto a quello che viene deciso a livello centrale, deve essere analizzata è la gestione dei flussi dei dati, che spesso è risultata essere un problema ancora maggiore rispetto ai dati stessi. Gli ambiti di riferimento pertanto sono tre e divisi tra loro.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Sono io che la ringrazio, Assessore, perché avevo bisogno di alcuni chiarimenti e me li ha forniti.
Cominciamo con le curiosità che si trovano nella DGR 950, con la quale si delibera l'accordo con Gimbe, dove, tra l'altro, si trovano - lo noterà perché sono on-line, evidenziate perché inserite di pugno da lei, Assessore - delle frasi, che sono: "Competenti strutture del Dipartimento sanità e salute" per ben due volte e lei ne parla quando parla degli incontri avvenuti con Gimbe. Lo sa perché? Perché - e questo è il parere che esce fuori - pare che quasi lei abbia fatto tutto da solo, cioè si sia visto con il Presidente della Fondazione, abbia fatto le videochiamate, eccetera, e poi a un certo punto si sia detto: "Caspita, ma qui penseranno che ho fatto tutto da solo, mettiamo che c'erano anche le strutture competenti della sanità" e queste correzioni sono evidenti perché (incomprensibile) se le è dimenticate, c'è l'evidenziatura. Curiosamente la DGR è preceduta in data 8 agosto, visto che si parla di comunicazione, dal reperimento di un social media manager per l'USL, per la modica cifra di 45 mila euro, il 5 agosto da un ulteriore finanziamento per relazioni esterne e comunicazione (30 mila euro) e altrettanto curiosamente dall'adesione precipitosa alla Rete Civica "Salviamo il servizio sanitario nazionale" promossa sempre da Gimbe, una serie di coincidenze prima che arrivi l'accordo con Gimbe.
Che cosa diceva lei di Gimbe e delle analisi che forniva? Le cito quello che ha detto nella seduta del 3 aprile del 2024: "Oltre a questo, è importante capire subito che stiamo parlando degli stessi dati rielaborati per un'altra tesi di riferimento - è chiaro che, quando è scritto: "di riferimento", è suo - da una Fondazione privata che giustamente dei dati può fare quello che ritiene più opportuno. Il rapporto di Gimbe non riporta criticità ulteriori e diverse rispetto a quelle che abbiamo già più volte riportato in aula". Questo è quello che diceva lei. Poi c'è quello che dice il direttore Uberti: "Dati Gimbe vecchi, la situazione attuale è migliore", cioè tutti e due avete criticato Gimbe, però gli si richiede una bella consulenza.
In effetti, guardando l'ultimo rapporto Gimbe 2022, i dati confermano quello che già il Ministero della sanità, gratuitamente, afferma, cioè che la nostra Regione è insufficiente di tutti e tre gli indicatori: prevenzione, distrettuale e ospedaliera.
Nonostante quindi le spiegazioni, o oscuro... o forse lei ha detto: "Non cadere nell'autoreferenzialità", è eccessivamente lampante il motivo per cui si è deciso di affidare a una fondazione, tra l'altro, una fondazione senza scopo di lucro, che prende però 18 mila euro per fare le sue consulenze, alla faccia del "senza scopo di lucro", complimenti, quindi è chiaro e lampante il motivo per cui l'avete fatto, Assessore.
Queste valutazioni che voi avete sempre sdegnosamente rifiutato, ogni volta che siamo venuti qui in aula dicendo: "Guardate, che queste valutazioni vi bocciano", quelle del Ministero e anche quelle di Gimbe, lei diceva: "Ma sono gli stessi dati, sono vecchi, è una Fondazione privata, fanno schifo, chi se ne frega", adesso però gli diamo 18 mila euro per sicurezza, facciamo una consulenza.
Allora se noi mettiamo assieme le cose, anche rispetto alla comunicazione che l'USL ha messo in campo, 45 mila di qua, 30 mila di là, l'adesione a Gimbe, io credo che si arrivi a una verità e ovviamente le interessa avere dei dati differenti per magari utilizzarli nella prossima campagna elettorale, per dire: "Vedete, le valutazioni sono diverse rispetto alle bocciature che abbiamo già avuto, diamo una bella consulenza". Io però la metto in guardia, Assessore, perché questo studio, adesso che abbiamo svelato un po' l'arcano, potrà dare soltanto due esiti: nel primo caso i dati non cambieranno, quindi Gimbe fotograferà esattamente come fa il Ministero la stessa identica situazione, i dati sono questi, non cambiano, quindi ci sarà una nuova bocciatura e ci sarà evidentemente la palese certezza di aver speso soldi invano, per avere l'identica bocciatura, è sufficiente leggere le valutazioni del Ministero. Nel secondo caso invece i dati saranno migliori e a quel punto però, Assessore, a nessuno potrà essere tolto il sospetto che il miglioramento sia dovuto semplicemente magari al pagamento della consulenza. Ti pago, mi fai una consulenza, i dati migliorano. Questo sospetto ci sarà sempre, Assessore. Allora se una Fondazione privata senza scopo di lucro fa delle analisi gratuitamente, prendiamo le analisi gratuite; se le paga, Assessore, evidentemente il sospetto non ce lo toglierà nessuno.