Oggetto del Consiglio n. 3916 del 18 settembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3916/XVI - Interrogazione: "Stima dei costi di alcuni interventi inseriti nella bozza di piano regionale dei trasporti 2035".
Bertin (Presidente) - La consigliera Erika Guichardaz è temporaneamente assente, per cui il punto n. 17 verrà affrontato successivamente. Passiamo dunque al punto n. 18. Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (UV) - La consigliera Minelli interroga il Governo sul PRT, in particolare chiede al Governo regionale per conoscere se siano state effettuate le stime dei costi e, in caso affermativo, quali siano gli importi approssimativi dei seguenti interventi, ne elenca sette, si dimentica nell'elenco di parlare del raddoppio della linea ferroviaria, del completamento della pista ciclabile, dell'universalità del trasporto, probabilmente ha scelto politicamente quali interventi mirare per poi continuare la sua azione politica già iniziata dopo 24 ore dalla presentazione del PRT dicendo che il nostro piano non va bene, che è contrario alle vostre idee e, come ho già potuto dire, per fortuna, perché abbiamo esattamente idee diverse su una parte di questi temi, perché poi ho scoperto anche che gli Assessori vanno bene se fanno qualcosa che risponde alle vostre idee, invece diventano delle persone estremamente contrarie all'ambiente, al territorio e al trasporto quando portano avanti altre iniziative.
Detto questo, mi stupisce che lei faccia questa domanda, è una persona molto preparata, sa che nel piano regionale trasporti, come in tutti i piani, non c'è necessità di stima dei costi, non c'era nel piano energetico, non c'è nel piano politiche del lavoro, non c'è da nessuna parte, quindi se aveva bisogno di quest'interrogazione per dire che ci sono delle cose troppo costose in questo piano e che quindi cominciamo a fare l'azione politica che durerà nei prossimi mesi per dire che le cose che abbiamo messo non si possono realizzare, non c'era bisogno di un'interrogazione, potete continuare a fare dei comunicati stampa.
Detto questo, le stime non c'erano né nel piano regionale trasporti del 2019 e non c'erano neanche nel documento che lei aveva portato in maggioranza quando dovevamo portarlo, quindi non capisco perché bisogna fare una domanda quando si sa già che non c'è bisogno di una risposta in questo senso. Ci sarà bisogno di discutere politicamente del piano, se quello che il Governo ha previsto di portare avanti verrà accettato dopo il confronto politico, si passerà a una fase più operativa attraverso dei progetti che non saranno tutti in carico all'Amministrazione regionale, perché ci sono opere autostradali, ci sono opere che competono alle ferrovie, opere che competono ad altri soggetti istituzionali, quindi il piano, come tutti i piani... ripeto: il piano energetico recentemente approvato è un piano che delinea una visione e soprattutto delle tappe di lavoro successive; in particolare per quei temi e quegli obiettivi che non rispondono direttamente all'azione politica dell'Amministrazione regionale. Ci sarà quindi tempo, una volta approvato il piano, per poter analizzare nel dettaglio tutti questi obiettivi, tutti questi progetti, che hanno una gittata molto lunga.
Approfitto per ricordare che, ai sensi del decreto legislativo 152/2006, al momento il piano è in sospensione di VAS in quanto è stato interessato il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica per capire se in questi sessanta giorni di interruzione il Ministero e la Francia avrà interesse a partecipare al procedimento che abbiamo avviato, perché, come tutti sappiamo, avendo inserito nel piano il tema della seconda canna del Tunnel del Monte Bianco, c'è la possibilità per il Governo francese di poter intervenire in questa procedura. C'è stata una precisa volontà politica di inserire quest'azione con l'obiettivo di passare dalle parole a delle azioni politiche e direi amministrative, nel senso che si è molto discusso negli ultimi anni, nell'ultimo anno soprattutto dopo la chiusura del Fréjus, del tema del Tunnel del Monte Bianco, tutti si sono detti a favore, soprattutto della parte italiana, di quest'obiettivo. Noi lo riteniamo importante per dare al collegamento internazionale con la Francia un futuro nei prossimi anni e abbiamo la necessità di lavorare insieme a tutti i soggetti politici, istituzionali, le associazioni di categoria per capire se questo potrà essere uno degli obiettivi sostenibili a livello europeo per i due Stati e per le Regioni confinanti.
La prossima settimana, il 25 e il 26, faremo ulteriori incontri sul territorio, incontreremo infatti la Chambre, gli amministratori, alcune associazioni che ci hanno chiesto di incontrarci, la popolazione in Bassa e in Alta Valle, quindi continuando nell'azione divulgativa per far sì che, come abbiamo fatto per il piano energetico ambientale regionale, tutti abbiano conoscenza dei contenuti del piano e possano il giorno che si apriranno le osservazioni, nei 45 giorni necessari, fare tutte le valutazioni e osservazioni del caso, che poi saranno oggetto di analisi tecnica per poter finalmente discutere il piano regionale dei trasporti in aula.
Presidente - Per la replica, la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Assessore, non è credibile che abbiate predisposto un elenco di opere importanti da inserire nel piano regionale dei trasporti, un elenco che non compariva nella precedente bozza, senza un minimo di valutazione finanziaria. Si tratta di un elenco di ben sette opere, lei non le ha citate, le cito io: 1) separazione delle corsie di marcia del Traforo del Monte Bianco; 2) nuova galleria autostradale a due canne fra Arnad e Pont-Saint-Martin; 3) sistema BRT fra Aosta e Entrèves; 4) collegamento funiviario fra Pila e Cogne; 5) collegamento funiviario fra Frachey e Valtournenche; 6) collegamento stradale fra Brusson e Gressoney-Saint-Jean; 7) collegamento stradale fra Pont Valsavarenche e Ceresole Reale.
Lei dice che io ho dimenticato due altre opere, quelle c'erano nella precedente bozza di piano, quindi non è una dimenticanza; queste sono sette opere che richiedono, credo, complessivamente svariati miliardi di euro per essere realizzate e che appunto non c'erano né nella bozza del PRT che è stata avviata a VAS nel 2022 dall'allora assessore a interim, il presidente Lavevaz, e non c'erano chiaramente nemmeno in quella che non è stata approvata nel 2021, perché non avete voluto approvare quella bozza di PRT e mandarla avanti, avete cambiato completamente l'impostazione e la natura del piano regionale dei trasporti.
Non ho difficoltà a dire che, dal nostro punto di vista, l'intervento di questa maggioranza sul PRT è stato devastante. Invece di essere uno strumento di programmazione per una mobilità diversa e più sostenibile in Valle d'Aosta, invece di essere un piano che segue i principi della cura del ferro, è diventato un piano per accrescere il trasporto su gomma, sia quello leggero, sia quello pesante.
Un indirizzo programmatico che noi riteniamo sbagliato ma che è soprattutto anacronistico. Avete operato delle forzature e non avete nemmeno valutato correttamente le conseguenze, tant'è vero che avete inserito, come lei diceva, per "precisa volontà politica", il raddoppio del Tunnel del Monte Bianco e vi è caduta sulla testa una bella tegola, con degli effetti che sono ancora tutti da valutare, perché la tegola è quella della necessità - come lei diceva - di un coinvolgimento della Francia. Quella procedura di VAS che lei ha annunciato ai quattro venti al mese di luglio non è stata avviata e, a due mesi di distanza dall'approvazione in Giunta della trasmissione del PRT all'ufficio della VAS, la procedura non è ancora arrivata. Questo significa che ai ritardi che ci sono già da tanto tempo ne aggiungete degli altri. Io voglio ricordare ancora una volta che il PRT è un piano previsto da una legge regionale del 1997 che non ha trovato attuazione, eppure nel 2021 eravamo pronti ad approvare. Che tipo di PRT eravamo pronti ad approvare nel 2021? Quello che lei ad aprile 2019, Assessore, aveva presentato e poi tutto si era interrotto, perché sappiamo che cos'era successo: una chiusura anticipata della legislatura; e quello che io avevo proposto - e i colleghi lo hanno avuto, perché io ho chiesto al Presidente del Consiglio di trasmetterlo - aveva ben poche differenze rispetto a quello che lei aveva portato avanti. Si tratta quindi di 27 anni di ritardo, fra un po' saranno 28, credo che ci arriveremo ai 28 anni, perché sicuramente non penso che il PRT potrà essere approvato entro la fine di quest'anno. Sicuramente cercherete di approvarlo entro le elezioni regionali del prossimo anno, entro il 2025, perché sarà necessario darsi una patina di efficienza, però credo che non sarà una cosa che vi porterà tanto bene, perché si tratta di un piano per questi versi, per vari versi, inaccettabile.
Lei, Assessore, ha detto: "dobbiamo solo continuare nell'azione che abbiamo già intrapreso subito dopo l'annuncio dell'approvazione in Giunta del piano", è sicuro? Noi su queste sette opere, che avete forzatamente e affrettatamente inserito nel piano regionale dei trasporti, diamo un giudizio negativo e contrasteremo con decisione - e lei lo sa - e con i mezzi che abbiamo a disposizione questa vostra scelta.