Oggetto del Consiglio n. 3915 del 18 settembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3915/XVI - Interrogazione: "Ricadute positive per la Pubblica Amministrazione e per gli utenti-cittadini della realizzazione del progetto denominato 'VDAPay'".
Bertin (Presidente) - Punto n. 16 all'ordine del giorno. Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (UV) - Rispondo volentieri a questa sollecitazione partendo dal presupposto che questo è un tema molto significativo, perché si tratta sostanzialmente di modernizzare, per così dire, il sistema con il quale noi ci occupiamo del rapporto con il cittadino, è uno dei vari filoni con il quale ci rapportiamo con i cittadini. La logica è sempre quella di guardare a delle soluzioni valide senza avere la presunzione di inventare dei propri software home made, perché questo è sempre un rischio molto, molto grande, per cui noi ci siamo appoggiati per la modernizzazione nel solco del filone obbligatorio del PagoPA e ci siamo legati a un sistema interregionale che si chiama SPAC (Software Partecipato Aperto Condiviso), che è stato definito con grande intelligenza e con grande capacità dalla Regione Veneto e consente alla Regione di poter capitalizzare e riusare strumenti, esperienze e best practice in diversi ambiti tecnologici, quindi non soltanto relativamente alla tematica della riscossione delle entrate.
Credo che il consigliere Aggravi mi capisca, nel senso che non c'è niente di meglio che confrontarsi con gli altri, soprattutto quando gli altri, per varie ragioni, talvolta anche di scala, hanno sviluppato delle soluzioni tecnologiche che sono particolarmente valide. L'obiettivo appunto è quello di aumentare la collaborazione, ma vorrei dire anche che non è un elemento di poco conto che queste competenze si aggiungono anche a una diminuzione dei costi, perché più si condividono dei sistemi più i costi di manutenzione diminuiscono e soprattutto si hanno delle idee per l'evoluzione della piattaforma. Vorrei dire che l'adesione a questa SPAC consentirà di riutilizzare parte del sistema che già avevamo, il MyPay, che è stato utilizzato da molte Regioni ed è la piattaforma di riferimento che si lega alla piattaforma unitaria nazionale del PagoPA. Il progetto si pone l'obiettivo di razionalizzare e semplificare le interazioni fra i sistemi informativi degli Enti locali e quelli della Regione con il sistema PagoPA.
Con riferimento agli aspetti positivi che la nuova piattaforma sarà in grado di generare, vorrei evidenziare che ci sarà una semplificazione della gestione delle entrate regionali; di conseguenza, un risparmio sulle attività manuali degli uffici. Come sempre, il problema in questi casi è l'interoperabilità fra i diversi sistemi di software coinvolti nella gestione delle entrate regionali, cioè il sistema PagoPA e, come ricorderà anche sulla base della sua esperienza assessorile, i nostri sistemi informatici Affi e SICER e i sistemi periferici di gestione di singole entrate regionali. Il sistema nuovo consentirà di sollevare tutte le strutture periferiche regionali dalla doppia gestione meramente manuale e di complessa attuazione su diverse tipologie di software che richiedono la transcodifica dei dati contabili, cioè evitare di dover trasferire manualmente i dati da un sistema di software all'altro. Contestualmente si garantisce la correttezza e l'affidabilità della situazione creditoria della Regione nei confronti della cittadinanza, riducendo al minimo il margine di errore dei dati. Le ricadute positive sulle risorse umane sono fra gli obiettivi principali di questo progetto, che ha l'ambizione di migliorare l'efficienza, l'equità, l'efficacia, l'economicità e la trasparenza nel rispetto delle esigenze di razionalizzazione e di semplificazione degli adempimenti amministrativi e contabili della Regione e degli utenti, partendo dal presupposto che esistono - e naturalmente condividiamo quest'idea - degli obblighi di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Una parte dell'Agenda digitale che oggi abbiamo presentato va proprio in quel senso.
I costi di integrazione per ciascun ente sono sempre stati, per rispondere alla domanda n. 3, a carico degli enti stessi fin dall'avviamento della piattaforma dei pagamenti.
Nel progetto "VDAPay" è prevista la costituzione di un centro servizi presso la nostra società in house INVA, che consentirà un supporto operativo a tutti gli Enti locali nelle varie fasi del progetto.
È inutile dire che negli incontri con il CELVA emerge la solita problematica, cioè noi abbiamo un vecchio sistema e avremo un nuovo sistema, nell'interregno c'è il rischio di perdere dei pezzi, ci sono dei precedenti che lei conosce, che un po' si rifanno a chi è nostalgico del vecchio sistema, ma anche talvolta, con i nuovi software, a elementi oggettivi di difficoltà e abbiamo garantito agli Enti locali che ci sarà una piena assistenza per evitare che ci siano dei bug nel cambiamento del sistema.
Il progetto "Il risparmio", un tema che già questa mattina lei ha affrontato, consentirà una semplificazione per gli utenti e i cittadini nella gestione dei pagamenti. La Regione e gli enti territoriali creditori non possono - io qui le do un dispiacere - intervenire sull'applicazione delle commissioni, i cui importi sono stabiliti da ciascun prestatore di servizi di pagamento, il codice PSP, del circuito interbancario aderente al sistema PagoPA. Sul sistema PagoPA gli utenti e i cittadini possono scegliere quale prestatore di servizi di pagamento utilizzare per effettuare il pagamento e le commissioni possono variare in base al canale scelto, ad esempio, un pagamento attraverso l'home banking, punti di vendita fisici, App di pagamento, dando quindi la facoltà di scegliere l'intermediario che offre il vantaggio con le condizioni e le commissioni che si ritengono più vantaggiose. L'interoperabilità dei sistemi contabili coinvolti garantisce - e questo è molto importante - la correttezza dei dati circa le posizioni debitorie dei cittadini. L'aggiornamento e il monitoraggio dei dati permettono all'Amministrazione di poter garantire l'affidabilità dei dati circa gli accertamenti contabili anche in sede di procedure particolarmente gravose di recupero crediti. Mediante la procedura di riconciliazione automatica dei pagamenti effettuati dagli utenti sul circuito PagoPA l'Amministrazione ha la certezza che le somme dovute siano state pagate e anche correttamente incassate al bilancio regionale. Pertanto per i cittadini il vantaggio è rappresentato dalla conoscenza mediante processi che assicurano una fruizione semplice e affidabile dei dati circa le proprie posizioni debitorie verso l'Amministrazione e le relative scadenze.
Aggiungerei che questo insieme di scelte che sono state operate non hanno visto come protagonisti esclusivamente i bravi tecnici del Dipartimento innovazione e quelli dell'INVA, ma va dato merito anche a chi si occupa delle entrate nell'Assessorato delle finanze, perché questo ci ha consentito di tarare in maniera esatta l'inserimento di questo nuovo sistema all'interno dei sistemi della Regione.
Direi che l'altro aspetto è che i periodici incontri che i nostri tecnici hanno con la Regione Veneto e con l'insieme di Regioni e di Enti locali che si occupano di questo, spinge sempre più in là l'orizzonte, e quindi consentirà assai probabilmente un utilizzo di questa piattaforma anche per altri rapporti con i cittadini e rientra in un processo. Visto che lei questa mattina giustamente evocava il rischio della burocrazia, dal punto di vista almeno teorico, quest'insieme di nuovi strumenti dovrebbe consentire di rendere più semplice la vita non sono alla Pubblica Amministrazione, ma anche ai cittadini utenti.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Ringrazio l'Assessore per le informazioni ulteriori che sono state fornite.
Io inizio questa replica con un auspicio: mi auguro che la semplificazione delle operazioni contabili - per semplificare gli ardui passaggi che ha fatto giustamente nel rappresentare l'evoluzione - possano liberare risorse finanziarie e risorse umane da poter destinare a finalità più efficienti e diciamo più produttive. Ho semplificato e spero che l'auspicio sia buono.
Effettivamente, andando poi ad analizzare nel dettaglio la delibera di riferimento e poi anche riprendendo in particolare la prima risposta che ha dato, ben venga la sinergia con altre realtà, soprattutto laddove le cose funzionano bene. Devo dire che la prima volontà era quella di comprendere meglio effettivamente di cosa si parlava, perché, dalle comunicazioni che erano uscite sul VDAPay, sembrava quasi che fosse effettivamente un (incomprensibile) software, invece poi, andando a vedere, si è capito meglio.
Per quanto concerne le ricadute positive o negative, penso che la risposta sia stata più che esaustiva, sarà estremamente complicato - in parte l'abbiamo detto prima all'altro punto all'ordine del giorno e lo diciamo ancora adesso - il passaggio dal vecchio al nuovo e soprattutto da ente a ente, perché poi ognuno ovviamente ha le sue problematiche non soltanto da parte dell'utente, ma anche e soprattutto dell'organizzazione dei sistemi. Vedremo come si evolverà anche il coordinamento gestito dalla società in house.
Per quello che riguarda poi le ricadute sui cittadini, che dire? Meno male che c'è il mercato delle commissioni, quindi potremo scegliere l'intermediario che ci fa la commissione migliore - prendiamola come consolazione - sperando che poi l'operazione di pagamento vada a buon fine, perché chi, purtroppo, ha dimestichezza con i PagoPA vede che ogni tanto alcune operazioni finiscono nel nulla e quindi bisogna poi finire per scegliere gli intermediari diversi con delle condizioni diverse, ma questa non è né colpa del sottoscritto, né sua, né nostra, è un sistema che subiamo molto più grande, nel senso che più che PagoPA potevamo dargli un nome proprio che richiamasse magari anche lo sceriffo di Nottingham, perché oggettivamente, oltre a dover pagare il tributo, devo anche pagarmi una commissione per la gestione del tributo.
Detto questo, prendiamo atto e andiamo avanti e vedremo soprattutto l'evoluzione del progetto.