Oggetto del Consiglio n. 3914 del 18 settembre 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3914/XVI - Interrogazione: "Notizie relative agli esoneri dall'insegnamento per lo svolgimento delle attività di cui alla l.r. 14/2023 in materia di celebrazione dell'ottantesimo anniversario della Resistenza della Liberazione e dell'Autonomia".
Bertin (Presidente) - Punto n. 15. Assessore Jean-Pierre Guichardaz per la risposta, ne ha facoltà.
Guichardaz J. (FP-PD) - Per comprensione, leggo anche le domande che lei fa e poi do la risposta direttamente.
Lei chiede se vi siano altri esoneri dall'insegnamento per lo svolgimento delle attività legate alla legge regionale 14/2023 e, se sì, quanti e quali.
Con riferimento specifico allo svolgimento delle attività di cui alla l.r. 14/2023, confermo, come da lei rappresentato in premessa, che per quest'anno scolastico è stato attivato un ulteriore esonero a tempo parziale.
Per la celebrazione dell'ottantesimo, per l'anno scolastico 24-25, sono state distaccate due risorse, la docente Vilma Villot a 36 ore, in continuità oraria con i precedenti distacchi di cui ha usufruito negli anni, e una nuova risorsa a tempo pieno, quindi a 18 ore, il professor Andrea Camilletti.
I docenti sono esonerati dall'insegnamento a tempo pieno e parziale a decorrere dal 1° settembre 2024 al 31 agosto 2025, al fine di curare il seguito della legge regionale n. 14/2023, predisponendo gli atti applicativi previsti e assicurando il coordinamento generale dell'attuazione della stessa.
In particolare, gli insegnanti svolgeranno, di concerto con la Sovraintendenza agli studi, soprattutto attività didattico-formative rivolte alle istituzioni scolastiche, in coerenza con il percorso di eventi di interesse regionale di cui alla legge regionale, operando presso l'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta, in collaborazione con la Fondation Chanoux e con l'Università della Valle d'Aosta.
Tengo a precisare che il professor Camilletti è stato individuato e selezionato a seguito di avviso pubblico, che è stato debitamente inviato a tutte le istituzioni, quindi a conoscenza di tutti gli insegnanti, duemila e rotti insegnanti, poi escludiamo quelli non in possesso dei titoli, su una rosa di candidati che, purtroppo, era pari a uno, cioè il professor Camilletti è stato l'unico ad essersi candidato per ricoprire il posto in questione, proprio l'unico.
Ricordo anche a titolo informativo - questo sempre per informazione che può essere utile al dibattito - che il distacco di un insegnante non presuppone incrementi stipendiali di sorta a favore del docente ma, anzi, a parità di trattamento retributivo, raddoppia le ore di presenza al lavoro dell'insegnante distaccato presso il posto di lavoro, adattando l'orario di servizio a quello di un dipendente del comparto unico, sia in termini di ore settimanali, quindi 36 ore alla settimana, sia riguardo alle ferie, ai permessi e altre voci contrattuali. Quindi non rimane lo stesso trattamento: chi arriva dalle scuole secondarie, per esempio, con 18 ore, si deve impegnare a farne 36 e, a seguire, tutta la regolamentazione del personale che è inquadrato all'interno di un altro contratto di lavoro.
Poi lei chiede quali attività vengano dettagliate nella nota assessorile n. 13198/2024 che, se vuole, poi le rilascio, perché lei ha citato di non averne avuto nota.
Le attività sono: implementazione del sito internet dedicato www.80-autonomie-vda.eu; supporta la Presidenza della Regione nel seguito delle iniziative proposte o di interesse degli Enti locali valdostani; analisi e gestione della documentazione relativa alla Resistenza, alla Liberazione e all'Autonomia, in particolare presso l'Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea della Valle d'Aosta; supporta la definizione alla realizzazione di nuove iniziative rivolte alle scuole valdostane, con particolare riferimento all'offerta formativa riguardante l'educazione civica, allo scopo di: implementare la comprensione del concetto di Stato, Regione, Comune e Municipi, riconoscere i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti fra i cittadini e i principi di libertà sanciti dalla Costituzione italiana e dalle carte internazionali, conoscere i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana e gli elementi essenziali della forma di Stato e di Governo, ovviamente oltre ai contenuti della legge 14.
Le competenze che sono state chieste sono solide competenze pedagogico-didattiche in storia, educazione civica e buona conoscenza della lingua francese.
Quindi, a fronte di queste richieste, alla fine, evidentemente, l'unica persona interessata è questo professore che io personalmente non conosco.
Vorrei solo precisare, perché lei sorride e so che avete avuto anche qualche diverbio, che io non c'entro assolutamente niente, perché non faccio parte di Commissioni o altro, quindi qualunque tipo di distacco è un distacco che viene scelto apoliticamente, anche se magari si può credere il contrario.
Quali saranno le spese sostenute dall'Amministrazione regionale per l'impiego di uno, o nel caso di risposta affermativa alla prima domanda, di più insegnanti esonerati per il raggiungimento degli obiettivi della l.r. 14/2023.
Per individuare le spese sostenute dall'Amministrazione in caso di insegnanti esonerati, si considera il costo di un docente supplente; quindi, nel caso di specie, l'incarico di supplenza a tempo pieno presso la scuola primaria, nel caso della sostituzione dell'insegnante Villot, ad un costo annuo lordo per l'ente di 38 mila euro circa, e l'incarico a tempo parziale presso la scuola secondaria, quindi la sostituzione parziale del professor Camilletti che, come ho ricordato, per 9 ore continuerà ad insegnare, ad un costo annuo lordo di circa 16 mila euro.
Presidente - Per la replica, passo la parola al consigliere Perron.
Perron (LEGA VDA) - Ovviamente non stiamo parlando di cifre che mandano in bolletta un'Amministrazione, ma, come noi avevamo già subodorato - poi non ricordo nemmeno, forse ve l'avevamo votata, la legge; con il senno del poi, probabilmente, agiremmo diversamente -, ma con la legge 14 già io, nel mio caso personale, presentivo che ci sarebbe stato poi qualche posto in qualche modo privilegiato a cui qualcuno avrebbe potuto accedere.
Guardi, era abbastanza pronosticabile. Ora, io mi chiedo: distaccare dall'insegnamento persone - ad esempio Istituto Storico della Resistenza - che hanno un curriculum e che fanno pubblicazioni scientifiche (per quanto la storia sia scientifica), pubblicazioni di alto livello, lo possiamo anche capire - lei capirà a chi si allude -, quando è di quel tipo.
Quando siamo in casi di questo tipo, lei ha messo le mani avanti, il che mi fa capire che quindi ho toccato il punto giusto, non sarà certamente lei, allora in questo caso, ma io sorridevo, ridevo un po' sotto i baffi, perché queste situazioni ce le immaginavamo.
Ora, il discorso è distacchiamo... oltre al discorso economico, perché chiaramente qualcuno dovrà sostituire il professore: 38 mila, 16 mila euro è poca roba, nessuno si mette a strapparsi i capelli, ma è chiaro che l'Amministrazione pubblica deve sostenere dei costi in più per andare a puntellare delle situazioni che, probabilmente, potevano essere svolte tranquillamente senza queste cose qua; poi distacchiamo dei professori, in questo caso un professore che avrà un ruolo, un'abilitazione, quindi che avrà un certo livello per l'insegnamento, e quel posto lì verrà coperto da chi? Da chi? So che nelle scuole sono in difficoltà con i professori; arrivano anche a me costantemente delle mail per la scuola, so che viene presa anche gente appena diplomata per coprire dei posti di professore.
Allora la domanda è: ma allora mettiamo maggior qualità nella scuola o ci sono dei casi in cui qualcuno viene distaccato e in realtà la scuola poi ne soffre? Perché si dà una qualità più bassa come insegnamento, per forza di cose.
Questo è un po' il tema.
In ultimo, chiaramente, il punto politico: a me viene da considerare che spesso l'antifascismo militante, oggi, può essere un buon affare, un buon sistema per entrare nell'Amministrazione o in un mondo politico, è un modo di essere magari posteggiati in posizioni più o meno privilegiate; che questo caso lo sia o meno, di sicuro il fatto che ci sia stata una selezione pubblica e si sia presentata una persona, una, fa presentire, fa immaginare.
Lei dice no, ma che sia stato imposto in qualche modo, ad hoc, cioè si crea una posizione e qualcuno ha i requisiti per andare a coprirla; requisiti che poi, da quanto lei mi dice, poteva avere qualsiasi altro professore, per carità, però si va a fare proprio quella cosa lì mirata. Che caso strano.
Ripeto, l'antifascismo in certi casi, oggi, può essere un buon affare, una buona compagine, un posto dove piazzare a volte ex politici - non dico come vengono definiti perché il termine è volgare - che hanno finito il loro corso, decotti, vengono piazzati in delle posizioni, finiscono lì la loro carriera più o meno blasonata, oppure militanti, oppure "Bella ciao" in patois e casi di questo tipo.
Sappiamo come funziona, lei in parte me ne ha dato conferma, non sarà stata sua precisa responsabilità, ma tutto mi fa pensare che siamo andati a toccare un punto per cui le cose sono andate come sospettavamo.