Oggetto del Consiglio n. 3880 del 25 luglio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3880/XVI - Interpellanza: "Motivazioni dello spostamento del Centro di salute mentale e relative criticità".
Bertin (Presidente) - Punto n. 59. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Come abbiamo riassunto nell'interpellanza, ci sono state segnalate diverse criticità legate allo spostamento del Centro di salute mentale che è avvenuta recentemente dai locali dell'ex Maternità a quelli di Via Guido Rey e sono una serie di criticità che abbiamo riassunto nel testo dell'interpellanza che rendono sicuramente meno efficace, potremmo dire così, da parte della struttura di garantire un servizio e dall'altra parte del personale per poter operare in tranquillità. Delle difficoltà che abbiamo elencato ne do lettura ovviamente per completezza di informazione: sono in primis la maggiore difficoltà delle persone di avvicinarsi a una struttura, quindi gli utenti, immaginiamo una persona che potenzialmente si avvicina alla struttura per avere delle risposte rispetto alla salute mentale, sicuramente quando struttura era collocata vicino all'ex Maternità, quindi una struttura che già trattava quella tipologia di problema dava molta più confidenza e le persone ci si avvicinavano molto più volentieri. Una struttura inserita vicino agli ambulatori che trattano tutt'altro... c'è, da quello che c'è stato riferito, una certa riluttanza ad avvicinarsi per non avere lo stigma sociale di essere la persona che si rivolge a questo tipo di servizio. Poi c'è la presenza di quindici posti letto ma l'accettazione di sedici ricoveri con la formula che purtroppo abbiamo imparato a conoscere che viene applicata nel boarding, poi immagino che si rifiuterà ovviamente di riconoscere il problema, ma tanto ormai è una cosa che abbiamo un po' conclamato in questa mattinata di iniziative ispettive. Della carenza di personale infermieristico ne abbiamo parlato questa mattina, contiamo il filone, personale infermieristico che risulta presente ma in realtà non lo svolge questo tipo di servizio, c'è appunto una copertura limitata, dovrebbe esserci un'infermiera ogni cinque pazienti, ma questo rapporto non viene garantito e c'è una limitata fascia in cui viene garantito e poi in realtà, in tutto il resto del tempo questo rapporto non viene garantito. Vi è una carenza di personale psichiatrico che, purtroppo, si deve dividere fra la struttura e, per esempio, il Pronto Soccorso e, quando viene chiamato in Pronto soccorso, purtroppo ovviamente la presenza non viene garantita. Vi è ancora una questione di criticità che è stata sollevata dal personale, che, tra l'altro, ha sollevato anche un'iniziativa da parte dei sindacati, perché ovviamente manca personale di sorveglianza nella struttura e se una persona dà in escandescenze, riuscire a contenerla è molto difficile. Si dice: "Rivolgetevi al personale che c'è nel resto della struttura" e quant'altro, ma non è questo il modo di affrontare. Nella struttura dell'ex Maternità c'era la possibilità di rivolgersi chiaramente alla parte di psichiatria, quindi operare anche delle azioni conseguenti. Qui, per esempio, anche soltanto per il trasferimento ci sono delle criticità, a chi si presenta e diciamo viene riconosciuta una diagnosi gli viene detto: "Bene, adesso puoi andare in Psichiatria", c'è sempre una querelle che si apre su chi lo deve portare, perché non c'è un seguito di accompagnamento, non c'è un servizio di sorveglianza, i parenti, se ci sono, a volte si rifiutano di fare questo trasferimento, a volte la persona si rifiuta di essere trasferita, bisogna chiamare un'ambulanza distraendola dal servizio canonico per fare questo trasporto quando in realtà lì era già fatto. Diciamo quindi che i problemi sono molteplici per questa struttura, con quest'interpellanza chiediamo quali siano le motivazioni dello spostamento e delle relative criticità e se sia intenzione di intervenire sulle criticità sollevate per rendere efficiente il servizio fornito dal Centro di salute mentale.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Venendo alla domanda numero 1: "quali siano le motivazioni dello spostamento e delle relative criticità", innanzitutto è opportuno e doveroso ricordare che il nuovo atto aziendale ha riorganizzato e potenziato i servizi della salute mentale. In tal senso la struttura semplice dedicata al SERD è stata qualificata come struttura complessa, quindi come volgarmente detto un primariato, e la Psichiatria è stata potenziata con la creazione di una nuova struttura semplice dedicata al Centro di salute mentale. È pertanto più corretto e appropriato parlare di attivazione del nuovo Centro di salute mentale piuttosto che definirne l'importanza considerandolo un mero spostamento di sedi, perché prima, di fatto, il Centro di salute mentale non esisteva e, in ogni caso, non risulta che vengano determinate le segnalazioni che vengono citate nell'iniziativa. L'attivazione del Centro di salute mentale è un obiettivo operativo regionale che la Regione ha conferito all'Azienda USL con la delibera di Giunta di indirizzi e obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi sanitari n. 72 del 24 gennaio del 2023 dal collega Barmasse. Il Centro di salute mentale ha di fatto la funzione proprio di svolgere appieno l'accoglienza e la presa in carico dei pazienti, servizi che prima erano forniti tramite l'ambulatorio - che è una cosa diversa da un centro di salute mentale - dell'attuale sede della Psichiatria in via Saint-Martin-des-Corléans. Il Centro di salute mentale è infatti un servizio nuovo, territoriale e centrale nella gestione della salute mentale, fondamentale quindi per un'efficace e precoce presa in carico e cura dei pazienti. Il Centro di salute mentale attraverso l'accoglienza multidisciplinare dei pazienti e dei familiari, coordina tutti i progetti terapeutici individualizzati. Le sue funzioni di prevenzione, accoglienza, cura, riabilitazione e reinserimento sociale sono svolte in collaborazione con la rete dei servizi presenti sul territorio dei pazienti e dei familiari esperti e degli enti del terzo settore che gestiscono i servizi esternalizzati semi-residenziali di educativa territoriale. Il servizio migliora quindi l'assistenza e concorre a ridurre gli accessi al Pronto Soccorso e i Trattamenti Sanitari Obbligatori, o TSO, piuttosto che i ricoveri ospedalieri. Il Centro di Salute Mentale, o CSM, è ubicato presso la sede di via Guido Rey e risulta accogliente con accesso dedicato all'utenza essendo separato quindi dall'accesso di servizio. Grazie alla sua centralità, è facilmente raggiungibile sia da trasporto pubblico che da mezzi privati e per tale ragione né all'Azienda USL, né all'Assessorato, risultano ad oggi pervenute segnalazioni riferite a presunte difficoltà di raggiungimento. Il CSM, o Centro di Salute Mentale, offre quindi una maggiore opportunità di accesso rispetto alla precedente attività solo ambulatoriale di via Saint-Martin-de-Corléans, elevando dal numero di 4 al numero di 6 le ore giornaliere di apertura, cinque giorni su sette, dal lunedì al venerdì con libero accesso. La precedente attività presso la sede di Saint-Martin-de-Corléans era di fatto più paragonabile a un ambulatorio che non a un centro di salute mentale: svolgeva infatti un servizio per 4 ore al giorno, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 sempre dal lunedì al venerdì, i pazienti, però venivano accolti su prescrizione medica e a fronte non vi era un triage.
Venendo alla domanda n. 2, quanto rappresentato nelle premesse dell'iniziativa non è di fatto completamente riconducibile al Centro di salute mentale: lo stesso, in quanto servizio territoriale, eroga prevalentemente prestazioni di natura ambulatoriale e pertanto non è dotato di posti letto. Il riferimento alla dotazione dei posti letto e alle figure infermieristiche riguarda invece il reparto di Psichiatria e cosiddetto "servizio psichiatrico di diagnosi e cura". A tale proposito informiamo che con la collaborazione dell'Azienda USL la competente struttura dell'Assessorato sta procedendo con l'aggiornamento della delibera di Giunta regionale 1604, ma la cosa importante non è il numero della delibera ma l'anno, e cioè il 2002, al fine di definire e approvare a livello regionale indirizzi e obiettivi strategici nell'ambito della salute mentale.
Rispetto a quanto da lei affermato sul personale operante presso il reparto di Psichiatria, precisiamo che, oltre al personale infermieristico, sono presenti due operatori socio-sanitari la mattina, un operatore socio-sanitario il pomeriggio e sino alle ore 22:00, un vigilante dalle ore 13:00 alle ore 8:00 della mattina, due tecnici della riabilitazione psichiatrica nelle ore diurne, un assistente sociale, una coordinatrice infermieristica. Queste due ultime hanno il loro ufficio in reparto, così come l'amministrativo e il medico di guardia attivo. Si tratta, in definitiva, di un organico con un rapporto di nove operatori per quindici utenti, quindi largamente superiore rispetto a quanto si può riscontrare nelle altre Regioni italiane. Il lavoro a partire dall'atto aziendale con la creazione del CSM fino alla revisione di una serie di aspetti organizzativi è però una delle nostre principali attività, sia con il Governo regionale, che con la Direzione strategica dell'USL che con il Dipartimento.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Parto dal fondo, vedo che il confronto con le altre Regioni italiane le interessa quando non lo so, questo lei l'ha detto adesso così en passant e non ho i dati per contestare, né per confermare quello che ha detto, ma vedo che il confronto con le altre Regioni italiane le interessa quando viene a suo favore, o perlomeno questo è quello che lei dice; meno quando ci sono tutta una serie di classifiche che dicono che siamo agli ultimi posti se messi a confronto con altre Regioni italiane. Allora lei ci deve dire quale delle due, ci mettiamo a confronto con altre Regioni? Allora la nostra valutazione è un po' negativa. Non ci mettiamo a paragone perché siamo una realtà molto diversa? Allora non citiamo l'esempio delle altre Regioni, ma questo solo per chiarire partendo dal fondo. Lei ha detto e ha liquidato un po' il tutto dicendo che le segnalazioni che abbiamo formulato non corrispondono a verità, allora è curioso che però lei su tutto, perché una serie di cose possono anche essere oggetto di contraddittorio tra me lei senza avere uno specifico punto di riferimento, ma il fatto che vi sia stata addirittura una criticità sollevata con azione aziendale da parte del personale che opera nella struttura questo è un dato incontrovertibile. Allora se fosse così tutto perfetto, i sindacati non si sarebbero mossi di conseguenza e i sindacati si sono mossi di conseguenza specificamente sull'esigenza di sicurezza interna. Allora come è possibile che lei ci dica che c'è un sacco di personale, che c'è il vigilante, che c'è questo, che c'è quello eppure gli stessi dipendenti che sono presenti e lavorano si lamentano e hanno addirittura avviato un'azione sindacale per denunciare il problema di sicurezza interno. Questa è una domanda che le faccio e lei non ha voluto dare alcuna risposta e, come lei sa, lei è molto abile, Assessore, lo riconosco, noi ci confrontiamo ormai dal 2015, però lei ha un modo che solitamente, quando si gioca a poker, si tende a riconoscere... quindi a volte io riconosco che il suo non citare qualcosa è perché evidentemente si è colpito nel segno e lei tende a ignorarlo per non doverlo spiegare. Allora il fatto che lei ci dica che il servizio è potenziato e riorganizzato, mi sembra quasi come, il collega Lucianaz concorderà, quando l'allora esponente del PD Letta diceva che il vaccino era gratuito. Sì, era gratuito, era pagato con i soldi dei cittadini, cioè tu non pagavi niente ma comunque con i soldi delle tasse lo pagavi e lo compravi, quindi non era gratuito. Ora che lei dica è riorganizzato e potenziato questo è un qualcosa che è possibile, ma se lei riorganizza e potenzia senza però mettere a disposizione i giusti servizi per effettivamente prendere atto che questo sia un servizio riorganizzato e potenziato, siamo soltanto a un qualcosa sulla carta. Lei dice che è stato attivato un servizio, non è spostato perché da quella parte c'era... Va bene, vogliamo fare i formali? Se vuole, le faccio le contestazioni formali, se invece vogliamo entrare nel pratico, possiamo riconoscere il fatto che c'era un servizio da quella parte e cioè quando si stava nell'ex Maternità che era di un certo tipo e che lo spostamento evidentemente si è fatto per dare un servizio sulla carta ma che non corrisponde alla realtà e che ha diverse criticità che sono quelle che le abbiamo sollevato e che lei non vuole riconoscere.
Il fatto che sia accogliente e separato... si gioca tutto su questo. Vede, Assessore, spesso giocate su questo, cioè non sono giunte segnalazioni e, siccome non sono giunte segnalazioni - a quello che dite voi -, a quel punto se c'è qualcosa che non viene segnalato non esiste, però non funziona così. Intanto bisogna vedere cosa significa segnalazioni, perché le segnalazioni verbali sono state fatte da diverse persone e anche da personale interno, ma il problema è che per segnalazioni spesso voi intendete una mail formale, con la PEC, con ricevuta di ritorno, che dica in maniera circostanziata qualcosa, però in realtà lei sa benissimo, soprattutto su questo servizio, che è molto difficile che ci siano segnalazioni di questo tipo. Comunque prendiamo atto, verificheremo e torneremo in quest'aula con i dati rispetto all'azione sindacale, così avremo nero su bianco la prova che lei quella parte l'ha bellamente saltata a piè pari, ma quella parte di problemi c'è, esiste, unitamente ad altre di cui porteremo ampie dimostrazioni.
Presidente - Sono le ore 12:54, proporrei, se siete d'accordo, di rinviare al pomeriggio la trattazione del punto n. 60. Il Consiglio interrompe i lavori, che riprenderanno alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 12:54.