Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3879 del 25 luglio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3879/XVI - Interpellanze: "Intendimenti rispetto alle criticità del nuovo sistema informativo ospedaliero "TrakCare" e Azioni per porre rimedio alle criticità legate all'utilizzo del nuovo applicativo del sistema informativo ospedaliero "TrakCare"".

Bertin (Presidente) - Come detto in precedenza, i punti n. 56 e n. 58 all'ordine del giorno sono affrontati congiuntamente. Punti n. 56 e 58. Consigliere Baccega, a lei la parola.

Baccega (FI) - Concludo questo percorso nella sanità valdostana, abbiamo detto anche poco fa che la comunicazione deve essere sempre improntata a trasmettere messaggi positivi, soprattutto in sanità deve dare forza, speranza e tranquillità ai cittadini valdostani e non solo. Abbiamo letto l'articolo di queste settimane che sottolinea che nel 2023 c'è stato un incremento di interventi chirurgici rispetto al 2022, sicuramente hanno influito le maggiori risorse messe a disposizione dal bilancio a favore dell'Azienda USL, qualche assunzione in più, anche se il risultato tra ingressi e chi esce non è così entusiasmante, ma lo capiremo poi, gli accordi con la clinica di Saint-Pierre e di altre strutture accreditate, anche questo lo capiremo, la buona collaborazione e l'impegno tra il Dipartimento delle discipline delle chirurgie e quello di anestesia, ma soprattutto perché si è attenuata quella tendenza a chiudere per lunghi periodi, come nel 2022, le sale operatorie, qualcosa sta ancora avvenendo ma direi in misura limitata.

Quello che lei sostiene nell'intervista, Assessore: "Le sfide della sanità pubblica sono sempre più numerose ed è fondamentale restituire ai cittadini e agli operatori sanitari un segnale positivo e incoraggiante" va benissimo, comprendiamo la necessità di essere positivi. Una dichiarazione che però contrasta con quello che operatori della sanità e i cittadini rilevano e percepiscono. Con i dati già evidenziati nell'interpellanza sulle liste di attesa la situazione è abbastanza preoccupante. Nel funzionamento generale da parte degli operatori sanitari e nelle lunghe attese previste per visite entrano in campo le premesse di quest'interpellanza. Dicevo che mi sono recato a trovare un amico ricoverato al Parini e al bar del Parini mi sono imbattuto in alcuni medici professionisti del Parini e un infermiere i quali dibattevano ancora con una certa enfasi ma non mi parevano sereni. Mi sono avvicinato, vista la conoscenza, e l'accusato era il nuovo software TrakCare che ha creato e pare stia creando numerosi problemi a medici, infermieri e personale amministrativo, un programma che è stato definito lento, inadeguato, ridondante, ma anche scarsamente intuitivo, macchinoso, disordinato e poco funzionale alle esigenze cliniche e ai tempi di chi deve operare. Soprattutto viene sottolineato, nella mia indagine di quel momento, che fin dai primi giorni ha causato forte aumento di stress e di rischio clinico. Il nuovo TrakCare ha messo in agitazione medici e infermieri per effetto delle tempistiche che si richiede di passare davanti al computer, anziché davanti ai pazienti, e pare che gli amministrativi non possano operare sul sistema, quindi con evidente riduzione del tempo da dedicare ai pazienti e facendo venir meno l'attenzione a molte attività assistenziali, soprattutto quelle più urgenti che richiedono tempestività di intervento. È in discussione la gestione della somministrazione della terapia farmacologica, il medico di Pronto Soccorso non riesce a sapere quanti posti letto sono disponibili, i dati precedenti dei pazienti non si vedono, dall'intervento a post ricovero non si riesce a programmare e dal 5 di luglio non ci sono più i tecnici di INVA ma so che stanno ritornando solo a supporto per far funzionare il vecchio TrakCare. Ora pare che molti reparti sono tornati alla somministrazione delle terapie o con il vecchio TrakCare o comunque con le terapie cartacee; quello che si diceva è "Ospedale nel caos", eppure il 6 maggio del 2023, quindi più di un anno fa, con grande enfasi su tutte le testate regionali il titolo era: "È nato il nuovo sistema digitale per la sanità valdostana". Vedo l'Assessore che sorride su questo. Doveva coinvolgere l'Ospedale, il territorio in un'ottica di unificazione e gestione di tutti i dati socio-sanitari e migliorare l'erogazione dei servizi nel territorio e aumentare i livelli di assistenza, quello lo dicevate nel comunicato: "Il nuovo ecosistema è frutto di una maxi gara per l'affidamento di servizi applicativi e di servizi di supporto nell'ambito dell'accordo quadro Consip, sviluppi applicativi. Sarà introdotta una cartella clinica di nuova generazione, basata su un archivio che non è soltanto un contenitore di documenti, ma è un vero e proprio electronic medical record riempito di dati che arrivano dai sistemi informativi ospedalieri, dai sistemi informativi territoriali, compresa la cartella clinica elettronica dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che registreranno anche gli episodi clinici avvenuti fuori Valle e trasmessi dal nuovo fascicolo". Entusiasmante. Tutto questo andava bene se il risultato era questo. "L'obiettivo generale era incrementare la sicurezza del paziente, la sua soddisfazione, ridurre gli errori e i tempi di attesa, garantire la sicurezza dei dati, offrire agli operatori sanitari strumenti per arrivare prima e meglio alla diagnosi e per accedere più velocemente a tutti i dati necessari al percorso di cura e assistenziale per costruire appunto quella che si chiama la medicina proattiva". Poi concludeva sempre lei affermando: "Con investimenti in questo settore la Regione conferma la volontà di proseguire e ampliare un percorso che mette al centro i bisogni e il benessere del paziente". Esattamente tutto quello che era un buon auspicio purtroppo non sta succedendo, questo è un vero e proprio fallimento e qualcuno in qualche modo dovrà rendere conto.

Qui si può tornare al 2019 se vogliamo, ma magari lo faccio dopo, quindi noi chiediamo se il nuovo software è adeguato alle esigenze dell'Azienda e del nuovo Ospedale considerato quanto è stato anticipato nelle mie premesse, se effettivamente il nuovo sistema rappresenterà un momento di arricchimento del fascicolo sanitario elettronico contenente tutte le informazioni della salute dei cittadini e con una maggiore facilità di consultazione e accesso, se si sono prese in considerazione esperienze di altri partner che utilizzano lo stesso software - era appena uscito un articolo di Verona dove Zaia criminalizzava questo software, Zaia diceva a chiare lettere: "Non funziona" e tutti i medici dell'Ospedale di Verona erano imbufaliti per questo nuovo sistema che era stato adottato prima di noi dall'Ospedale di Verona, dalla Regione Veneto - quali siano appunto gli intendimenti, Assessore, rispetto alle criticità evidenziate, perché non è che ce le siamo inventate, questo è quello che sta avvenendo, adesso non so se nell'ultima settimana... sulla base di una lettera che è stata inviata a tutti i colleghi: "siamo pienamente consapevoli delle difficoltà incontrate con l'introduzione del nuovo sistema TrakCare", quindi l'Amministrazione dell'Azienda USL ha preso atto di quello che sta succedendo e ovviamente, anche in risposta di quello che hanno scritto i medici all'Azienda, la sostituzione del programma TrakCare con la nuova versione ha creato numerosi problemi a medici, infermieri e personale amministrativo. Non leggo tutto il resto ma più o meno l'ho riassunto nelle premesse di quest'interpellanza.

Siamo fortemente preoccupati, Assessore.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Non mi dilungherò ulteriormente nella presentazione della nostra iniziativa, che è praticamente quasi identica a quella del collega Baccega, che già ha spiegato bene quali siano state le origini di queste iniziative e quali siano le gravi problematiche che si sono manifestate nell'utilizzo di questo sistema informatico nuovo TrakCare, che è lo sviluppo di quello già esistente. Le grandi difficoltà nell'inserimento dei dati, nella gestione dell'operativo e della possibilità, da parte dei medici, di ottenere riscontro nel momento in cui si manifestano queste difficoltà e quindi la necessità di rivolgersi ai tecnici per ottenere un aiuto nell'inserimento dei dati, nella soluzione delle problematiche. Naturalmente con un taglio anche un po' derivante dalla deformazione professionale che mi è tipica, oltre ai disservizi che sono stati già ben espressi dal collega che mi ha preceduto, che ha parlato anche di un potenziale rischio clinico che è cosa ben importante naturalmente, c'è la problematica degli eventuali rischi di responsabilità, nel senso di possibilità che poi l'Azienda USL possa subire delle richieste di risarcimento nell'ipotesi in cui questo rischio clinico diventi un efficace ed effettivo danno clinico. È evidente che queste criticità che sono serie e quanto pare non ancora risolte devono essere immediatamente affrontate e quindi anche noi chiediamo se siano state già avviate delle azioni per porre rimedio a queste criticità di cui si è parlato, in caso positivo quali e se sia intendimento dell'Assessorato o dell'Azienda USL di avviare azioni per valutare l'esistenza di inadempimenti contrattuali in relazione alla fornitura e alla gestione del TrakCare in questione.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Naturalmente, vista la complessità di tutte le domande, la risposta è molto articolata. È utile e opportuno riassumere il percorso che ha visto da poco entrare in fase di utilizzo il nuovo sistema informativo. Tale percorso è stato avviato nell'anno 2019 con l'inserimento dell'investimento nel programma degli acquisti di servizi e forniture. A seguire è stata svolta la procedura di evidenza pubblica che ha portato all'aggiudicazione definitiva nel 2021. L'aggiudicazione definitiva ha visto, di fatto, l'evoluzione del sistema vecchio vincere la gara: quindi tutti avrebbero dovuto pensare che, di fatto, la questione potesse funzionare. Nel complesso l'impegno finanziario per l'intero progetto di digitalizzazione dell'intero sistema informativo somma a circa 5.4 milioni di euro, di cui 1.7 milioni di euro destinati all'aggiornamento appunto del software TrakCare. L'entità dell'investimento fa rendere conto di quanto il progetto sia complesso e, conseguentemente, di quanto la sua strutturazione e le procedure di pubblico affidamento siano state impegnative, anche in termini di tempo investito. Il percorso è proseguito poi nel 2022 con il coinvolgimento diretto nelle attività di formazione di trentasei referenti tra medici, infermieri, farmacisti e altri professionisti in modo da trasferire a cascata la formazione ai propri collaboratori e a tutto il personale operante nei vari servizi ospedalieri. A febbraio del 2023 l'Azienda ha nominato tre referenti per i percorsi specifici della chirurgia, della medicina e del materno-infantile e ha nominato un comitato di governo clinico costituito dai direttori sanitari e da tutti i direttori dei dipartimenti aziendali. La messa a punto del nuovo sistema informativo è quindi stata seguita direttamente da numerosi referenti aziendali in rappresentanza delle diverse aree di attività e ha compreso il Parini, il Beauregard e l'ex Maternità, unitamente ad altri percorsi di implementazione che costituiscono l'ecosistema sanitario regionale. A settembre 2023 si è sostituito il sistema informativo del Pronto Soccorso con il nuovo TrakCare, prima questione. A fine 2023 si sono poi analizzati percorsi clinici assieme ai gruppi di lavoro e ai responsabili. A marzo 2024 si sono svolti tre workshop aperti a trentasei professionisti nominati nel 2022 allo scopo di validare i tre percorsi proposti. Ad aprile 2024 si sono finalizzate cinque sessioni formative rivolte al personale del Parini e del Beauregard. A novembre 2024 partirà quindi il sistema ambulatoriale.

Venendo alla prima domanda, siamo consapevoli che il passaggio al nuovo sistema informativo sta recando disagi perché, purtroppo, come lei ha citato anche rispetto ad altre Regioni, tutto ciò può accadere quando si cambia un sistema così importante, di fatto la spina dorsale digitale del nostro sistema sanitario. In questo periodo di avvio al servizio sono in corso i necessari monitoraggi affinché i vari flussi documentali possano trovare il giusto allineamento.

Riguardo all'adeguatezza del software, lo stesso è caratterizzato da una tecnologia che fa uso dell'intelligenza artificiale ed è utilizzato in svariati Paesi del mondo. La versione aggiornata TrakCare Italy Edition 2023 è installata in vari Enti del Servizio sanitario nazionale, dal Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza italiana e tra i primi a livello mondiale, alla Città della salute e della scienza di Torino, il polo sanitario più grande d'Italia e d'Europa, fino alle Aziende sanitarie del Veneto, come da lei richiamato. La nuova versione del software è certificata come dispositivo medico e garantisce di usufruire di tutti gli aggiornamenti di prodotto che usciranno da qui a cinque anni, cioè sino al 2029. Rispetto alla precedente versione, la nuova vede installati nuovi moduli, quali il Pronto soccorso e la farmacoterapia. Il sistema costituisce quindi un archivio digitale centralizzato aziendale in grado di gestire documenti e dati strutturati anche a supporto della nuova architettura del fascicolo sanitario elettronico 2.0. Il progetto di ammodernamento ha ottenuto il finanziamento PNRR per la missione 6, componente 2, pari a 2.8 milioni di euro e permetterà di raggiungere una specifica certificazione internazionale ben superiore a quella dell'attuale sistema informativo aziendale. Il nuovo software è quindi all'avanguardia ed è soprattutto predisposto per dialogare efficacemente con tutti gli altri strumenti informativi del mondo sanitario, in particolare con la nuova architettura del fascicolo sanitario elettronico. Un altro investimento importante, che lei tra l'altro conosce, perché lo ha citato nella 51, riguarda il piano collegato all'informatizzazione del CUP e al collegamento al CUP stesso di tutti gli erogatori di prestazioni interaziendali e regionali. Anche in questo caso la Regione ha ricevuto un importante finanziamento statale nell'ambito del piano regionale appunto del governo delle liste di attesa: è da precisare che quest'investimento, seppur altrettanto importante a quello della digitalizzazione del sistema informativo aziendale, è un progetto diverso e con finalità diverse come questo invece descritto.

Venendo alla domanda n. 2, è importante richiamare che l'Assessorato ha seguito l'evoluzione del fascicolo sanitario elettronico con l'obiettivo prioritario di mantenere la gestione a livello regionale. Con tale obiettivo e con la delibera di Giunta regionale 563 del maggio 2023 abbiamo ridefinito la strategia regionale di sviluppo del fascicolo sanitario elettronico. Oltre ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi PNRR e delle linee guida nazionali in materia, abbiamo quindi deciso di valorizzare e far evolvere l'architettura e il patrimonio informativo regionale senza per forza dover perseguire a priori un modello che preveda di farne utilizzi e ricorso a servizi e a strumenti centralizzati. Abbiamo quindi orientato un rinnovato ed efficace coinvolgimento diretto della partecipata regionale INVA dando nuovo impulso ai lavori del Comitato di pilotaggio regionale. Il Comitato vede l'Assessorato, l'Azienda e INVA riuniti nell'intrattenere rapporti e confronti diretti con i referenti del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, naturalmente con la collaborazione con il collega Caveri. Il nuovo sistema informativo, oltre a rispettare i requisiti previsti dalla normativa, contiene al suo interno tutte le funzionalità conformi alle linee guida per la pubblicazione di documenti clinici ed elettronici conformi al fascicolo sanitario elettronico 2.0. Il software del Dipartimento è certificato presso il Dipartimento per la trasformazione digitale e i documenti da esso generati sono conformi a quanto previsto dalle regole di interoperabilità per il fascicolo sanitario nazionale rispetto alla precedente versione. Il progetto permette la gestione di un numero crescente di tipologie di nuovi documenti, presentando quindi tutti i presupposti per arricchire il fascicolo sanitario elettronico con tutte le informazioni sulla salute dei cittadini.

Venendo invece la domanda n. 3, come abbiamo anticipato, sono diverse le realtà che hanno adottato questo nuovo sistema informativo e che rappresentano validi punti di riferimento per ogni tipo di confronto o scambio di informazioni. Nel caso specifico l'Azienda USL ha preso in considerazione come esperienza quella del Policlinico Gemelli di Roma che utilizza lo stesso software. Riteniamo che la realtà di eccellenza del Policlinico Gemelli, che di recente ha ricevuto dalla Joint Commission International un prestigioso riconoscimento a livello internazionale per la qualità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria, possa rappresentare un riferimento rassicurante sulla qualità del sistema informativo che è oggi in uso presso la nostra Azienda sanitaria. Ricordiamo infine che il nostro sistema informativo, e in più in generale il progetto di ecosistema digitale sanitario della Regione Valle d'Aosta, è stato selezionato quale progetto all'avanguardia ed è stato presentato nell'ambito dei lavori del Ventiquattresimo Convegno nazionale dell'Associazione italiana ingegneri clinici che si è tenuto a Roma lo scorso mese di maggio 2024.

Venendo alla domanda n. 4, la complessità dell'evoluzione del sistema informativo ospedaliero dipende dal numero di sistemi che ad esso sono integrati. Il nostro sistema è fortemente digitalizzato e prevede quindi numerose integrazioni con altri sistemi informativi in uso in azienda USL. È prevedibile che gli aggiornamenti così importanti dei sistemi informativi generino segnalazioni da parte degli utilizzatori, che in ogni caso vanno prese in carico e risolte con tempestività. L'Azienda USL monitora giornalmente le attività e le varie questioni che vengono segnalate, chiedendo al fornitore rapide soluzioni delle varie istanze rappresentate. Allo stabilizzarsi delle segnalazioni sarà avviata una fase di ulteriore trattamento al sistema che, grazie alla collaborazione del personale sanitario coinvolto, che davvero ringrazio per quello che sto cercando di fare, sarà reso pienamente conforme all'organizzazione aziendale dell'Azienda USL.

Ci tengo a precisare, collega Baccega, che la sua è un'iniziativa che coglie nel segno e la fortuna o la sfortuna ha voluto che io fossi presente in Ospedale proprio il giorno nel quale questo meraviglioso applicativo è partito, per cui può immaginare.

Venendo all'iniziativa di cui al punto n. 58, l'Azienda USL ha comunicato di aver predisposto specificazioni per ridurre e far fronte a eventi inattesi. Queste azioni si esplicano essenzialmente: 1) nel rilevamento e monitoraggio delle segnalazioni attraverso specifici incontri di coordinamento con i riferimenti dei vari percorsi clinici; 2) nella definizione di percorsi di formazione del personale con presenza di operatori di supporto in loco; 3) nel potenziamento dell'attività di presidio e assistenza anche con lo svolgimento di riunioni giornaliere nelle quali le segnalazioni sono analizzate insieme al fornitore con il quale definire anche la priorità e le tempistiche di soluzione. È in corso, tra l'altro, ora una formazione a distanza, con l'obiettivo di migliorare l'utilizzo del software TrakCare 2023 - dopo averne già fatto nel corso dei mesi dal 2021 in poi - evidenziandone e illustrandone le potenzialità come dispositivo medicale e le caratteristiche. La formazione interessa tre corsi inerenti i flussi di sala operatoria e area critica dei ricoveri e la cartella clinica della farmacoterapia. Oltre all'approfondimento delle funzionalità esistenti, che è un obiettivo comune ai tre corsi l'iniziativa prevede: per il flusso sala operatoria e area critica, un focus sulle modalità sostanziali del nuovo applicativo, anche per gestire le questioni più cliniche; per il flusso ricoveri la valutazione delle potenzialità di ottimizzazione della configurazione; per la farmacoterapia un focus sui più frequenti errori di prescrizione di somministrazione dei farmaci. Ulteriori momenti formativi saranno proposti all'Azienda USL in seguito del ritorno di informazioni degli operatori coinvolti nell'iniziativa finalizzata alla soluzione a problemi molto specifici e operativi. È stata inoltre potenziata la collaborazione tra l'Azienda USL e la società INVA nell'assistenza sul sistema informativo ospedaliero, SIO, attraverso l'incremento del personale da dedicare al progetto. Per potenziare le attività di presidio e assistenza nella gestione delle richieste di intervento è inoltre in corso l'incremento di personale e si svolgono verifiche concernenti la corretta configurazione del centralino di smistamento delle chiamate e l'analisi del corretto dimensionamento dei flussi.

Venendo alla domanda n. 2 dell'iniziativa iscritta al punto 58, l'Azienda USL riferisce di stare già procedendo con le opportune e necessarie verifiche circa gli eventuali adempimenti contrattuali, il monitoraggio sulla fornitura del servizio viene effettuato dalle strutture e dai rappresentanti competenti dell'Azienda USL. Il processo di monitoraggio del contratto è un'attività complessa che prevede naturalmente il coinvolgimento, ma non lo dico a lei, collega Sammaritani, del direttore operativo, del direttore di esecuzione del contratto o DEC, del responsabile unico del procedimento o RUP. L'Azienda riferisce che, a seguito delle segnalazioni ricevute, in particolare con riferimento ai temi della formazione e della gestione delle chiamate, i predetti responsabili hanno avviato richiesta formale al fornitore per avere evidenza che le azioni intraprese siano coerenti con gli adempimenti contrattuali.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Baccega.

Baccega (FI) - Grazie Assessore. Il fatto che due forze politiche di questo Consiglio regionale abbiano voluto affrontare questa tematica è perché la preoccupazione è forte e quello che ci fa piacere è che lei ha preso atto che c'è una forte preoccupazione in ambito ospedaliero e sul territorio. Il percorso di questo SIO nuovo è stato un percorso che chiamerei irto di insidie; come ricorderà, nel 2019 abbiamo avuto dallo Stato - l'ho detto prima e lo ribadisco -, anziché i quattro spiccioli che erano destinati alla Valle d'Aosta nello 0,20% che ci compete nella suddivisione delle risorse, il 20,02% perché ci siamo affermati dicendo: "No, tutte le Regioni devono partire da una situazione di carattere generale, devono consentire di poter lavorare in questa direzione affinché in tutta Italia si abbiano gli stessi percorsi e le stesse opportunità di confronto". Questi soldi erano per le liste di attesa, per l'ottimizzazione, sono stati in fretta e furia dirottati per andare a coprire questi 5 milioni e 400 mila euro che erano quelli per l'acquisto del nuovo SIO. È vero che probabilmente i rappresentanti aziendali, i medici, i professionisti hanno partecipato e sono stati coinvolti nella fase di verifica e approfondimento, io parlerei di una certa formazione, ma prendiamo atto tutti insieme che alla prova del 1° giugno il nuovo TrakCare non funziona secondo gli obiettivi e soprattutto mette fortemente in difficoltà una serie di percorsi.

Come dico, le liste di attesa dal 1° giugno fino adesso in alcuni settori non si leggono, non si vedono, le cartelle cliniche del passato non si riescono a intercettare nel nuovo SIO, quindi ci sono delle problematiche che sono serie e forti. Mi fa piacere che ci sia tutto un lavoro di approfondimento e di valutazione affinché si vada nella direzione di migliorare perché sennò bisognerà andare verso una rescissione del contratto, non lo so, di solito funziona così, mi dai un prodotto che non funziona, che non va bene, si rescinde il contratto e poi dopo si attiva tutta una serie di procedure. Sono felice anche del fatto che INVA sia finalmente coinvolta, perché INVA era coinvolta già nel 2019, poi qualcuno decise di mettere da parte e di andare avanti nella direzione delle cose che non funzionano, che non potranno mai andare bene. Abbiamo del personale efficiente, efficace anche in questa regione, utilizziamolo fino in fondo, per questo e anche per altre cose, è un messaggio che lancio per tutta la Giunta regionale. Seguiremo quindi con attenzione questo percorso, se ci fa una cortesia di avere la sua risposta, perché lei ha letto velocemente, non siamo riusciti a stare dietro a tutto, ma è importante perché la tematica è davvero all'ordine del giorno ed è preoccupante. Grazie Assessore.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani per la replica.

Sammaritani (LEGA VDA) - Ho ascoltato con attenzione naturalmente la risposta dell'Assessore che è solo in parte soddisfacente, nel senso che abbiamo capito il percorso iniziato nel 2019, quelle che sono state poi le vicende ulteriori di quest'acquisizione di questo programma, però bisogna fare delle valutazioni un pochino ulteriori, nel senso che se si compra un prodotto di quest'importanza, con la spesa di oltre 5 milioni di euro, si pensi che per il Veneto erano stati 122, quindi investimenti piuttosto importanti, quasi il costo di un Ospedale (non in Valle d'Aosta), bisogna sicuramente fare attenzione a quello che poi si acquista e come lo si acquista e non si mette in discussione la buona fede, nel senso che si vuole migliorare la gestione dei sistemi informatici ospedalieri.

Se si va a guardare la rassegna stampa su quest'argomento, un approccio olistico anche sotto questo profilo, c'è un approccio a 360 gradi, mettere in comunicazione i medici di medicina generale con il Pronto Soccorso, con gli ambulatori e con il sistema ospedaliero, tutto molto bello, però è evidente che bisogna salire un attimo di livello e comprendere che non si può demandare al personale medico e al personale ospedaliero la sperimentazione. Quando un sistema di questo genere viene messo in atto, quando si accende il bottone, deve funzionare. Poi è normale che qualche problema ci possa essere, ma non si può far diventare i medici gli sperimentatori, coloro che si mettono lì al computer e, per inserire i dati in una cartella, ci mettono mezz'ora invece che due minuti, perché questo è importante da valutare, nel senso che abbiamo un personale ospedaliero già in crisi, già a rischio di burnout, già stressato da morire, gli creiamo anche i problemi. Lo so perché lo viviamo anche noi, quando nel sistema giudiziario è stato creato il processo telematico, è evidente che ci sono state delle problematiche da risolvere, però un sistema bene o male deve già funzionare bene, perché ci può essere qualche piccola problematica ma non sicuramente diventare sperimentatori del sistema, perché non è questo il ruolo dei medici, non è questo il ruolo del personale ospedaliero, quindi qualche responsabilità c'è, ci deve essere o di chi ha creato il sistema, o di chi l'ha applicato, o forse addirittura di qualcuno che ha voluto applicarlo e farlo partire un po' troppo in fretta, perché la sperimentazione non è questione di chi sta operando nell'Ospedale. La sperimentazione si fa prima, quando un sistema così delicato e così importante come la gestione dell'Ospedale, quindi dei pazienti, dei loro ingressi, delle uscite, delle terapie viene messo in atto, deve essere quasi perfetto. Questo non è stato, quindi invece che migliorare la vita del nostro personale ospedaliero, l'abbiamo peggiorata una volta di più e questa è una responsabilità che in qualche modo ci si deve assumere, qualcuno se la deve assumere, perché è vero che siamo nel Paese di Ponzio Pilato, ma alla fine qualcuno ogni tanto sarebbe bene che facesse un mea culpa dicendo: "Purtroppo abbiamo sbagliato" e, come diceva giustamente il collega Baccega, è giusto che si facciano le giuste azioni per capire dove si è sbagliato e perché è stato messo in piedi, è stato reso operativo un sistema quando ancora questo sistema non era quasi perfetto quanto meno. Questo è un discorso di capacità amministrativa e quindi, come spesso abbiamo detto, siamo sicuramente certi che il nostro personale ospedaliero operativo sia più che efficiente, più che capace e che faccia anche tanti sacrifici, ma non dobbiamo chiedergliene troppi, perché quest'aspetto qui amministrativo non c'entra niente con la professione medica, con la professione infermieristica, eccetera, loro devono fare altre cose, non devono mettersi dietro a un computer a perdere del tempo invece che dedicarsi ai pazienti. Le criticità quindi ci sono, sono conclamate, dovete assolutamente porre rimedio e chiederei naturalmente anch'io una copia della risposta possibilmente perché abbiamo necessità di comprendere meglio questa grossa criticità.