Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3878 del 25 luglio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3878/XVI - Interpellanza: "Introduzione dell'ossigeno-ozonoterapia per la cura della fibromialgia fra le prestazioni erogabili dal servizio sanitario regionale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 57. I punti n. 56 e n. 68 verranno trattati congiuntamente. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Parliamo adesso di un tema su cui abbiamo concentrato la nostra attenzione più volte, che è il tema della cura della fibromialgia. Come quest'Aula saprà, con la legge regionale 13 ottobre 2021 n. 25 si è andati a normare la presa in carico, la cura, ma soprattutto il riconoscimento di questa patologia, cosa che colloca la nostra Regione fra quelle all'avanguardia in questo settore. Ricordo ancora quando nel 2019 ci dissero che c'era un disegno di legge nazionale, quindi di avere pazienza, siamo nel 2024, quasi 2025, questo disegno di legge nazionale non è ancora stato approvato, la Regione invece si è dotata di una sua norma e quindi questo sicuramente ci avvantaggia, ma soprattutto avvantaggia le persone che necessitano di cure. Dicevamo che con la legge che ho appena citato si è andati a riconoscere la patologia, ma anche a normare una serie di trattamenti, soprattutto di esenzione rispetto ai trattamenti, che riguardano la fibromialgia. Come sappiamo, questa è una patologia che non ha purtroppo un approccio univoco, ci sono varie tipologie di trattamento e sono tipologie che variano da persona a persona e variano anche a seconda dell'età, della condizione, insomma, hanno tutta una serie di varianti. Le tecniche utilizzate per tenere sotto controllo la fibromialgia, anche per ridurre ovviamente il dolore, comprendono una serie di cose tra cui massaggi, esercizi fisici, rieducazione motoria, idrokinesiterapia fisica come la Tens che si effettua tramite elettrodi posti sul corso per stimolare le terminazioni nervose e la Tecar in cui, tramite radiofrequenze, viene applicata una frequenza elettromagnetica sui tessuti. Ci sono poi anche una serie di farmaci che vengono assunti, ovviamente a titolo antidolorifico, per alleviare la sofferenza delle persone che purtroppo soffrono di questa patologia, ma a questi trattamenti si aggiungono anche una serie di esercizi di tipo aerobico che la paziente può effettuare in autonomia, tra i quali hanno grande importanza gli esercizi di rinforzo muscolare insegnati in una prima fase dal terapista e la camminata. Il paziente con fibromialgia infatti dovrebbe camminare con densità moderata per circa mezz'ora, dalle due alle tre volte a settimana; tra l'altro, questa è una patologia particolarmente insidiosa perché, come dicevo, non esiste una cura univoca e si può aderire a vari tipi di cura. Una cosa che sembra curiosa, che io non lo sapevo e, quando per la prima volta mi sono trovato a confrontarmi con persone che hanno questo tipo di patologie, ho scoperto è che, per esempio, l'attività fisica, come vi ho detto qui, fa molto bene, troppa attività fisica invece fa molto male, quindi anche il regolarsi è purtroppo un'attività che una persona che si trova ad affrontare la fibromialgia sicuramente deve imparare.

Quello di cui però parliamo oggi è un altro tipo di trattamento che negli ultimi anni gli specialisti hanno cominciato a utilizzare per la cura della fibromialgia, che era già utilizzata per il trattamento di altre patologie, come, per esempio, le ernie discali, ovvero l'ossigeno-ozonoterapia. È una possibilità che può apportare grandi benefici all'organismo ma ancora poco conosciuta purtroppo dai pazienti con fibromialgia. L'ossigeno-ozonoterapia è un trattamento molto efficace per via della sua azione antinfiammatoria grazie alla quale viene ristabilito l'equilibrio ossidativo del corpo. È abitualmente utilizzata per trattare le discopatie, come abbiamo detto, poiché ne va a ridurre il volume, con conseguente miglioramento della sintomatologia, ma una serie di studi ne hanno dimostrato l'efficacia anche per quanto riguarda la cura della fibromialgia. Nei pazienti con fibromialgia infatti l'ossigeno-ozonoterapia favorisce una modulazione del sistema immunitario e il riequilibrio del sistema antiossidante. L'ossigeno-ozonoterapia viene effettuata dallo specialista tramite una serie di piccole iniezioni sottocutanee nei tender points; i tender points, come sapete, sono quelle zone su cui, tra l'altro, si fa il test per scoprire se il paziente è malato di fibromialgia. Per inciso, per chi non lo sapesse, ci sono questi tender points che però non provocano sempre dolore, quindi diagnosticare la patologia non è sempre facile, perché ci può essere il giorno in cui si prova dolore e altri in cui non lo si prova, in questi tender points in cui il dolore si scatena, per poi irradiarsi nel resto del corpo. La miscela di gas ossigeno ozono utilizzata ha dunque proprietà antinfiammatorie e garantisce ai pazienti una buona riduzione del dolore percepito. In genere sono necessarie circa dieci sedute con una frequenza inizialmente di due volte a settimana e man mano che la terapia va avanti, di una volta a settimana. Come sappiamo, l'ossigeno-ozonoterapia è un trattamento sicuro che non provoca dolore ai pazienti.

Visti i benefici e visto che trovare una cura adatta, trovare un sollievo ai dolori è sicuramente necessario per quanto riguarda appunto le persone affette da fibromialgia, con quest'interpellanza chiediamo all'Assessore competente per conoscere se sia intenzione verificare la possibilità di introdurre l'utilizzo dell'ossigeno-ozonoterapia per la cura della fibromialgia fra le prestazioni erogabili ai malati residenti sul territorio regionale.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (SA) - La nostra Regione, come, tra l'altro, richiamato anche dalle sue premesse, considera la fibromialgia come una priorità sanitaria e, in questo senso, la legge regionale 25/2021 ha segnato un importante passo avanti nel riconoscimento e nella gestione di questa patologia a livello regionale oltre che nazionale. Con la delibera di Giunta 281/2020 si è poi introdotto uno specifico codice di esenzione regionale, l'H05, tramite il quale sono erogate gratuitamente, in regime quindi di livelli essenziali di assistenza aggiuntivi regionali, diverse prestazioni sanitarie: le visite antalgiche, l'agopuntura, i colloqui psicologici, la visita di medicina fisica e riabilitazione, il counseling riabilitativo, la consulenza dietistica e la visita psichiatrica.

Con la più recente delibera 24/2023 inoltre abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro impegno in quest'ambito attraverso l'introduzione di un'ulteriore esenzione regionale, l'H06, sull'erogazione di determinati farmaci miorilassanti, come, tra l'altro, lei sa benissimo. È importante quindi sottolineare che tutte le misure che abbiamo implementato e che continueremo a sviluppare per la presa in carico e la cura della fibromialgia sono qualificate come livelli essenziali aggiuntivi regionali: in poche parole è questa Regione che mette i fondi e organizza i percorsi di cura che garantiscono un accesso uniforme alle cure per tutti i pazienti residenti sul nostro territorio e, naturalmente, la presa in carico sia finanziaria che procedimentale da parte del servizio sanitario regionale valdostano.

Il tavolo tecnico dedicato a questa patologia si è riunito per discutere alcuni aspetti, tra cui il rinnovo dell'esenzione e la valutazione dell'introduzione dell'ossigeno-ozonoterapia. In collaborazione con l'Azienda USL abbiamo prorogato di un anno la validità dei codici di esenzione, rinnovandoli fino alla fine dell'anno 2024, per garantire comunque la continuità assistenziale anche a coloro che non hanno ancora potuto usufruire di determinate prestazioni nei tempi utili. Rispetto alla valutazione dell'introduzione dell'ossigeno-ozonoterapia, conosciuta anche come GAET, tra le prestazioni erogabili dal Servizio sanitario regionale, è importante riportare quanto di seguito riferito dall'Azienda USL e quindi dai tecnici. Nonostante un gruppo significativo di professionisti dell'Azienda USL abbia già sviluppato la necessaria esperienza per la conduzione di questa manualità e l'erogazione di questo presidio terapeutico, le evidenze internazionali disponibili mostrano ancora incertezze riguardo al beneficio effettivo per i pazienti affetti da fibromialgia. Le esperienze concordano quindi nel riconoscere la difficoltà nel distinguere una vera azione terapeutica rispetto a un effetto placebo. I sintomi bersaglio dell'ozonoterapia non sono esclusivi nella fibromialgia, ma condivisi da molteplici patologie: ciò rappresenta materia di attenzione affinché siano rispettati i criteri di equità dovuti quindi a tutti i cittadini.

Alla luce di queste considerazioni, l'Assessorato mantiene un atteggiamento aperto al confronto e siamo disponibili a effettuare, in stretta collaborazione con l'Azienda USL che si è resa disponibile a fornire gli elementi tecnici necessari, le opportune valutazioni per considerare l'eventuale introduzione di questa terapia nel nostro Servizio sanitario regionale. Il nostro impegno rimane quello di garantire ai cittadini le migliori cure possibili basate su evidenze scientifiche e in linea con le risorse disponibili. È però il caso di distinguere quanto queste iniziative potrebbero ingenerare e quanto invece abbiamo già fatto, collega Manfrin, e, tra l'altro, anche per merito suo. La Valle d'Aosta è la prima Regione ad avere una legge dedicata, più due delibere che rendono gratuiti e previsti una serie di percorsi che prevedono appunto le visite antalgiche, l'agopuntura, i colloqui psicologici, le visite di medici fisica e riabilitativa, le consulenze dietistiche e psichiatriche, più le medicine. Tutto ciò è molto più importante dell'eventuale esclusione da questi percorsi dell'ozonoterapia, sulla cui pratica non ci sono ad oggi certezze scientifiche sull'effetto reale e non placebo per le persone affette da fibromialgia. Insomma, qua il tema non è vedere il bicchiere mezzo pieno, ma che si va cercando, di fatto, un qualcosa in più che ad oggi non è ancora scientificamente provato e, secondo me, nel caso specifico, e tra l'altro anche con suo merito, è assolutamente necessario restare su tutto quello che ad oggi è stato fatto e restare in attesa per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, ma le evidenze scientifiche ad oggi non suffragano la materia.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta. Credo che avere le necessarie evidenze scientifiche sia sicuramente importante, credo che mi corra l'obbligo di evidenziare che non solo in Valle d'Aosta ma anche nel resto d'Italia, non so la situazione nel resto del mondo o nel resto d'Europa, ma sicuramente nel nostro Paese e nella nostra Regione già oggi diversi pazienti si sottopongono alla cura e all'ozonoterapia, la GAET come viene definita, e ne ricevono dei benefici. Non ho contezza delle informazioni tecnico-scientifiche, ma, da quelle che sono state una serie di interlocuzioni con chi si occupa di questa tipologia, tanto il modo di affrontare la cura, tanto quanto invece chi si occupa di erogare questo tipo di cura al di fuori della nostra regione, evidenziano invece dei vantaggi. Voglio cogliere l'aspetto positivo che lei ha fornito nella sua risposta, cioè l'impegno a valutare anche l'inserimento di questa tipologia di cura, senza nulla togliere ovviamente, come giustamente lei ha già sottolineato a quello che già viene oggi erogato e riconosciuto ai malati di fibromialgia, che per inciso, come giustamente ha riconosciuto, non viene offerto da nessun'altra parte, quindi siamo sicuramente all'avanguardia.

Credo però che giustamente se si deve anche seguire il progresso dal punto di vista scientifico e valutare anche le nuove tipologie di cure e di intervento, debba essere assolutamente necessario e importante, sarebbe opportuno organizzare un confronto nella competente Commissione consiliare con il personale USL che si occupa di questa tipologia di cura e verificare quali siano i percorsi. Immagino che questo avverrà non penso nell'immediato, probabilmente a settembre, ma da qui a settembre sarebbe importante reperire la necessaria documentazione scientifica da analizzare e da sottoporre per poter avere quindi un esito positivo rispetto a questa richiesta.