Oggetto del Consiglio n. 3876 del 25 luglio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3876/XVI - Interpellanza: "Riconoscimento dell'indennità sanitaria agli operatori socio-sanitari dell'Ospedale Parini".
Bertin (Presidente) - Punto n. 54. Ha chiesto il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Assessore, anticipo che alla risposta n. 3 non serve che risponda perché ha già risposto ieri, quindi direi che siamo contenti della risposta che abbiamo avuto ieri, però le premesse di quest'interpellanza richiamano soprattutto i risultati dell'indagine aziendale sul benessere e clima organizzativo che l'Azienda USL ha presentato il 19 aprile scorso e sono eloquenti le affermazioni che abbiamo avuto modo di ascoltare in occasione di quella presentazione dell'indagine. Ne cito solo qualcuna: "Il benessere degli operatori e delle équipes è un fattore determinante per la qualità del servizio". Finalmente si parla di équipes. "Un buon clima organizzativo è uno dei quattro pilastri che, insieme a benefici economici di carriera e logistici e opportunità professionali, inserimmo nel progetto per l'attrattività". "L'esigenza di trovare un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro è un obiettivo di miglioramento sul quale investire"; siamo d'accordissimo. "Non esistono organizzazioni capaci di erogare servizi di qualità in un contesto nel quale prevalgono insoddisfazione, negatività e scarsa coesione", quanto di più vero. Altra cosa: "Il benessere organizzativo e la promozione delle pari opportunità sono obiettivi importanti non solo per il Comitato unico di garanzia". Queste affermazioni ci sembrano in qualche modo disattese, troppi settori della sanità: ecco perché, secondo noi, ha partecipato a quell'indagine solo il 44% degli operatori sanitari e noi in quest'interpellanza mettiamo in evidenza una discrasia che ci sembra ancor più preoccupante, ne abbiamo parlato in occasione di una serata effimera nella quale ci siamo trovati, perché riguarda l'operatività del Pronto Soccorso e del DERA, Dipartimento di Emergenza, dell'Ospedale Parini di Aosta e nei diversi atti ispettivi di confronto su come migliorare i servizi del Pronto Soccorso dove già avevamo anticipato la necessità di porre rimedio a determinate ingiustizie, però ci può stare.
Innanzitutto avevamo più volte sottolineato la necessità di attribuire l'indennità sanitaria, oltre che a medici, infermieri e successivamente al personale delle professioni sanitarie, anche a operatori sanitari e agli amministrativi, con la risposta di ieri sulle RAR c'è una parziale risposta positiva, non si chiama indennità sanitaria ma è un ulteriore incremento di stipendio per queste figure. Ricordo la lettera apparsa dagli OSS su "La Stampa" nel mese di febbraio 2023 che titolava: "Umiliati dalla legge che ci esclude dall'indennità sanitaria", quindi anche questo è superato. Successivamente e sempre nell'ambito del Pronto Soccorso abbiamo evidenziato che gli infermieri hanno ottenuto la possibilità di avere una turnistica 12 ore, mentre al personale degli operatori socio-sanitari non è stata concessa. Ora non se lo spiegano i dipendenti OSS e i collaboratori e francamente anche noi facciamo fatica a capire e credo che è difficilmente comprensibile per tanti, immagino anche per voi, e richiamando il benessere organizzativo di cui dicevo poco fa, visto che le équipes lavorano in sintonia e contribuiscono a dare migliori servizi in termini qualitativi, ecco che i collaboratori OSS del Pronto Soccorso e del MEA apprendono che la loro richiesta di sperimentazione della turnistica delle 12 ore è stata riconosciuta agli infermieri e a loro non viene concessa. Attenzione, sperimentazione che è stata accolta anche per il personale socio-sanitario di chirurgia toracica, di senologia, endocrinologia, chirurgia vascolare, endovascolare e angiologia, terapia intensiva e anche il personale infermieristico della struttura di Chirurgia generale. Ci confermano anche che fu fatta un'indagine in data 11 aprile 2024 interna al reparto che aveva evidenziato il gradimento di circa il 90% delle addette e degli addetti e solo uno si era espresso in modo contrario, ho qui una bozza del documento. In realtà solo una OSS si era dichiarata non favorevole, ma la logica della tanto enunciata continuità assistenziale per i pazienti forse dovrebbe prevedere, Assessore, un cambio di rotta. La questione è sempre la stessa, talvolta noi proponiamo correzioni di rotta e proposte efficaci ma poi le cose non avvengono, oppure avvengono con un certo ritardo. Ritorno a sottolineare la mozione da noi presentata sul DNA fetale nel novembre dell'anno scorso, che è entrata in vigore soltanto al 1° luglio del 2024, nove mesi dopo. Lì ci eravamo spesi, avevamo fatto una proposta intelligente che è stata accolta in quella mozione, sarebbe stato buon gusto dire che anche Forza Italia aveva sostenuto quell'iniziativa, perché l'aveva proposta.
Rispetto al tema che ci occupa, volevamo sapere se c'è una percentuale minima di adesione che si doveva raggiungere per ottenere la sperimentazione richiesta e quale percentuale si è raggiunta; se è intenzione dell'Assessore, alla luce delle premesse dell'interpellanza e dei fatti intervenuti in questo Consiglio regionale, parlo appunto di quest'indagine approfondita che è stata fatta, anche se solo con il 44% di risposta, farsi carico di far rivedere questa decisione iniqua all'Azienda USL. Aspetto la sua risposta.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Marzi.
Marzi (SA) - L'indagine promossa sul benessere organizzativo e lavorativo da lei citata rappresenta un importante segno di attenzione rivolto a tutto il personale che l'Azienda USL intende ulteriormente approfondire con il coinvolgimento diretto di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Tra l'altro, lei ha dato prova di essere persona assolutamente attenta a questo tema perché è uno dei pochi che era presente e l'ha letto con attenzione. Questo è un dato assolutamente positivo perché il Direttore generale è rimasto un po' stupito del fatto che, di fatto, non era mai stato utilizzato come strumento per cercare di capire cosa succedeva all'interno, anche da questo punto di vista, della nostra sanità. L'articolazione oraria su 12 ore è possibile attraverso la sottoscrizione di uno specifico accordo sindacale, o a livello nazionale, ad oggi inesistente, o a livello locale, quindi fra azienda e organizzazioni sindacali. In assenza di tale accordo, l'articolazione oraria a 12 ore non è autorizzabile in quanto violerebbe gli obblighi previsti dalla legge 161/2014, determinando la responsabilità penale del datore di lavoro. Appare quindi evidente che l'Assessore alla sanità non ha titolo naturalmente ad intervenire su tale articolazione oraria, così come, di fatto, non ne ha il Consiglio regionale, ma non è certo questo quello che lei chiede. L'Azienda USL ha avviato sperimentalmente la turnistica organizzata sulle 12 ore per il personale delle strutture complesse citate nell'interpellanza, accogliendo quindi la richiesta di dipendenti di tali strutture, nella logica di un miglioramento dei ritmi vita-lavoro.
L'articolazione a 12 ore è inquadrata nell'ambito di un accordo proposto in tal senso ai sindacati ed è attuabile solo in presenza delle seguenti precondizioni:
1) l'adesione almeno del 90% del personale della struttura coinvolta, a dimostrazione del gradimento degli operatori e della loro disponibilità a una soluzione organizzativa alternativa che sia comunque funzionale a garantire la continuità del servizio;
2) il parere favorevole del Direttore della struttura complessa e della Direzione delle professioni sanitarie in ordine alla sostenibilità organizzativa del nuovo schema di turnazione e della sicurezza per i pazienti;
3) il monitoraggio continuo tramite un servizio di sistema di sorveglianza rispetto a rischio di errore degli operatori conseguente all'allungamento dell'orario di lavoro in ordine all'efficienza in termini di assenze e disponibilità alla libera professione aziendale;
4) la verifica periodica dei risultati.
Ogni richiesta sulle 12 ore deve essere quindi prima verificata per quanto riguarda la sussistenza di queste condizioni e poi può essere portata semestralmente al tavolo sindacale di monitoraggio dei progetti sperimentali. Solo in tale tavolo si può eventualmente normare ogni singolo tipo di servizio attraverso specifico accordo nel quale si può prevedere l'organizzazione al turno di 12 ore per il personale del comparto.
Quanto al caso specifico degli operatori socio-sanitari operanti presso il Pronto Soccorso e la medicina e chirurgia d'accettazione e urgenza, ahimè, la percentuale di adesione è stata dell'81% che comunque è altissima come abbiamo avuto modo di dirci fuori dal Consiglio. Tale percentuale, seppur molto elevata, è però inferiore al 90% e quindi non è risultata sufficiente per l'approvazione del progetto. Però, e spero che lei questo la colga come un'apertura positiva, in ogni caso, dato il numero rilevante delle adesioni, l'USL ha concordato con le organizzazioni sindacali che, laddove nel frattempo si raggiungesse la soglia necessaria di adesioni, ci sarebbe, data la disponibilità, di ripresentare la riorganizzazione entro il 31 ottobre 2024, termine ultimo per poter arrivare poi dopo a dargli decorrenza dal 1° gennaio 2025.
Baccega (FI) - Grazie Assessore. I quattro parametri che individuano la possibilità di andare in quella direzione ovviamente sono i parametri che conoscevamo, è la questione del 90%, che è un po' ostica, in quanto se il 90% si deve raggiungere nell'ambito di tutte le persone che sono in forza in quella struttura, se due sono in ferie o una è malata, non si raggiungerà mai perché in realtà qui hanno risposto tutte positivamente tranne una, quindi il 90% si sarebbe raggiunto, ma una era in prova e quindi ha detto: "No, io non mi esprimo perché prima devo passare il periodo di prova". Questo è il dato che ho in questo momento, quindi questo 81% va valutato. È chiaro che, parlando di efficienza, proprio nell'ambito della continuità assistenziale si è cercato di capire se era efficiente che una OSS smettesse la sua operatività a fianco di un'infermiera o di un medico che seguono un paziente e smettendo doveva arrivare un'altra che ancora non sapevo che cosa si faceva, cioè c'è un minimo di ratio che in qualche modo va valutata con attenzione. Su quest'argomento lei mi dice che si può ritornare entro il 31 ottobre, diremo anche alle organizzazioni sindacali che ovviamente dovranno esprimersi in modo coerente rispetto a tutto un percorso che hanno autorizzato negli altri settori.
Come le ho spiegato, ci sono diverse strutture che hanno avuto l'okay anche da parte sindacale, quindi questo è il passaggio. Seguiremo ancora con attenzione questo percorso e magari entro il 31 ottobre ci ritorneremo.
Presidente - Sospendiamo brevemente per arieggiare i locali.
La seduta è sospesa dalle ore 11:09 alle ore 11:35.