Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3862 del 24 luglio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3862/XVI - Interpellanza: "Soluzioni dei problemi che riguardano la presenza del lupo nel mondo agricolo e faunistico".

Bertin (Presidente) - Punto n. 40. Per l'illustrazione, consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Quest'interpellanza riprende in parte le innumerevoli iniziative presentate dal nostro gruppo riguardanti la problematica del lupo nella nostra regione, ma oggi, in particolar modo, concerne le possibili soluzioni messe in atto dal Governo regionale al fine di tutelare il mondo agricolo da attacchi e predazioni.

Va ricordato che l'Amministrazione regionale sta lavorando a una nuova legge sui danni da fauna selvatica e sulle relative misure di prevenzione, in attesa che la Commissione Europea declassi lo status del lupo da specie strettamente protetta a protetta.

Per quanto invece riguarda le misure di prevenzione, quelle adottate - l'abbiamo sempre sottolineato in questo Consiglio - non sono sufficienti ad arginare questa problematica.

Tornando alla finalità di quest'iniziativa, vorrei informare i colleghi e le persone che seguono il Consiglio che poche settimane fa si è svolto a Saint-Christophe un convegno dal titolo: "La medicina veterinaria tra predazioni e gestione dell'animale selvatico ferito"; subito mi è ritornato in mente il lupo recuperato nel Comune di Arvier, curato, rifocillato e poi rimesso in libertà, per la gioia di molti, e oggi desaparecido ai radar, ma quello che ha attirato la mia attenzione è il fatto che all'evento si siano trattati temi quali la telenarcosi, ossia una tecnica per gestire la fauna selvatica, utilizzando dei sedativi somministrati a distanza tramite dei dardi speciali, una tecnica che permetterebbe di catturare appunto gli animali in totale sicurezza.

Altro tema trattato riguardava appunto l'impiego di cani molecolari per recuperare gli animali feriti da predazione, cosa che già accade nel mondo venatorio.

Perché dico questo? Semplicemente per evidenziare che ci sono già delle persone abilitate al recupero degli animali feriti e che potrebbero tranquillamente rendersi disponibili nella ricerca senza cercarne altre magari fuori regione, ma quello che più mi preoccupa è pensare di voler utilizzare la telenarcosi come una tecnica utile per risolvere il problema delle predazioni da parte del lupo nei confronti del bestiame.

Tenuto conto che la soluzione al problema rimane quella di agire sul controllo della specie, oggi non ci resta che prendere atto del fatto che tutte queste iniziative non sono risolutive e che impiegano mezzi e risorse, anche economiche, senza arrivare a un dunque.

Per queste ragioni, e per essermi informato sull'evento che si è svolto a Saint-Christophe e tenuto conto che sono stati trattati i temi summenzionati, si interpella l'Assessore competente per conoscere quali siano stati i costi dell'evento formativo, se siano state elaborate delle risposte concrete circa i problemi che attanagliano il mondo agricolo e faunistico e, in caso affermativo, quali siano le possibili soluzioni che s'intende mettere in campo.

Presidente - Risponde l'assessore Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - L'evento formativo "La medicina veterinaria tra predazione e gestione dell'animale selvatico ferito" si è tenuto a Saint-Christophe nelle giornate del 18 e del 19 giugno 2024.

L'evento è stato ospitato presso il Dipartimento agricoltura ma è stato organizzato dal centro di referenza nazionale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

L'organizzazione dell'evento formativo pertanto non ha comportato alcun costo per l'Assessorato agricoltura e risorse naturali.

Gli interventi dei relatori hanno riguardato: le problematiche del danno da predazione e la gestione degli animali selvatici feriti, la telenarcosi, il trasporto degli animali selvatici feriti, la presenza del lupo in aree periurbane e urbane, il sopralluogo forense per l'accertamento dei danni da predazione, analisi ambientali, procedura e corretta documentazione, l'utilizzo dei cani molecolari a tutela delle problematiche sanitarie, veterinarie emergenti, peste suina africana, la presentazione di casi di patologia forense e la presentazione di casi di accertamento del danno da predazione.

L'evento si è concluso con una tavola rotonda dal titolo: "La gestione dei predatori per la conservazione e tutela delle attività antropiche correlate".

Il corso ha fornito informazioni tecniche ritenute interessanti anche per l'aggiornamento professionale del personale del Corpo forestale della Valle d'Aosta, che opera nei casi di predazione o di ritrovamento di animali selvatici feriti.

Presidente - Consigliere Ganis per la replica, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - La prima domanda era un po' provocatoria, nel senso che come abbiamo più volte evidenziato, i soldi spesi per i progetti - ricordo il progetto "Life Wolfalps", conferenze e banchetti vari - non hanno ovviamente risolto il problema.

Ben vengano invece magari questi incontri tecnici e formativi, finalizzati a condividere tutte le strategie possibili al fine di addivenire a una soluzione.

Quello che volevo dire è che la tecnica della telenarcosi è anche abbinata alla tecnologia GPS integrata, che consente di localizzare l'animale narcotizzato facilitando le operazioni di recupero e successivamente di fare tutte le operazioni sanitarie di rito.

Personalmente non credo che questa tecnica possa risolvere questa problematica, anche perché, una volta narcotizzato, l'animale selvatico dovrebbe essere rimesso in libertà.

Mi chiedo quindi quale Comune o quale Regione abbia la benevolenza di prendersi in casa un predatore.

Detto questo, noi crediamo che la gestione del lupo debba passare attraverso - l'abbiamo più volte evidenziato e lo sa anche lei, Assessore - un piano di gestione proprio, soltanto così si può infatti gestire al meglio questa problematica.

Continueremo, come gruppo, a sollecitare il Governo regionale, affinché metta in campo tutte le soluzioni possibili ad arginare il problema della presenza del lupo, in attesa che la Commissione europea declassi finalmente la specie canis lupus.