Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3858 del 24 luglio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3858/XVI - Interpellanza: "Azioni per migliorare la promozione dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans".

Bertin (Presidente) - Punto n. 36. Per l'illustrazione, la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Come è già stato ricordato anche questo pomeriggio, l'area megalitica è stata finalmente riaperta a novembre 2023 dopo un lungo stop e offre a Valdostani e a turisti la possibilità di conoscere e di apprezzare un sito archeologico di straordinaria importanza, ritenuto dagli esperti tra i più interessanti a livello internazionale.

La storia del sito archeologico di Saint-Martin-de-Corléans e le sue particolarità sono accuratamente narrate da un affascinante allestimento museale e anche io, come il collega Perron, penso che si tratti di un vero e proprio gioiello che tutti dovrebbero conoscere.

Dalla riapertura a oggi alcune iniziative culturali, espressamente ideate, hanno permesso di cominciare ad apprezzarlo, favorendo un primo processo di riappropriazione da parte del pubblico valdostano, e hanno suscitato l'interesse di visitatori provenienti da fuori valle.

Permangono tuttavia varie criticità sugli aspetti legati a comunicazione, promozione e fruizione culturale. Faccio qualche esempio: dall'esterno l'edificio risulta poco riconoscibile, non vi sono delle indicazioni che dal centro della città conducano i turisti fino all'area megalitica.

Il Book Shop non dispone di gadget dedicati, non risultano attive delle pagine Social che illustrino specificatamente il sito archeologico, che poi si perde un po' nelle varie proposte che invece la Regione offre e promuove attraverso i suoi canali.

L'attuale museo, che è sviluppato su più livelli, non presenta infine un seppur minimo spazio di ristoro con eventuali semplici distributori automatici che sarebbero sicuramente apprezzati dai visitatori che intendono effettuare una visita accurata e approfondita, soprattutto in estate, e con il caldo di questi giorni non c'è nemmeno la possibilità di avere una bottiglietta d'acqua all'interno dell'area megalitica; un distributore d'acqua secondo me sarebbe molto utile.

Mi rendo conto che possa sembrare anche banale, ma non lo è affatto, ho accompagnato tante volte anche classi in gita e devo dire che almeno l'acqua è una cosa che un po' dappertutto c'è: è poco, ma è qualche cosa che serve.

In alcune città europee, in alcuni musei importanti, c'è addirittura la possibilità di avere questi distributori di acqua gratuita, ma io non mi riferivo a quello, pensavo proprio anche alla possibilità a pagamento di acquistare qualcosa.

Ho notato che in certe guide turistiche, che pubblicizzano, come dicevo, importanti siti museali europei, viene addirittura segnalato come un piccolo valore aggiunto la possibilità di avere - lì parliamo di caffetterie - ma comunque anche il Book Shop e cose di questo genere. C'è quasi un punteggio di gradimento che viene determinato anche da questo.

Noi pensiamo che piccoli accorgimenti, come quelli indicati, qualora fossero messi in atto, potrebbero essere funzionali anche a favorire un maggior indice di gradimento, a favorire un processo di branding del museo attraverso anche il merchandising e a rispondere a delle necessità concrete del singolo visitatore.

Abbiamo visto che nella variazione di bilancio è stata prevista una cosa importante, che è la figura del direttore dell'area megalitica per un importo di 358 mila euro che, ovviamente, andranno per compiti molto importanti di direzione scientifica, di consulenza di tipo archeologico, di modalità di gestione del sito; ovviamente tutti compiti molto rilevanti che richiederanno delle competenze alte e mirate e probabilmente credo che il riferimento a questa figura dirigenziale sarà anche parte della risposta alla nostra prima domanda, cioè "Quali azioni sono previste per migliorare la promozione dell'area megalitica e per aumentare il numero di visitatori", perché ovviamente le azioni di questo direttore saranno particolarmente importanti.

L'altra parte è una parte minimale rispetto a tutto quello che si può fare, ma che volevamo comunque portare all'attenzione.

Chiediamo quindi anche all'Assessore competente se condivide questa piccola necessità di migliorare l'accoglienza e la disponibilità di servizi accessori, compreso appunto la predisposizione di un sistema di ristoro all'interno della struttura, e poi infine - ma su questo un po' è già stato risposto quando è stata discussa l'iniziativa del collega Perron - chiediamo i dati relativi all'affluenza dei visitatori dal momento della riapertura al mese di giugno con - è questo forse il pezzo in più - l'indicazione del numero dei visitatori paganti.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Riguardo alla prima domanda, "Quali azioni sono previste per migliorare la promozione dell'area megalitica per aumentare il numero di visitatori sia Valdostani, sia provenienti da fuori Valle", considerata la rilevanza - ne abbiamo parlato prima - che l'area megalitica ricopre a livello nazionale e internazionale, vista la necessità di dare impulso a questo sito culturale e al quartiere che lo ospita, il Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali si sta adoperando per tracciare delle direttrici operative strategiche. Apro solo una parentesi: nel novembre del 1993 è stata inaugurata l'area megalitica nella sua veste attuale, quindi adesso abbiamo il prodotto completo; finora, come sapevamo, era un cantiere in itinere, tant'è che in tempi passati sono state fatte anche delle aperture proprio dei cantieri aperti e l'area era sempre ed è sempre stata, fino a novembre del 2023, un'area archeologico-megalitica senza la parte museale, così come la troviamo adesso.

Oltre a una riorganizzazione interna, funzionale a definire i ruoli del personale implicato e a valorizzare le competenze di ciascuno, il Dipartimento si avvale di consulenti esterni individuati per supportare gli uffici nella definizione dell'identità culturale dell'area megalitica di Aosta.

Ho già risposto al collega Perron, aggiungo solo le azioni da mettere in atto rispetto alla domanda del collega, quindi la integro: richiederanno approfondimenti precisi su almeno queste principali aree di sviluppo, questo per dire il lavoro che si sta facendo, quindi un'analisi dei pubblici, il potenziale di sviluppo dei pubblici è molto elevato, come dicevamo prima, e presuppone un'attenta analisi dei target esistenti e di quelli non ancora raggiunti.

Poi un'analisi della sostenibilità: l'opportunità di produrre i ricavi e lavoro in maniera duratura presuppone un investimento in grado di generare un impatto positivo, andranno pertanto valutati alcuni parametri al fine di ridefinire la sostenibilità economica, quindi dovrà essere fatta necessariamente una revisione del piano tariffario, sociale, quindi tutta la parte relativa all'accessibilità e all'inclusione ambientale del sito archeologico museo, questo è il secondo volet di quest'analisi complessiva.

Poi c'è la didattica di cui ha parlato prima il collega e a cui ha accennato anche lei: il rapporto con le scuole di ogni ordine e grado va reso sistematico, soprattutto con gli istituti di Aosta e della Valle d'Aosta che devono - io lo dico: "devono", poi abbiamo sempre parlato dell'autonomia scolastica e della programmazione, però su questo devo dare ragione al collega Perron, anche se poi alla fine ci scontriamo con l'autonomia delle istituzioni - che devono, non dico dovrebbero, inserire nella loro programmazione didattica la visita all'area megalitica, da reiterare ogni anno in base alle differenti tematiche che si possono sviluppare.

Vi è poi la ricerca e gli scavi archeologici, che devono essere al centro di un'attività di ricerca e di studi in rete con la comunità scientifica internazionale.

Ne ho già dato conto più di una volta, si continua a scavare, cioè continua a essere un cantiere permanente, perché sono ancora da scoprire e da scavare tantissime zone di rilevamento sulle quali si stanno facendo delle ricerche e a breve s'intraprenderanno ulteriori scavi.

Per ultima, ma fondamentale, lo dicevamo prima, la promozione: sulla base della definizione dei target è necessario allocare un budget da destinare all'attività di promozione, di investimenti pubblicitari, lo abbiamo già fatto con questa variazione, ma il budget, così come succede per il Forte di Bard, una volta che si sarà definita la struttura, a mio modesto parere, dovrà essere fisso e dovrà essere comunque al pari, ad esempio del Forte di Bard, e di altre istituzioni culturali, e dovrà essere definito proprio in bilancio.

Questo budget dovrà essere destinato all'attività di promozione, di investimenti pubblicitari, con la definizione di un piano di comunicazione marketing con obiettivi di crescita definiti.

Per quanto sopra elencato, risulta determinante la ristrutturazione della struttura organizzativa, come accennavo prima al collega Perron; a oggi il personale dedicato all'area megalitica dipende dalla Soprintendenza e da più strutture, con la conseguenza che le azioni di gestione, tutela e valorizzazione fanno capo a uffici differenti e generano frammentarietà di comunicazione, di obiettivi e di risultati.

Questa è una mia considerazione, ma che ho esposto ai dirigenti, quindi l'indipendenza e l'autonomia gestionale ordinaria risultano essere la conditio sine qua non per generare un cambiamento positivo in grado di determinare un impatto misurabile.

Lo dico e lo ribadisco perché l'organizzazione attuale della Soprintendenza presuppone che quell'area sia frammentata in diverse strutture, quindi l'area espositiva ha una struttura, la parte archeologica ne ha un'altra, la parte di valorizzazione ne ha un'altra, quindi da lì l'esigenza di avere una struttura unitaria che se ne occupi in maniera specifica.

Per incentivare invece la presenza di un pubblico proveniente da altre regioni italiane e internazionali, oltre agli eventi estivi in corso, funzionale a vivere l'area megalitica in un'altra forma, innovativa, esperienziale, spirituale e gastronomica, verrà creata una strategia di comunicazione in grado d'intercettare nuovi target e di fidelizzare gli attuali.

Si aumenterà la presenza in città e in Valle d'Aosta, come da lei giustamente rilevato, di manifesti dedicati all'area megalitica, si acquisteranno spazi pubblicitari nelle regioni limitrofe e oltralpe e si veicoleranno le iniziative di valorizzazione tramite la carta stampata e le piattaforme social istituzionali, individuate quale canale ufficiale per la promozione dell'intero sistema culturale museale regionale.

Poi stiamo ragionando anche sull'identità del museo e su uno sviluppo ulteriore di un merchandising per connotare l'area megalitica e migliorare la sua brand reputation; adesso che è stata ultimata, si potrà lavorare in maniera unitaria.

Sulla domanda 2 con me sfonda una porta aperta, anzi, sfonda un portone, quello sulla predisposizione di un punto di ristoro all'interno della struttura. Come è ben noto a tutti, la struttura attuale, che è stata recentemente inaugurata, è frutto di anni di progetti di lavori che, come Assessore, ho ereditato, e i miei predecessori hanno ereditato all'insediamento, quindi di scelte fatte nel tempo, ancora legate da una parte a una concezione di sacralità degli spazi della cultura che, in alcuni casi, non potevano essere contaminati con attività non espressamente legate; questo è purtroppo un elemento con il quale ci si scontra, inoltre l'indirizzo politico fornito al tempo della progettazione del secondo lotto dell'area megalitica è stato quello di non entrare in competizione con i locali di ristorazione presenti nella zona, data la persistente ostilità maturata nel quartiere per quel cantiere mai terminato.

Questa è storia, e noi ovviamente l'abbiamo ereditata; io non sono d'accordo perché penso che un punto caffetteria, così come un punto ristorazione, sarebbe un valore aggiunto e sarebbe un valore anche per il quartiere.

Al giorno d'oggi è risaputo che i servizi accessori forniti dai luoghi della cultura sono sempre più apprezzati e richiesti da visitatori, funzionali a consentire esperienze maggiormente immersive, come tra l'altro è indicato anche dal Ministero della cultura con l'adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica. In un prossimo futuro è in programma di ultimare la realizzazione della piazza sulla copertura dello stabile dell'area megalitica, ne abbiamo già parlato, dove l'intento è quello di creare uno spazio di libero accesso con servizi che possano tendere a riappropriarsi del luogo da parte degli abitanti del quartiere di Saint-Martin-de-Corléans e della città di Aosta. In questa piazza aperta al pubblico, della quale si stanno affidando i lavori di pavimentazione - abbiamo già messo le risorse - ci sarà la possibilità di prevedere un punto di ristoro anche al servizio del museo. Si stanno inoltre effettuando delle valutazioni in merito alla realizzazione di una caffetteria interna.

L'area megalitica è stata riaperta, come abbiamo detto, nel 2023 a novembre, a oggi il numero dei visitatori complessivo si attesta sui 13.400-13.500, di cui più o meno la metà circa è pagante, che è un numero - secondo le strutture - adeguato se si considera che la cifra complessiva comprende la gratuità nella settimana successiva all'inaugurazione, i numerosi eventi promozionali concepiti e pensati per conoscere il nuovo museo, gli eventi organizzati da enti pubblici e istituzioni e poi anche la gratuità ovviamente che è stata stabilita fino ai 18 anni, quindi la valutazione complessiva è che sicuramente andranno aumentati - e speriamo che la strategia di rilancio possa servire - ma che, allo stato attuale, questi numeri siano dei numeri congrui.

Presidente - Per la replica, consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Grazie, Assessore, per la risposta che ha fornito qualche elemento in più rispetto a quello che sapevamo.

Parto dall'ultima cosa, i dati relativi ai visitatori erano quelli che erano già stati forniti in precedenza al collega, 13.500, abbiamo anche il dato di una metà circa di paganti, è emersa anche la questione della gratuità per i ragazzi.

Io ricordo una piccola cosa, l'ho già detto in un'altra occasione, mi pare quando avevamo parlato degli ostelli: bisognerebbe sempre ricordarsi che la scuola secondaria superiore termina a 19 anni, quindi c'è una differenza tra la maggiore età e il termine del ciclo scolastico, che penso potremmo prendere in considerazione anche perché non è poi un dato così rilevante.

Concordo sulla valutazione legata alla frammentarietà delle azioni che sono in capo alle varie strutture, una frammentarietà che deve essere assolutamente superata se si vuole arrivare a una migliore gestione, perché altrimenti non ne veniamo a capo, quindi questa mi sembra una cosa assolutamente positiva.

Sulle attività di promozione lei dice: "Cercheremo di mettere manifesti che riguardano l'area megalitica e di fare altri tipi di promozioni", io prima nell'illustrazione ho accennato anche a delle indicazioni che conducano e che portino i visitatori; in molte città europee c'è proprio, a livello anche di calpestio, la possibilità di avere un itinerario che porti direttamente al museo ed essendo che certamente non è lontana l'area megalitica dal centro della città, però bisogna comunque spostarsi, una cosa di questo tipo mi sembrerebbe utile.

Sulla terza questione, che era quella del punto di ristoro, io non vorrei che fossimo fraintesi, non c'è nessuno che pensa alla necessità di avere delle orde di turisti che passeggino all'interno dell'area museale con un panino in mano, non è questo; pensare a una possibile caffetteria è una cosa che è giusto prendere in considerazione ed è un po' quello che viene fatto ovunque, nell'immediato però io credo che, al di là delle valutazioni che potranno essere fatte e che poi richiederanno anche un impegno finanziario immagino non indifferente, se si deve proprio istituire un punto specifico all'interno dell'area, provvedere all'installazione di qualche distributore di acqua, di caffè, oppure di bevande calde pensando all'inverno, mi sembrerebbe davvero un piccolo accorgimento che però può avere la sua importanza.

Sul resto vedremo le azioni che questo nuovo direttore - o direttrice mi è sembrato di capire, anche se non è stato detto molto di più - farà e monitoreremo con attenzione ciò che si metterà in campo per migliorare e per aumentare il numero di visitatori di quest' importante centro, di quest'importante sito per la nostra regione.