Oggetto del Consiglio n. 465 del 16 settembre 1982 - Resoconto
OGGETTO N. 465/VII - VERIFICA DELLE MOTIVAZIONI CHE HANNO DETERMINATO LA CONCESSIONE DI UNA GARANZIA FIDEIUSSORIA REGIONALE A FAVORE DELLA S.p.A. AUTOPORTO VALLE D'AOSTA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica, Bajocco e Péaquin.
INTERPELLANZA
Nell'ultima seduta del Consiglio regionale prima della pausa estiva è stata approvata una garanzia fideiussoria fino all'importo di 10 miliardi a favore della S.p.A. Autoporto Valle d'Aosta.
La motivazione base del provvedimento (vedere relazione introduttiva) consisteva nella possibilità di recuperare traffico commerciale perduto, attraverso la concessione agli operatori di dilazioni (30 giorni) per il versamento dei tributi.
Poiché è emerso in queste settimane:
a) che il traffico più significativo in termini valutari (quello dei vitelli vivi e della carne) era già in netta ripresa nel periodo gennaio-luglio 1982;
b) che la possibilità di dilazioni (fino ad oltre 16 miliardi) era già in funzione in precedenza presso gli operatori già presenti in autoporto;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore alle Finanze per sapere:
1°) a quale punto si trovino le pratiche per la concessione della fideiussione a favore della Società S.p.A. Autoporto;
2°) attraverso quale società ed in rapporto con chi la S.p.A. Autoporto Valle d'Aosta utilizzerà la garanzia regionale, non essendo la stessa finora autorizzata ad esercitare operazioni di spedizioni e sdoganamento;
3°) se non sia il caso, vista la caduta delle motivazioni addotte in Consiglio, di sospendere di fatto l'operatività della garanzia fideiussoria a favore della S.p.A. Autoporto in vista di un ripensamento dell'intera questione.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Mafrica. Ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Riprenderò quanto è contenuto nell'interpellanza, rispetto alla quale però devo aggiungere dei particolari.
E' stata approvata nell'ultima seduta del Consiglio regionale del mese di luglio una garanzia fideiussoria fino all'importo di 10 miliardi a favore del la S.p.A. Autoporto di Aosta.
In quella occasione avevamo sollevato alcuni dubbi, perché non riuscivamo a capire come potesse essere data una garanzia fideiussoria ber interventi nel settore delle spedizioni ad una società che non si occupava di spedizioni ma che dava servizi agli operatori per le spedizioni. Non avevamo neanche chiaro allora come in effetti si sarebbe proceduto in seguito.
Da notizie avute in questi giorni, le motivazioni che erano alla base del provvedimento del mese di luglio ci sembrano non corrispondere al vero.
In quel provvedimento si diceva in sostanza che era necessario dare una garanzia fideiussoria alla S.p.A. Autoporto per intervenire, tentando di recuperare del traffico perduto, per favorire quindi le entrate tributarie del la Regione.
Dai dati che ci sono stati forniti - che sono verificabili - risulta che nei primi sei mesi dell'anno la parte di traffico che porta più imposte indirettamente nelle casse regionali era già stata recuperata, cioè il traffico di vitelli e di carne era già in netta ripresa nel primo trimestre, quindi questo problema posto come motivazione non era in effetti quello reale.
La seconda motivazione che ci veniva data nella presentazione era quella di poter concedere una dilazione di trenta giorni agli importatori per il pagamento di quanto dovuto alla dogana.
Abbiamo avuto notizie in questo periodo che in realtà non la S.p.A. Autoporto ma gli altri operatori privati nel campo delle spedizioni all'autoporto avevano già questa possibilità di credito differito per oltre 16 miliardi complessivamente.
Allora, essendo venute meno queste motivazioni del provvedimento, chiediamo cosa intenda fare la Giunta.
Il punto base del nostro ragionamento è questo: la struttura autoporto è essenziale per il bilancio regionale della Valle d'Aosta; nel 1981 dall'autoporto - adesso c'è anche il Consigliere Ricco che è documentato su queste cose - sono venute allo Stato somme per oltre 150 miliardi e quindi indirettamente alla Regione i 7/10 di questa cifra, che sono 105 miliardi per il 1981; dal 1983 saranno i 9/10.
La Regione, quindi, ha un interesse diretto perché le operazioni che si svolgono all'autoporto siano compiute con il massimo di trasparenza e di correttezza amministrativa, evitando il ripetersi ad Aosta di quanto è successo in altri posti di confine.
Vorremmo ora sapere dal Presidente della Giunta se corrisponde al vero che la garanzia regionale concessa alla Società per Azioni Autoporto potrebbe essere utilizzata da un'altra Società, trovandosi questa sotto inchiesta per non avere condotto le operazioni dogana li in altro posto di confine nel modo dovuto. Attendiamo conferma su questo punto dal Presidente della Giunta.
A noi sembra che si sia proceduto in questa materia in modo un po' affrettato, certo con buone intenzioni, ma senza disporre di tutti gli elementi di fatto, perché qui sono in gioco interessi regionali, entrate che dall'autoporto finiscono poi nelle tasche regionali, ed infine interessi di operatori privati che possono portare a delle situazioni di conflitto, che sicuramente non andrebbero a vantaggio del bilancio regionale.
In sostanza vorremmo sapere se quanto abbiamo riferito risulta anche alla Giunta; se quella garanzia fideiussoria
sono stati fatti passi in quel senso; se la Giunta non intende riconsiderare, dopo uno studio più approfondito, tutta la materia, per evitare che la garanzia fideiussoria regionale magari serva a permettere operazioni che altrimenti non potrebbero essere consentite.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta. Ne ha facoltà.
ANDRIONE - (U.V.): Direi che l'ultima possibilità è da escludere a priori: la garanzia fideiussoria deve permettere un rapporto che faciliti, indirizzi, incanali un certo tipo di traffico attraverso il Monte Bianco, con sdoganamento all'Autoporto di Aosta.
E' chiaro che in questo campo vigono delle regole che non sono sempre tutte conosciute e scritte: vi sono delle società che hanno le conoscenze necessarie per garantire queste correnti di traffico da una parte e dall'altra. Si tratta di favorire la Regione con una corrente di traffico che precedentemente passava attraverso il Ponte San Luigi, che a seguito di un piccolo scandalo tipicamente doganale, tipicamente italiano, viene dirottata attraverso il Traforo del Monte Bianco con sdoganamento all'Autoporto di Aosta.
Le cose si sono svolte così come il Consigliere Mafrica le ha raccontate; recentemente alcune società export-import mi hanno presentato una lamentela dicendo che si troverebbero in una situazione difficile, dal punto di vista teorico per adesso, in quanto potrebbero essere nella stessa condizione di un'altra società, che in più ha dalla sua parte delle azioni Autoporto. Come dire che tutti sono uguali, ma qualcuno è un po' più uguale degli altri.
Ho sentito per ora le due parti, sto conducendo un'indagine per poter stabilire quali sono le risultanze effettive, avendo evidentemente ben presenti quelli che sono gli interessi valutari d'incasso della Regione.
Per adesso la fideiussione non è in opera; in base a risultati di questa indagine e forse anche a seguito degli accordi ottenibili con le parti, la Regione prenderà la sua decisione, rimanendo inteso che un aumento di traffico rappresenta 8 miliardi di IVA ed è interessante per la Regione. Credo che forse ci sia qualcosa da attivare all'interno dei rapporti orizzontali per il maggior bene della Regione, perché non sono direttamente dipendenti da noi.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica. Ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Una raccomandazione alla Giunta regionale fatta proprio come rappresentanti della comunità valdostana è quella di procedere con la massima cautela, ricercando la maggior trasparenza possibile perché abbiamo l'impressione che la fonte principale di entrate regionali sia situata in un equilibrio di rapporti tale che non è facile prendere delle decisioni giuste senza correre dei rischi.
Noi come forza politica non parteggiamo per nessuno degli operatori in questione: ci interessa che gli interventi regionali mirino a garantire il massimo di introiti nella legalità allo Autoporto di Aosta.
Sappiamo le cifre che interessano la Regione: è facile fare i conti per ciò che riguarda gli operatori privati perché se ogni TIR lascia solo per il servizio £. 50.000, con 75.000 TIR sono 3,5 miliardi, quindi gli interessi sono di una certa consistenza.
Invitiamo il Presidente della Giunta e la Giunta a prendere le decisioni con la dovuta meditazione e di considerare attentamente eventuali altre iniziative: mi riferisco a quanto si sta pensando di fare con un ingresso molto minoritario della Regione in uno di questi gruppi.