Oggetto del Consiglio n. 464 del 16 settembre 1982 - Resoconto
OGGETTO N. 464/VII - INIZIATIVE POSTE IN ESSERE PER LA REALIZZAZIONE DEL COLLEGA MENTO STRADALE AOSTA-TRAFORO DEL MONTE BIANCO (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Tonino, Péaquin e Mafrica.
INTERPELLANZA
Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto è stata pubblicata la legge concernente il "Piano decennale per la viabilità di grande comunicazione e misure di riassetto del settore autostradale".
La legge prevede che entro il 15 settembre il Ministro dei Lavori Pubblici presenti alle Camere un piano-stralcio in cui, riprendendo le dichiarazioni del Ministro stesso durante il dibattito in Commissione: "...il Governo non potrà non tener conto nella redazione del piano stralcio... di priorità come la Gravellona Toce-Sempione... ed il collegamento Aosta-Monte Bianco".
D'altronde un ordine del giorno approvato dal Senato "...impegna il Governo ad includere nel piano-stralcio di cui all'art. 4 della legge, con adeguato finanziamento, la realizzazione della tangenziale di Aosta...".
La legge, all'art. 5, consente poi all'ANAS, al fine di adeguare la viabilità di accesso ai trafori alpini, di avvalersi del contributo della Regione e delle società che gestiscono i trafori.
La stessa BEI (Banca Europea per gli Investimenti) ha destinato oltre 34 miliardi per la sistemazione delle strade di accesso ai trafori alpini.
Ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore ai Lavori Pubblici per sapere:
1°) se sono stati compiuti dei passi da parte della Giunta regionale nei con fronti del Ministro ai Lavori Pubblici per il rispetto degli impegni assunti in ordine all'inserimento del collegamento Aosta-Traforo del Monte Bianco (o perlomeno della tangenziale di Aosta) nel programma-stralcio di interventi sulla grande viabilità e quali sono stati i risultati;
2°) quali iniziative sono state assunte verso la BEI e la società dei Trafori per dare pratica attuazione a quanto stabilito dall'art. 5 della legge sulla grande viabilità (concorso di Enti territoriali ed economici all'adeguamento delle strade di accesso ai tra fori), anche al fine di evitare che finiscano tra i residui passivi i 15 miliardi stanziati a tale scopo nel bilancio regionale per il 1982.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Mafrica. Ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Una parte della risposta a questa interpellanza è già stata data dal Consigliere Minuzzo invece che dall'Assessore Borbey.
All'Assessore Borbey vorrei chiedere se corrispondono al vero queste notizie che parlano di un avvenuto inserimento nel piano-stralcio della tangenziale sud di Aosta, per una quota di 42 miliardi e mezzo. Vorrei sapere quali possibilità ci sono che, oltre ad essere inserita quest'opera in un elenco, il finanziamento sia effettivamente esistente, perché nella legge 531 - che prescriveva l'adozione entro il 15 settembre del piano-stralcio - si dice che per il 1982 sono disponibili 50 miliardi per tutte le strade, e per gli anni successivi si vedrà con una legge finanziaria.
Quindi vorrei sapere dall'Assessore a che punto sono le trattative con la Società del Traforo e l'ANAS per l'utilizzazione dell'art. 5 con il quale si consente alla Regione Valle d'Aosta, alla Società del Traforo e ad altri Enti - mettendo una quota del 35% - di dare inizio ai avori anche al di fuori del piano decennale autostradale.
Vorremmo sapere se sono state prese in considerazione anche le somme messe a disposizione dalla Banca Europea e se i 15 miliardi stanziati nel nostro bilancio in qualche modo potranno essere utilizzati o se finiranno fra i residui passivi.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta. Ne ha facoltà.
ANDRIONE - (U.V.): Non so se con la stessa tempestività con la quale il P.S.D.I. ha ricevuto il telegramma in questione, lo ha ricevuto anche la Presidenza della Giunta; oggi 16 settembre è il giorno in cui il Consiglio Superio re dei Lavori Pubblici e l'ANAS dovevano discutere di quel piano che prevede 42,5 miliardi per la tangenziale di Aosta, che evidentemente potrebbe essere solo una soluzione parziale del grosso problema di cui si interessa questa interpellanza. Alla fine di questo mese verrà siglata la prima convenzione, al fine di costituire la società alla quale l'ANAS possa concedere, ai termini dell'art. 5, la costruzione dell'autostrada.
Per quanto riguarda la BEI, questa potrà concorrere - come qualsiasi altro Istituto finanziario - alla costruzione di questa autostrada.
I 15 miliardi, di cui al bilancio regionale, potranno contribuire alla realizzazione dell'asta fra l'attuale terminale e Aymavilles, o servire come prima rata di ammortamento, oppure potrebbero semplicemente servire, e non andare a residuo passivo, per la variazione di bilancio, fatto salvo che il Consiglio riproponga gli stessi importi, se spendibili, a partire dal ° gennaio 1983 anziché al 31 dicembre 1982.
Di tutti questi problemi forse l'unica cosa che dovrà essere particolarmente valutata, dopo quanto abbiamo fatto sinora in materia, è il coordinamento fra le iniziative ANAS e quelle per la ulteriore costruzione di un manufatto fra il punto in cui terminerebbe la circonvallazione sud di Aosta ed il Traforo del Monte Bianco, in quanto uno dei problemi che si pone è il regime.
E' stato molto utile avere un bilancio nel quale si riportava una somma specifica, anche se la spenderemo nel 1983, perché è stata la dimostrazione di una presa di posizione da parte della Regione che è servita per sbloccare certe situazioni.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare per la replica il Consigliere Mafrica. Ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): C'è la raccomandazione alla Giunta di procedere a una verifica di quanto è stato detto rispetto all'inserimento dei 42,5 miliardi per la tangenziale sud di Aosta; da parte nostra continueremo a seguire il problema per vedere cosa concretamente si potrà fare in questo periodo finale dell'anno.