Oggetto del Consiglio n. 3853 del 24 luglio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3853/XVI - Interpellanza: "Intendimenti per aumentare la fruizione dell'area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans in ottica turistica e didattica".
Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto n. 31 all'ordine del giorno. Espone il consigliere Perron.
Perron (LEGA VDA) - Veniamo invece adesso a quello che è probabilmente il più importante dal punto di vista storico - quantomeno il più antico, ma direi anche per importanza - gioiello che la Valle ci ha lasciato dal punto di vista culturale, che è appunto l'area megalitica. Sappiamo che a novembre 2013 l'area megalitica è stata riaperta, sappiamo che il sito è tra i più importanti d'Europa, sappiamo che ci sono stati ingenti interventi economici per la valorizzazione dell'area negli anni, sappiamo che è un luogo di spiritualità immensa, come l'ha definito mi pare Sgarbi che in una sua visita l'aveva definito in tal modo, ma chiunque ci vada può percepire quest'atmosfera sacrale che si respira in quest'area.
Chiaramente questo va detto, ed è una riflessione di tipo un po' più personale: ma non ha una fruizione così facile l'area, nel senso che se uno va a guardare o la paragona ad altre aree megalitiche, mettiamo Stonehenge, mettiamo le zone di Malta eccetera, lì è rimasto tutto su e chiaramente è più facile anche visivamente capire l'opera; andando oggi all'area megalitica - io personalmente ci sono stato più di cinque volte e ogni volta imparo qualcosa di nuovo - è chiaro che bisogna fare uno sforzo immaginativo e (visto che siamo in un mondo ormai dove il pensiero viene messo a un livello sempre più basso) con la pubblicità, con i social, con meccanismi che tirano al ribasso, noi oggi, se non riusciamo a vedere qualcosa, non riusciamo ad astrarre e a capire.
Quell'area all'epoca doveva essere una vera e propria cattedrale di pietra costituita e non è facile perché non sono più su, anche se le stele sono messe dietro, nell'ordine in cui era, bisogna fare uno sforzo immaginativo, quindi capisco anche che ci sia una certa difficoltà da questo punto di vista, parlo dal punto di vista meramente commerciale.
Detto questo, le visite guidate nell'area sono tutte di alto livello, quindi abbiamo un gioiello in mano che ha un'importanza, come dicevo, non soltanto a livello italiano, ma certamente europeo e quindi mondiale.
Per quanto riguarda le domande che abbiamo posto nell'interpellanza, preso atto della premessa, chiediamo "Quante persone abbiano visitato l'area a partire dal novembre 2023 a giugno 2023, quindi dalla riapertura, se tale dato sia giudicato soddisfacente, se sia possibile paragonare tale dato ai siti analoghi europei, perché questo vorremmo vedere".
Seconda domanda: "Quale sia stato il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, per la fruizione di tale sito, fondamentale per una coscienza storica e culturale della popolazione valdostana", e aggiungerò qualche nota in merito.
In ultimo: "Quali intendimenti si abbiano per aumentare la fruizione del sito in ottica turistica e didattica".
Riguardo agli eventi di ieri del Consiglio, in particolare la legge 151, sappiamo che ci sono investimenti per il prossimo triennio per 358 mila euro che riguardano direzione scientifica, consulenza scientifica archeologica e poi c'è in legge: analisi e modalità di gestione date a soggetti esterni.
Assessore, le chiediamo quindi: è questa una forma di risposta già che l'Amministrazione vuole dare, prendendo atto dei dati che lei ci fornirà e su cui potremo fare delle valutazioni?
A quanto risulta a noi, c'è una cartellonistica stradale che, in generale, è carente: molta gente arriva ad Aosta e non sa assolutamente che ci sia quest'area d'interesse così grande, non chiaramente nel centro ma lontano dal centro, a nostro giudizio e a quanto ci è stato detto dai nostri approfondimenti manca quest'aspetto. Manca una scritta visivamente impattante sul lato nord dell'area, perché uno passa vicino all'area, vede questa costruzione particolare - che sarà stata anche oggetto di discussioni, io non sono certamente un architetto, ma mi dicono sia stata costruita per rievocare la funzione delle stele verso l'alto, quindi ha tutto un suo concetto - e non sa di essere vicino a una delle aree più importanti a livello europeo.
Poi dai nostri approfondimenti non risultano visite guidate in francese e in inglese, mi dica se ciò corrisponde al vero. Ripeto, le visite e le guide sono sicuramente di alto livello, e l'abbiamo testato più volte, quindi nulla da ridire, anzi, esattamente il contrario, ma probabilmente manca qualcosa per la fruizione anche per i turisti stranieri.
Poi a questo punto una mancata promozione su un sito Internet dedicato o su pagine Social, o su influencer - figura che personalmente detesto, ma che chiaramente se ci devono servire, possiamo anche utilizzarle, e utilizziamole, per il fine nobile si può usare un po' tutti i mezzi.
Altro discorso riguarda le scuole. Le scuole ci risulta non arrivino all'area megalitica, ben poco. Tutte le scuole, a nostro giudizio, dovrebbero portare gli alunni in visita, chiaramente c'è l'autonomia scolastica, chiaramente ci sono mille cose, ma bisogna trovare il modo. Indicativamente sulla secondaria... vado a memoria io, la preistoria si fa in storia in prima media e si riprende in prima superiore, a mio avviso, di tutte le scuole della Valle, chiunque faccia prima media e prima superiore dovrebbe andare all'area megalitica a farci un giro e a fare una visita.
Ci sono poi anche i laboratori per i bambini più piccoli, quindi si può coprire tutte le fasce di età, a nostro avviso, Assessore, fate uno sforzo per mandare i Valdostani anche, a partire dai più piccoli, in quest'area, anche perché c'è un discorso di vera e propria identità.
Sono migliaia di anni che la Valle d'Aosta è abitata, abbiamo un'identità e dobbiamo ricordarcelo.
In ultimo non c'è o non risulta esserci un biglietto unico, non si riesce a trasferire i grossi numeri, ad esempio, del Teatro romano, che adesso mi pare chiuso, ma lì ci sono grossi numeri e non li si riesce a trasferire fino all'area megalitica.
A nostro avviso, quindi, e poi attendiamo le sue risposte, Assessore, i risultati commerciali, i risultati di visite, non sono attualmente all'altezza del blasone e del pregio di un gioiello che ci è stato tramandato dagli antichi Valdostani, da coloro che calpestavano questa terra prima di noi e ai quali dobbiamo tutto il nostro rispetto, compresa la valorizzazione di una cultura millenaria.
I risultati, a nostro avviso, non sono all'altezza. Assessore, ci dirà lei di eventuali confronti e poi tireremo le somme.
Presidente - Per il Governo, risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Lei ha ragione nel dire che quest'area richiede tutto un lavoro di promozione e di riscoperta sia della comunità valdostana sia di un pubblico anche più esteso, perché, come lei ha giustamente reso noto nella sua esposizione, l'area megalitica è a oggi forse uno dei siti più importanti in Europa da un punto di vista sia dell'importanza relativa proprio alla sua vocazione, cioè di area cultuale da 6.000 anni fa fino ai giorni odierni, perché comunque quella è un'area che ha sempre avuto una vocazione, da un punto di vista cultuale, sia di culto dei morti e sia di culto dei vivi, probabilmente durante la visita è stata spiegata anche questa continuità che l'area megalitica continua ad assicurare.
La correggo solo su questo: non è dal novembre 2013 - lei ha detto che è stato riaperto nel novembre 2013 - è stato riaperto nel novembre 2023 dopo varie vicissitudini che abbiamo variamente discusso tra l'altro in Consiglio regionale, quindi è da allora, è da dicembre, sostanzialmente, che l'area è in disponibilità.
Poi le spiegherò anche, proprio perché - essendo da dicembre 2023, le scuole programmando l'anno prima, o comunque programmando le gite o gli interventi nell'anno prima - quest'anno non hanno potuto inserire all'interno della propria attività didattica, se non sporadicamente.
Vi sono delle scuole, per esempio la classe di mia moglie, io ho pregato mia moglie di andare, hanno organizzato e loro sono riusciti, inserendola però in corso d'anno questa visita.
Un'altra annotazione: Stonehenge erroneamente si pensa che da sempre sia così. Stonehenge è una ricostruzione totale, quindi l'elevazione delle pietre di Stonehenge, di queste pietre raddrizzate, è stata rinforzata tra il 1900 e il 1985, più o meno, ed è un'ipotesi, quindi, a differenza di Stonehenge, sia il sito dell'Ospedale, sia il sito dell'area megalitica sono entrambi dei siti integri e sono entrambi dei siti che non presentano delle ipotesi di ricostruzione: così erano e così sono stati lasciati in questi decenni di lavori. Come lei sa, i lavori di archeologia sono lavori che tendenzialmente distruggono, testimoniano e poi tentano di lasciare delle fotografie o dei pezzi di storia a disposizione, ma ovviamente quell'area è un'area che negli anni ha subito varie scelte di rappresentazione, anche museologiche, che, alla fine, forse, soprattutto nell'area megalitica, rispondono alla curiosità degli esperti, soprattutto di coloro che studiano questo tipo di aree e di periodo storico, forse come rappresentazione più estesa, da un punto di vista proprio museologico; adesso con la nuova area museale, speriamo che questa possa destare interesse, ma l'area megalitica, se non viene spiegata, se non viene presentata attraverso visite guidate, ed è anche lì la difficoltà, perché la volontà mia, in particolare, è sempre stata anche quella di aprire alle visite libere, per esempio - cosa che stiamo tentando di fare, e ciò presuppone comunque un aumento di personale - poi alla fine però in qualche modo risulta incompleta come esperienza, proprio perché la visita libera, malgrado ci siano didascalie, audioguida eccetera, non è la stessa cosa di una visita guidata.
Questo lo dico solo a premessa.
Se non riesco a finire, la collega Minelli ha fatto un'interpellanza simile alla sua e risponderò poi anche nel contesto della sua interpellanza.
Questo è un luogo culturale che, come lei ha detto, affonda le sue radici nella preistoria, abbraccia un arco temporale ampio, permettendo un inconsueto viaggio nel tempo.
Per questa sua eccezionalità, l'area megalitica, rispetto ad altri siti regionali, ha bisogno di un'attenzione particolare, come ha detto lei. Affinché possa essere pienamente apprezzata, necessita di tempo dedicato e di un impegno continuativo per la sua adeguata promozione a livello nazionale e internazionale.
Come è noto, il sistema dei siti culturali della Regione è attualmente gestito direttamente dalle strutture del Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali, che ne cura la manutenzione, le attività di didattica, la gestione dei biglietti, la comunicazione e la promozione.
La Soprintendenza sin da subito ha cercato, sull'area megalitica, di offrire delle iniziative culturali che coinvolgessero diversi pubblici, da quello specialistico a quello più generico, senza tralasciare le famiglie, il mondo scolastico e la sfera della disabilità, tra l'altro è un'area totalmente accessibile, quindi anche questo è un atout.
Le diverse iniziative proposte sono state l'occasione per avvicinare target diversi e avviare un primo processo di riappropriazione da parte del pubblico valdostano dell'area megalitica e del suo quartiere; abbiamo infatti cercato di coinvolgere fin dall'apertura le realtà culturali e commerciali del rione, evitando una cesura con il contesto in favore di una collaborazione funzionale a rendere questo bene parte integrante della città.
Una particolare attenzione è stata rivolta anche alle attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado, quindi gli studenti hanno potuto conoscere, osservando i bolli, i marchi impressi sulle numerose anfore, i gioielli e la vita quotidiana degli antichi Romani e nello stesso tempo approfondire il tema delle pratiche funerarie del culto dei defunti.
Tutte queste attività erano presenti - questo per rispondere rispetto alla sua suggestione relativamente alla scuola - nella circolare trasmessa alle scuole in occasione dell'inaugurazione dell'area nel mese di novembre, periodo in cui molte istituzioni scolastiche avevano già definito l'offerta didattico- educativa dell'anno scolastico 23-24 e quindi le adesioni non sono state moltissime (una è la classe di mia moglie).
Per ovviare a questo problema, quest'anno la circolare alle scuole contenente l'offerta culturale per l'anno scolastico 24-25 è stata inviata nel mese di maggio, con l'indicazione dei laboratori didattici e dei contenuti per i singoli ordini scolastici disponibile all'inizio del nuovo anno scolastico, programma tra l'altro reperibile sui siti web istituzionali: sia su Valle d'Aosta Héritage, sia sul sito lovevda della Regione.
In occasione delle Journées de la francophonie en Vallée d'Aoste 2024 sono state infine realizzate diverse visite in lingua francese, mentre in corso d'anno la stretta collaborazione tra i Dipartimenti Soprintendenza per i beni culturali e la Soprintendenza agli studi ha offerto occasioni di confronto su diverse tematiche, tra l'altro a richiesta vengono effettuate, da parte delle guide, anche delle visite in inglese, una l'abbiamo organizzata qualche giorno fa con il Console degli Stati Uniti, che, devo dire, è stato particolarmente contento di questa visita.
Anche grazie a quest'attività, il numero dei visitatori dall'inaugurazione è intorno ai 13.500, numero sicuramente ancora limitato rispetto al potenziale.
Proprio in considerazione dell'unicità del sito e delle potenzialità di sviluppo dell'area - che rappresenta un unicum a livello europeo: l'area archeologica è l'area coperta più grande d'Europa - grazie anche all'approvazione di ieri della variazione di bilancio, si metterà in atto la riorganizzazione delle modalità gestionali del sito, infatti da un lato si vuole conferire un incarico esterno per valutazione delle modalità per l'eventuale esternalizzazione della gestione del sito, dall'altro s'intende individuare un soggetto esterno, con competenze in materia di gestione museale, con il ruolo di coordinamento della struttura temporanea da poco individuata con personale interno per la gestione immediata dell'area megalitica.
È già inoltre stata affidata l'attività di promozione e comunicazione a una professionista proveniente da un'esperienza ventennale al Museo Egizio di Torino.
Quest'organizzazione temporanea dovrà traghettare l'area megalitica fino alla sua futura gestione (che non potrà continuare a essere totalmente, questo glielo anticipo, in gestione diretta della Regione, proprio per la complessità e la rilevanza del sito) con l'obiettivo specifico di mettere in atto strategie volte a sviluppare nuovi pubblici e a incrementare l'affluenza.
Poi con la risposta alla collega Minelli fornirò ancora alcune informazioni.
Presidente - Per replica, la parola al consigliere Perron.
Perron (LEGA VDA) - Ovviamente ho sbagliato io, ho letto un 1, è 2023, ovviamente sì.
Il paragone con Stonehenge anche interessante, sapevo che c'è stata una ricostruzione e questo avvalora purtroppo l'ipotesi che tenendo un qualcosa più vicino all'originale, chiaramente la sua fruizione è più difficile.
Per carità, probabilmente è meglio così, sono state fatte queste scelte. Avevo chiesto durante la visita se non si fosse pensato di ricostruire come dovevano essere, però chiaramente si va a inficiare poi la scientificità, quindi è stata una scelta di base che probabilmente è corretta dal punto di vista scientifico, archeologico eccetera.
Ne risente un po' perché lì doveva veramente essere un qualcosa d'impressionante vedere quest'area completa con le stele su, con i pali che all'ingresso probabilmente, messi in direzione, erano alti una decina di metri o anche di più; così è difficile e ci va uno sforzo che, ripeto, è complesso da fare, però ci ha dato degli elementi interessanti e le chiedo poi cortesemente di rispondere, anche se si può fare un paragone -13.500, lei mi ha detto in questi sei mesi? 13.500 - se si può fare un paragone con le altre aree europee.
Ci ha dato un altro elemento importante: in futuro probabilmente non si riuscirà a tenere tutto regionalizzato; poi anche lì noi faremo le nostre considerazioni in merito, ma è chiaro che, se puntiamo ad avere dei numeri e una fruizione del livello adeguato, probabilmente non potremo più fare tutto da soli. Noi non siamo certo quelli per cui deve essere tutto regionale o statale, dipende dai risultati che si vogliono ottenere e in che maniera si ottengono.
Ci ha dato quindi degli elementi interessanti, Assessore, le staremo con il fiato sul collo, nel senso che è un tema che ci interessa particolarmente.
Se mi può dare questo paragone, se siete riusciti a farlo, sul resto comunque mi ha risposto e quindi staremo a vedere queste nuove iniziative che vengono fatte per valorizzare un'area che, ripeto, merita ogni tipo di sforzo da parte nostra.