Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3846 del 24 luglio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3846/XVI - Interpellanza: "Intendimenti circa la volontà di destinare alcuni spazi di Palazzo Cogne alle associazioni culturali e sportivo-ricreative".

Bertin (Presidente) - Punto n. 24. Per l'illustrazione, la consigliera Minelli ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Torniamo ancora sul Palazzo Cogne, in particolare sulla destinazione di una sua parte, un tema su cui abbiamo portato nel tempo molte iniziative.

Recentemente, come ricorderete, erano stati presentati due diversi ordini del giorno all'assestamento di bilancio, poi ritirati, che riguardavano le risorse finanziarie legate alla ristrutturazione di tutto il Palazzo, che sarà destinato principalmente allo studentato universitario, ma, appunto, "principalmente e non soltanto" adesso.

Rileggendo le varie risposte alle iniziative che si sono succedute nel tempo, si rileva che il Governo ha affermato ripetutamente, attraverso il suo Presidente, che gli spazi del Palazzo residuali, rispetto a quelli per lo studentato, saranno destinati ad attività commerciali e alle associazioni e in un'occasione in particolare ci è stato detto che si prevede di ridestinarli alle associazioni che già avevano sede in quell'edificio, cito dal resoconto.

Ancora nel verbale, si è evidenziato che la volontà sia quella di valorizzare, così come già espresso in precedenti occasioni, una parte dell'immobile per raccogliere iniziative commerciali private, di utilizzare eventualmente una parte per localizzare degli uffici e di destinare allo stesso tempo degli spazi alle associazioni, o meglio, di ridestinarli alle associazioni che già avevano sede in quell'edificio.

Ora tutti sappiamo della necessità che è stata espressa più volte dalle associazioni di poter ritornare ad avere un posto nello storico edificio di Corso Battaglione, ma non soltanto per la necessità dei loro uffici, bensì anche per alcune attività ricreative destinate tradizionalmente alla cittadinanza.

A seguito delle varie dichiarazioni pubbliche del Governo, fra cui quelle che ho appena riportato, le aspettative del mondo delle associazioni sono oggi quelle di avere in futuro effettivamente la disponibilità di alcuni spazi nel palazzo, quindi c'è anche la necessità di avere dei chiarimenti, delle assicurazioni direi, perché ci è stato fatto notare, da chi ha riascoltato anche gli interventi, che le risposte - tra cui quelle che ho citato nell'interpellanza - e le parole utilizzate, ad esempio l'avverbio "Eventualmente" o in un altro passo l'espressione "Spazi che potranno trovare spazio in maniera congrua e opportuna con le altre attività che s'intendono sviluppare, alcune di carattere commerciale, altre di carattere sociale", non sono scevre da possibili dubbi circa l'effettiva futura destinazione di tali spazi.

Quello che intendiamo dire è che ci facciamo portatori di una richiesta che è quella di comprendere in modo inequivocabile se in questo Palazzo ci saranno degli spazi (non riservati al futuro studentato) da destinare alle attività delle associazioni e non solo ai loro uffici.

Interpelliamo quindi il Governo per conoscere quali siano le reali intenzioni circa gli spazi di Palazzo Cogne da destinare alle associazioni culturali e sportivo-ricreative cittadine, con particolare riferimento a quelle che fino alla chiusura sono state ospitate presso l'edificio di Corso Battaglione ad Aosta.

Presidente - Il Presidente della Regione per la risposta.

Testolin (UV) - Il tema è ricorrente poiché evidentemente c'è una sensibilità riguardo allo stesso, da sempre condivisa con questo Governo regionale.

Sottolineo come nelle premesse dell'interpellanza siano state correttamente richiamate le risposte rassicuranti del Governo regionale rispetto alle quali confermo quanto detto in passato.

In particolare la destinazione principale del Palazzo Cogne sarà quella di studentato, di residenza universitaria. Lo studentato, con tutta probabilità, non occuperà tutto l'attuale stabile, pertanto c'è l'intenzione di ospitare le associazioni che fino alla chiusura sono state ospitate presso l'edificio di Corso Battaglione, anche se la priorità, rispetto all'opera, rimane - ed è ben precisato - lo studentato come residenza universitaria, quindi la principale attività che verrà gestita all'interno dello stabile ha questa destinazione.

Mi sembra di capire che il punto focale dell'interpellanza verta sull'ospitalità delle attività culturali e sportivo-ricreative svolte dalle Associazioni e non soltanto dai loro uffici.

Su questo specifico punto, non ci sono preclusioni di sorta rispetto alle attività svolte dalle associazioni, tutte meritevoli, e queste saranno rese possibili in continuità con il passato, e, come già evidenziato compatibilmente, ovviamente agli spazi disponibili, tranne - come è ovvio che sia - per quelle attività che risultino incompatibili con la destinazione principale dell'edificio che, come detto e come ora approvato dal Consiglio regionale all'articolo 19 della legge regionale 7/2024, è destinato prevalentemente a studentato, residenza universitaria.

Penso, per chiudere il discorso e avere contezza di quello che si potrà destinare alle associazioni che vorranno reinserirsi all'interno di questo stabile, che sia necessario attendere la definizione della progettualità che farà parte del percorso di approfondimento e di definizione dello sviluppo dell'iniziativa per poter, con certezza, identificare quali saranno gli spazi che potranno ospitare le Associazioni e quale tipo di attività potrà eventualmente essere fatta al loro interno.

Presidente - Per la replica, consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Grazie al presidente Testolin che, giustamente, sottolinea il fatto che c'è sensibilità nei confronti di questo tema che, appunto, è ricorrente e il fatto che lo sia ne giustifica proprio la sensibilità.

Il Presidente dice: "Non ci sono preclusioni di sorta riguardo alle associazioni, compatibilmente con le esigenze" e ci ricorda, ma lo avevamo detto, che il primo posto, la priorità, è riservata giustamente allo studentato universitario.

Poi, Presidente, lei dice: "Bisognerà aspettare la fase di progettualità per comprendere e definire bene quali potranno essere gli spazi residuali" e quindi che cosa poi in soldoni si potrà destinare.

Io credo però che sarebbe necessaria una piccola attenzione, non so se chiamarla così, e credo che sarebbe opportuno comunicare le intenzioni ufficialmente alle associazioni, che già avevano sede nel Palazzo Cogne; adesso io non ricordo l'elenco di tutte le associazioni che erano presenti, non erano poi tantissime, sicuramente c'era il CRAL che è stato anche più attivo nella vicenda legata allo sgombero del Palazzo. Questo perché la preoccupazione che noi abbiamo raccolto è che quegli spazi potranno essere utilizzati per attività di tipo amministrativo delle associazioni, mentre c'è un'esigenza invece di comprendere se gli spazi potranno essere destinati anche alle attività ricreative.

Perché c'è questa esigenza? É legata proprio al fatto che lei ha sottolineato poco fa, cioè alla compatibilità con la presenza dello studentato.

Voglio dire che c'è chi pensa - e secondo me non ha torto ad avere questa preoccupazione - che poi venga fuori che certe attività sono non compatibili con lo studentato, attività ricreative, attività che possono portare all'interno del Palazzo altre persone.

Io, proprio perché si parla di uno studentato che ha necessità di avere le stanze, gli spazi aggregativi, ma che potrebbe usufruire anche di attività ricreative pensate dalle associazioni, credo che invece la compatibilità è una questione che deve essere chiarita.

Non solo, lei dice: "Bisogna aspettare la progettualità", io penso invece che confrontandosi, e dando anche importanza alle istanze di queste associazioni, si potrebbe già nella fase progettuale comprendere se c'è qualche margine, se c'è qualche possibilità di recuperare spazi che possano funzionare per entrambe le realtà, lo studentato, e le associazioni.

Noi la invitiamo quindi, Presidente, a sentire direttamente le associazioni già ospitate presso Palazzo Cogne, a spiegare loro come stanno le cose, in modo che ne siano informate una volta per tutte e che capiscano bene la situazione.

Da parte nostra, noi riteniamo che nella città di Aosta ci sia un'assoluta necessità di spazi per l'aggregazione, per le attività culturali e ricreative, e crediamo anche che se gli uffici servono - ed era anche stato pensato eventualmente di collocarne lì una parte - è altrettanto vero che, per quello che riguarda le associazioni, non è l'esigenza principale.