Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3835 del 24 luglio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3835/XVI - Interrogazioni: "Notizie in merito agli studi sul collegamento funiviario Pila-Cogne" e "Stato dell'arte e relativo cronoprogramma del collegamento funiviario Pila-Cogne".

Bertin (Presidente) - Passiamo ora ai punti, n. 10 e n. 13 che sono affrontati congiuntamente. Risponde l'assessore Bertschy alle due interrogazioni.

Bertschy (UV) - Parlo più lentamente. "Quale sia lo stato degli studi sul collegamento funiviario Pila-Cogne" - metto insieme la seconda domanda - e "A quando risalgono gli ultimi aggiornamenti agli studi".

Lo studio commissionato dalla società Pila sul collegamento funiviario del Comune di Cogne e il comprensorio di Pila risale al maggio 2016 e nella riunione del citato studio si erano valutate una serie d'ipotesi di collegamento, al fine di poter valutare la possibilità di un eventuale collegamento con Cogne, a partire dalla zona denominata Platta de Grevon nei pressi della quale si attesta la stazione di arrivo della telecabina Pila-Couis, a oggi in fase di realizzazione.

Erano state formulate alcune osservazioni dalle strutture, che chiedevano un approfondimento geotecnico delle aree d'intestazione di sostegno sul versante di Cogne; la Pila aveva allora commissionato una specifica integrazione al suddetto studio, lavorata nel mese di ottobre 2017, oltre a definire le principali caratteristiche geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche dei settori interessati dalla realizzazione dei sostegni dell'impianto e a fornire le prime indicazioni e compatibilità dell'opera.

La domanda n. 3 chiede: "A quanto ammonti approssimativamente il costo dell'eventuale opera", aggiungerei quindi che il completamento dello stato degli studi, senza poter rispondere a questa domanda in quanto l'indicazione di allora andrebbe rivalutata perché sappiamo bene quanto siano cambiate le cose soprattutto dopo il Covid rispetto ai costi generali delle materie prime e sugli impianti funiviari il costo è andato ben oltre.

Lo stato degli studi alla situazione di oggi, nell'ambito del progetto strategico della società per il quinquennio 24-28 ci porta all'impegno ad aggiornare e ad approfondire questi studi richiamando quello che abbiamo previsto di fare nel nostro DEFR di economia e finanza 2024-2026, così da poter permettere all'Amministrazione regionale di valutare l'ammissibilità di tale iniziativa.

Nell'aggiornamento di questi studi, per evitare di fare uno studio che poi non possa avere un valore di tipo progettuale, la Pila ha avviato le attività necessarie alla predisposizione del documento di fattibilità delle alternative progettuali (il cosiddetto Docfap) previsto dall'articolo 41 del decreto legislativo 36/2023, che è il nuovo codice dei contratti pubblici.

Questa parte di attività - che di qui a poco sarà oggetto di una pubblicazione di un avviso per la ricerca della società che andrà a far realizzare questo studio - ci permetterà di avere uno studio comparativo tra le possibili alternative progettuali, sia in termini di localizzazione dell'intervento che di scelte modali, nonché delle alternative di tracciato per infrastrutture di trasporto come nel caso di specie, quindi ci permetterà ovviamente di avere anche un costo complessivo delle alternative progettuali, così da poter compiere le scelte necessarie per la realizzazione poi dell'opera.

Credo che già nel corso dell'autunno avremo delle informazioni al riguardo e comunque faremo in modo da chiedere alla società di relazionare all'Assessorato e alla Commissione competente, per continuare ad avere tutte le informazioni necessarie per procedere.

La cosa importante è che non si tratterà di uno studio, ma di una parte di un iter tecnico-amministrativo che sarà utile per dare continuità alla fase di progettazione e, in futuro, per la fase d'investimento per la realizzazione dell'opera.

Riguardo alle richieste della consigliera Guichardaz, per quanto riguarda lo stato dell'arte e il relativo cronoprogramma rispetto al collegamento funiviario Pila-Cogne, una parte della risposta è fornita: non esiste un cronoprogramma perché si tratta di realizzare la prima parte dello studio, come citato in precedenza.

"Se corrisponde al vero che si sta valutando il suddetto impianto come collegamento alternativo alla viabilità": noi abbiamo previsto nel Documento di economia e finanza la realizzazione del collegamento funiviario che può essere ovviamente anche utilizzato come collegamento alternativo per i casi come questo, non alla viabilità perché non è un intervento che può avere carattere di viabilità, però se lo avessimo avuto in questo momento, credo che la comunità di Cogne si sarebbe sentita molto meno isolata rispetto quantomeno alla possibilità di essere raggiunta dai servizi.

Tutto quello che è stato fatto in questo periodo ci porta a dire che il collegamento, oltre a portare a un ragionamento di un obiettivo di tipo turistico, potrà anche svolgere questo ruolo, ovviamente con le caratteristiche che ha un impianto funiviario, che non è né una strada né altro. Farei attenzione però al non dare l'importanza necessaria alla possibilità di essere raggiungibili con un impianto anche di questa velocità, che può svolgere un doppio ruolo in momenti come questi.

Una volta che avremo nell'autunno la risposta alle alternative progettuali - anche se sappiamo che ci sono alcuni aspetti tecnici che vanno ben definiti - credo che avremo anche l'indicazione dei costi e la possibilità di dare una nei prossimi anni risposta definitiva alla programmazione dell'obiettivo che è di andare in futuro a realizzare quest'opera.

Presidente - Consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Credo che per galanteria mi abbia lasciato la parola, ringrazio il collega Lavy.

Sì, bisognava fare un po' di chiarezza, perché sembrava che fosse un'alternativa di qui a brevissimo, siamo ancora allo studio e al Docfap, quindi siamo ben lontani dalla realizzazione.

Non ho compreso se nello studio si valuti sia l'arrivo a Cogne che l'arrivo a Epinel, magari lo capiremo in corso d'opera; quello che mi sembra importante è sottolineare quanto è stato detto dall'Assessore, ossia che sì, forse in qualche modo si potevano trasportare i turisti, ammesso che le intemperie non coinvolgessero quella parte, perché sappiamo benissimo che un impianto è molto soggetto in questi casi sia a una questione legata alla corrente, e l'abbiamo visto in questi giorni, sia ad una questione legata proprio alla sua conformazione, quindi sotto questo punto di vista non può essere alternativo alla viabilità.

Sappiamo bene che su un impianto funiviario non possiamo trasportare né le auto, che abbiamo poi fatto scendere sabato scorso, né altri generi di cui aveva necessità la comunità di Cogne, a quanti in questi giorni hanno continuato a parlare della viabilità ribadiamo che esiste già un'alternativa, ed esiste da molto tempo, quindi sotto questo punto di vista, per evitare l'isolamento, continuiamo a credere che quella sia l'unica soluzione attualmente possibile.

Presidente - Consigliere Lavy ne ha facoltà.

Lavy (LEGA VDA) - È un discorso questo che va avanti da tanto tempo, purtroppo; era stato anche interessante, per prepararsi all'iniziativa, andare a vedere magari i resoconti dei vecchi Consigli in cui per esempio c'era la consigliera Certan che interpellava l'allora assessore Marguerettaz sulla costruzione di quest'opera e nel tempo questa non era mai stata vista come una priorità, per cui sicuramente sarebbe stato qualcosa di importante da fare, però c'erano ancora tutta una serie di analisi da fare.

Oggi, con quello che è successo, purtroppo, si dimostra che, in qualche maniera, è una priorità pensare ad una viabilità alternativa per raggiungere Cogne.

Per quanto riguarda lo studio, almeno quello del 2018, si prevedeva un investimento di 80 milioni di euro per la costruzione della funivia, pur rimanendo ancora alcuni aspetti tecnici da tenere in considerazione: la stazione di Epinel o di Cogne, la questione del Super-Phénix che, in qualche maniera, è da aggirare, i lavori sulla Platta de Grévon, Tsa Séche, Plan de Souche.

Tutte questioni quindi che con questi piani - arriverà l'autunno - dovrebbero in qualche maniera mettere un po' tutto sul tavolo per capire qual è la soluzione migliore e vedere anche gli eventuali posti.

Sicuramente questa è un'opera che deve essere valutata molto bene, successivamente in questo Consiglio avremo anche una mozione che penserà e tratterà anche di un'eventuale possibilità di utilizzo della galleria, perché appunto il trasporto funiviario non può portare i mezzi, sicuramente spostare le persone sì ma i mezzi no, ma sono tutti ragionamenti che ad oggi, in maniera del tutto apolitica, non ideologica, devono essere messi sul tavolo per valutare al meglio, per vedere appunto le ipotetiche soluzioni e gli eventuali costi.