Oggetto del Consiglio n. 3811 del 11 luglio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3811/XVI - Interrogazione: "Avvio di una campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno dei baby fumatori".
Bertin (Presidente) - Punto n. 25. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Ringrazio il collega per aver richiamato il valore dell'iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione di contrasto al binge drinking che abbiamo recentemente avviato insieme al SERD, quindi il servizio per le dipendenze dell'Azienda USL, che, tra l'altro, con l'ultimo atto aziendale diventerà struttura complessa a proposito della centralità che diamo a questo servizio in Valle. Cogliamo l'opportunità per precisare che quest'iniziativa non è una campagna generalizzata contro il consumo di alcool: essa è infatti diretta a contrastare quella che tecnicamente viene definita "l'abbuffata alcoolica" consumata in tempi ristretti, una pratica purtroppo sempre più diffusa tra i giovani che crea dipendenza e causa effetti negativi a vari livelli.
Il contrasto infatti al binge drinking è quindi finalizzato a intercettare le situazioni di fragilità nel mondo dei giovani e dei giovanissimi attraverso un forte impatto comunicativo e utilizzando un linguaggio capace di far breccia nelle nuove generazioni. Stiamo parlando di giovani che bevono a stomaco vuoto in brevissimo tempo grandi quantità di alcoolici con l'unico obiettivo di averne ebrezza. È infatti necessario, come in tutti gli ambiti del disagio, intervenire prevenendo le situazioni di fragilità, in modo da poterle precocemente prendere in carico prima che gli effetti del fenomeno si acutizzino e si cronicizzino.
Confermiamo pertanto la nostra continua attenzione alle azioni di prevenzione, sia in generale che negli ambiti più specifici, sempre con l'obiettivo di promuovere stili di vita sani e responsabili. Su tale aspetto è da tener conto anche del valore delle iniziative che promuovono salute e benessere in generale, che, seppur di carattere non specifico, contribuiscono a positive ricadute sul contrasto alle dipendenze e quindi anche su quelle che attengono al fumo.
Rispetto alla campagna di comunicazione e di sensibilizzazione, informiamo che la Valle d'Aosta ha partecipato nel 2022 allo studio sui comportamenti collegati alla salute di ragazzi di età scolare. Lo studio è volto a fotografare e monitorare la salute degli adolescenti italiani di 11, 13, 15 anni e per la prima volta anche dei ragazzi di 17. Il quadro delle scuole della Valle d'Aosta che ne emerge è sostanzialmente positivo in quanto caratterizzato da una percezione di adeguatezza delle strutture di attenzione all'attività di promozione alla salute. Queste attività di promozione sono appunto finalizzate a favorire negli studenti lo sviluppo e l'acquisizione di competenze in aree significative per il benessere, come la corretta alimentazione, l'attività fisica, il fumo e l'educazione sessuale.
Per quanto riguarda il fumo, dallo studio emerge che la maggior parte dei ragazzi intervistati ha dichiarato di non aver mai fumato. La percentuale di non fumatori si riduce con l'aumentare dell'età, passando dal 99% degli undicenni, al 96.6% dei tredicenni, sino all'89.5% dei quindicenni. Elemento rilevante è che i dati ci dicono che dal 2019 ad oggi l'abitudine al fumo è sensibilmente diminuita: infatti la percentuale di giovani valdostani che non hanno mai fumato è passata dal 78.6% del 2018 al 92.2% del 2022. Questi dati spiegano perché la priorità di intervento sia stata indirizzata, come descritto nelle premesse dell'interrogazione, prevalentemente verso l'abuso incontrollato di alcool tra i giovanissimi. Il contrasto a questo fenomeno è infatti ritenuto prioritario nel piano regionale della prevenzione anche rispetto alle sue nuove forme e modalità di assunzione tra i giovani, come appunto l'abbuffata alcoolica. L'attenzione alla prevenzione legata al fumo è comunque contenuta nel piano regionale della prevenzione, in particolare nell'ambito del programma "Scuole", che promuove salute e che individua alcune linee strategiche di intervento volte a promuovere nel contesto scolastico stili di vita favorevoli alla salute, tra i quali il contrasto al consumo di prodotti del tabacco e con nicotina.
Nell'anno scolastico 2023-2024, con il coordinamento della Sovrintendenza agli studi, che ringraziamo, del collega Guichardaz, che ringraziamo nuovamente, sono stati presentati nelle scuole su quest'argomento percorsi di sensibilizzazione, consolidati nel tempo, sul tabagismo e altre dipendenze di iniziative della LILT valdostana, un progetto di recupero, riutilizzo e riciclaggio delle sigarette elettroniche usa e getta realizzato presso l'Istituto ISILTeP di Verrès e, per quanto riguarda invece il programma dipendenze sempre del piano regionale alla prevenzione, le specificazioni azioni anche di promozione della salute sono concretizzate nella consolidata attività del SERD e dell'USL.
Cito la recente iniziativa dello scorso mese di maggio con alcuni operatori del SERD che hanno partecipato a una trasmissione radiofonica con lo scopo di sensibilizzare gli ascoltatori sulla tematica del tabagismo e di promuovere la struttura del SERD come riferimento di cura e prevenzione.
Con riferimento alle attività in merito alla seconda domanda in fase di programmazione nell'ambito del programma "Dipendenze" del piano regionale per la prevenzione, in collaborazione con il SERD e l'USL per il 2025 contro il fumo, l'iniziativa è rivolta proprio alle giovani generazioni e intende utilizzare forme di comunicazione maggiormente rispondenti al target di giovanissimi a cui è rivolta e intercettare quindi i giovani in ambito scolastico ed extrascolastico.
Per concludere, voglio evidenziare la costante attività di prevenzione e di cura in capo al SERD e all'Azienda USL e in particolare alla patologia da fumo-dipendenza vi è una presa in carico completa sia farmacologica che psicologica. Nel primo semestre del corrente anno sono stati presi in carico trentuno pazienti, di cui fortunatamente soltanto uno minorenne.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Lucianaz, ne ha facoltà.
Lucianaz (RV) - Assessore, la sua articolata risposta non può che essere soddisfacente, il fumo - lei lo sa meglio di me - è una delle cause più drammatiche di una lunga sequela di malattie, a cominciare da vari tipi di cancro, patologie cardiovascolari, respiratorie, danni alla pelle, impotenza, eccetera eccetera, non sto a dilungarmi. Il rischio è enorme e nella premessa avevo già segnato un passaggio dell'assessore Fosson nel 2005, quando in quest'aula dichiarava: "Il fumo è ritenuto colpevole di circa al 96% dei tumori polmonari e di tante altre malattie fumo-correlate: bronchiti, crisi asmatiche", eccetera, quindi la guardia da tenere è alta assolutamente.
Lei mi ha dato dei dati direi abbastanza incoraggianti, parla di un 90% di giovani che non ha avuto contatto con il fumo, sono comunque sempre tanti il 10%; io vedo, almeno da cosa noto io, un sacco di giovani, ragazzini e ragazzine con la sigaretta in mano, la cosa mi preoccupa proprio perché abbiamo vissuto le campagne del 2003 e 2004 quando il ministro Sirchia ha saputo applicare in Italia una legge che non immaginavamo ma ha ottenuto un risultato eclatante e sarebbe utile continuare in quella direzione.
Le ho anche scritto nelle interpellanze che nel 2004, ad esempio, sono state fatte tantissime iniziative: mostre, inchieste nelle scuole, nella popolazione, corsi, giornate d'informazione, sui giornali, giornate nei luoghi di divertimento, quindi la mia preghiera è di continuare assolutamente in questa direzione perché non si fa mai a sufficienza contro l'uso del fumo.
L'ultimo dato che le do è che in Italia c'è un tasso del 24,2% di fumatori contro il 10% di altri Paesi del Nord Europa, significa avere 12 milioni di consumatori, di fumatori, quindi da fare ce n'è sicuramente. Grazie per la risposta.