Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3800 del 11 luglio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3800/XVI - Interrogazione: "Precauzioni adottate da CVA durante le operazioni di svuotamento della diga del Gabiet per evitare danni ambientali e alle persone".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 11 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - Prima domanda: "quali precauzioni sono state adottate dalla Dirigenza e dai tecnici CVA per scongiurare le criticità evidenziate per evitare di incorrere in danni ambientali e alle persone". A parte che non è chiaro quali siano le criticità evidenziate, CVA comunica che l'attività di svaso del lago Gabiet si è resa necessaria per permettere l'esecuzione di un intervento di manutenzione straordinaria relativo al cambio della valvola di testa condotta. Tale intervento è stato pianificato d'intesa con la Direzione generale delle dighe del Ministero delle infrastrutture onde garantire che la derivazione sia sempre esercitata in condizioni di massima sicurezza per i territori e la popolazione. Si potrebbe dire quindi che è proprio quest'intervento che ha evitato delle possibili criticità. Le operazioni sono state eseguite con rilasci di portate estremamente basse nel rispetto del progetto di gestione dell'invaso, del piano operativo, del piano di monitoraggio ambientale, che, tra l'altro, sono stati illustrati e condivisi nel corso di una riunione appositamente convocata in data 4 giugno 2024 con le strutture regionali, il Corpo forestale, l'ARPA della Valle d'Aosta, il Consorzio regionale per la tutela, l'incremento e l'esercizio della pesca, il Comune di Gressoney-la-Trinité e la Protezione civile. Nel corso della medesima riunione sono state inoltre discusse le misure di monitoraggi visivi da attuare nel corso dell'attività di svaso in un'ottica di protezione civile.

Il secondo quesito chiede: "quali sono ad oggi le operazioni già effettuate e quelle ancora da svolgere". Le operazioni di svaso sono iniziate il 25 giugno 2024 con l'apertura graduale dello scarico di fondo, dal 28 mattina il lago Gabiet si limita a rilasciare le portate in arrivo, laminando eventuali piene, come puntualmente è avvenuto anche durante l'evento di sabato 29 giugno scorso. Il termine delle attività è attualmente previsto per il giorno venerdì 26 luglio con la chiusura dello scarico di fondo e il rinvaso del bacino. In particolare, in base alle frequenze indicate nel piano di monitoraggio ambientale, sono state effettuate e sono tuttora in corso di esecuzione le misure di torbidità e di ossigeno disciolto in corrispondenza dei siti di monitoraggio previsti situati alla foce del torrente Reussobach e sul torrente Lys, a valle della confluenza con il torrente Reussobach. I dati fino ad ora raccolti mostrano bassi livelli di torbidità, compatibili con le portate naturali e tali misure proseguiranno fino al termine dell'attività di manutenzione. Nei medesimi siti, in corrispondenza della stazione ufficiale di ARPA, denominata LYS Perletoa è stata inoltre effettuata, come richiesto da ARPA e dal Consorzio Pesca prima dello svaso, una caratterizzazione dello stato ambientale mediante l'indice di riferimento STAR_ICMi utilizzato dall'ARPA della Valle d'Aosta. Tale caratterizzazione verrà ripetuta al termine dei lavori.

Terzo quesito: "come sono stati trattati i fanghi spostati, filtrati, stoccati che erano depositati sul fondo dell'invaso". Con riferimento a questa terza domanda, CVA evidenza che l'operazione consiste nel graduale abbassamento del livello delle acque dell'invaso fino ad arrivare al livello del lago naturale originario e che non verrà effettuato alcuno sfangamento o pulizia dell'invaso stesso, pertanto il materiale presente nel bacino non verrà spostato, filtrato o stoccato in quanto l'unico fine dell'operazione di svaso è l'abbassamento del livello idrico, utile all'accesso e alla manutenzione straordinaria della sopra già menzionata valvola di testa condotta, necessaria per la gestione in sicurezza dell'impianto idroelettrico di Gressoney.

Presidente - Per la replica, la parola alla collega Minelli.

Minelli (PCP) - Ringrazio il presidente Testolin per la risposta e mi scuso perché nella consegna della versione che poi è andata al Consiglio è saltato al terzo punto delle premesse l'elenco di quelle che potevano essere le criticità. Come lei giustamente ha rilevato, nel testo non ci sono.

Abbiamo depositato quest'interrogazione pochi giorni dopo l'inizio delle operazioni di svuotamento che risultavano essere cominciate il 25, cosa che lei adesso ha confermato e, per quanto riguarda lo svuotamento, e intendiamo a questo punto l'acqua, sono pressoché terminate, perché, al di là del fatto che la scadenza che lei ha dato è il 28 luglio, già domenica 30 giugno il lago era praticamente quasi vuoto, rimaneva una parte di acqua tant'è vero che c'erano dei pescatori all'opera, però quello che era assolutamente evidente era la grandissima quantità di limo presente, veramente tanta, ho queste fotografie. La preoccupazione quindi è stata in qualche maniera confermata, nel senso che noi ci chiedevamo di tutti questi fanghi che stanno sul fondo che cosa si pensa di farne, perché effettivamente se l'obiettivo era quello di fare anche una pulizia del fondo dell'invaso, questi non si sapeva che fine avessero fatto.

Ora lei ci dice: "L'obiettivo è soltanto fare una manutenzione relativa all'invaso", quindi alle pareti da quello che capisco e non al fondo, perché se il fango rimane lì, non stiamo parlando di fondo, mi lascia un po' perplessa per il fatto che sappiamo che sono tantissimi anni, anzi, è praticamente dall'inizio della costruzione della diga che non si sono fatte delle opere in quel senso, quindi pensavamo che si facesse qualche cosa. Ovviamente quelle criticità a cui io facevo riferimento erano quelle espresse dalla lettera che Legambiente aveva inviato a CVA e poi anche alla Regione e ai Sindaci, perché sappiamo che ci sono state anche recentemente delle situazioni in cui con operazioni di svuotamento, si è andati incontro a delle criticità che, per fortuna, lì non si sono al momento verificate, anche se nei giorni successivi, all'inizio delle operazioni di svuotamento, il Lys aveva acque particolarmente limacciose, ma diventa anche difficile dire se era per quel motivo visto che avevamo tutti i torrenti in quel momento molto sporchi.

Ci sono state, come dicevo, delle situazioni recenti in provincia di Trento, dove lo svuotamento di alcune dighe ha causato dei danni e poi anche più vicino a noi, in provincia di Alessandria, l'invaso artificiale di Lavagnina, che è gestito da IREN, una volta svuotata l'acqua, è arrivato a Valle un quantitativo enorme di fango che ha praticamente riempito i laghetti del torrente Gorzente, che sono laghetti utilizzati a scopo turistico e che sono praticamente scomparsi. Io credo però che le preoccupazioni fossero dettate soprattutto da un altro momento in cui effettivamente eravamo andati incontro a una situazione difficile che era il 2005, quando, con lo svuotamento della diga di Valgrisenche, c'erano stati danni significativi alla Dora di Valgrisenche, che era stata invasa da grandi quantitativi di fango.

Resta da capire - ma lei ha detto che alla riunione iniziale era presente anche il Consorzio Pesca se ho capito bene - quali precauzioni, perché lei non le ha citate, sono state prese nei confronti della fauna ittica, perché effettivamente la diga svuotata fino al livello in cui ho visto adesso fa pensare che ci sia stato da quel punto di vista forse qualche problema, ma immagino che se è stata condivisa anche con i rappresentanti del Consorzio Pesca, saranno state prese anche lì delle precauzioni.