Oggetto del Consiglio n. 3791 del 11 luglio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3791/XVI - Interrogazione: "Strategie per garantire la manutenzione e la percorribilità dei sentieri di media e bassa quota".
Bertin (Presidente) - Passiamo ora al punto n. 15. Per la risposta, la parola all'assessore Carrel.
Carrel (PA) - In premessa credo sia opportuno andare a dire che non vi è una definizione univoca di bassa e media quota, ma che la stessa varia in base al contesto geografico di riferimento e che pertanto tale classificazione non può essere assoluta. Approssimativamente si possono indicare come sentieri di bassa quota quelli fino a 800 metri e di media quota quelli tra 800 e 1.800 metri. In particolare si ricorda che, indipendentemente dalla quota, gli itinerari escursionistici sono classificati in itinerari regionali e itinerari comunali. Gli itinerari regionali sono l'Alta Via n. 1 all'adret della Regione, l'Alta Via n. 2 all'envers della Regione, gli intervallivi 102 e 105, il Tour des Combin, il Tour du Mont-Blanc, il Tour du Mont-Rose. Su questi itinerari l'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali esegue attività di monitoraggio delle condizioni di percorribilità tramite il Corpo forestale della Valle d'Aosta ed effettua gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria tramite la struttura Foreste e sentieristica. I secondi, gli itinerari comunali, sono i restanti itinerari, compreso il Cammino Balteo, di competenza dei Comuni per quanto riguarda la gestione anche della cartellonistica, della segnaletica e la manutenzione ordinaria e straordinaria. Su tali itinerari l'Assessorato, tramite la struttura Foreste e Sentieristica, esegue su specifica richiesta comunale gli interventi di manutenzione straordinaria. Ogni autunno l'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali richiede ai Comuni di formulare le rispettive proposte di manutenzione straordinaria, indicandone le priorità. Di seguito l'Assessorato, tramite le verifiche delle proposte di lavoro dei Comuni, valuta le richieste degli stessi in base alle priorità da loro indicate per poi inserirle nel piano degli interventi lavori triennali che poi viene approvato con un passaggio anche in Commissione consiliare.
Per quanto attiene a tutti gli interventi su itinerari regionali e comunali, ogni anno il predetto piano viene ridefinito e approvato entro il mese di marzo in base all'avanzamento dei lavori, alle eventuali criticità sopravvenute, alle nuove richieste dei Comuni, alla disponibilità finanziaria, tecnica e di risorse umane, dando priorità agli itinerari regionali, alla Via Francigena e al Cammino Balteo.
Al fine di rendere in tempo reale la percorribilità della rete sentieristica, che sono quasi 5 mila chilometri, la struttura Foreste e sentieristica, in collaborazione con INVA e l'Assessorato competente in materia di turismo, ha messo a disposizione il geoportale SCT (Sistema delle Conoscenze Territoriali), che consente di identificare tutti i percorsi e le loro eventuali interruzioni.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore anche per la dettagliata risposta che ovviamente non può entrare nel merito di molteplici criticità, che sono quelle che ci sono state segnalate e che abbiamo voluto riassumere in un testo di interrogazione che sicuramente non può rappresentare la complessità della sentieristica valdostana, ma sicuramente evidenziare che ci sono delle criticità e che queste criticità vengono rilevate da chi quei sentieri percorre, era riteniamo doveroso.
La ringrazio per la risposta che ha voluto anche evidenziare come ci sia la disponibilità da parte della Regione e dell'Assessorato dell'agricoltura per un'azione di ripristino e un'azione di intervento per le necessarie migliorie; quello che abbiamo voluto però evidenziare è che le numerose segnalazioni che abbiamo ricevuto riguardano percorsi che dovrebbero essere utilizzati adesso. Dopodiché è chiaro che quest'interrogazione è stata depositata il venerdì prima che accadesse l'evento calamitoso di cui abbiamo parlato in apertura di questo Consiglio ed è chiaro che sicuramente anche gli eventi calamitosi che si sono sviluppati hanno cancellato una parte di alcuni sentieri, anzi, una grossa parte, che, peraltro, per esempio, sono quasi un pane quotidiano di alcune località turistiche, che sono attrattive proprio in virtù di questi percorsi.
Adesso "esco" dall'interrogazione ma, per esempio, banalmente un'interruzione della pista ciclabile, quella lungo la Dora, l'unica pista ciclabile che io ritengo degna di essere percorsa, "Vélo Doire" così definita, è un problema; ne avevamo parlato anche di questo recentemente per il suo prolungamento, e anche questo contribuisce purtroppo a rendere sicuramente meno attrattiva la nostra regione. È chiaro quindi che, a fianco ai tanti interventi che andranno fatti rispetto a un ripristino anche delle condizioni preesistenti rispetto agli eventi calamitosi, una valutazione... e magari approfittare anche di questo per verificare lo stato dei sentieri di media e bassa quota, che, come lei giustamente ha indicativamente segnalato, si trovano tra gli 800 e i 1.800 metri di altitudine, sarà importante. Noi la ringraziamo per la risposta e le chiediamo di avere particolare attenzione anche su questo settore, peraltro è una cosa su cui lei ha già evidenziato il problema assieme all'assessore Grosjacques quando c'è stato l'incontro informale rispetto a una prima stima dei danni, quindi sicuramente sarà importante intervenire e il fatto che già sia stato citato è sicuramente importante.