Oggetto del Consiglio n. 3767 del 20 giugno 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3767/XVI - Interpellanza: "Progetto di adduzione di acqua a servizio del comprensorio di Gressan tramite la galleria del Drinc".
Bertin (Presidente) - Punto n. 42. Si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Già durante l'interpellanza del collega Planaz, lei aveva parlato di questa delibera di Giunta, la 1240 del 30 ottobre 2023 che, fra i progetti, elencava anche la domanda del Consorzio di miglioramento fondiario di Gressan rispetto a un progetto di trasferimento d'acqua attraverso la galleria del Drinc.
Nella mozione che abbiamo discusso il 4 aprile 2024, presentata proprio dai colleghi di Rassemblement Valdôtain, ci era stato detto che c'era una valutazione sul recupero del tracciato della linea ferroviaria tra Epinel e Acque Fredde e si annunciava un progetto di fattibilità tecnico, illustrato nella sede dell'Assessorato opere pubbliche il 5 marzo 2024.
Un progetto per trasformare la galleria del Drinc in sistema di pompaggio di acqua irrigua, trasporto di metano e cunicolo tecnologico.
Oggi ci occupiamo solo della parte riferita all'acqua, in altre iniziative ci occuperemo delle parti riferite al metano.
Abbiamo richiesto un accesso agli atti per conoscere questo progetto di fattibilità, ma abbiamo appreso che né l'Assessorato delle opere pubbliche né l'Assessorato dell'agricoltura erano in possesso di questo progetto.
A questo punto però, visto che sappiamo esserci stato un incontro in cui è stato illustrato il progetto, quindi molto probabilmente sia dove si intenda captare l'acqua, sia dove si intenda portarla, sia se siano previste centraline, quindi riferito proprio a tutto lo studio riferito a questo progetto, chiediamo all'Assessore "Quanto è stato illustrato dai Consorzi coinvolti e dai tecnici incaricati rispetto al progetto di adduzione di acqua al servizio del comprensorio di Gressan, tramite la galleria del Drinc"; "Quali sono le modifiche da apportare ai vigenti titoli che consentono l'esercizio dei prelievi idrici"; "Se lo studio prende in considerazione tutte le concessioni già in essere sulle altre adduzioni del torrente Grand Eyvia e il trasporto di metano citato dall'assessore Bertschy" e "Quali sono le intenzioni per garantire la percorribilità della galleria del Drinc".
Presidente - Per la risposta, l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Un'iniziativa che in qualche modo ci aspettavamo, giustamente, per fare un po' di chiarezza e fare il punto dopo quanto avevamo detto in occasione di un altro Consiglio.
Va detto che l'emergenza idrica e l'emergenza relativa ai cambiamenti climatici ci hanno portato alla famosa delibera che abbiamo già citato prima, la 515/2023, dove abbiamo approvato le linee guida per affrontare questa sfida.
In particolare, per il settore irriguo si prevede di rendere efficiente l'attuale sistema di approvvigionamento e distribuzione idrica riducendo le perdite, migliorando i sistemi di captazione ed effettuando tutte quelle azioni che non sto a ripetere, essendo un po' corposa la risposta e avendo già risposto poco fa al collega Planaz.
Per la realizzazione degli interventi, visto anche il consistente importo delle opere da realizzare, bisogna ricorrere a tutte le opportunità di finanziamento disponibili, quali ad esempio quelle del Piano nazionale degli interventi infrastrutturali per la sicurezza del settore idrico.
Lo scorso anno - solitamente la scadenza era a fine settembre - c'è stata una posticipazione di trenta giorni e questo ci ha dato modo di avere un po' più di margine per valutare alcune proposte d'intervento che diversi Consorzi di miglioramento fondiario avevano in corso di valutazione, per individuare quelle da proporre a questo piano.
Dalla verifica delle richieste di finanziamento - depositate presso il Dipartimento dell'agricoltura - dei progetti in fase di sviluppo per i quali i soggetti proponenti hanno avviato i confronti o conferenze dei servizi, è stato selezionato un elenco d'interventi che posseggono le caratteristiche tecniche di rilevanza indicati dal bando in termini di messa in sicurezza, potenziamento e adeguamento delle infrastrutture idriche.
Nel particolare il bacino di accumulo in località Gorzà nel Comune di Torgnon, il bacino del Fallère su Saint-Pierre, il bacino di accumulo del torrente Saint-Barthélemy nel Comune di Nus e poi l'adduzione di acqua a servizio del comprensorio di Gressan, tramite la galleria del Drinc.
Dalla verifica delle caratteristiche tecniche - che ha visto appunto impegnato anche l'Osservatorio - e delle condizioni amministrative dei titoli di prelievo delle acque possedute, richieste dai requisiti disposti dal bando del Ministero delle infrastrutture, è emerso che per il progetto relativo all'adduzione di acque e servizio del comprensorio di Gressan tramite la galleria del Drinc, non è stato ancora raggiunto il livello progettuale minimo utile previsto dall'avviso e, tra le altre cose, andranno definite le modifiche da apportare ai vigenti titoli che consentono l'esercizio dei prelievi idrici; di questo passaggio eravamo tutti consapevoli, però abbiamo ritenuto anche importante - così come i territori l'hanno ritenuto importante - proporre e iniziare un confronto su quest'opera, sicuramente non immediata e non facile ma sulla quale comunque c'è un confronto costruttivo e continuo.
Il 30 ottobre, con la deliberazione della Giunta regionale n. 1240, è stato approvato di richiedere il finanziamento per i seguenti due interventi: quello relativo al bacino della località Gorzà per un importo di 30,5 milioni e quello del bacino, come dicevamo poco fa, del Comune di Saint-Pierre per un totale di 31,3 milioni di euro.
L'intervento di utilizzo della galleria del Drinc s'inserisce in questo quadro con l'obiettivo di sfruttare un'infrastruttura esistente per potenziare l'approvvigionamento idrico a scopo irriguo e potabile nel comprensorio dei Comuni di Gressan e Jovençan.
I tecnici del Consorzio dei Comuni interessati stanno quindi operando per definire la soluzione progettuale più adeguata ai fabbisogni del comprensorio per individuare la migliore soluzione tecnica ed economica.
Non si dispone al momento di documentazione tecnica formalmente condivisa con la Regione, si è avuta solo una presentazione di ipotesi diverse da approfondire, per le quali sono state richieste indicazioni o valutazioni ai tecnici regionali, un confronto in atto tra tutti gli attori dove le strutture dei due Assessorati coinvolti sono presenti al tavolo insieme ai Consorzi di miglioramento fondiario proponente, gli Enti locali e altri soggetti interessati all'opera.
L'idea presenta aspetti interessanti, che consentirebbero un utilizzo utile alla comunità della galleria del Drinc, va detto però che anche le difficoltà tecniche non mancano e incidono in modo rilevante sui possibili costi che devono essere sempre proporzionati ai benefici e quindi valutati anche attraverso la comparazione con soluzioni diverse ai medesimi problemi.
Le disponibilità idriche che possono essere messe in gioco per il progetto vanno infine attentamente individuate e valutate rispetto all'impatto a medio e a lungo periodo nell'area di Cogne e rispetto agli utilizzi attuali.
Rispetto al primo quesito, le possibili soluzioni sono ancora in fase di valutazione in termini di punti di possibile prelievo - sia in alveo che da sorgenti - e di tracciati, da esaminare anche in relazione agli impatti sul territorio, ai costi di realizzazione e di gestione futura e ai diritti di prelievo già riconosciuti e attualmente esistenti.
Allo stato attuale una quantificazione di larga massima indica un costo prevedibile per le sole reti idriche tra i 15 e i 20 milioni di euro a seconda degli interventi, che si prevedono anche sulle reti di distribuzione.
I tempi di realizzazione non sono ancora definiti, dipendendo dall'approvazione della fattibilità dell'opera, secondo un progetto ben specifico che al momento è solo allo studio.
Il secondo quesito: sarà sicuramente necessario rivedere, aggiornare o definire i diritti di prelievo; una volta stabilite le risorse idriche da utilizzare e i punti di prelievo, sarà necessario avviare anche le procedure di concessione necessarie.
La valutazione delle possibili soluzioni progettuali diventa fondamentale per individuare anche l'impatto amministrativo dell'iniziativa.
In riferimento al terzo quesito: il progetto deve innanzitutto stabilire quali sono le esigenze che s'intendono soddisfare, quali sono le risorse idriche potenzialmente utilizzabili, i loro eventuali usi attuali e la possibilità di trovare soluzioni che ne possano massimizzare gli effetti e ridurre al minimo gli impatti.
Le disponibilità idriche della Valle di Cogne poste in posizione da poter essere veicolate in modo economico attraverso la galleria del Drinc non sono consistenti.
Lo studio dovrà prendere in considerazione tutte le concessioni già in essere sulle altre adduzioni del torrente Grand Eyvia per poter individuare quali margini esistano per mettere insieme dei quantitativi di derivazione che siano utili.
Le diverse ipotesi sono quindi studiate e valutate rispetto a questi aspetti.
Le modifiche ai vigenti titoli che consentono l'esercizio di prelievi idrici saranno valutate a seguito delle valutazioni tecniche in corso.
Per quanto riguarda il metano, i progettisti hanno comunicato che stanno valutando anche questo servizio che però potrebbe, se da una parte è interessante, dall'altra comportare dei vincoli nell'utilizzo della galleria. In ogni caso al momento non si hanno indicazioni definitive in merito, ma si tratta di un'ipotesi allo stato embrionale e che non è ancora stata oggetto di un approfondimento tecnico.
Occorrerà, sempre riguardo alle risorse idriche, anche valutare il recupero delle acque interne, operazioni migliorative sia per la fruizione della galleria che ai fini della disponibilità della risorsa.
Infine l'ultimo quesito: la galleria del Drinc viene vista come un'infrastruttura nella quale usare una o più tubazioni per consentire l'approvvigionamento di acqua dalla Valle di Cogne verso le aree a valle. L'utilizzo della galleria comporterà che siano valutati il suo stato di conservazione, la possibilità di fruizione per il controllo delle tubazioni e i costi di gestione per il suo mantenimento in corso d'opera, aspetti che sono, al momento e per quanto noto, una delle diverse problematiche in corso di valutazione da parte dei progettisti.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Mi sembra di capire che siamo ancora all'inizio di un'opera, a differenza di cosa ci era sembrato di capire nel Consiglio di aprile.
Immaginavamo i vincoli legati alla questione del metano, immaginavamo naturalmente anche le difficoltà di far passare sia le tubazioni dell'acqua che quelle del metano, proprio anche per la percorribilità di quella galleria e, sotto questo punto di vista, ci sembra che, anche rispetto alla captazione dell'acqua, c'è chi parla di Arpisson, c'è chi parla di Cretaz, c'è un gran parlare soprattutto da parte dei Cogneins, mi sembra anche sotto questo punto di vista che le valutazioni siano ancora in essere e che quindi nulla sia stato deciso, quindi grazie per le sue informazioni.
Presidente - Con quest'interpellanza s'interrompono i lavori di questa mattina che riprenderanno alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 12:54.