Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3766 del 20 giugno 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3766/XVI - Interpellanza: "Interventi necessari per rendere omologabile il campo di atletica Tesolin per competizioni di livello internazionale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 41. Consigliere Restano, a lei la parola.

Restano (GM) - Nelle settimane passate abbiamo potuto leggere numerosi articoli che trattavano del rifacimento della pista del campo di atletica Tesolin; soprattutto interessavano la questione del taglio delle piante attorno a quest'importante struttura per lo sport valdostano, e Legambiente, intervenuta sulla questione, poneva dei dubbi circa la reale necessità di ampliare il campo Tesolin a otto corsie.

Oggi, con quest'interpellanza, ci poniamo un poco sul solco opposto rispetto alla questione sollevata da Legambiente, vale a dire: comprendendo la necessità di rifare la pista d'atletica Tesolin, chiediamo anche noi perché da sei a otto corsie, per capire se vi era una reale necessità.

Legambiente parla di competizioni a livello nazionale svolte sulle sei corsie e la necessità di portare a otto per svolgere competizioni di livello internazionale.

Per quanto a nostra conoscenza, le competizioni a livello internazionale si svolgono anche sulle piste a sei corsie, quindi vi saranno altre necessità alla base di questa scelta, che noi ipotizziamo - e dal nostro punto di vista comprendiamo anche - però abbiamo avuto modo di prendere visione della delibera del Comune di Aosta relativa all'approvazione della convenzione, quindi di avere contezza delle cifre in ballo, delle somme in ballo, e ci chiediamo: perché non omologare questa pista a livello internazionale? Cosa manca per raggiungere questa omologazione?

Si poteva fare qualcosa di più e soprattutto ritorniamo su un vecchio argomento che è quello della programmazione.

Allora, "Se nel prevedere un'opera di questo genere (insieme ad altre opere - quale il Palaghiaccio, la Maison de la montagne) - vi è un piano articolato e complesso che riguarda lo sviluppo di una zona che noi possiamo definire la zona sportiva della città di Aosta", ma non solo della città di Aosta, anche al servizio dell'intero comprensorio attorno ad Aosta e, perché no, della regione, e, oltre a questo piano "Se l'amministrazione regionale e gli Assessori regionali competenti hanno potuto elaborare questo progetto insieme all'amministrazione comunale", "Quali sono i reali obiettivi?" e "Se ci poniamo dei limiti", perché, al contrario di quanto detto da Legambiente, io penso che la regione Valle d'Aosta debba ambire a raggiungere certi livelli sportivi ma soprattutto ad attrarre una certa clientela turistica, che è anche quella sportiva.

Nelle quattro domande, che non sto a leggere e che abbiamo posto agli Assessori, c'è un poco quanto io ho utilizzato nella mia illustrazione. Siamo in attesa delle vostre risposte.

Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Ci si confronta sul Tesolin dopo esserci confrontati in passato dal punto di vista sportivo.

Ricordo anche la sua posizione relativa al Palaindoor, quando più volte ha affermato che si poteva anche lì, in quegli anni, forse osare e fare di più, quindi ho capito la direzione con la quale ha indirizzato quest'iniziativa.

Iniziativa appunto relativa alla realizzazione della nuova pista di atletica presso il campo scuola Tesolin in regione Tzambarlet è totalmente in capo al Comune di Aosta.

Il ruolo dell'Amministrazione regionale è relativo al cofinanziamento della spesa del 50% dell'importo relativo. Questa è la risposta al primo quesito.

Dalla deliberazione del Consiglio comunale 159 del 26 agosto, emerge che la scelta della soluzione cinque, tra le cinque inizialmente prospettate, è stata presa nell'ottica della potenziale possibilità di proporre la candidatura dell'impianto - e di conseguenza della città di Aosta - per lo svolgimento di competizioni a livello nazionale outdoor, come: i campionati italiani assoluti; campionati italiani juniores e promesse; campionati italiani allievi; campionati di società; finale A; oro.

Ciò premesso, va detto che la soluzione individuata permetterà anche l'espletamento di gare di livello internazionale che, per essere però organizzate, necessiteranno di alcune opere di contorno legate all'ospitalità degli atleti e del pubblico.

Tale configurazione potrà essere garantita con installazioni provvisorie legate all'organizzazione di una singola manifestazione, come già avviene in analoghe strutture site in altre regioni.

Riguardo al quesito 2, come dicevo l'infrastruttura è di proprietà comunale e l'iniziativa è in capo al Comune, pertanto non necessita di un coinvolgimento ufficiale della Regione, che non è formalmente dovuto, comunque quest'aspetto vale per tutte le pratiche della legge 16/2007, ma dove comunque il confronto di fatto tra ente Regione ed Enti locali non viene meno proprio nell'ottica di andare a condividere e fare i ragionamenti del caso.

Inoltre va ricordato il percorso portato avanti (che ci segnala l'Amministrazione comunale e che ci confermano anche il CONI e la FIDAL che sono stati interlocutori attivi e propositivi), quindi un confronto finalizzato alla messa in atto delle migliori soluzioni per risolvere le criticità, rendendo la struttura sempre più performante e appetibile per i grandi eventi.

Al momento dell'approvazione del contributo regionale, tutte le condizioni per la relativa concessione risultavano peraltro rispettate.

Per quel che riguarda il terzo quesito, al termine dell'intervento, l'impianto sarà omologabile fin da subito per eventi d'interesse nazionale e, come detto, con idonee opere provvisorie di contorno la struttura potrà ospitare eventi di rilevanza internazionale.

La questione delle otto corsie: è vero che per l'evento nazionale va bene anche la pista con le sei, ma le otto corsie rendono subito e decisamente appetibile l'impianto, proprio per l'usura che si crea nelle prime due corsie interne, che spesso non vengono utilizzate.

Riguardo al taglio piante - questo lo aggiungo io perché, essendo arrivato in corsa, avevo preso alcune informazioni - questo lavoro andava comunque fatto anche lasciando le sei corsie, perché ovviamente le radici stanno andando a interessare quella parte della pista.

Per quel che riguarda l'ultimo quesito, tenuto conto che il campo è di proprietà comunale, spetterà poi al Comune di Aosta, qualora intenderà ospitare eventi di portata internazionale, porre in essere le iniziative per consentirne l'organizzazione, ovviamente in collaborazione con l'ente Regione, qualora gli eventi lo richiedano.

Presidente - Consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Entro nel merito del taglio piante e parto da qui, anche se non è proprio l'oggetto del mio intervento.

Ho partecipato a un convegno di omologatori di piste di sci e sono intervenuti dei dirigenti del Corpo Forestale Nazionale, ex Corpo Forestale, che hanno affermato che il problema è quello dell'avanzamento del bosco in certe zone di montagna.

Io credo che Aosta non sia un'eccezione, la consideriamo una città di montagna e abbiamo modo, ogni giorno, di godere della bellezza dei nostri boschi proprio da vicino, quindi non è la questione di quattro piante in più, quattro piante in meno, che poi mi sembra che saranno sostituite, però la questione è quella delle decisioni.

Io credo che il Governo regionale abbia poca capacità d'incidere, ammesso che ne abbia la volontà, su certe scelte che riguardano l'intera regione, perché una scelta di questo genere, di rendere la pista a otto corsie - e vorrei informare che la città metropolitana di Torino dispone di una sola pista a otto corsie, mi sembra - presuppone uno sguardo verso il futuro di una portata diversa rispetto a quella della mera capacità o possibilità di allenarsi, che è quella che leggo nel vostro programma di governo - guardo all'Assessore allo sport - ovvero "Organizzare eventi sportivi di portata internazionale".

Se noi investiamo qualche milione di euro sul campo di atletica Tesolin, possiamo anche pensare un domani di organizzare eventi molto importanti e di creare un percorso per l'allenamento, per il riscaldamento, previsto nelle gare World Athletic di tipologia 1, prevedere le tribune, perché quella è la zona deputata a ospitare questi eventi. Spendiamo 2 milioni, se è necessario ne spendiamo qualcuno in più, ma la rendiamo veramente fruibile e la dotiamo anche di una pista di allenamento. Questa è la valutazione e la suggestione che lascio al Governo regionale, tanto più che dobbiamo aspettare un anno per la sua realizzazione, quando mi sembra che nelle regioni vicine abbiano rifatto le piste in qualche mese ma non abbiano fatto una scelta importante come la nostra e non abbiano investito risorse così significative.

La suggestione quindi è questa; valutate se renderla effettivamente una pista internazionale, senza la necessità ogni volta di dover montare o smontare tribune, creare appositi spazi per i cronometristi, per i giudici. La facciamo una volta, investiamo come si deve e la rendiamo fruibile a tutti gli sportivi della Valle d'Aosta dando diverse opportunità.