Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3754 del 20 giugno 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3754/XVI - Interpellanza: "Attivazione di opportune contromisure per contrastare la violenza giovanile".

Bertin (Presidente) - Punto n. 29. Consigliere Manfrin ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Come ovviamente l'Assessore avrà potuto evincere dall'interpellanza, quest'iniziativa ritorna su un punto che avevamo già trattato nello scorso Consiglio relativamente alle violenze perpetrate a Châtillon da un gruppo di ragazzi ai danni di una coetanea.

Rispetto alle allora notizie, ricordo che ci eravamo lasciati, Assessore, con l'annuncio da parte sua di un tavolo di confronto che era fissato per il 29 di maggio, tavolo che si è tenuto e di cui abbiamo preso visione, che però personalmente - ma abbiamo visto anche diversi commenti rispetto alla notizia - non ha tendenzialmente soddisfatto né le famiglie né le persone che si attendevano una serie di scelte; probabilmente non era neanche facoltà da parte del Consiglio comunale di Châtillon - che ha visto la partecipazione anche di quello di Saint-Vincent e di alcune persone - di fare alcune scelte, probabilmente quella di sensibilizzare.

Sono emerse delle proposte relative alla necessità di aumentare la socializzazione: aumentare la socializzazione sicuramente è condivisibile, perché il vivere dietro lo schermo di uno smartphone probabilmente non fa percepire la realtà, quindi magari anche confrontarsi direttamente con le persone invece che sui social, probabilmente, aiuta anche a capire chi si ha di fronte e a porsi in maniera differente.

Crediamo però che le difficoltà che sono emerse, che sono le stesse che - lei ricorderà, Assessore - abbiamo evidenziato anche all'interno di quest'aula, quando con l'allora presidente Lavevaz noi evidenziammo lo studio di Transcrime che enunciava un aumento esponenziale della presenza di baby gang in tutta Italia, tra cui anche in Valle d'Aosta; ai tempi si minimizzò dicendo che non si capiva bene da dove arrivassero i dati, se fossero riferiti al Piemonte e Valle d'Aosta in maniera congiunta o quant'altro, però poi prendemmo atto di alcune azioni che vennero poste in essere nella Bassa Valle, che portarono addirittura a un tentato omicidio e a un conseguente arresto con un processo che si sta celebrando in questo periodo.

Prima che si arrivi chiaramente a quel punto, è evidente che delle soluzioni vadano messe in campo per evitare di arrivare a quel punto, e qui siamo purtroppo in una situazione intermedia.

È corretto quindi parlare di socializzazione, ma probabilmente il fenomeno va preso in carico anche un'altra maniera.

Abbiamo però peraltro anche visto che nella giornata immediatamente precedente all'inizio del Consiglio è emersa una notizia rispetto a una certificazione per la prevenzione del contrasto al bullismo, che è un progetto che ho visto che coinvolge sia il suo Assessorato, sia l'Assessorato della sanità e politiche sociali, sia il turismo, commercio e sport, un progetto di cui abbiamo letto superficialmente, perché poi non si è riusciti a comprendere in maniera approfondita che cosa comprendesse: sostanzialmente dice che ci sarà una sperimentazione, quindi un polo scolastico dovrà comunicare un'adesione alla sperimentazione per il rilascio della certificazione anti-bullismo e immagino che la sua risposta lo possa già ricomprendere, magari ci sarà anche un elemento che ci permetterà di comprendere nella pratica come si articolerà. Con l'interpellanza, oltre ovviamente a capire quali saranno le scelte che verranno fatte, abbiamo provato a suggerire di magari coinvolgere anche gli autori di quei gesti ad attività di volontariato, che possono anche sottolineare il valore dei gesti positivi e contrastare quelle azioni negative, e di attivare anche un monitoraggio.

Rispetto a questo quindi, Assessore, le chiediamo informazioni.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Condivido con lei tutto ciò che ha scritto, tra l'altro, nella premessa, quindi l'odiosità e la vigliaccheria dell'azione, che è utilizzata anche come spunto per la sua interpellanza, che dimostra una totale mancanza di filtri e direi anche un problema proprio valoriale in questi ragazzi, ma non penso solo in questi ragazzi, e concordo sul fatto che i social siano, se male utilizzati, una piazza che può alimentare odio e disprezzo; alle volte anche noi adulti, a leggere alcuni post, dovremmo forse un poco interrogarci sull'uso di questi social che oramai sono diventati un luogo di critica permanente e anche un luogo di alimentazione, se vogliamo, di certi atteggiamenti di odio verso il nemico, verso chi è considerato persona o persone che possono essere tranquillamente criticate, senza alle volte temere neanche gli effetti di queste critiche, quindi grazie anche per questa premessa che, come dicevo, condivido.

La risposta è stata strutturata ovviamente insieme ad altri colleghi, in particolare insieme al Presidente, trattandosi anche di una questione di ordine pubblico, quindi io rispondo ma rispondo sulla base anche di un'azione concordata con i colleghi. Tenuto conto che il fatto riportato in premessa è accaduto al di fuori dell'orario scolastico e che il tavolo istituzionale del 29 maggio è stato convocato dal Sindaco del Comune di Châtillon, al fine di analizzare quanto è successo con i vari soggetti appartenenti alle comunità locali, forze dell'ordine, assistenti sociali e istituzioni scolastiche educative del territorio, posso esprimere un mio parere al riguardo, anche in considerazione delle recenti disposizioni relative alle sanzioni rivolte a studenti che si rendano responsabili di comportamenti violenti o di bullismo.

Qui si tratta di un contesto extra scolastico, ma in ogni caso io cito ciò che propone il Ministro, cioè propone attività di cittadinanza solidale - queste sono ovviamente proposte rivolte a comportamenti che si manifestano all'interno delle istituzioni scolastiche, però sono interessanti, sono proposte e suggerimenti sul come prestare servizio in ospedale, case di riposo e mense per i poveri, questo con l'obiettivo, ovviamente, di insegnare la solidarietà e il rispetto per gli altri.

Come credo lei sappia, non spetta all'Amministrazione regionale entrare nel merito della questione, pronunciandosi in particolare sulla sanzione da applicare agli aggressori, essendo ancora in corso le indagini, a seguito della denuncia presentata proprio dalla famiglia alle Forze dell'ordine - e mi risulta che stiano indagando - immagino che a breve usciranno le conclusioni di quest'indagine.

Peraltro l'incontro del 29 maggio è stato reiterato altre due o tre volte, quindi Sindaco e Associazioni, Convitto anche, continuano a incontrarsi, quindi, anche per trovare dei momenti aggregativi extra-scolastici, per avere un Fil rouge anche con le iniziative provenienti da altri istituzioni, compresa l'Amministrazione regionale.

Su questo mi aggancio. Lei dice: "Attivare percorsi specifici che possano far emergere il disagio giovanile anche tramite il monitoraggio dei Social e attivare le opportune contromisure".

Sicuramente sono necessari dei progetti mirati per aiutare i giovani nel loro percorso di crescita e per far emergere il disagio che si è acuito soprattutto dopo il periodo pandemico.

Ne abbiamo discusso nei giorni scorsi, proprio in occasione - come lei ha citato - della riunione del tavolo tecnico permanente "Legalità e intergenerazionalità", Tra l'altro era presente una quarantina di soggetti a quella riunione, compresa la Consulta degli studenti che è una new entry e l'associazione rappresentativa dei genitori. In questo tavolo quindi abbiamo coinvolto tutta una serie di soggetti e le forze del'ordine, il Difensore civico, le associazioni, i rappresentanti dell'Assessorato alla sanità, i genitori e i giovani della consulta che appunto hanno espresso la volontà comune di continuare a progettare azioni trasversali, favorendo attività informative e formative di sensibilizzazione e prevenzione contro ogni forma di violenza che siano il più possibile capillari e che raggiungano i ragazzi anche attraverso canali social e App più diretti e immediati; utilizzare quindi anche i canali che loro usano per trasmettersi questi video, questi messaggi di odio o comunque messaggi un po' devianti e utilizzarli per cercare d'intercettare i ragazzi anche con una controinformazione positiva.

Si è ribadita in quell'ambito l'importanza di divulgare in modo più efficace proprio le iniziative proposte dai vari soggetti territoriali, da centri e associazioni culturali, nonché di creare nuovi spazi a livello locale destinati ai giovani per poter vivere momenti di sport e di aggregazione sociale.

Si tratta di un lavoro di rete dove al centro ci sono i ragazzi che esprimono i loro bisogni e le loro idee.

Un contributo fondamentale rivestono i progetti promossi dall'Azienda USL - questo è il contributo dell'assessore Marzi - che, attraverso la presenza di psicologi e di professionisti, permettono ai giovani di riflettere sulle proprie e altrui modalità di gestione delle emozioni, in particolare la rabbia, che, quando non sono regolate, possono favorire l'insorgere di un agito aggressivo.

L'uso di video, esempi e testimonianze contribuiscono a rendere più consapevoli i giovani, a far sì che aumentino le segnalazioni di disagio o di discriminazione; recentemente, tra l'altro, è stato presentato l'esito di un bellissimo progetto, "Alcol zero, vita mille" " fatto dal SERD contro il "Binge Drinking" in regione; è un progetto che ha coinvolto tantissimi ragazzi e che ha avuto il pregio d'intervenire anche su questa pratica che adesso è à la une, che è una pratica abbastanza pericolosa, oltre a determinare poi degli effetti, che è quella di stendersi con una concentrazione di alcolici in tempi rapidissimi, quindi anche su questo è stato fatto un lavoro di sensibilizzazione a partire direttamente dai ragazzi, attraverso il coinvolgimento, che è un po' ciò che stiamo cercando di fare, anche con il tavolo, attraverso un'azione proveniente dal basso.

Quindi in tal senso, per il prossimo anno scolastico, così come è stato concordato all'interno del tavolo di cui le ho detto, l'Amministrazione intende proporre dei progetti pilota di prevenzione e contrasto del bullismo che prevedano il coinvolgimento non solo del mondo della scuola, ma anche delle associazioni e dello sport, in questo caso è stato coinvolto anche il CONI.

Concordo con lei sul fatto che sia necessario investire su azioni di sensibilizzazione e di prevenzione in ogni ordine e grado di scuola, infatti - lei l'ha citata - la nuova legge in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo - la legge 70/2024 che è in vigore dal 14 giugno, da neanche una settimana - punta su un approccio multidisciplinare riabilitativo che prevede il coinvolgimento attivo delle famiglie garantendo, laddove è necessario, anche un sostegno all'esercizio della responsabilità genitoriale, e servizi sociali per proporre percorsi riparativi, rieducativi e innovativi volti sin da subito a contrastare condotte irregolari o violente dei minori; quindi sono progetti d'interventi educativi quali attività di volontariato, laboratori teatrali, di scrittura creativa, corsi di musica, attività sportive o altre attività che promuovano il rispetto per gli altri e relazioni non violente.

Proprio per portarci avanti anche rispetto a questa partenza prevista dalla legge 70/2024, abbiamo costituito questo tavolo sul cyberbullismo che riteniamo possa essere un buon punto di partenza per quei progetti che anche lei mi pare abbia auspicato, quindi grazie per la domanda.

Presidente - Per la replica, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Sono ovviamente soddisfatto perché mi pare di capire che al netto degli incontri che avevano - e questa è stata l'impressione di molti - quasi un sapore più di risposta pubblica ma dalla scarsa applicazione pratica, chiamiamola così, il quadro che ha fatto evidenzia invece un'azione sicuramente differente, più centrata sugli obiettivi che noi abbiamo evidenziato.

È vero quello che lei ha detto: cioè che quello che è accaduto è accaduto al di fuori del momento scolastico; è altrettanto vero che appartenendo tutti ad una stessa classe e non essendosi nemmeno mostrati pentiti rispetto a quanto è accaduto... ho letto in aula i commenti che sono stati poi fatti, che erano di assoluta noncuranza rispetto anche alle denunce, quindi che denotavano, al netto della presenza di ragazzi, una mancata comprensione della gravità di quanto accaduto.

Quanto ci ha esposto invece mi pare che vada nella giusta direzione e riteniamo di grande valore il fatto che i ragazzi vengano coinvolti soprattutto in azioni di volontariato, perché bisogna dire che effettivamente il volontariato, che porta e fa un'azione positiva, probabilmente può anche trasmettere i valori e anche dare una diversa prospettiva rispetto a quello che si è fatto e magari si ha anche il tempo di riflettere.

Io la ringrazio e mi dichiaro soddisfatto.