Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3736 del 19 giugno 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3736/XVI - Interpellanza: "Verifica dell'ubicazione dei locali adibiti al servizio di continuità assistenziale".

Presidente - Come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo di ieri, adesso passiamo ai punti riguardanti l'Assessorato alla sanità, iniziando pertanto dall'interpellanza n. 43.

Per l'illustrazione, la parola al consigliere Brunod: ne ha facoltà.

Brunod (RV) - Facendo riferimento all'interpellanza 1.519, che aveva come oggetto la risoluzione della problematica relativa alla mancanza di defibrillatori nei poliambulatori che ne sono ancora sprovvisti, e tenendo conto di quanto riportato nella risposta scritta fornitaci dall'Assessore competente nel Consiglio scorso, si interpella l'Assessore per conoscere se vi sia l'intenzione di verificare che i locali adibiti al servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) siano posizionati nelle immediate vicinanze dell'ingresso delle varie sedi principali, comprese quelle del consultorio di Verrès.

Nel caso non fosse così, se vi sia l'intenzione di prendere in considerazione la possibilità di effettuare i dovuti accorgimenti a livello logistico con l'obiettivo di ridurre al minimo le tempistiche nelle attività quotidiane o in caso di criticità ed interventi tempestivi.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - In premessa, riteniamo necessario ribadire che il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) va considerato nel più ampio e articolato contesto di riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale che è oggi in corso, ai sensi del decreto ministeriale 77/2022, della delibera 1609/2022 e del PSBS (Piano per la salute e il benessere sociale) 2022/2025.

Siccome, collega Brunod, lei è persona sempre molto attenta, spero e credo che, nel citarle in premessa questi atti in ordine crescente, lei colga come nella premessa della risposta ci sia l'intento di ampliare l'ambito rispetto ad una risposta che, altrimenti, sarebbe stata troppo semplificata.

L'Azienda USL sta quindi proseguendo con le attività di realizzazione delle Case della comunità, che saranno il luogo d'integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali; questi, una volta, si chiamavano poliambulatori.

Dal punto di vista sanitario, nelle Case di comunità troveranno spazio la medicina di assistenza primaria nella sua completezza, quindi la continuità assistenziale e il medico di famiglia, che vedrà integrare le attività dei pediatri di libera scelta con quelle degli specialisti ambulatoriali.

Quelli che ho appena citato, che sembrano delle formules figées tecniche, in realtà sono fondamentalmente tutti i privati convenzionati di cui abbiamo parlato questa mattina, anche rispetto all'interrogazione sulla Casa di comunità di Morgex per i lavori al piano terra.

La riorganizzazione in corso dei servizi appena descritta fa ben comprendere come, in realtà, la valorizzazione e l'integrazione delle risorse sul territorio superino concettualmente il considerare le strutture come entità a se stanti, e quindi come semplicemente la guardia medica; infatti, il nuovo modello organizzativo è volto ad una migliore presa in carico della persona, sia che la stessa sia ospitata presso una struttura, l'Ospedale di comunità - visto che sarà una struttura territoriale e non, come abbiamo detto quindici giorni fa, un Ospedale come la gente lo pensa giustamente - sia che sia assistita a domicilio presso la propria abitazione.

Tenendo conto di tale contesto, le collocazioni delle attuali sedi di servizio delle comunità assistenziali, cioè le ex guardie mediche, sono collocate sul territorio valdostano come segue: Comune di Morgex presso il poliambulatorio, nei locali dove è ubicato il servizio di emergenza 112; Comune di Cogne presso l'ambulatorio di cure primarie con attività infermieristiche; Comune di Saint-Pierre presso la sede del consultorio; Comune di Aosta presso l'Ospedale Beauregard; Comune di Châtillon presso il poliambulatorio; Comune di Antey presso la sede del consultorio; Comune di Valtournenche presso l'ambulatorio di cure primarie con attività infermieristiche attive, in alternativa alla sede di Antey in relazione alla stagionalità; Comune di Verrès presso la sede del consultorio; Comune di Brusson presso l'ambulatorio di cure primarie con attività infermieristiche; Comune di Gaby presso locali ubicati a lato della micro comunità per anziani.

I locali adibiti al servizio di continuità assistenziale si trovano nelle vicinanze dell'ingresso alla rispettiva sede o sono comunque accessibili con sistemi di comunicazione, tipo citofono o videocitofono, collegati all'ingresso della sede stessa, come nel caso dei consultori di Saint-Pierre e di Verrès.

Nel consultorio di Verrès sono stati già previsti i prossimi spostamenti del servizio di continuità assistenziale nei locali adiacenti all'ingresso del consultorio attualmente occupati dal servizio veterinario, trasferito nel poliambulatorio di Donnas per consentire i lavori di ristrutturazione per la realizzazione della Casa di comunità.

La guardia medica di Gaby non è collocata nella sede del consultorio ma in altri locali, che sono comunque facilmente accessibili e ben segnalati.

Per quanto concerne la sede di servizio di continuità assistenziale di Aosta, presso l'Ospedale Beauregard, l'accesso al servizio stesso è regolamentato dal personale di front-office H24.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Brunod.

Brunod (RV) - Quest'iniziativa, anche tramite la risposta che ci ha fornito l'Assessore, ci ha permesso di avere maggiormente nel dettaglio quella che è la situazione attuale di questi locali. In modo particolare, quest'iniziativa riprende quella precedente per la quale, come dicevamo prima, nella risposta scritta dell'Assessore ci aveva fornito alcune indicazioni in merito anche alla presenza del defibrillatore presso il consultorio di Verrès e per quanto riguarda quell'episodio che era accaduto tempo fa; quindi questo è il motivo che ci aveva portato a fare maggiori approfondimenti e per capire se vi erano le possibilità di andare maggiormente incontro a questi episodi che possono purtroppo accadere quotidianamente.

Ovviamente non è semplice, per i motivi che ha detto anche l'Assessore; noi speriamo che in questa riorganizzazione che lei ha ben detto e ben esplicitato ci siano tutti questi accorgimenti. Riportando sempre alla risposta che aveva detto l'altra volta in merito sempre al consultorio di Verrès, in modo specifico che vi è la presenza di un videocitofono e vi erano già in essere delle operazioni per quanto riguarda un sistema di controllo a livello di telecamere a circuito chiuso.

Questo ben venga, questo è molto importante, però poi purtroppo sappiamo che molte volte la tecnologia e l'innovazione, che sono strategiche, non sempre hanno delle certezze, quindi a volte avere anche dei locali posti nelle immediate vicinanze può offrire quelle garanzie che possono permettere anche quei pochi secondi che possono essere strategici e molto importanti per la vita di tutti.

Questo era un po' lo scopo di quest'iniziativa: fare un approfondimento non polemico ma cercare di porre in essere quelle situazioni e quelle soluzioni che vadano a vantaggio di tutti. Questo era lo scopo.