Oggetto del Consiglio n. 3729 del 19 giugno 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3729/XVI - Interrogazione: "Notizie relative agli interventi dell'elisoccorso diurno e notturno ed eventuali criticità".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8. Risponde il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - Primo quesito, "Se i numeri citati nelle premesse si riferiscono a CUS o a NUE": le 16.500 chiamate circa che lei richiama - e riportate nel servizio della TGR - non sono né direttamente riferibili al NUE, cioè al 112, tanto per parlare in maniera un po' più semplice, né alla CUS; il numero citato è l'insieme delle chiamate gestite dalla componente 118 della CUS e che ricomprende 4.500 chiamate interne da operatori del soccorso verso gli operatori in centrale, il che riconduce a 12 mila circa le chiamate instradate verso il 118 dal 112.
Questo solo per chiarezza, il TG era molto chiaro, il servizio era molto esaustivo, ma era concentrato squisitamente sul 118, quindi parlavano di cose riferite al 118.
Il secondo quesito "Numero totale degli interventi dell'elisoccorso notturno dall'anno 2023 fino al 31 maggio 2024, con particolare attenzione rispetto a quelli sopra i 2.500 metri": in totale nel 2023 sono stati effettuati 1.646 interventi di elisoccorso, a cui si aggiungono 50 uscite riguardanti esercitazioni e addestramenti.
Per quanto riguarda l'elisoccorso notturno, da quando è iniziato sino al 31 maggio 2024, sono state effettuate 55 missioni.
In proposito credo che sia opportuno ricordare che l'elisoccorso notturno è limitato alle operazioni classificate come HEMS, interventi sanitari di emergenza eseguiti con elicottero, e che è iniziato lo scorso primo novembre 2023 con l'estensione del servizio dalle effemeridi fino alle ore 20:00 e poi con estensione H24 a partire dal primo febbraio di quest'anno. Si contano invece 409 interventi effettuati al di sopra dei 2.500 metri di quota che costituiscono circa il 25% di quelli totali.
Il terzo quesito, ovvero "Se il numero degli interventi dell'elisoccorso nell'anno 2023 relativo agli interventi previsti all'articolo 1 comma 2 della legge regionale 5/2007, ossia quelli relativi agli ambiti di attività del servizio di soccorso in montagna non ascrivibile alla competenza specifica del Corpo regionale dei Vigili del fuoco (incidenti stradali, ricerca dispersi non su ghiacciaio e non ascrivibili alla partecipazione del servizio dell'elisoccorso sanitario HEMS infarti, traumi) eccetera", il quesito non è chiarissimo, però la prima parte della domanda riguarda il numero degli interventi dell'elisoccorso nell'anno 2023 relativi agli interventi previsti all'articolo 1 comma 2 della legge regionale 5/2007.
Questo numero, di fatto, è quello che le ho già fornito con la precedente risposta, ovvero 1.646, a ogni buon conto la Protezione civile ha suddiviso questo dato nelle diverse casistiche, in cui vengono classificate le missioni di elisoccorso, il che potrebbe forse rispondere alle sue richieste.
Delle 1.646 missioni complessive, sono così suddivise: 1.479 in HEMS, elisoccorso; 79 in SAR, ricerca e soccorso; 32 recupero deceduti; 15 recupero dispersi; 24 falsi allarmi e 17 mancati recuperi.
La seconda parte della domanda, se è stata ben intesa, riguarda gli interventi di soccorso svolti dal SAR ed escludenti quelli HEMS, quelli con l'ausilio dell'elicottero sono quelli che le ho appena detto prima, togliendo appunto gli HEMS e a questi si aggiungono gli interventi via terra. Questi ultimi, per il 2023, sono stati complessivamente 43.
La quarta domanda "Lo stato dell'arte rispetto al servizio dell'elisoccorso notturno e alle eventuali criticità finora evidenziate": i numeri delle missioni glieli ho esposti precedentemente e, come è stato già detto in risposta a precedenti iniziative in aula, stiamo ancora agendo in fase sperimentale del servizio di elisoccorso notturno, essendoci dati come orizzonte temporale un anno di tempo di servizio per poter compiutamente fare le dovute analisi del servizio in questione.
Il periodo estivo, quando avremo sicuramente una maggiore probabilità d'intervento, ci permetterà di avere un quadro più definito dell'impegno tecnico e ovviamente anche economico che quest'importante servizio comporta.
Tecnicamente a oggi non vi sono state criticità di alcun tipo in tale attività, questo grazie anche a un notevole sforzo svolto sia dalla società di elicotteri aggiudicatari del servizio sia dai tecnici del 118 e SAV che hanno praticamente raddoppiato le obbligatorie routinarie attività estrattive, svolgendole anche in orario notturno proprio per essere pronti a intervenire in questi frangenti.
A oggi, riguardo alle iniziali dodici piazzole validate per l'attività notturna al primo di novembre del 2023, è stato fatto un importantissimo e significativo sforzo per rendere più capillare la distribuzione delle stesse, concentrandosi peraltro, nell'ultimo periodo, anche sulle situazioni nei pressi dei rifugi.
I numeri attuali vedono 76 piazzole già utilizzabili, distribuite in 42 Comuni e comprensive di 14 superficie nei pressi di rifugi, ma ancora altre sono in fase di validazione.
Dal primo luglio prossimo è inoltre previsto l'inizio di un'operatività ancora migliore rispetto a quella attuale, tecnicamente detta "Operazioni speciali", che permetterà di arrivare direttamente sul target o nei pressi del target di soccorso, al fine - laddove è possibile - di ridurre ulteriormente i tempi d'intervento che, come sappiamo, per tutte quelle casistiche tempo-dipendenti, sono l'essenza della riuscita o meno del soccorso.
Voglio concludere ricordando un altro tassello fondamentale del sistema, che è quello dell'assistenza sanitaria territoriale, sia della componente professionista che di quella del volontariato del soccorso, che con abnegazione ha garantito che anche in orario notturno si riesca a intervenire celermente sul nostro territorio, rendendosi disponibile per il trasporto degli utenti presso le piazzole predefinite.
Presidente - Consigliera Erika Guichardaz per la replica.
Guichardaz E. (PCP) - Penso che rispetto a quel servizio che mi aveva piuttosto colpita, i dati che oggi lei ha trasmesso vadano invece a evidenziare determinati passaggi secondo me importanti anche per fare un'analisi rispetto a cosa avviene in Valle d'Aosta. Sugli interventi di elisoccorso, l'anno scorso eravamo a 1.541, ora siamo a 1.646; credo che una riflessione vada fatta, perché negli ultimi anni questi interventi sono praticamente quasi duplicati, perché nel 2021 eravamo a 940 interventi, quindi credo che ci sia forse un problema rispetto all'assistenza territoriale, perché se dobbiamo tutte le volte far alzare l'elicottero, vuol dire che molto probabilmente c'è un problema rispetto all'assistenza territoriale.
Invece vedo con piacere che gli interventi ascrivibili al soccorso alpino, quindi quelli in alta montagna, sono notevolmente diminuiti: evidentemente c'è stata un'informazione maggiore su come andare in montagna, perché passiamo dai 187 dell'anno scorso ai 79 di quest'anno, vuol dire che evidentemente qualcosa ha funzionato invece, al contrario rispetto a quello che evidenziavo prima.
Terremo quindi alta l'attenzione anche dopo l'estate per comprendere meglio, sapendo che adesso c'è anche tutta la questione del nuovo contratto rispetto all'elisoccorso; anche il fatto che lei ha evidenziato nuovamente che l'elisoccorso notturno è pensato solo per gli interventi sanitari, molto probabilmente va nella direzione che noi auspichiamo da tempo, ossia prevedere figure sanitarie all'interno di quell'equipaggio.
Sicuramente il nuovo contratto d'appalto potrà in qualche modo anche definire, alla luce dei dati che lei ci ha adesso evidenziato, le priorità e le esigenze all'interno dell'equipaggio di quell'elicottero.