Oggetto del Consiglio n. 3693 del 6 giugno 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3693/XVI - Interrogazioni: "Sistema di rilevazione e prevenzione delle infezioni ospedaliere adottato nell'ambito del sistema sanitario regionale" e "Notizie in merito ai dati relativi alle infezioni contratte dopo un intervento chirurgico in Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - I punti n. 24 e 27 sono affrontati congiuntamente. L'assessore Marzi risponde alle due interrogazioni e poi ci saranno le repliche degli interroganti. La parola all'Assessore.
Marzi (SA) - Rispondo alla domanda n. 1 dell'interrogazione del collega Aggravi. L'Azienda USL da anni adotta misure preventive e azioni di monitoraggio e sorveglianza delle infezioni ospedaliere allineate al piano di contrasto all'antimicrobico resistenza 2022-2025. La procedura aziendale di monitoraggio e controllo delle infezioni ospedaliere consente di monitorare e raccogliere i dati di incidenza annuale di nuovi casi di pazienti infetti, garantendo nel contempo l'applicazione delle specifiche precauzioni volte a prevenire un'eventuale diffusione di infezione in ambito ospedaliero. La procedura viene attivata nel caso in cui il laboratorio di microbiologia dell'Ospedale Parini accerti la presenza di un organismo multiresistente: in questo caso nel referto viene generata in automatico l'apposita dicitura di allerta. Tale procedura consente quindi al personale preposto alla sorveglianza di individuare, attraverso il gestionale informatico ospedaliero condiviso con il laboratorio di microbiologia, tutti gli isolamenti di batteri multiresistenti oggetto alla sorveglianza. Tempestivamente viene attivata la segnalazione ai reparti attraverso due azioni: la prima, l'inserimento di un segnale di allerta nell'applicativo gestionale che identifica il paziente potenzialmente contagioso e che consentirà, in caso di ulteriori e successivi ricoveri, di porre in atto immediate precauzioni aggiuntive; la seconda, la comunicazione in tempo reale al reparto con la specificazione delle misure precauzionali aggiuntive da adottare. A questa procedura si aggiungono ulteriori azioni periodiche preventive quali l'attento monitoraggio del servizio di pulizie con la sanificazione ambientale, i controlli microbiologici ambientali di superficie aria e acqua, utilizzo del sistema di segnalazione di malattie infettive - e qui abbiamo un altro acronimo, PREMAL -, il monitoraggio del consumo del gel idroalcolico e l'osservazione dell'igiene delle mani presso i reparti, l'esecuzione di controlli microbiologici nel processo di sterilizzazione automatizzato degli strumenti e delle apparecchiature. L'Azienda USL attua inoltre attualmente uno studio di prevalenza puntuale sulla proporzione di infezioni complessive su tutti i casi trattati e da tempo partecipa al gruppo italiano per la valutazione degli interventi in terapia intensiva, uno studio svolto, a partecipazione volontaria, da parte degli ospedali italiani. La Direzione sanitaria ospedaliera attua un sistema preventivo e di miglioramento attraverso l'elaborazione e l'aggiornamento di procedure e istruzioni operative rivolte al personale ospedaliero addetto all'assistenza; questo comprende l'organizzazione di eventi formativi, anche specifici, in quanto il rischio di infezione è diversificato tra le discipline dei vari reparti.
Venendo alle risposte alle domande 2 e 3 del collega Aggravi, rispetto ai seguenti quesiti, i dati riferiti dall'ultima sorveglianza del 2022, indetta dal Centro europeo di prevenzione e controllo, a cui partecipa l'Istituto superiore di sanità, che coordina per l'Italia, i contributi forniti dalle aziende ospedaliere comprendono che la nostra Regione naturalmente si concentri sull'ospedale Parini. Dalla sorveglianza emerge che la Valle d'Aosta ha osservato una prevalenza media di infezioni correlate all'assistenza pari al 4%, dato nettamente inferiore sia rispetto al dato nazionale italiano pari all'8.2, che a quello europeo che osserva una prevalenza media pari al 6.5: dati quindi direi ottimi. La prevalenza delle infezioni ospedaliere a livello locale è anche rilevata da uno studio annuale, lo SPIO, condotto nel Parini dalla Direzione medica di presidio o DMP, e in una frase abbiamo messo due acronimi. Il monitoraggio dei dati regionali nell'ultimo quinquennio, escludendo il 2020, vede le seguenti percentuali: 5.4 nel 2017, 4.13 nel 2018, 3.8 nel 2019, 4 nel 2021, 4 nel 2022. La struttura ospedaliera Isav di Saint-Pierre ha adottato un proprio protocollo di prevenzione, sorveglianza e controllo delle infezioni e anche per tale struttura i seguenti dati relativi alle infezioni nell'ultimo quinquennio evidenziano una percentuale di prevalenza inferiore alla media nazionale ed europea: 3.24 nel 2019, 2.36 nel 2020, 2.55 nel 2021, 2.86 nel 2022, 2.99 nel 2023. Come descritto, l'Ospedale regionale partecipa al lavoro del gruppo italiano che raccoglie i dati ai fini della sorveglianza per l'Istituto superiore della sanità che li trasmette al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Sul tema, il Ministero della salute si avvale dell'Istituto superiore di sanità come organo di riferimento tecnico per il coordinamento interregionale. Il piano di contrasto all'antibiotico-resistenza 2022-2025 indica tra i vari obiettivi l'elaborazione di un piano di sorveglianza nazionale a cui le Regioni dovranno far riferimento. Una volta che verrà istituito tale piano consentirà di predisporre di dati ancora più completi ed esaustivi e confrontabili a livello nazionale.
Rispondo ora alle domande 4 e 5 della collega Guichardaz: confermiamo il dato riportato rispetto alle infezioni ospedaliere dopo un intervento chirurgico in Valle d'Aosta e, come già precisato nella precedente risposta, confermiamo che tale dato posiziona la nostra Regione tra quelle con i dati più bassi sia a livello italiano che a livello europeo. Siamo anche a precisare il fatto che, rispetto ai dati italiani, siamo alla metà, ma il dato in assoluto è già basso di suo: il 4%. Rispetto a quanto citato nelle premesse dell'interrogazione, precisiamo che l'ultimo rapporto del Centro europeo per il controllo delle malattie nel 2022 rappresenta la situazione delle infezioni durante la degenza di tutta l'Italia, non disaggregate per Regioni. Tale rapporto conteggia inoltre complessivamente tutte le infezioni ospedaliere per tutte le specialità mediche e chirurgiche, quindi non solo per quelle chirurgiche. Il rapporto pubblicato dall'Istituto superiore di sanità presenta invece un'analisi suddivisa per Regioni da cui emerge il valore dell'infezione della Regione Valle d'Aosta per tutte le specialità. Secondo il rapporto dell'Istituto superiore di sanità, nell'Ospedale regionale si è rilevata, come già precisato, una percentuale di infezioni ospedaliere significativamente più bassa: 500 su 15 mila, cioè circa il 3.3%, rispetto alla media europea, il 6.5 e, rispetto alla media nazionale, cioè l'8.2%. Come già riferito, un ulteriore monitoraggio annuale a livello aziendale viene effettuato anche dalla direzione medica di presidio per mezzo del protocollo di sorveglianza nazionale delle infezioni del sito chirurgico al quale l'Azienda USL ha aderito. Le misure adottate riguardano la sorveglianza su interventi chirurgici selezionati su base annuale e i dati finali vengono condivisi con i reparti interessati. L'Azienda USL adotta quindi una procedura di monitoraggio e controllo delle infezioni ospedaliere molto attenta che garantisce che il personale sanitario nei casi di allerta applichi con solerzia le azioni precauzionali specifiche per prevenire un'eventuale diffusione dell'infezione in ambito ospedaliero.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Ringrazio l'Assessore per la risposta. Più che la replica vorrei fare un'osservazione che mi nasce dagli appunti che ho preso, in particolare la risposta alla domanda n. 2, quindi ben venga la descrizione, seppur sintetica, giustamente visto il tempo per la risposta alla domanda n. 1, ma sulla domanda n. 2, se ho inteso bene, sostanzialmente abbiamo un valore che è il 4%. Ho riletto anche la domanda che ho fatto, io giustamente ho chiesto quali siano i dati aggiornati, al di là della rendicontazione o dell'individuazione del dato, poteva anche essere il caso o comunque utile comprendere questo dato da dove nasceva. Da dove nascevano i casi accertati e se magari alcuni di questi casi nascevano da audit interni ai reparti, ma questo lo rimando eventualmente ad altre azioni ispettive, perché giustamente - ed è già capitato di parlarne, tra l'altro, sul tema delle infezioni ospedaliere, ne avevano anche già parlato con lei con un'altra iniziativa - il dato è rilevato ma bisogna comprendere anche da dove viene. Giustamente però lei mi ha risposto alla domanda che ho fatto ma è l'osservazione mia più che altro che è nata dalla risposta che mi è stata data.
Presidente - La parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Ha snocciolato tanti numeri, quindi andrò a riascoltarmi quanto lei ha detto, quello che io rilevo è però che nell'articolo che le ho riportato, rispetto a quello che lei ha detto, sembrerebbe che il dato sia un po' diverso, lei lo raffronta a livello nazionale, qui viene raffrontato a livello di Regione dove si dice che la Valle d'Aosta risulta essere la peggiore in questo senso con 500 infezioni ogni 15 mila dimessi, contro le 70 dell'Abruzzo, passando alle 454 della Liguria, alle 300 della Lombardia, alle 211 del Lazio. Andrò a riascoltare, perché lei ha letto molto velocemente tutti quei dati, quanto da lei detto proprio per capire se i dati riportati dall'articolo che ho citato sono corretti o meno.
Presidente - Con questo punto interrompiamo brevemente i lavori del Consiglio, che sono sospesi per arieggiare i locali.
La seduta è sospesa dalle ore 17:37 alle ore 17:54. Alla ripresa dei lavori assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.