Oggetto del Consiglio n. 3687 del 6 giugno 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3687/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Posizione del Governo regionale in merito alla realizzazione di un parco eolico in Sardegna da parte di CVA".
Bertin (Presidente) - Facciamo adesso i question time, punto n. 14.03. Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Credo non sia passato inosservato l'ultimo articolo apparso su "l'Unione Sarda" dal titolo: "Schiaffo Valle d'Aosta dalle Alpi a Monte Rughe". Nell'articolo si parla di un progetto contestato che riguarda la realizzazione di un parco eolico da nove pali in provincia di Nuoro e ascrivibile a CVA. Vi sono all'interno di quest'articolo toni piuttosto accesi verso la nostra Regione, viene scritto: "In realtà, in questi tre anni di assalto quotidiano all'Isola dei Nuraghi, si era assistito a un po' di tutto: dalle "spianate" cinesi alle "sarabande" americane, dal "flamenco" eolico della Spagna alle "incursioni" tedesche, mai però una società pubblica di proprietà di un'altra Regione, persino a Statuto speciale, aveva osato tanto". Ricordiamo poi che "l'Unione Sarda" è il quotidiano principale della Regione Sardegna e conta oltre 300 mila lettori e 50 mila copie diffuse ogni giorno.
Non abbiamo visto nessuna presa di posizione da parte della nostra Regione, quindi interroghiamo il Presidente per sapere come il Governo regionale ha deciso di agire rispetto a questa tematica.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione.
Testolin (UV) - A costo di essere ripetitivi, va ribadito che CVA non è una società soggetta a direzione e coordinamento della Regione e che porta avanti in autonomia, sulla base di programmazione che si è data, l'attività di sviluppo di impianti da fonte rinnovabile nel rispetto delle leggi vigenti.
Come è noto, CVA persegue in particolare l'obiettivo di incrementare la potenza installata in impianti rinnovabili, previsto dal suo piano strategico, coerentemente con gli obiettivi di decarbonizzazione approvati non solo a livello globale, statale e regionale. Immagino quindi che la scelta di presentare dei progetti in Sardegna sia dovuto al fatto che si tratta di un territorio particolarmente idoneo a questa fonte di energia rinnovabile. Quello che preme precisare, e che non è chiaro nell'articolo, è perché CVA venga considerata diversa da altri operatori italiani, che pure vedono importanti partecipazioni azionarie anche maggioritarie di altri Enti pubblici che sviluppano progetti analoghi in Sardegna, di cui però l'articolo in questione non parla.
CVA non è comunque sbarcata di notte in Sardegna piantando pale eoliche in ogni dove, ma ha presentato al Ministero, in modo assolutamente trasparente come qualunque altra società, un progetto per la realizzazione di un parco eolico nel rispetto della normativa vigente, progetto che è attualmente in fase di valutazione di impatto ambientale, per cui chiunque ne abbia interesse può prenderne visione e presentare le proprie osservazioni, comprese quelle relative alla tutela del patrimonio archeologico, paesaggistico e naturale che, se travisata dal progetto, potrà portare al rigetto del progetto stesso.
La cosa importante è rassicurare la comunità e le Istituzioni sarde che CVA non ha l'obiettivo di sfregiare il territorio e impoverire la comunità, ma che al contrario è una società seria e affidabile che sviluppa i propri progetti nel rispetto delle leggi vigenti e dei territori interessati.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - Direi che il silenzio assordante continua, perché dicendo: "Bisogna rassicurare la Regione Sardegna", non riesco a capire chi è il soggetto che deve rassicurare. Non capiamo perché nell'articolo si comprende benissimo, CVA è al 100% pubblica: ecco perché si pongono il problema ed ecco perché si riferiscono direttamente alla Regione e parlano anche del nostro Statuto speciale, che naturalmente dovrebbe anche vederci vicini agli amici sardi.
Non posso quindi che ribadire che questo silenzio che si sente in Valle d'Aosta ormai si sente anche altrove, noi su questo non smetteremo con ostinazione di batterci.