Oggetto del Consiglio n. 3667 del 23 maggio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3667/XVI - Interpellanza: "Valorizzazione di percorsi ciclabili alternativi a fronte dell'aumento del traffico veicolare e della crescente situazione di pericolo per i ciclisti".
Bertin (Presidente) - Punto n. 47. Si è prenotato il consigliere Restano per illustrare l'interpellanza, ne ha facoltà.
Restano (GM) - Parliamo nuovamente, per la seconda volta in questo Consiglio, di cicloturismo e lo facciamo in maniera un po' diversa da quanto ha fatto il collega Brunod con la sua iniziativa, sollecitati dalle interlocuzioni tra la FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e i rappresentanti del Governo regionale, i Sindaci e tutte le associazioni che vogliono collaborare per far crescere le opportunità che danno la bicicletta e il cicloturismo a una regione come la nostra.
Nella nota che credo, anzi, sono certo, che il Governo regionale ha ricevuto nel mese di febbraio ultimo scorso, nelle conclusioni si sottolineava la disponibilità della FIAB a collaborare, ma, soprattutto, le urgenze per la messa in sicurezza dei ciclisti che transitano nella nostra regione.
Da quando è nata, FIAB è intervenuta con la collaborazione dell'ANAS sui passaggi in galleria, sulla segnaletica che indica la presenza dei ciclisti in galleria e sulla necessità di mantenere le distanze di 1,5 metri, transitando sulle strade statali e regionali, quindi è un'apposita segnaletica in tal senso.
Rimangono però delle criticità molto urgenti - a loro dire, e condivido in quanto, da ciclista amatore, frequento le nostre strade e posso rilevarle quotidianamente - e le nostre strade comunali sarebbero opportune e utili per valorizzare le nostre piste ciclabili, alternative alla percorrenza della strada statale.
La strada statale è diventata molto pericolosa, vista la chiusura del traffico ferroviario, visto l'aumento di transiti sulla statale, dovuti anche ai pedaggi autostradali elevati.
L'obiettivo quindi è quello di segnalare al cicloturista la possibilità di evitare il transito sulla statale, sfruttando appunto i passaggi sulla strada dell'Envers, utilizzando la nostra ciclabile e godendosi anche il paesaggio che possiamo offrire ai turisti e ai ciclisti, anche quelli locali.
Il traffico ovviamente sulle strade regionali è ridotto ed è a una velocità più bassa, quindi il pericolo diminuisce.
Il dossier che era stato inviato conteneva anche delle foto che evidenziano delle situazioni particolari, quali la rotonda di Hône, dove il ciclista può essere avviato verso una strada secondaria che porta a raggiungere il Borgo di Montjovet.
Sempre per evitare rischi e pericoli al turista, in zona Châtillon si potrebbero evitare le due gallerie molto pericolose, indirizzando il ciclista verso la stazione ferroviaria e quindi facendolo poi entrare lungo la ciclabile, e così via per le gallerie dell'Alta Valle e per la zona più vicina ad Aosta.
La richiesta che noi le vogliamo avanzare è se è consapevole, "Se è a conoscenza della situazione di pericolo che si sta sviluppando in seguito all'aumento del traffico veicolare sulle strade dell'Alta Valle e dell'urgenza d'attuare le proposte già avanzate da FIAB all'interno di questo Consiglio" e "Se è intenzione del Governo regionale procedere con urgenza a valorizzare i percorsi ciclabili alternativi già esistenti, predisponendo un'idonea segnaletica e pubblicizzandoli nelle dovute maniere".
Presidente - Per la risposta, l'assessore Grosjacques.
Grosjacques (UV) - Grazie al collega, perché così possiamo fare un po' il punto sulla situazione delle piste ciclabili e sulla situazione relativa allo sviluppo del cicloturismo.
Ho ricevuto anch'io nel mese di febbraio le proposte operative della FIAB, delle quali sicuramente abbiamo cominciato a tenere conto e terremo conto nel corso della nostra programmazione.
In primis vorrei sottolineare che la sicurezza del cicloturista in generale sul territorio regionale è per tutti un tema assolutamente fondamentale e sul quale poniamo tutta l'attenzione che merita, e a questo proposito voglio ringraziare anche l'assessore Sapinet che, con le sue strutture, ha dato un importante contributo alla predisposizione di questa nota di risposta.
Al di là del ciclismo agonistico, che vedrà nelle prossime settimane la nostra regione protagonista con il passaggio del Giro Nextgen e del sessantesimo Giro Ciclistico della Valle d'Aosta, il cicloturismo è un volano d'interesse importante, che dobbiamo cercare di utilizzare al massimo del suo potenziale ma che, come lei ha giustamente evidenziato, in questo periodo si scontra con il progressivo aumento del traffico, legato principalmente alla chiusura della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta e che comporta quindi elementi d'attenzione rispetto alle potenziali criticità emergenti.
Per ridurre tale rischio, l'Amministrazione regionale ha quindi recentemente modificato il limite di velocità lungo numerose tratte a rischio: è stato portato da 90 a 70 km orari.
Tale modifica rappresenta, di fatto, una soluzione realmente praticabile laddove non sono a disposizione tratte alternative alla viabilità principale su asfalto.
Per quanto riguarda la valorizzazione dei percorsi ciclabili alternativi già esistenti - e dunque relativamente agli itinerari classificati d'interesse regionale, ai sensi della legge regionale 16/2007, ovvero l'asse ciclabile di Fondovalle - è stata recentemente apposta sull'intera rete un'apposita segnaletica, sia orizzontale che verticale, coerente con il vigente Codice della strada e corredata d'indicazioni funzionali alle attività di soccorso, al fine di valorizzare le strade comunali alternative e poter proporre al ciclista (anche quello con bicicletta assistita) la possibilità di godere di un paesaggio affascinante in un contesto unico e caratterizzato da un transito veicolare ridotto e a bassa velocità, esattamente quello che lei ha messo in evidenza.
Al fine d'incentivare la mobilità dolce e attiva e di aumentare la sicurezza, l'Amministrazione regionale ha sviluppato nel recente periodo il progetto della Ciclovia Baltea che, una volta ultimata, consentirà di percorrere in sicurezza l'intera Valle centrale da parte di pedoni e ciclisti da Pont-Saint-Martin a Courmayeur.
Diversi sono i tratti già utilizzabili e altri in fase di realizzazione o comunque di progettazione; va, in ogni caso rilevato come, in corrispondenza di particolari restringimenti della valle centrale, come all'altezza del Forte di Bard o a monte di Villeneuve, la realizzazione della pista ciclabile risulti particolarmente complessa e onerosa.
Tra gli interventi previsti sulla dorsale della pista ciclabile principale - al fine d'incentivarne e d'implementarne l'utilizzo, anche nella direzione di favorire la mobilità sostenibile - sono in previsione interventi che vanno nella direzione da lei auspicata e che condividiamo; più in particolare ne citerei due: il collegamento tra destra e sinistra orografica in alcune località strategiche, consentendo un utilizzo più efficace della viabilità ciclabile e un suo collegamento ai principali centri abitati posti lungo la Dora Baltea serviti da trasporto pubblico, ad esempio per quanto riguarda le passerelle tra Fénis e Nus e tra Aymavilles e Saint-Pierre, incentivando poi contemporaneamente, ove possibile, lo sviluppo di percorsi alternativi a quelli di maggior traffico e interessati da infrastrutture non adatte, come ad esempio gallerie o viadotti, ed in questo ambito è interessante il progetto sulla zona del Castello Gamba a Châtillon, che consentirebbe di bypassare le gallerie.
Questi interventi - che sono in parte richieste presentate in relazione a specifiche opportunità di finanziamento nell'ambito delle iniziative finalizzate al miglioramento della qualità dell'area di cui è competente il collega Sapinet, oltre a un aumento della sicurezza e della fruibilità turistica - avrebbero anche il non trascurabile effetto, nell'incentivare una mobilità sostenibile, di aiutarci a porre in atto importanti traguardi nel campo ambientale e in quello della sostenibilità.
Nell'ambito poi dell'azione portante diversificazione dell'offerta di mobilità della strategia nazionale per le aree interne, l'area interna Bassa Valle prevede altresì la realizzazione della ciclovia intercomunale della Media Valle del Lys tra i Comuni di Lillianes, Fontainemore, Issime e Gaby, della quale è attualmente in corso la fase di progettazione.
Anche il Piano regionale dei trasporti, il cui aggiornamento sarà sottoposto al Governo regionale in una delle prossime sedute, affronterà in maniera puntuale l'argomento.
Con riferimento al secondo quesito, l'Assessorato sta lavorando da tempo alla realizzazione di progetti promo-pubblicitari relativi al mondo delle due ruote: abbiamo già parlato nel precedente Consiglio dell'accordo con STRAVA per la valorizzazione di alcune salite importanti, che prevederà ovviamente la messa in opera della competente cartellonistica.
Per quanto riguarda le attività di promozione e divulgazione dei percorsi, l'Assessorato parteciperà per la prima volta a un salone dedicato esclusivamente al prodotto bike, l'Italian Bike Festival, che si terrà a Misano Adriatico dal 13 al 15 settembre 2024.
Questo salone, la cui prima edizione risale al 2018, rappresenta la piattaforma leader europea per il mercato della bicicletta e della mobilità dolce, un appuntamento a cui ogni anno partecipano oltre 42 mila visitatori e 600 brand del settore che desiderano connettersi, consumatori finali, partner commerciali e media.
Abbiamo poi aderito, nel marzo scorso, a un progetto del Ministero del turismo, insieme ad Enit e ad altre Regioni italiane, dedicato alla valorizzazione del turismo lento attraverso la bicicletta.
"Le vie del bike" è un nuovo percorso ciclistico per un gran tour italiano che unisce le venti Regioni italiane in un unico itinerario cicloturistico, dalle Alpi al Mediterraneo, passando per le isole della Sicilia e della Sardegna.
Questo viaggio dà la possibilità di visitare zone che apparentemente sembrano remote e che possono essere percorse al ritmo del viaggiatore, quindi in modo lento, in modo da poter apprezzare tutte le qualità e le particolarità delle zone che vengono attraversate.
Lungo il percorso, i ciclisti sono supportati da alberghi adatti alle loro esigenze, noleggio di biciclette, negozi di assistenza e guide, dove e se necessario.
La Valle d'Aosta partecipa al progetto con la Ciclovia Francigena e altri percorsi ciclabili già proposti al Ministero e all'ENIT, quali la ciclovia della Valle di Champorcher, la ciclovia dello Zerbion e la ciclovia che ha l'obiettivo di collegare i vari castelli ubicati nella nostra regione.
Abbiamo poi partecipato al Salone turistico "Fa' la cosa giusta", anche quello è tematico, e si sta lavorando alla realizzazione di una brochure dedicata al prodotto bike in un'unica edizione, sullo stile della brochure "Passeggiate", già esistente.
Partendo da una dettagliata cartografia topografica, vengono illustrati ventiquattro percorsi ciclabili accuratamente selezionati, che spaziano dalla strada alla mountain bike, alla gravel e al freeride, garantendo così una vasta gamma di esperienze per ciclisti di ogni livello e interesse.
Oltre ai percorsi, vengono fornite informazioni attraverso QR Code che rimandano alle relative pagine internet sul sito "lovevda", riguardanti i Bike Park e tutte le informazioni relative alle reti delle piste ciclabili, inclusi i servizi accessori quali velostazioni e bike box, l'elenco dei noleggi biciclette, dei maestri di mountain bike e altro ancora.
La scelta di mettere il link al sito internet permette di mantenere le informazioni aggiornate in tempo reale e reperibili in tutte le lingue del sito.
Dopo la realizzazione della brochure relativa alla bike, verrà implementata la sezione "Bicicletta e mountain bike" del sito "lovevda" e verranno inseriti nuovi percorsi presenti sulla brochure, quelli predisposti nell'ambito dei progetti di sviluppo dell'offerta "Outdoor" del GAL Valle d'Aosta e dei progetti del programma di cooperazione "Territorio Alcotrà" relativi al prodotto bike.
Tutti i nuovi ventiquattro itinerari verranno caricati su Komoot, piattaforma leader del settore outdoor, che permette a tutti gli appassionati di pianificare, scaricare e registrare itinerari e percorsi escursionistici e cicloturistici.
Chiudo dicendo, come ho detto in apertura, che, ovviamente, tutti i contributi che arrivano dai professionisti e da coloro che quotidianamente operano in questo settore, anche praticandolo, saranno ovviamente tenuti in giusta considerazione per la programmazione e i futuri investimenti.
Presidente - Per la replica, consigliere Restano ne ha facoltà.
Restano (GM) - Mi rendo conto, Assessore, che le ho dato una grande opportunità: raccontare tutto quanto lei vuole fare o farà a favore del ciclismo.
Leggo una piccola frase: "Conclusione: per favorire il cicloturismo e sollevare il carico di traffico della presenza dei ciclisti della strada statale, è assolutamente prioritario e urgente segnalare in modo chiaro il percorso ciclistico, come peraltro la Regione Valle d'Aosta ha fatto molto bene per la segnaletica in montagna", questo lo scrivono i professionisti della bicicletta nella lettera che le hanno inviato quindi - cogliendo positivamente quanto lei ha detto alla fine: "Si mette a disposizione per realizzare o per condividere, per cercare di collaborare con i professionisti della bicicletta" - le segnalo la priorità e l'urgenza di porre in essere la segnaletica necessaria per mettere in sicurezza i ciclisti, che non rientra in quegli importanti interventi che lei ha citato, ma rientra in piccoli lavori di segnaletica appunto da realizzare nell'immediatezza, subito.
Nell'assestamento di bilancio non ho visto nulla che mi potesse far pensare a un'attività di questo genere; stante l'urgenza, le chiedo di valutare, se è possibile - in qualche maniera, attraverso la collaborazione del collega Sapinet - apporre subito questa segnaletica, per poi dopo, nel tempo, arrivare a fare tutto quello che lei ha detto.
"4 milioni di cicloturisti sono previsti per l'estate, la meta più ambita è quella dell'Alto Adige", questo scrivono le riviste specializzate; noi siamo alla pari dell'Alto Adige per l'ospitalità, che qua non manca, ma soprattutto perché c'è un'organizzazione di piste ciclabili di alto profilo.
La stessa cosa, a seguire, vede protagonista la Regione Emilia-Romagna con una serie di località, almeno sei-sette; noi non siamo citati sulle riviste, però dobbiamo ambire a quest'obiettivo, attraverso quello che lei ha detto, ma anche attraverso delle attività da svolgere nell'immediatezza che ci possono portare ad avvicinare queste località.
Io ritengo che questo sia importante farlo nel più breve tempo possibile per l'immagine della Valle d'Aosta, per la promozione della Valle d'Aosta e per dare seguito a tutte le iniziative che lei sta facendo in questo periodo, perché è inutile andare ai saloni, organizzare il Giro d'Italia, il Giro Under 23, e poi dopo peccare - mi permetta di banalizzare - per quattro cartelli. Mettiamoci qualche decina di mila euro e realizziamo questi cartelli e poi andiamo avanti con tutto il resto.
Presidente - Sospendiamo brevemente il Consiglio per arieggiare i locali. Il Consiglio è sospeso.
La seduta è sospesa dalle ore 11:17 alle ore 11:18.