Oggetto del Consiglio n. 3654 del 22 maggio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3654/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'aggiornamento dello studio di fattibilità sulla riorganizzazione degli impianti a fune".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 35 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (RV) - Il 6 maggio scorso le Commissioni consiliari II e IV hanno avuto modo di approfondire e hanno ospitato la presentazione dello studio di fattibilità sull'organizzazione degli impianti a fune che è stato commissionato per il tramite di Finaosta dalla Regione. Un'occasione, in realtà - io direi soprattutto l'analisi dello studio, che è stata al di là poi del contenuto legato alle società - anche per fare alcuni ragionamenti e alcune analisi su quello che è un po' lo stato del mondo della neve, perché comunque va detto, ed è giusto dirlo, che c'è una corposa parte che riguarda appunto la geografia complessiva e i numeri del settore neve. Ovviamente il cuore dello studio poi è l'analisi che si fa relativamente allo stato delle società e alle possibili prospettive, agli scenari di riorganizzazione e, come dicevo, anche all'evoluzione di quello che può essere il settore neve.
È emerso comunque che, al di là della giusta necessità di aggiornare alcune parti per un discorso per via del fatto che è passato quasi un anno, e comunque c'è anche la possibilità di aggiungere degli elementi in più... forse occorre anche fare qualche approfondimento relativamente... chiamiamolo al posizionamento competitivo della nostra Regione, soprattutto dell'evoluzione che c'è stata e ci potrà essere a fronte del mondo che sta cambiando e anche dei gusti del turismo in tal senso, forse valutare anche un approfondimento maggiore relativamente a realtà di competitor più di prossimità: penso alla parte delle Alpi francesi e al Vallese.
Abbiamo presentato quest'interpellanza che ha tre domande: la prima è una domanda più di natura non tanto procedurale ma anche politica, cioè per capire un po' qual è da parte del Governo la prospettiva relativamente alle considerazioni di questo studio, al di là di quello che poi sarà il percorso in Commissione, quindi chiediamo al Governo regionale, quindi all'Assessore competente, "quale percorso amministrativo, al di là delle eventuali ulteriori audizioni che potranno essere organizzate dalle Commissioni competenti - si è già parlato dell'audizione anche dell'Assessore al turismo, perché giustamente non è di poco conto quanto riportato nello studio - intenda porre in essere per dare corso alle valutazioni e anche alle prime conclusioni" che questo studio fornisce e ha fornito alle Commissioni e anche al Governo; "se, di concerto con Finaosta, siano già state individuate le parti dello studio che potranno essere oggetto di aggiornamento e integrazione", e l'Assessore sa già, perché l'ho detto in Commissione, che non siamo tanto interessati all'aggiornamento dei numeri, ma a un aggiornamento che sia più di natura strategica ed evolutiva relativamente al settore neve, e anche magari al modello, perché qualche considerazione in più sicuramente è stata fatta.
La terza domanda invece tocca un tema di prospettiva, ma non soltanto, ovvero chiediamo "se, alla luce delle prime conclusioni che individuano come soluzione ottimale quella della "società unica", si intenda approfondire l'eventuale scenario che possa prevedere anche la quotazione in Borsa (o altre forme di coinvolgimento di investitori privati) di quota parte dell'azionariato della nuova possibile holding". È un calcio al pallone un po' più avanti, me ne rendo conto, però riteniamo importante sollecitare, o comunque porre sul tavolo della discussione anche questo elemento, perché giustamente - lo abbiamo detto più volte in quest'aula - al di là dello studio, serve un'evoluzione del modello di finanziamento delle nostre società e soprattutto del reperimento di risorse, perché comunque, guardando la concorrenza, sappiamo che gli investimenti necessari sono sempre maggiori e devono essere sempre più performanti e anche differenti rispetto a quello che il mercato, non soltanto europeo, prevedono con evidenti ricadute, perché comunque sia se andiamo a fare una banale analisi di quello che è, ad esempio, il costo degli skipass in altre realtà, guardiamo soprattutto oltreoceano, vediamo che effettivamente, a fronte di determinati investimenti e di determinata offerta, il costo è maggiore. Questo è un dato di fatto al di là del cambio in valuta, questo va detto, quindi l'idea... non la voglio chiamare provocazione ma voglio chiamarla come proposta di valutazione, non un ballon d'essai ma una concreta valutazione... se questo può anche essere uno degli scenari che possano essere oggetto di integrazione dello studio per andare appunto a reperire anche delle risorse al di là del finanziamento pubblico.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Utilizzerò l'interpellanza quasi come una risposta in progress, il dopo audizione, è stato difficile mettere poi insieme gli impegni della Commissione con l'attività che dovevamo fare come Governo, però finalmente siamo riusciti a fare quest'audizione e forse anche aver avuto il tempo di stabilizzare nelle due stagioni successive un po' la situazione del settore non è stato neanche così male. I dati sono sicuramente da andare ad aggiornare, però abbiamo anche stabilizzato, con due inverni anche differenti ma difficili, la visione di un settore che continua comunque a dare le sue risposte e a crescere anche sotto il profilo della sua posizione sul mercato nazionale, europeo e direi anche mondiale per certe località. In quell'audizione ho avuto modo di rilevare come ci sia da parte di tutti un'attenzione critica al lavoro che stiamo facendo ovviamente rispetto all'opposizione, ma una critica costruttiva proprio per andare ad avere, come Consiglio regionale, tutti gli elementi necessari poi per fare una scelta che, al di là di chi governa, oggi va fatta su un asset strategico della nostra economia.
Proprio in relazione a questo - provo a mettere insieme quanto meno le prime due domande - abbiamo deciso di lavorare - e lo faremo probabilmente con un emendamento nella discussione di assestamento -, di reperire alcune risorse ancora necessarie per andare all'aggiornamento di quello studio e di utilizzare le osservazioni che sono state fatte, in particolare il collega Aggravi ha avuto modo di portare la posizione sua e del suo gruppo su alcuni elementi, da un lato gli aiuti di Stato, ma dall'altro anche la visione più strategica sul governo del settore degli impianti. Questi come alcuni altri elementi, per esempio, lo studio approfondito poco, anche perché non era stata data quest'indicazione inizialmente, l'aspetto più pratico, organizzativo a livello territoriale, che sappiamo che è uno degli elementi che preoccupa, su una riforma come questa come su altre riforme, quando si allontana un po' il governo dei settori dal territorio, quanto meno nell'immaginario questo può succedere. Tema finanziario, tema aiuti di Stato, tema organizzativo saranno aspetti da andare a completare nella fase di studio e stiamo in attesa, Finaosta è al lavoro con la società che è stata incaricata di questa prima parte di lavoro per aggiornare questo documento sulla base di quello che è uscito dalle Commissioni e sulla base di alcune cose che anche Finaosta e le società hanno chiesto di andare a rilevare. A livello amministrativo daremo disponibilità delle risorse che saranno necessarie, a livello organizzativo, anche come metodo di lavoro, io chiederò, credo a nome anche del Consiglio, di completare questa fase di aggiornamento entro inizio autunno, in modo che entriamo nell'ultimo anno di legislatura e si possa andare poi, durante l'inverno o al massimo la primavera, a dare un'indicazione definitiva per evitare di ritornare di qui a due anni a riparlare delle stesse cose e non completare questa fase di studio.
Per quanto riguarda la domanda n. 3, noi non abbiamo ancora immaginato, per esempio, quello che lei pone nella domanda: "se si intende approfondire l'attuale scenario che possa prevedere anche la quotazione in Borsa". Non l'abbiamo immaginato ma potrebbe essere uno degli elementi in più da mettere come fase di approfondimento. La cosa importante è invece prendere in carico definitivamente il tema più di visione prospettiva degli investimenti. Sugli investimenti di manutenzione, di revisione, investimenti di una certa portata possiamo intervenire ancora con le risorse regionali in assestamento o in bilancio ordinario, però sappiamo bene che sui grandi investimenti, non li cito ma più o meno li conosciamo tutti, sono indicati sul DEFR, su quegli investimenti non siamo in grado con il bilancio regionale di andare oltre a una certa portata, anche perché con il bilancio regionale poi dobbiamo dare risposta giustamente alla sanità, all'istruzione, al lavoro, a quegli elementi che sono essenziali e principali nell'utilizzo del bilancio pubblico. Andare a capire come, senza perdere l'asse strategico, reperire delle risorse che ci possano essere di aiuto per continuare ad investire a rendere competitivi i nostri comprensori è sicuramente necessario. Quella della quotazione è una delle strade che si può studiare, evidentemente, come Governo, siamo in dirittura di arrivo su un progetto che verrà poi presentato nelle prossime settimane, ci sono altre strade che possono sicuramente metterci in condizioni di provare a studiare come reperire delle risorse, mantenendo però un governo di questo settore. Uno dei temi sul tavolo è anche come trovare il modo di rendere più attivo il settore privato valdostano, perché le grandi differenze da altri territori sono che da altre parti le imprese e i privati sono ancora parte attiva del settore degli impianti, mentre qui nel tempo questo che si è allontanato come modalità, che non vuol dire che bisogna cercare grandi capitali, ma attraverso un azionariato probabilmente anche ritrovare un interesse a far parte di un modello.
Per chiudere la sua terza domanda, forse la risposta può stare nella prima e nella seconda, sarebbe importante anche mettere quest'analisi nella fase di studio di modo che qualche indicazione in più una società così importante ce la possa dare a sostegno anche del lavoro che stiamo facendo noi. Per dare quindi piena attuazione e concretezza al lavoro che abbiamo fatto, magari un po' tardivo con l'audizione, ma che ci può permettere di recuperare questo tempo nei prossimi mesi, cercheremo di dare a Finaosta e alla società incaricata dei tempi così che il Consiglio possa avere al più presto queste informazioni, informazioni che potranno essere arricchite nei prossimi mesi da uno studio di impatto che Finaosta ha commissionato, che ci darà qualche elemento, qualche informazione in più, per capire le ricadute che il settore ha sulla nostra economia, sulle nostre località, e questo ci sarà sicuramente di aiuto come informazione nella visione strategica degli investimenti del futuro.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Aggravi.
Aggravi (RV) - Sicuramente un tema fondamentale è quello degli investimenti, dividendo il mondo in due: gli investimenti strategici che giustamente lei ha ricordato ad oggi, almeno quelli ad oggi presenti sul DEFR, ma che in prospettiva possono anche essere altri, e gli investimenti chiamiamoli più manutentivi, o comunque di gestione e anche di sostituzione di impianti, magari minori dal punto di vista della réclame complessiva ma che sono necessari e fondamentali, perché un comprensorio si regge anche sul piccolo impianto di collegamento che permette ovviamente la sua percorribilità e fruibilità completa. Se i secondi sono più gestibili, i primi, quelli strategici, ovviamente necessitano di un'evoluzione, al di là io direi della normativa degli aiuti di Stato, perché qui stiamo parlando proprio della necessità di trovare risorse.
Ben venga l'aggiornamento, ben vengano gli approfondimenti, io direi anche che nello stesso momento potremmo anche, come attività di Commissione - ma la Commissione l'ha già detto - fare anche delle valutazioni ulteriori su investimenti che magari non sono direttamente collegati al settore, ma che sono integrativi: penso alla parte turistica ed evolutiva, perché se facciamo degli investimenti, vogliamo andare verso un determinato settore di clientela, verso un certo tipo di standard, quindi dobbiamo capire anche come trattare e gestire il flusso della clientela, che non possiamo gestire soltanto sulla fruibilità dell'impianto e poi li salutiamo, perché comunque è un sistema. In tal senso quindi, concludendo, ben venga anche lo studio per comprendere gli effetti, l'indotto e le ricadute ovviamente su tutto il sistema economico valdostano, perché comunque sia il post pandemia necessita anche di un aggiornamento rispetto ai vecchi moltiplicatori in termini di ricadute sul territorio.
Attendiamo di comprendere quello che è stato preannunciato, quali possono essere le ulteriori vie di approfondimento e ritrovarci con tutte le carte utili per prendere una decisione o comunque fare le proprie valutazioni, io penso comunque comunemente nell'interesse complessivo del settore.