Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3646 del 22 maggio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3646/XVI - Interpellanza: "Promozione di iniziative per promuovere la cultura della sicurezza stradale".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 27 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola al collega Brunod.

Brunod (RV) - Prendendo come riferimento le informazioni riportate nell'articolo di "Aosta Cronaca" del 9 gennaio 2024, dove si apprende che "La Valle d'Aosta è al ventesimo posto per numero di incidenti stradali ma decima rispetto alla popolazione residente: Il Codice della strada promosso ma alla guida preoccupano le condizioni delle strade. Cresce la consapevolezza sull'uso del cellulare e sull'assunzione dell'alcool ma c'è ancora chi ne giustifica l'uso". Secondo l'ultima ricerca del Centro studi di Aosta AutoScount24, il principale portale di amici auto in Italia in Europa, se, da un lato, il Codice della strada è giudicato positivamente in termini di sicurezza da quasi sei utenti su dieci, dall'altro c'è ancora un problema culturale. Il 14% dei campioni infatti continua a giustificare in alcune occasioni chi guida dopo aver assunto alcool, come, ad esempio, quando lo si sopporta e il 12% chi usa il cellulare senza auricolare o vivavoce, come nel caso di una telefonata urgente. Si evidenzia che, per ridurre gli incidenti, secondo gli utenti, non bisogna lavorare solo sui comportamenti errati, ma è fondamentale migliorare lo stato delle strade giudicato negativamente da oltre la metà degli intervistati. A causa delle cattive condizioni stradali, infatti oltre un quarto del campione ha causato o subito nella sua vita almeno un incidente anche lieve. Occorre tener conto che a preoccupare principalmente gli utenti quando sono sulla strada sono gli altri guidatori per il 73% e i pedoni il 38%, ovvero tutto ciò che può avere a che fare con la distrazione di altre persone. Al contrario solo il 3% pensa che superare i limiti di velocità sia pericoloso, infatti ben sette utenti su dieci dichiarano di eccedere a volte o spesso i limiti imposti a livello urbano o extraurbano.

Andando invece a indagare le motivazioni di chi ha provocato un incidente, si vede come la causa principale sia stata la distrazione alla guida per il 64%, seguita da una mancata osservanza della segnaletica o dalle norme di circolazione: il 18%. Ricordiamo che l'Italia ha aderito al progetto mondiale europeo del dimezzamento del numero di morti entro il 2030 e l'azzeramento nel 2050. Evidenziamo inoltre che il 20 febbraio 2024 è uscito Torino Cronaca.it e abbiamo appreso le seguenti informazioni: "Troppi incidenti neo-patentati, arrivano i corsi di guida sicura. La Regione Piemonte stanzia 490 mila euro per iniziative rivolte ai ragazzi tra i 18 e i 29 anni".

Dopo queste premesse quindi si interpellano gli Assessori competenti per conoscere" le modalità organizzative, anche a livello numerico, che sono state previste per diffondere e promuovere la cultura della sicurezza stradale negli ultimi anni, come è stato coinvolto il territorio valdostano in queste iniziative o progetti e se vi sia l'intenzione di promuovere nuove iniziative, attività o progetti su tutto il territorio regionale, con l'obiettivo di migliorare maggiormente la cultura della sicurezza stradale".

Presidente - Per la risposta, la parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - Rispondo volentieri a quest'interpellanza, anche se, in realtà, sono gli Assessorati della sanità, salute e politiche sociali e i beni attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali che programmano e gestiscono nel dettaglio, per quanto riguarda l'Amministrazione regionale, le azioni in quest'ambito sicuramente molto importante.

La prima domanda utilizza, a mio avviso, il termine più importante che è "cultura", guidare una macchina, una moto ma anche una bicicletta, o anche l'essere semplicemente un pedone non è solo in effetti una questione di conoscenze e capacità tecniche, sicuramente importanti, quanto appunto una questione di cultura, intesa come quell'insieme di conoscenze ed esperienze per cui siamo parte consapevole di una comunità, di un complesso di persone. Il tema della sicurezza stradale è quindi assolutamente trasversale e trattato da moltissimi attori, ma quello che è importante è il cambiamento di prospettiva con cui viene affrontato, che non è più solo sanzionatorio e repressivo ma anche deve sempre esserlo di più informativo e formativo. Da questo punto di vista, va detto in primo luogo che molto impegnate in quest'attività sono le Polizie locali, la Polizia stradale e l'Arma dei Carabinieri, che sono chiamate dalle Istituzioni scolastiche a intervenire nelle classi per fare appunto azioni di educazione stradale, sempre più comunemente si vedono questo tipo di attività all'interno delle nostre scuole.

L'altra cosa importante più che mai in quest'ambito è che queste attività sono sviluppate in un'ottica di rete. L'interpellanza ci permette quindi di segnalare che il Tavolo tecnico permanente della corresponsabilità educativa e sulla legalità ha realizzato diverse iniziative in materia di sicurezza stradale, come, ad esempio, nel quadro del progetto "Aosta sicura", presentato dal Corpo associato di Polizia locale della Plaine di Aosta e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri che nei mesi di novembre, dicembre e gennaio scorsi ha coinvolto circa settecento studenti delle scuole secondarie, proprio quella fascia di età che lei citava come da attenzionare in un periodo anche di passaggio da un ruolo a un altro, magari con l'acquisizione della patente. Proprio ieri, 21 maggio, in Piazza Chanoux 340 studenti hanno partecipato ai percorsi laboratoriali in tema di educazione stradale del cosiddetto "pullman azzurro" rivolti alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, in collaborazione con il Comune, la Polizia stradale, la società Autostrade valdostane, il Corpo associato di Polizia locale di Aosta e l'Associazione "Exus", con l'obiettivo di incoraggiare i giovani a diventare soggetti attivi in materia di sicurezza stradale del territorio. Questa sera alle ore 20:30 presso il teatro della Cittadella dei giovani si terrà l'evento "Fermati prima, non è soltanto un drink", con la partecipazione di diverse figure che a vario titolo si occupano di prevenzione, formazione e informazione sugli stili di vita sani e il contrasto a comportamenti rischiosi per sé e per gli altri, all'interno dei quali entrano a pieno titolo anche quelle su una guida sicura. Per questi vi saranno i rappresentanti del Corpo della Polizia locale di Aosta e dell'Ordine degli psicologi della Valle d'Aosta. Infine il Corpo associato di Polizia locale di Aosta, al fine di informare e sensibilizzare i giovanissimi in tema di educazione stradale, svilupperà, attraverso momenti di teoria e percorsi stradali, attività formative nella mattinata di giovedì 30 maggio nelle scuole secondarie di primo grado dell'istituzione scolastica Lexert di Aosta. Si tratta di un esempio di come si sta lavorando su questo tema e di come si cerchi di coinvolgere tutti gli attori interessati e su tutto il territorio, partendo in particolare dalle giovani generazioni, che sono quelle che devono ancora approcciarsi al percorso e trasferire a loro volta delle importanti acquisizioni anche al resto della famiglia e della popolazione.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Brunod.

Brunod (RV) - Ringraziamo il Presidente per questa risposta e quest'attenzione su un tema molto delicato. Sicuramente tutti in quest'aula hanno sullo stesso punto di vista la stessa opinione e sempre più ci va dell'attenzione e dedizione nei confronti di questo tema. L'iniziativa voleva porre l'attenzione su quanto è stato fatto e soprattutto - lei l'ha ben detto - si parla molto a livello informativo, formativo, teoria; tutto giusto e va tutto bene, la nostra iniziativa voleva anche capire se vi erano le possibilità anche sulla nostra Regione di aprire una strada su possibili azioni anche a livello pratico, come, per esempio, abbiamo citato nell'iniziativa quello che è stato fatto in Piemonte con delle possibili iniziative, progetti su corsi di guida sicura, dove in regione Piemonte ci sono stati 2530 neo-patentati piemontesi e vi è stata quest'iniziativa dove sono stati stanziati più di 450 mila euro per una parte d'iniziativa di questo progetto che riguarda una parte teorica, una parte pratica, dove è risultato che nei neo-patentati vi è un alto tasso di incidenti. Se vi sono le condizioni o si può lavorare in futuro per poter mettere in pratica un qualcosa di simile, siamo convinti che permetta di fare un ulteriore passo avanti a quanto è stato fatto finora, quanto si sta facendo finora, che è molto positivo ma sicuramente, come tutti sappiamo, in ogni campo l'aspetto poi pratico è quello che fa la differenza. Noi speriamo che quest'iniziativa serva anche a poter ampliare questa tematica in merito alla sicurezza stradale per andare a limitare ancor più gli incidenti e quindi fare un passo avanti su questo tema. Speriamo che sia stato da stimolo per migliorare queste criticità e monitoreremo in avanti.