Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3644 del 22 maggio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3644/XVI - Interpellanza: "Riduzione del costo del pedaggio autostradale per i motocicli nel territorio valdostano".

Marguerettaz (Presidente) - Colleghi, possiamo iniziare di nuovo i lavori, siamo al punto n. 25 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la parola al collega Segretario Distort.

Distort (LEGA VDA) - Il tema del pedaggio autostradale è un tema che non è nuovo in quest'aula; alcune forze che attualmente compongono la maggioranza ne hanno fatto un vero e proprio manifesto elettorale, quindi probabilmente rimane ancora più semplice capirsi in questa visione, però io non mi aggiungo né allo scritto di protesta, né di propaganda, ma voglio, come sempre, portare l'attenzione del Consiglio verso un elemento di visione, che può far crescere l'immagine e quindi l'economia della nostra Regione.

Il tema di quest'interpellanza, come già contenuto nel titolo, è la tariffa di pedaggio autostradale per i motocicli che attualmente è identica a quella degli autoveicoli e mi chiedo, sicuramente anche un po' da cicero pro domo sua, da motociclista: "Ma che senso ha questo?", però è una situazione non tanto di conflitto di interesse ma dove il conflitto d'interesse in qualche modo sfocia nella competenza, perché mi trovo a verificare, a percepire, a vivere e a subire sulla mia pelle questa situazione e quindi voglio mettere a fattor comune questa circostanza. Che senso ha il fatto che un motociclo e un autoveicolo abbiano la stessa tariffa? Io non sono un esperto di infrastrutture, non sono un manager, però penso che la maggiore o minore tariffa abbia a che fare probabilmente con l'usura che il mezzo in questione genera sull'asfalto, sugli elementi strutturali dell'autostrada, sul fatto che, nell'eventualità di un incidente, l'urto, i danneggiamenti che provoca, per quanto comunque possano essere anche individuati e possa esserci la copertura assicurativa del mezzo, ma in altri casi no... immagino che quindi il concetto di massa, di peso sia un elemento che va a generare usura e, di conseguenza, nella tariffa autostradale c'è anche un discorso di restituzione, un investimento di pagamento di un servizio, si tratta anche di mettere in campo i costi di manutenzione, quindi il mezzo che genera maggior usura dovrebbe pagare di più. Questo lo penso io, è un'ipotesi, una logica che cerco di mettere in campo, salvo smentita chiaramente, ma allora mi chiedo un motociclo la cui massa è pari a un terzo, a un quarto di un automezzo, una moto pesa 200-250-300 chilogrammi mediamente, un'automobile pesa 6-7-10-15-20 quintali, c'è una differenza non da poco, di massa... la moto poi scarica il peso su due ruote, l'auto su quattro ruote, quindi sono più punti; adesso non entriamo in ambiti di fisica tecnica o comunque nei dettagli tecnici o strutturali, però comunque abbiamo sempre il concetto di usura prodotta da quattro ruote anziché due. Noi invece abbiamo una tariffa identica per il motociclo come per l'autoveicolo e questo è un primo elemento di analisi di una sorta di sillogismo che voglio condividere con il Governo per capire se si può mettere in atto una situazione virtuosa a mio parere.

L'altro elemento di questo sillogismo è il fatto che il territorio valdostano è un territorio, come è noto, di forte vocazione turistica e come questa vocazione turistica sia determinante per l'intera economia regionale, come di conseguenza i sistemi di accesso al territorio regionale facciano parte integrante dell'appetibilità della Regione. Nel sistema di accesso gioca un ruolo importante il costo dell'accesso, dal punto di vista sia del carburante ma anche del costo delle infrastrutture di accesso. L'aspetto del pedaggio autostradale quindi risulta un elemento di particolare importanza per garantire la competitività del territorio regionale rispetto ad altri territori.

Aggiungiamo ancora un altro elemento, è un sillogismo un po' strano perché a questo punto avrebbe tre premesse e una conclusione, comunque aggiungiamo un elemento che in particolare il turismo motociclistico costituisce un settore di utenze di particolare rilevanza per la nostra Regione sia sotto il profilo dei numeri, perché il territorio regionale è una meta ambita per il turismo motociclistico, perché noi innanzitutto siamo attrattivi dal punto di vista delle strade, delle valli da percorrere e anche per un altro elemento: noi abbiamo tre punti di scollinamento, abbiamo il punto d'ingresso dalla Bassa Valle, abbiamo la possibilità di scollinare dal Colle del Gran San Bernardo al Colle del Piccolo San Bernardo; questo fa sì che il territorio regionale sia un territorio amato particolarmente dai motociclisti.

Poi sappiamo un'altra cosa: il motociclista costituisce un target turistico importante per le nostre strutture imprenditoriali, perché chiaramente il motociclista che si sposta per itinerari di uno o più giorni non ha una grande capacità di carico, ovviamente ha i bauli, ha lo zaino, queste borse laterali che non sono minimamente da paragonare alle dimensioni di carico di un autoveicolo, quindi questo fa sì che il motociclista dipenda molto di più dalle strutture ricettive, dai ristoranti, dal bar e poi dopo un giro in moto con certe temperature, sia caldo estivo, sia di freddo, di pioggia, diventa un ottimo consumatore dal punto di vista del servizio delle bevande, di alimenti, di ristorazione, di centri benessere. La possibilità anche di parcheggiare con una maggior facilità permette ai motociclisti di poter godere molto di più del territorio, di visitare, perché comunque c'è la possibilità... diciamo che c'è una maggior facilitazione a entrare nei centri urbani, nelle stradine a visitarli, cosa che normalmente con l'autoveicolo non viene messa in atto. Questo fa percepire una visione importante, di quanto il target motociclistico sia un target importante per la nostra vocazione territoriale turistica e, di conseguenza, volano per l'economia.

Allora la riduzione della tariffa per i motociclisti - da pensare, da valutare e da concordare, perché ovviamente noi non siamo i proprietari delle sedi autostradali, non siamo i gestori, di conseguenza si tratta di concordare e di gestire - permetterebbe, tra l'altro, anche solo dal punto di vista mediatico di far capire come la Regione Valle d'Aosta sarebbe particolarmente propensa al mondo motociclistico. Guardate che questo messaggio mediatico è fondamentale.

Dirò di più: dal punto di vista del rapporto economico, non è che abbassando l'importo della tariffa autostradale per i motociclisti le due società guadagneranno di meno, non è vero, perché innanzitutto si potrebbe invogliare di più il motociclista a utilizzare l'autostrada, ma poi il motociclista ama le curve, difficilmente ama l'autostrada, allora voi mi dite: "Beh, allora ascolta, a questo punto che cosa ci serve? Cosa ci interessa quest'iniziativa?". Quest'iniziativa interessa fondamentalmente da un punto di vista mediatico, cioè di far passare un messaggio che la Valle d'Aosta crede nel turismo motociclistico, apre le sue porte, lotta, fa sentire la sua voce nell'ambito del Consiglio di amministrazione delle società autostradali per ridurre il pedaggio per i motocicli. Questo dal punto di vista mediatico è grandissimo, questa è visione strategica, questa è politica, sana politica e buona amministrazione. In quest'ottica quindi interpelliamo l'Assessore competente per conoscere se si condivide l'importanza di una riduzione del costo del pedaggio autostradale per i motocicli nel territorio valdostano e, in caso affermativo, come si intenda procedere a tal fine in interlocuzione con SAV e RAV. Grazie per l'attenzione.

Presidente - Per la risposta, la parola al presidente Testolin.

Testolin (UV) - Quello su cui possiamo effettivamente condividere come Governo regionale è la considerazione generale sul fatto che il turismo motociclistico, di cui lei è un ambasciatore non solo in quest'aula ma anche fuori, rappresenti effettivamente un segmento turistico importante qualitativamente e quantitativamente. Turismo che però, come lei insegna - e l'ha riportato nella parte finale della sua introduzione - molto sovente va a prediligere delle strade diverse da quelle dei percorsi autostradali, perché la nostra Valle e le nostre strade sono appetibili soprattutto per la loro tortuosità, per le loro caratteristiche anche di alternanza tra curve, rettilinei e di velocità varie. Quello su cui invece non possiamo intervenire è dal punto di vista della determinazione del pedaggio, la classificazione delle moto, che sono, come noto, inserite nella stessa classe di autoveicoli, nella classe A.

Pur potendo condividere che considerare alla stessa stregua una moto a un veicolo a sette posti o a un SUV di medie dimensioni possa sembrare incoerente, non possiamo intervenire, né possono farlo le singole concessionarie sulla differenziazione delle tariffe per tipologia di veicolo, che come facilmente è comprensibile, andrebbe ad aprire un problema di concorrenza territoriale e tra società concessionarie, cosa che stride un po' con il principio della concorrenza leale, tant'è vero che la scontistica applicata nel pedaggio autostradale, già esistente nella nostra regione, è dedicata ai soli residenti in Valle d'Aosta.

Al netto quindi di una battuta che potrebbe essere quella di acquisire la residenza per chi abbia voglia di sfruttare da un punto di vista motociclistico la nostra regione anche provenendo da fuori, vi do però un'informazione che può essere interessante per la categoria che è stata chiamata in causa in quest'interpellanza: RAV e SAV ci segnalano infatti che dal 2017 è in essere a livello generale un accordo con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per cui su tutte le tratte autostradali italiane - magari lei lo sapeva già - è applicato uno sconto pari al 30% del pedaggio per i motocicli; a tal fine è necessario dotarsi di un apparecchio di telepedaggio dedicato, esclusivo per i motocicli e chiedere l'adesione alla promozione. Questa non è sicuramente la risposta che chiedeva l'interpellanza ma è una risposta che, a tutto tondo, può dare alla categoria un motivo di soddisfazione laddove non conosciuta.

Presidente - Per la replica, la parola al segretario Distort.

Distort (LEGA VDA) - Ringrazio il presidente Testolin per la risposta e grazie anche per un senso di solidarietà dimostrata. Non si tratta di mettere in atto una competitività tra me e lei nei reciproci ruoli, tanto meno una competitività tra il fatto che io sia un motociclista, questo potrebbe essere un elemento di curriculum se vogliamo, e ho capito che non è minimamente percepita in questo caso, però capisco anche che l'interlocuzione con gli enti che gestiscono, quindi in questo caso RAV e SAV, comunque sia è sempre un dialogo particolarmente difficile. Sono nel nostro territorio, operano nel nostro territorio, la Regione partecipa a queste società, però in definitiva la parte del leone viene svolta da loro, però si tratta di credere e di portare avanti le proprie battaglie.

Io ribadisco il fatto che il pensare proprio a una questione di marketing, proprio semplicemente una questione di marketing, poter arrivare a costruire qualcosa che permetta di dire che la Valle d'Aosta si distingue per questa particolare posizione, che crede in questa battaglia e la porta avanti. Questo è il nostro contributo dall'opposizione, questa è la nostra visione che vogliamo mettere a fattor comune. Vorremmo che questi suggerimenti venissero accolti come trampolini di lancio, non tanto per poter dire: "Farci belli perché l'abbiamo detto", perché comunque la posta in gioco non è né la capacità persuasoria di Distort, né la sensibilità del Governo regionale, ma la posta in gioco è l'attrattività del nostro territorio, la capacità di vendere il nostro territorio rispetto ad altri territori. Noi abbiamo delle limitazioni per tanti versi e, laddove noi possiamo pensare di avere invece dei vantaggi, questo dovrebbe essere messo in atto anche utilizzando le iniziative e le proposte che provengono dall'opposizione.

Ricordiamoci quanto diceva il grande Paul Claudel, che diceva che esistono due modi di brillare: riflettere la luce o riprodurla, anche semplicemente riflettere la luce, come nel caso di riprodurla, porta allo stesso effetto: si illumina. Ecco, la volontà e la ratio di quest'interpellanza è proprio questa: avere la volontà, la determinazione di andare a fondo in queste battaglie che costituiscono l'immagine e la stoffa di una buona amministrazione. Sotto questo punto di vista, non tanto per fare un buon augurio a voi, ma per un augurio a tutta l'imprenditoria valdostana vi auguro buon lavoro.