Oggetto del Consiglio n. 3595 del 8 maggio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3595/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alla risoluzione delle problematiche emerse tra la società italiana SITRASB e la società elvetica TGSB" e interpellanza: "Azioni per evitare la chiusura del Traforo del Gran San Bernardo a seguito delle problematiche subentrate tra le società concessionarie".
Bertin (Presidente) - L'interpellanza al punto n. 24 ricordo che si discuterà congiuntamente con l'interrogazione al punto n. 10. Pertanto, dopo l'illustrazione dell'interpellanza, la risposta riguarderà sia l'interrogazione che l'interpellanza. Per illustrare l'interpellanza, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Torniamo a parlare del Traforo del Gran San Bernardo che sappiamo essere un'importante via di collegamento tra Italia e Svizzera e sappiamo anche, perché l'abbiamo affrontato in diverse e altre iniziative, che la concessione per la gestione del Traforo affidata a SITRASB e SISEX è prevista per il 2034. Una concessione per cui si sta cercando una proroga visti anche i costi che le due società dovranno sostenere a seguito del crollo di una trave avvenuto nel 2017 di cui anche su questo abbiamo già parlato.
Il cronoprogramma dei lavori dell'intervento da porre in essere prevede una durata complessiva per la realizzazione di quattro anni, con conclusione prevista per il maggio 2027 e indica nel mese di settembre 2025 l'avvio dell'esecuzione delle opere sulla tratta di competenza della SITRASB. Queste opere però, come più volte è stato rilevato in Consiglio, hanno portato a delle tensioni tra le due società più volte rilevate proprio dal Presidente della società svizzera, che, anche in modo piuttosto sostenuto, minacciava anche il blocco dei lavori perché non viene altrimenti garantita la sicurezza, quindi, sotto questo punto di vista, anche la preoccupazione dei Sindaci e di altre personalità che nel tempo hanno fatto delle dichiarazioni.
Abbiamo appreso che, rispetto al rinnovo della concessione per la gestione necessaria per avere le garanzie e per ottenere i finanziamenti da destinare ai cantieri, la Svizzera si è detta favorevole, mentre il Governo italiano ha chiesto il nulla-osta sulla compatibilità della partita transfrontaliera con la legislazione dell'Unione europea.
Come ci ha detto in una risposta a un'iniziativa dello scorso novembre, la società concessionaria può realizzare gli interventi necessari per la sicurezza, ha già espresso e sta lavorando di concerto con il Ministero per il riconoscimento degli interventi attraverso la proroga della concessione, peraltro già sottoposta ai competenti servizi della Commissione europea. Lavori che, in alternativa alla rideterminazione del termine concessorio, potrebbero comunque essere valutati al fine di un riconoscimento di un valore di subentro. L'attuale quadro regolatorio nazionale comunitario, nel superare i preesistenti schemi di convenzioni relative alle concessioni autostradali, contempla infatti espressamente il recupero degli oneri d'investimento sostenuti e non armonizzati al termine della concessione.
Altra possibilità sarebbe l'attivazione di un eventuale specifico finanziamento ad hoc, questo era quello che lei nel mese di novembre ci aveva in qualche modo espresso in aula.
Nuove notizie sono apparse sul giornale online "Laprimalinea.it" sia il 16 che il 18 aprile 2024, che sono state poste all'attenzione sia del nostro gruppo, che del gruppo di Rassemblement Valdôtain proprio perché all'interno di quegli articoli sicuramente si legge una tensione aumentata fra le due società.
Chiediamo quindi al Presidente: se corrispondono al vero le notizie riportate dal giornale online; "se vi sono sviluppi o se vi sono stati nuovi incontri a seguito delle summenzionate note; se la società SITRASB ha fornito novità rispetto al dossier, quindi al pagamento delle fatture sollecitate..." e fornite dalla parte svizzera e "quali sono le intenzioni dell'Amministrazione per evitare la chiusura del Traforo del Gran San Bernardo e cercare di rinstaurare un clima collaborativo tra le due società", come lei più volte ha auspicato nelle varie repliche alle iniziative che abbiamo posto in Consiglio.
Presidente - Per la risposta, la parola al Presidente della Regione.
Testolin (UV) - L'interrogazione al punto n. 10 all'ordine del giorno viene trattata unitamente all'interpellanza al punto n. 24 avendo di fatto identità di contenuti. Con la prima iniziativa si chiedono le notizie in merito alla risoluzione delle problematiche emerse tra la società italiana SITRASB e la società elvetica TGSB e con la seconda ci richiedono notizie in merito alle azioni poste in essere per evitare la chiusura del Traforo del Gran San Bernardo a seguito delle problematiche subentrate tra le società concessionarie.
Affrontiamo quindi le diverse domande per identità di contenuto: "se i contenuti dell'articolo citato in premessa corrispondono al vero" e "se corrispondono al vero le notizie riportate in data 16 e 18 aprile 2024, in particolare rispetto alle accuse mosse da SITRASB nella lettera di risposta e alle possibili azioni legali paventate". Per quanto a nostra conoscenza, i contenuti degli articoli corrispondono sostanzialmente al vero e riassumono il dialogo che al momento anima le due società concessionarie dell'infrastruttura.
Per quanto riguarda i quesiti: "quale sia lo stato di aggiornamento delle interlocuzioni, ovvero dei rapporti ad oggi esistenti tra le due società di gestione del Tunnel, anche alla luce dei contenuti riportati nell'articolo", "se vi sono sviluppi o se vi sono stati nuovi incontri a seguito delle summenzionate note" e "se la società SITRASB ha fornito novità rispetto a questo dossier, in particolare al pagamento delle fatture sollecitate e fornite da TGSB SA". Incontri e interlocuzioni tra le due società ovviamente continuano, così come continuano, come da cronoprogramma, i lavori per il rifacimento della soletta di ventilazione, che, come già comunicato in precedenti occasioni, interessano per il momento la tratta di competenza della società svizzera che ne sostiene da parte sua l'onere finanziario. Ciò che preme evidenziare rispetto a questa situazione, invece, è come sia stato direttamente interessato al riguardo il Capo della delegazione italiana della Commissione mista italo-svizzera del Traforo, condividendo l'opportunità di un approfondimento di natura tecnica sullo stato dell'infrastruttura e suggerendo che tale approfondimento sia svolto dal Comitato tecnico istituito all'interno della Commissione stessa, in seno al quale vi sono le competenze tecniche e garanzie di indipendenza adeguate.
Per il quarto quesito, cioè "quali iniziative abbia intrapreso il Governo regionale sino ad oggi per risolvere le note problematiche già portate all'attenzione del Consiglio Valle" e "quali sono le intenzioni dell'Amministrazione per evitare la chiusura del Traforo del Gran San Bernardo e cercare di rinstaurare un clima collaborativo tra le due società", oltre alle interlocuzioni con la delegazione italiana della Commissione mista, come detto al punto precedente, sono proseguite anche quelle con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ha confermato di aver autorizzato SITRASB all'esecuzione dei lavori di ripristino della soletta, considerandone anche l'ammissibilità della spesa nell'ambito della concessione e la conformità della stessa alla regolamentazione vigente di un eventuale indennizzo da subentro. Conferme che dovrebbero consentire a SITRASB di negoziare dei finanziamenti ponte con il sistema bancario. Il Ministero ha altresì confermato il dialogo in corso con la Commissione europea per quanto riguarda il prolungamento della concessione confidando in una conclusione positiva avendo già evidenziato l'assenza di qualsiasi vantaggio economico connesso all'estensione della stessa.
A fronte di queste importanti conferme, ho informato il Ministero, nella persona del viceministro Edoardo Rixi, in occasione dell'assemblea dei soci SITRASB del 24 aprile scorso, ho dato comunicazione di quanto da lui confermatomi e ho espresso la preoccupazione dell'Amministrazione regionale e del Ministero per le divergenze che caratterizzano il dialogo tra le due società. Per questo ho richiamato i componenti del Consiglio di amministrazione di SITRASB ai loro doveri di governo della società nell'interesse della collettività valdostana, di mantenimento dei rapporti con la controparte competente svizzera e soprattutto della necessaria transitabilità in sicurezza di un Traforo internazionale la cui chiusura porterebbe a inevitabili accertamenti dell'eventuale responsabilità.
Ho quindi ripreso quanto espresso dal Ministro in merito all'autorizzazione ministeriale a eseguire lavori di ripristino della soletta di ventilazione secondo le modalità individuate dal Comitato della sicurezza al fine di soddisfare l'esigenza imprescindibile che l'infrastruttura sia agibile e in sicurezza.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Cercando di fare una sintesi rispetto alle risposte ricevute, abbiamo una questione che riguarda la parte tecnica, quindi la sicurezza tecnica ed effettivamente nella prima parte della risposta della seconda domanda dell'interrogazione il Presidente ha confermato che c'è in corso, o comunque ci sarà un approfondimento per capire questo passaggio. Dall'altro lato abbiamo quelli che si possono chiamare incontri e interlocuzioni tra le due società che - ed è anche da questo che nasce l'interrogazione -, alla luce di questa... chiamiamola interlocuzione o rapporto epistolare anche abbastanza acceso, acceso è quasi un eufemismo... però ovviamente preoccupa perché se l'interlocuzione è su questo livello, ovviamente rischia anche di non essere fattiva per arrivare a trovare una soluzione.
Ben venga l'ultima parte, almeno per quello che riguarda l'interrogazione, della risposta, quindi la possibilità di avere più certezze rispetto al passato per quello che concerne soprattutto sul lato finanziario il discorso concessorio, quindi, al di là del prolungamento che speriamo possa poi trovare una soluzione, ma che ci sia la possibilità da parte della nostra società di poter fare gli interventi e quindi avere garanzia dell'indennizzo da subentro sulla concessione, cosa che ovviamente può permettere la bancabilità dell'intervento, che era il vero nodo, perché ovviamente una società che non può accedere al credito ha complessità in questo caso di poter fare gli investimenti, a maggior ragione se ha un orizzonte concessorio che limita questa possibilità. Su quest'aspetto penso che sia una notizia positiva, poi gli approfondimenti tecnici sono necessari e sicuramente almeno da parte nostra, ma penso anche della collega, ci sarà poi un'attenzione continua su questo, eventualmente valutando anche un approfondimento in altra sede, perché giustamente in Consiglio non riusciamo a declinare tutte quelle che sono poi informazioni anche che forse meriterebbero più un'attenzione, ad esempio, in Commissione, dove c'è la possibilità di approfondire, ma solo per monitorare, verificare e scongiurare soprattutto il fatto che quest'importante via di comunicazione, a maggior ragione con le problematiche che ben conosciamo rispetto all'altro Traforo che abbiamo... ovviamente che si permetta il mantenimento della transitabilità e l'importanza di un passaggio fondamentale e importante.
Quello che io mi auguro è che soprattutto la parte più di rapporti tra due realtà che devono necessariamente dialogare e operare, perché poi l'infrastruttura è comune, quindi società svizzera e la controparte italiana, possano trovare una via d'uscita rispetto a delle missive che sono tutt'altro che reciprocamente gentili. Questo lo dico nell'interesse di chi transita e di chi vive quei territori e anche di chi lavora nel Tunnel del Gran San Bernardo.
Presidente - Sempre per la replica, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Ho poco da aggiungere rispetto a quanto detto dal consigliere Aggravi se non il fatto che sicuramente torneremo sull'argomento e forse veramente varrebbe la pena di fare anche un approfondimento in Commissione, proprio perché soprattutto il dialogo fra le società ci sembra piuttosto preoccupante, ma mi è sembrato di comprendere che anche il Presidente così lo definisce proprio perché non ci è stato detto, ma si paventavano anche possibili azioni legali e, sotto questo punto di vista, forse anche le rassicurazioni date a SITRASB dal Ministero anche rispetto a un possibile indennizzo di subentro potrebbero in qualche modo aiutare la società a dare finalmente una risposta ai colleghi svizzeri in modo da riuscire a trovare una soluzione che auspichiamo tutti essere positiva. Grazie quindi per le risposte che ci ha fornito.