Oggetto del Consiglio n. 3589 del 8 maggio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3589/XVI - Interrogazione: "Azioni per ripristinare le varie zone cosparse di rifiuti presso i condomini di edilizia residenziale pubblica".
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 29 Consiglieri riprendiamo con l'ordine del giorno. Punto n. 19. Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Prima di dare risposta ai due quesiti, torniamo un attimo sulla questione di questa mattina, non sono intervenuto nuovamente ma avevo comunicato che tutti i costi relativi al completo ripiegamento del cantiere al successivo ripristino sono totalmente a carico dell'appaltatore originario, quindi sia di smontaggio che di rimontaggio dei ponteggi, questo per dare le informazioni più corrette.
Riguardo a quest'iniziativa, ringrazio il collega Manfrin, rispetto al primo e al secondo quesito, in parte la risposta è stata predisposta anche dai colleghi del Comune di Aosta, le situazioni di accumulo che ci chiede nel primo quesito... "se, a fronte delle segnalazioni, siano state poste in essere le necessarie azioni di ripristino dei luoghi" e il secondo quesito: "quali siano le strategie messe in campo per fare in modo che tali criticità non si ripetano". Le situazioni di accumulo incontrollato dei rifiuti evidenziate dal collega nella sua interrogazione sono connesse anche all'entrata in vigore del nuovo regolamento del Comune di Aosta per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, che ha introdotto, nelle diverse zone della città, l'utilizzo di una tessera personale per il conferimento dei rifiuti indifferenziati nei cassonetti senza la quale essi non si aprono. Tali fenomeni di accumulo riguardano tuttavia sia alcuni condomini di edilizia residenziale pubblica, sia fabbricati privati. Sul punto l'Assessore comunale all'ambiente della città di Aosta segnala infatti che gli episodi di abbandono si verificano generalmente all'interno delle aree cortilizie private, pertanto di competenza dell'amministrazione di condomini. Viste le difficoltà di alcuni cittadini nel ritiro e nell'utilizzo delle ecotessere, il Comune di Aosta ha organizzato, con l'aiuto di varie associazioni territoriali e no, dei gazebo informativi nei due quartieri, in Piazza Chanoux e presso le due biblioteche di quartiere. Il tavolo delle risorse, attivo in entrambi i quartieri, ha avviato già da tempo un'azione di supporto presso l'utenza, in particolare di anziani, per la compilazione del modulo di richiesta dell'ecotessera e per la consegna a domicilio della stessa.
Venendo però alla risposta puntuale all'interrogazione in oggetto, che segnala accumuli di rifiuti nei pressi di edifici di edilizia residenziale pubblica gestiti da ARER (Azienda Regionale per l'Edilizia Residenziale) ci sottolinea quanto segue: il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani è di competenza del Comune territorialmente competente, così come le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani. L'ARER però da sempre si è attivata per svolgere occasionali ed eccezionali servizi di raccolta, differenziazione e smaltimento dei rifiuti conferiti in maniera difforme dal regolamento comunale nei centri di raccolta presso i fabbricati di proprietà. A partire dall'entrata in vigore del nuovo regolamento per la raccolta dei rifiuti del Comune di Aosta, tuttavia più o meno in tutti i fabbricati si è verificato un considerevole accumulo di rifiuti indifferenziati, abbandonati per terra nei pressi dei cassonetti, poiché per il corretto conferimento è necessario il possesso della relativa tessera; come detto, senza la tessera non è possibile aprire il cassonetto.
Preso atto della situazione venutasi a creare, ARER, di concerto con il Comune di Aosta e con l'Assessorato di riferimento, si è fatta parte attiva in via eccezionale e non ripetitiva del completo smaltimento degli accumuli presso i cassonetti dei propri stabili nelle more dell'individuazione da parte del Comune di Aosta dei nuclei sprovvisti di tessera e delle relative azioni per consentire a tutti il corretto smaltimento secondo il regolamento comunale vigente.
Perdurando lo stato di inadempienza, dovrà trovare applicazione l'articolo 57 del regolamento comunale, non rientrando tra le competenze dell'ARER sostituirsi al Comune nella gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Si sottolinea che il citato articolo 57 del regolamento comunale per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi e urbani della città di Aosta prevede che, in caso di depositi incontrollati di rifiuti, alla rimozione degli stessi sul suolo pubblico provvede il Comune e i costi sostenuti gravano sul servizio di gestione. Alla rimozione dei rifiuti su suolo privato provvede invece il soggetto responsabile qualora individuato o individuabile o il proprietario del fondo qualora la violazione sia lui imputabile a titolo di dolo o colpa sulla base di un'ordinanza sindacale. Sulla questione inoltre, e per completezza di risposta, riportiamo anche la precisazione degli uffici competenti del Comune di Aosta, i quali confermano che ARER ha effettivamente provveduto alla pulizia e istituito un servizio periodico di pulizia interna del condominio dove stazionano i cassonetti assegnati.
Circa la possibile individuazione dei responsabili degli abbandoni incontrollati dei rifiuti, si sottolinea che i competenti uffici del Comune di Aosta hanno ricevuto da parte di ARER gli elenchi degli assegnatari degli alloggi da incrociare con gli iscritti al ruolo di TARI. Tale verifica è in corso. L'obiettivo è di individuare eventuali assegnatari ancora sprovvisti di tessera per il conferimento dei rifiuti e di sanare così in breve tempo la situazione che c'è stata correttamente segnalata. Ricordo a tal proposito che le utenze non censite e sprovviste di ecotessera nel complesso della città di Aosta - città di Aosta che ha da poco avviato la nuova fase di gestione dell'appalto dei rifiuti cittadini - sono risultate a oggi essere oltre 2 mila sulle 22.300 utenze precedentemente registrate alla TARI, quindi dati significativi che, di fatto, vengono a riportare anche ordine nell'espletamento di un servizio fondamentale.
Presidente - La parola al consigliere Manfrin per la replica.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore anche per la sua risposta precedente, abbiamo introdotto la risposta retroattiva, ovviamente quindi mi prendo la libertà di rispondere e replicare anch'io retroattivamente dicendo che lei non aveva detto che i costi di rimozione e reinstallazione erano a carico dell'azienda, aveva detto che i costi di rimozione erano a carico dell'azienda che appunto era stato oggetto di rescissione di contratto. Lei mi dice che a carico dell'azienda è anche il costo di reinstallazione, mi permetta di dubitare, ma per un semplice motivo: quando un'azienda, quale che sia, è oggetto di rescissione di contratto e gli si dice: "Bene, porta via tutto quello che hai sul cantiere e vai via", dubito che l'azienda chiuda il contratto con il subappalto che gli fornisce il ponteggio e poi dica: "Chiudiamo questo ponteggio e questo subappalto così, poi do 200-300 mila euro a un'altra azienda che venga a montare lo stesso ponteggio qui".
Mi permetta di dubitare, Assessore, e molto più probabilmente invece l'azienda uscente correttamente ha chiuso e fatto rimuovere i ponteggi e l'azienda subentrante ha poi pagato una nuova installazione di nuovi ponteggi che sono andati nel computo dell'appalto, ma, come le ho detto prima, avremo modo di parlarne nelle prossime puntate.
Venendo invece alla nostra iniziativa e alla questione dei rifiuti, io ovviamente la ringrazio per la sua risposta e giustamente lei ha anche in parte centrato un'altra criticità che non è dipendente - questo è chiaro - da lei o dall'Amministrazione regionale, cioè il sistema e l'organizzazione di smaltimento dei rifiuti sul Comune di Aosta dove si è introdotto questo schema un po' fantasioso nel quale, per il rifiuto indifferenziato, più volte io apro lo sportello per buttare e più pago. Immaginate voi la persona che non ha voglia di pagare qual è la scelta che fa: se non ho voglia di pagare, o prendo i rifiuti che sono indifferenziati e li metto negli altri sacchetti, o molto banalmente li butto per terra dove capita e poi dopo tutto questo va a discapito degli altri, il principio che si è introdotto quindi è completamente sbagliato.
Detto questo, è evidente che ci sono stati degli accumuli, guarda caso, tra l'altro, abbiamo depositato l'interrogazione venerdì mattina, sabato sono passati a pulire. È stata un'azione sicuramente efficientissima e ringrazio per lo stimolo che abbiamo avuto e per la pronta reazione che c'è stata di risposta non altrettanto tempestiva, però è la reazione che riguarda - abbiamo parlato di un caso del quartiere Cogne dove c'è stata la pulizia - il quartiere Dora, dove altrettanta reazione pronta non c'è stata, dove il problema è ancora più importante, perché il quartiere Dora e la zona che abbiamo indicato nell'iniziativa, che è una zona condominiale in gestione al patrimonio di ERP, è diventato un punto di smaltimento, se vogliamo così chiamarlo, di tutti i rifiuti dell'intero vicinato, perché ovviamente, con le restrizioni che sono state messe rispetto ai bidoni, all'indifferenziata e quant'altro, si è pensato bene di dire: "Sapete che c'è? Adesso se ho qualcosa che non so dove buttare, vado e lo scarico dove ci sono i tredici bidoni dell'edilizia residenziale pubblica del quartiere Dora". Purtroppo tutto questo attira evidentemente degrado, tutto questo attira animali, abbiamo grossi problemi in quella zona e in quegli alloggi di insetti e anche di roditori, i cosiddetti "muridi" e poi abbiamo anche il problema non soltanto dell'accumulo di rifiuti, ma dei rifiuti ingombranti che vengono scaricati e che non fanno altro che aumentare il degrado della zona.
Oltre a questo ci sarebbe anche da sollevare, ma avremo modo di farlo successivamente, il problema di lavori e di ripristino, per esempio, delle tettoie che sul sul quartiere Dora non è mai stato realizzato, era stato considerato un lavoro di importanza minore quando portai la problematica circa un anno fa e ancora più indietro due o tre anni fa ciclicamente io ripropongo il tema e ogni volta si dice: "Questo è un lavoro che va fatto e poi lo faremo". Chi purtroppo rimane fregato sono le persone che vivono lì.
Io la ringrazio quindi per la risposta, ringrazio per l'intervento che c'è stato sul quartiere Cogne, sarebbe, secondo me, idoneo anche non soltanto per la questione dei rifiuti magari prevedere l'organizzazione di una rete di videosorveglianza che possa permettere anche di individuare i responsabili, soprattutto se non sono residenti negli alloggi circostanti.
Sul quartiere Dora sicuramente c'è molto da fare e spero che prima o poi - ma spero più prima che poi - si possa arrivare a una soluzione.