Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3576 del 8 maggio 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3576/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Valutazione per l'avvio di un'azione legale a tutela della Regione rispetto al presunto danno di immagine a seguito delle dichiarazioni del Centro antiviolenza".

Bertin (Presidente) - Punto n. 6.03. Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Un caso che è assurto agli onori delle cronache perché sappiamo che la Presidente del Centro antiviolenza si è lasciata andare a dichiarazioni che obiettivamente non hanno trovato riscontro, perché, rispetto alla denuncia che è stata fatta, cioè rispetto a persone che avrebbero fatto oscultare il battito del cuore del feto, il battito fetale, e anche delle offerte di promesse di sostegni economici e beni di consumo, al netto del fatto che questo ovviamente - come abbiamo richiamato in premessa - è previsto dall'articolo 2 della legge 194, quindi questa è una specifica previsione di legge, così come la presenza dei volontari all'interno delle strutture dei consultori... Al netto di questo ci sono state delle nette smentite sia da parte dell'USL, ovviamente ci sarebbe dovuto essere presente il personale sanitario per poter fare un'azione di questo tipo e ovviamente l'USL ha smentito, così come delle associazioni. Il problema è che anche le informazioni fornite sono risultate frammentarie, obiettivamente incomplete e soprattutto inadatte appena abbozzate.

La Presidente ci dice che sono state tre o quattro donne; allora se le donne sono tre o quattro, se ce n'è una in più o una in meno, io me ne accorgo, dice che sono state tre o quattro. Dice anche che non solo recentemente, ma anche più in là nel tempo... il che significa che lei è venuta a conoscenza di fatti di cui non era a conoscenza nessuno anche tanto tempo fa ma non ne ha fatto menzione. Poi ovviamente non c'è nessuna segnalazione che l'USL ha ricevuto, ma lei si è sentita in dovere di dirlo pubblicamente con un comunicato stampa e non di farlo sapere a chi invece è deputato a farlo.

Non ci sono associazioni presenti che svolgono attività all'interno dei consultori e probabilmente non esiste nemmeno la strumentazione per fare quel tipo di azione nei consultori.

La stessa Presidente dichiara che comunque quelle offerte non sono sufficienti per far cambiare idea alle donne che appunto hanno fatto quel tipo di scelta: ecco perché, dopo il bailamme che si è scatenato su tutti gli organi d'informazione nazionali, riteniamo che la Valle d'Aosta abbia patito un grosso danno d'immagine e chiediamo con quest'iniziativa se il Governo abbia fatto una valutazione per avviare un'azione legale a tutela della nostra Regione rispetto al danno d'immagine arrecatole. Non come è stato scritto nel titolo: "Eventuale, possibile"; il danno d'immagine è arrecato.

Presidente - Per la risposta, la parola al Presidente della Regione.

Testolin (UV) - En ce qui concerne cette question, les bureaux compétents de l'Administration régionale et de l'Agence USL sont en train de procéder aux vérifications nécessaires auprès du Centro Donna contro la violenza, qui est son nom correct, afin de disposer de toutes les informations nécessaires pour contrôler ce qui a été signalé par le Centre en question.

Lorsque toutes les informations seront disponibles et vérifiées, on pourra décider quelle voie suivre pour comprendre avant tout si les dispositions de la loi 190 et 194 de 1978, visant à protéger le droit des choix des femmes, sont respectées dans la forme et les fonts.

Au sein des établissements de santé valdôtains, des signes des comportements susceptibles d'être poursuivis aux termes de la loi dite ont eu effectivement lieu; cela dit, ce qui me semble le plus important c'est que pour des questions telles que l'interruption volontaire de grossesse et bien d'autres encore relatives à des domaines sensibles, dans lesquels les personnes concernées doivent prendre des décisions toujours difficiles et douloureuses, la discussion reste aussi neutre et objective que possible, pour éviter toute instrumentalisation politique même dans cette salle.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Ci tengo a evidenziare che non c'è strumentalizzazione politica, ma c'è semplicemente la rilevazione dei fatti, cioè le dichiarazioni da una parte e dall'altra, le note ufficiali: da una parte una persona che fa una denuncia pubblica che non trova alcun riscontro, dall'altra parte evidentemente la risposta tanto delle associazioni quanto dell'USL, che hanno evidenziato che quello che è stato sollevato non ha alcun fondamento.

Non solo, ma addirittura la richiesta di dati, la risposta di questa simpatica rappresentante è: "Siamo protette dall'anonimato, dalla riservatezza delle donne", dato che l'USL dice che non ci sono state segnalazioni, allora le nostre donne dicono il falso? Però delle segnalazioni a noi sono arrivate. L'unico modo per gestire determinate situazioni è parlarne. Parlarne non significa fare comunicati stampa, altrimenti qui diciamo che ci sono dei molestatori in Consiglio regionale e diciamo: "Allora chi sono? Ah no, va beh, parliamone e vediamo chi sono". Non funziona così. Dire certe cose è molto grave e far andare la Valle d'Aosta su tutti i giornali è altrettanto grave e chi ha sbagliato deve assolutamente pagare.