Oggetto del Consiglio n. 3574 del 8 maggio 2024 - Resoconto
OGGETTO N. 3574/XVI - DL n. 137: "Disposizioni in materia di patrimonio immobiliare conferito dalla Regione alla società Struttura Valle d'Aosta s.r.l. - Vallée d'Aoste Structure S.À.R.L.".
Bertin (Presidente) - Punto n. 6.01 all'ordine del giorno. Il DL n. 137 contiene undici articoli. È stato depositato un emendamento da parte delle Commissioni consiliari II e IV, che hanno analizzato il DL. Il relatore per la II Commissione è il consigliere Malacrinò, per la IV il consigliere Padovani. Si è prenotato il consigliere Malacrinò per illustrare la relazione, ne ha facoltà.
Malacrinò (FP-PD) - Il disegno di legge in discussione reca disposizioni in materia di patrimonio immobiliare conferito dalla Regione alla società Struttura Valle d'Aosta s.r.l. al fine di ottimizzare la disciplina inerente sia la valorizzazione e la gestione del patrimonio immobiliare che la governance della società ai sensi della legge regionale 18 giugno 2004, n. 10 (Interventi per il patrimonio immobiliare regionale destinato ad attività produttive e commerciali).
Per quanto concerne il patrimonio conferito, occorre garantire che VDA Structure abbia a disposizione un patrimonio immobiliare rifunzionalizzato e idoneo per poter essere valorizzato, al fine non soltanto di adempiere alle previsioni dello statuto societario, ma anche di agire nel rispetto della normativa statale in materia di società a partecipazione pubblica.
Il presente disegno di legge prevede un'attività di ricognizione degli immobili che necessitano di interventi di riqualificazione e adeguamento per poter essere fruibili; inoltre attraverso tale piano verrà delineato l'intervento finanziario complessivo in capo alla Regione.
Relativamente alla governance societaria, nell'attuale quadro normativo si riscontra un sistema caratterizzato dalla moltiplicazione e dalla sovrapposizione di adempimenti che creano un contesto farraginoso e complesso, situazione che ne limita notevolmente l'autonomia decisionale e gestionale, influendo negativamente sulla capacità di operare rapidamente e liberamente sul mercato. Per risolvere tale situazione, il disegno di legge mira a razionalizzare gli indirizzi e gli adempimenti imposti dalla Regione, uniformando il sistema di reportistica, verifica e monitoraggio al dettato normativo di cui alla legge regionale 14 novembre 2016, n. 20 (Disposizioni in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nella gestione delle società partecipate dalla Regione).
La finalità del disegno di legge è, in particolare, quella di far sì che la società operi sul mercato in regime di piena autonomia sia da un punto di vista finanziario, sia da un punto di vista gestionale.
Il presente disegno di legge si compone di undici articoli: l'articolo 1 circoscrive l'oggetto del disegno di legge al patrimonio immobiliare conferito dalla Regione alla società, in applicazione alla legge regionale 10/2004 ed enuncia il ruolo strategico della società stessa nel garantire la valorizzazione e la gestione di tale patrimonio.
L'articolo 2 delinea al comma 1 gli indirizzi generali in virtù dei quali opera la società, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 4, comma 3, del decreto legislativo 19 agosto 2016 n. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), in regime di piena autonomia finanziaria e gestionale nel perseguimento del proprio oggetto sociale. Il comma 2 precisa che la società assicura altresì il rispetto della normativa eurounitaria vigente in materia di aiuti di Stato, con particolare riferimento al principio dell'investitore privato in un'economia di mercato.
L'articolo 3 reca disposizioni per la valorizzazione del patrimonio immobiliare conferito alla società. Il comma 1 prevede che la società predisponga, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente disegno di legge, un piano generale di ricognizione degli immobili che necessitano di una riqualificazione ai fini della loro piena fruizione. Il comma 2 prevede che il piano generale di cui al comma 1 sia trasmesso a Finaosta S.p.A. ai fini della valutazione economico-finanziaria dello stesso e dalla redazione di un parere da trasmettere alla struttura regionale competente. Il comma 3 prevede che detto piano, congiuntamente al parere di Finaosta, sia trasmesso dalla struttura regionale competente alla Giunta regionale, che lo approva con propria deliberazione previa illustrazione alla Commissione consiliare competente per materia.
L'articolo 4 definisce i contenuti del piano generale di ricognizione di cui all'articolo 3, in particolare il comma 1 prevede che tale piano debba contenere l'elenco degli immobili e per ognuno di essi la definizione degli interventi richiesti, la correlativa stima dei costi, la previsione dei costi di gestione, nonché un previsionale degli introiti derivanti dal futuro utilizzo del bene a regime. Il comma 2 prevede che detto piano sia articolato in ordine alle priorità degli interventi stabilite seconda della possibile redditività del bene riqualificato.
L'articolo 5 enuncia al comma 1 le modalità di finanziamento degli interventi da parte della Regione. Il comma 2 prevede che la società predisponga un cronoprogramma triennale degli interventi di investimento sul patrimonio da eseguire sulla base delle priorità individuate. Il cronoprogramma è corredato dalle stime di spesa ed è trasmesso dalla società alle strutture regionali competenti per materia d'intervento entro il 30 giugno di ogni anno, in modo da consentire agli uffici la corretta predisposizione dei documenti per il successivo bilancio triennale regionale. Il comma 3 stabilisce che, entro trenta giorni dalla data di approvazione del bilancio di previsione della Regione, la Giunta regionale approva il cronoprogramma di cui al comma 2 e, tenuto conto delle disponibilità di bilancio, autorizza il contributo annuale per il finanziamento degli interventi Al comma 4 è prevista la possibilità per la società di richiedere la modifica del cronoprogramma.
L'articolo 6 disciplina l'attività d'insediamento, in particolare il comma 1 regola il processo insediativo, garantendo una piena autonomia organizzativa, fatto salvo l'obbligo di salvaguardare la destinazione produttiva del bene immobile. Al comma 2 viene prevista, su motivata richiesta della società, la possibilità di deroga alla destinazione produttiva purché l'insediamento sia compatibile con le indicazioni del piano regolatore generale comunale.
L'articolo 7 reca la disciplina per i beni immobili destinati alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli che, viste le peculiarità, necessitano di una disciplina specifica. Si prevede che tali beni siano da considerarsi di rilievo meramente locale e pertanto oggetto di valutazione differenziata nell'ambito del piano.
L'articolo 8 rinvia alla Giunta regionale la definizione di ogni ulteriore aspetto, anche procedimentale, ivi compresa la verifica e il monitoraggio del corretto utilizzo delle risorse.
L'articolo 9 contiene le disposizioni transitorie.
L'articolo 10 reca le necessarie abrogazioni.
L'articolo 11 reca infine le disposizioni finanziarie.
Le Commissioni consiliari permanenti II e IV, riunitesi in seduta congiunta in data 6 maggio 2024, hanno espresso parere favorevole con l'astensione del gruppo della Lega.
Presidente - La relazione è stata illustrata, apriamo la discussione generale. La discussione generale è aperta. Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (RV) - Per esprimere alcune considerazioni e la posizione che il gruppo ha già espresso nell'ambito dei pareri in Commissione.
La nascita di Vallée d'Aoste Structure in sintesi potrebbe essere così rappresentata: quando fu fatta questa scelta, la Regione ha scelto tutta una serie di immobili che possiamo anche dire in molti casi sono anche oggetto di vera e propria archeologia industriale, sono stati inseriti in un veicolo che permettesse una gestione più ottimale e più efficiente, come, tra l'altro, ha ricordato il relatore, in maniera più privatistica rispetto alle finalità pubbliche che invece sono tipiche della parte di bilancio della Regione.
Vero è che comunque, come società partecipata, resta nell'ambito del consolidamento complessivo che viene fatto relativamente alle società partecipate, però è proprio sull'aspetto gestionale che alcune problematiche negli anni si sono sedimentate, una in particolare è quella relativa al meccanismo di finanziamento della società e soprattutto anche al meccanismo degli interventi che la società deve o può fare sugli immobili che sono locati. Una lunga querelle c'è stata sulla questione degli aiuti di Stato, cioè se anche gli stessi interventi manutentivi sulle strutture fossero a loro volta degli aiuti non soltanto nei confronti di una partecipata, ma soprattutto di chi in quel momento beneficiava della locazione, o comunque era l'impresa insediata, così come anche proprio dal punto di vista della comprensione di quello che fosse il miglior meccanismo di autonomia finanziaria. Proprio in termini di autonomia gestionale di una società partecipata che deve arrivare a un obiettivo e soprattutto a un utile, che non è soltanto dal punto di vista ragionieristico, ma un utile nei confronti della buona e ottimale gestione delle strutture, è sostanzialmente il leitmotiv di questa norma.
Particolare importanza, e lo abbiamo approfondito anche in Commissione, è il passaggio con il quale la società può finalmente darsi un piano, quindi darsi anche una programmazione, che permetta appunto di dotarla delle giuste finanze e in tal senso è rafforzativo di questa previsione l'emendamento che è stato presentato, ovvero che ci fosse e ci sia un'attività di vigilanza, o comunque d'informazione da parte della Commissione, ma che la società e la Giunta, che è l'organo ovviamente di indirizzo possa appunto operare nell'alveo di una gestione che deve avere determinati canoni. Fa un po' sorridere, però così si dice per una società partecipata pubblica che deve operare come un operatore privato, questo fa sorridere perché sono quei punti di commistione tra pubblico e privato che sono estremamente complessi da gestire. In tal senso abbiamo sostenuto e sosteniamo, con il nostro voto, l'emendamento che è stato presentato; questo non per sgravare il Consiglio e la Commissione di un'eventuale e importante incombenza, ma perché se la scelta a monte è stata quella d'inserire questi immobili all'interno di un veicolo partecipato, che ha la responsabilità di gestirli e di rendere efficiente questa gestione, è giusto che la Commissione in questo caso abbia una funzione d'informazione e di vigilanza e non certo d'indirizzo, perché altrimenti andremmo contro la previsione che fa nascere Vallée d'Aoste Structure, perché quegli immobili non sono più utili agli obiettivi dell'Ente pubblico in quanto tale. Questo è particolarmente importante perché è un po' lo snodo davvero in estrema sintesi relativamente a quella che è stata la questione degli aiuti di Stato.
Io mi auguro che questo sia un primo passo che può anche essere funzionale a un obiettivo che nei vari documenti di economia e finanza è apparso, in parte anche nella stessa relazione sulle politiche europee, c'è un passaggio che riguarda le politiche d'insediamento, che nel complesso possa essere utile a una revisione, a un aggiornamento e a un efficientamento di quelle che oggi sono le norme regionali per quello che riguarda le politiche d'insediamento, o comunque di sviluppo delle attività produttive in Valle. Questo perché abbiamo da un lato le pépinières, abbiamo da un lato gli insediamenti gestiti da Vallée d'Aoste Structure e seppur nel corso della vita delle due realtà ci sia stata una separazione, sempre per delle questioni legate al rispetto del principio che appunto dicevo precedentemente: quello dell'investitore privato in un'economia di mercato, è bene che comunque nel complesso la politica sia coerente perché il territorio è lo stesso e quindi dobbiamo far sì che siano imprese valdostane o che siano imprese che possano diventare valdostane o insediarsi, abbiano tutte le possibilità perché effettivamente l'operatore privato possa realizzarsi e possa generare ricchezza sul nostro territorio, che non è soltanto economica ma anche sociale, augurandoci che possa essere attrattiva in termini di posti di lavoro.
Detto questo, il gruppo di Rassemblement Valdôtain voterà questa legge e pensiamo soprattutto che sia un obiettivo che finalmente si raggiunge nell'interesse non soltanto della società partecipata, ma di tutto il processo di gestione di quest'importante parte del bilancio consolidato regionale.
Presidente - Siamo in discussione generale, altri che vogliono intervenire? Se nessuno si prenota, chiudo la discussione generale. Non vedo richieste d'intervento, la discussione generale è chiusa. Per il Governo, replica l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Ringrazio il relatore Malacrinò sia per il lavoro di relazione in aula che per il lavoro svolto come Presidente di Commissione per condurre direi in maniera efficace il disegno di legge in Consiglio e grazie anche al collega Aggravi che credo già per interesse di tipo politico, avendo seguito il dossier già dall'inizio della sua attività in Consiglio... per il lavoro di analisi fatto che ci ha permesso e stimolato nella redazione poi di questo disegno finale e anche per la valutazione positiva del disegno di legge e il voto che ne seguirà. Credo che il lavoro che andiamo a svolgere questa mattina con la presentazione di questo disegno di legge arrivi a valle di un importante lavoro che l'Amministrazione regionale, la parte politica e la parte tecnica ha fatto in questi ultimi anni.
La società Vallée d'Aoste Structure è una società che ha iniziato un lavoro difficile nel tempo, vedendosi assegnato un patrimonio immobiliare nella sua situazione di quel periodo, la legge è del 2007, in una situazione in cui andare a valorizzare questi beni era per alcuni beni più semplice e per altri molto più difficile perché necessitavano di interventi, di investimenti e anche di una rifunzionalizzazione complessiva. Questo ha comportato dei problemi nel corso degli anni per le tante Amministrazioni che si sono succedute e anche delle segnalazioni che direi nella maniera giusta l'Amministrazione regionale ha raccolto e si è messa a lavorare per costruire un piano di risanamento che ci ha portato in questi ultimi anni alla situazione attuale che vede finalmente la società produrre dei bilanci positivi, svolgere in maniera operativa ed efficace sul territorio la sua funzione e traguardare a uno sviluppo ancora più efficace nel tempo e nel prossimo futuro. Io di questo ringrazio, da un lato, i dirigenti che si sono susseguiti, l'attuale presidente Renzo Testolin, gli Assessori che si sono susseguiti, una parte di lavoro l'ha fatto anche l'assessore Aggravi, ma direi i dirigenti, in particolare il dirigente Marco Riccardi, che, insieme alla sua struttura, ha seguito in questi anni il lavoro e la preparazione di questo disegno di legge con tutte le strutture dell'Amministrazione regionale, in particolare quella che ci aiuta nello sviluppare le norme relative agli aiuti di Stato. Ringrazio l'amministratore delegato Henri Calza che nella situazione rilevata è riuscito a dare continuità al piano di risanamento e a raggiungere questi risultati.
Arriviamo al disegno di legge che si propone di fissare due punti chiave: semplificare gli adempimenti, quindi dare alla governance una maggiore possibilità e flessibilità di intervento per garantire alla governance di poter operare in piena autonomia sul mercato. Questo è un aspetto che rimarchiamo e sottolineiamo perché negli anni abbiamo visto quante volte i passaggi consiliari, piuttosto che tutta una serie di difficoltà legate al contrasto tra l'operatività, gli obiettivi della società e magari la pianificazione territoriale a livello urbanistico ci hanno messo in difficoltà piuttosto che i codici Ateco non rispondenti alle zone nelle quali erano inseriti gli immobili. La semplificazione quindi permetterà di dare alla governance quest'autonomia di stare in maniera siamo più flessibile ma anche più efficace, lo ribadisco, sul mercato che è un mercato che va seguito con attenzione.
L'altro aspetto è garantire una pianificazione definitiva e anche un orizzonte finanziario, sappiamo bene che ci sono sei mesi di tempo per realizzare questo piano e definire quelli che saranno i possibili interventi, non potrà essere seguito da una programmazione finanziaria che gli permetterà di essere realizzato in pochi anni, ci sarà una programmazione finanziaria che probabilmente seguirà un periodo di programmazione che andrà reso strutturale nel bilancio, però l'orizzonte verrà definito, perché, una volta definito il piano, si dovranno reperire le risorse per realizzare quel piano, quindi sarà ben chiara l'attività che l'Amministrazione dovrà mettere in atto in termini di programmazione finanziaria. Poi, sempre per migliorare l'efficacia della gestione e l'autonomia da parte della società, semplifichiamo quei processi insediativi ma soprattutto anche tutto il sistema un po' della reportistica in modo che si possa ragionare in maniera da un lato semplificata, ma soprattutto dare la possibilità anche alla società di andare un po' oltre ai nostri confini, perché la limitazione attuale, avendo seguito alcune attività in quest'ultimo periodo insieme alle altre Regioni... noi abbiamo necessità che VdA Structure diventi anche più società capace di andare sul mercato anche ad attrarre gli interessi di aziende che possano avere un interesse per insediarsi in Valle d'Aosta e fare un po' un'azione anche di promozione del nostro territorio in collaborazione con l'Amministrazione regionale di presentazione delle norme e delle misure che mettiamo a disposizione delle nostre aziende, delle aziende che vengono a insediarsi in Valle d'Aosta e fare così un'azione un po' di politica industriale verso l'esterno avendo a disposizione il nostro patrimonio.
Ritengo che questo lavoro ci permetta di aprire una fase 2 della vita di Vallée d'Aoste Structure e per questo credo che sarà importante tenere già da subito l'attenzione alla formulazione del piano e alla presentazione di questo piano nella forma di facile lettura anche per la presentazione alla Commissione. Per il resto noi abbiamo messo a disposizione un fondo che nel prossimo triennio ovviamente ci permetterà di cominciare a fare qualche iniziativa ma di qui alla fine dell'anno, avendo la presentazione del piano, avremo una prima valutazione anche di tipo finanziario che ci permetterà di fare la programmazione nel prossimo triennio.
L'emendamento va a chiarire qual è l'attività che la Commissione sarà tenuta a svolgere, ringrazio gli uffici per aver modificato e chiarito meglio quello che sarà il passaggio da fare.
Credo che l'ultimo aspetto, e su questo ne abbiamo parlato in Consiglio, sarà anche fare in modo che tutti capiscano che la società opera sul mercato e sotto l'aspetto più culturale non ci si deve aspettare che la società possa agire al di fuori dei parametri di mercato, quindi più volte si tende di dare autonomia, chiedere efficacia alle nostre società, poi ci si aspetta che le società possano agire con criteri e parametri diversi. Stare sul mercato vuol dire cercare di agire per dare le migliori condizioni per attrarre l'interesse verso i propri immobili, ma allo stesso tempo queste migliori condizioni vanno stabilite all'interno del mercato di riferimento e del mercato di riferimento anche che abbiamo a confine, in particolare per gli immobili che sono posizionati in Media e Bassa Valle.
Presidente - La replica dell'Assessore è stata fatta, ci sono dichiarazioni di voto o altro? Altrimenti passiamo all'articolato. Possiamo passare all'analisi dell'articolato. Articolo n. 1. Ci sono interventi su quest'articolo? No. Lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 25
Astenuti: 9 (Baccega, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron, Sammaritani)
L'articolo n. 1 è approvato.
Posso dare lo stesso risultato per l'articolo n. 2? Stesso risultato. All'articolo n. 3 vi è l'emendamento delle Commissioni II e IV, metto pertanto in votazione l'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 25
Favorevoli: 25
Astenuti: 8 (Baccega, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron)
L'emendamento è approvato.
Stesso risultato per l'articolo n. 3? Stesso risultato. Articolo n. 4. Stesso risultato. Articolo n. 5. Stesso risultato. Articolo n. 6. Stesso risultato. Articolo n. 7. Stesso risultato. Articolo n. 8. Stesso risultato. Articolo n. 9. Stesso risultato. Articolo n. 10. Stesso risultato. Articolo n. 11. Stesso risultato.
Metto in votazione la legge nel suo insieme. Ci sono dichiarazioni di voto? Non vedo richieste d'intervento, mettiamo in votazione la legge nel suo insieme. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 25
Favorevoli: 25
Astenuti: 8 (Baccega, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Marquis, Perron)
Il disegno di legge è approvato.